Vigili sul fuoco al lavoro in via Stucchi, dove è scoppiato il rogo
Il fuoco è divampato sabato intorno alle 13. Sul posto sono arrivate tre autopompe, due autobotti, un’autoscala e un carro soccorso
Un grave incendio è scoppiato sabato intorno alle 13 a Cornate d’Adda, in provincia di Monza. A fuoco un’azienda per la lavorazione del legno situata in via Stucchi 70, nella zona industriale del comune. Sul sito dell’Agenzia regionale di emergenza urgenza si legge che un uomo di 52 anni è rimasto coinvolgo nel rogo, ma non è chiaro se sia rimasto ferito.
Sul posto sono intervenuti diversi mezzi dei vigili del fuoco di Monza e Milano. Al lavoro per spegnere il fuoco ci sono circa 30 pompieri arrivati con tre autopompe, due autobotti, un’autoscala, un carro soccorso e la vettura del funzionario di guardia. Sul posto anche carabinieri, la polizia locale e le ambulanze inviate dal 118.
La Regione non ha aggiornato la black list dei veicoli senza la deroga per Area B. Risultato: le auto passano sotto gli occhi elettronici senza che venga rilevata la non conformità
L’emergenza smog continua. Per il settimo giorno di fila si sono registrati valori del Pm10 sopra la soglia di guardia, oltre i 50 microgrammi per metro cubo. Intanto il rispetto e i controlli sul provvedimento regionale che da ieri vieta la circolazione dei veicoli più inquinanti rimangono un’incognita. A Milano le centraline Arpa hanno segnalato di nuovo l’allarme: 58 microgrammi per metro cubo di Pm10 in viale Marche, 54 a Città Studi, 63 in via Senato e 53 al Verziere. Nel capoluogo lombardo e in tutti i Comuni sopra i 30 mila abitanti della provincia, da ieri, non possono circolare i diesel fino agli Euro 4, fino a quando i valori delle polveri sottili non saranno rientrati, per due giorni consecutivi, sotto la soglia limite.
Ma quale sia la reale efficacia del provvedimento è difficile a dirsi. Le misure temporanee di primo livello dispongono, infatti, lo stop alla circolazione, dalle 7,30 alle 19,30 dei veicoli Euro 0 e 1 a benzina, Gpl e metano, e degli Euro 2, 3 e 4 diesel. In più, le limitazioni valgono anche per gli autoveicoli che hanno aderito al Move-In. Prendendo il caso di Milano, l’Area B, anche in assenza del blocco temporaneo, vieta già l’ingresso in città ai veicoli diesel fino agli euro 4, fatta eccezione per gli automobilisti muniti di apposita deroga o della scatola nera contachilometri. In questi giorni di emergenza, però, neppure con il Move-In si potrebbe entrare. Il condizionale è d’obbligo in questo caso, perché le telecamere della grande Ztl non sono state aggiornate dalla Regione con la lettura del blocco per il Move-In. Il sistema, infatti, legge le targhe in divieto escludendo chi è in deroga. Per le misure temporanee, però, servirebbe un ulteriore aggiornamento del software direttamente collegato a quello regionale che gestisce il sistema delle scatole nere. Dunque, gli occhi elettronici non stanno sanzionando chi entra in Area B con il Move-In. I controlli sono lasciati alle pattuglie di polizia locale, ma non sono stati previsti potenziamenti di forze dell’ordine in occasione delle limitazioni temporanee.
Intanto, Palazzo Marino rilancia sugli effetti delle misure di Area C e di Area B. Secondo l’ultimo report di Amat, a dicembre 2023, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, si è registrato un calo di veicoli in Area B del 7,08%, che si accentua dal lunedì al venerdì (-10,41 per cento). Per Area C, la diminuzione è del6,40 per cento, che sale al meno 6,54 per cento) se si contano solo i giorni lavorativi. L’analisi riguarda solo l’orario di attivazione delle telecamere, dalle 7,30 alle 19,30. Anche il parco auto di Milano sta cambiando: i veicoli diesel, considerati maggiormente inquinanti, che entrano nella Ztl, sono diminuiti dell’8% dall’ottobre 2022 al giugno 2023 (passando dal 40% al 32%). Sono invece aumentate le auto elettriche e ibride che complessivamente passano dal 10% al 16%. Nello stesso arco temporale sono state rilevate anche modifiche nella classe Euro dei veicoli diesel: i diesel Euro 4 sono passati dall’8% al 4% e gli Euro 5 dal 26% al 16%. Un trend di positivo aumento si registra per i parcheggi di interscambio: più 4,78% di accessi, con picchi nelle giornate di sabato (+32,89%) e domenica (+24,97%). Del più 6,64 per cento cresce l’utilizzo dei mezzi pubblici, con percentuali superiori al venti per cento nel weekend.
«Sono dati molto positivi che ci mostrano un netto miglioramento rispetto al dicembre dell’anno scorso. Detto ciò — spiega l’assessora alla Mobilità, Arianna Censi — Area B è stata concepita con un orizzonte temporale di dieci anni e per misurarne l’efficacia a lungo termine è necessario aspettare che i dati si consolidino del tempo».
Carl Weathers (a destra) con Sylvester Stallone in ‘Rocky
L’attore ed ex sportivo aveva 76 anni. Tra le sue ultime apparizioni, la serie Disney+ ‘The Mandalorian’. Il retroscena di quel primo provino con Sylvester Stallone
Carl Weathers, il difensore della NFL di football americano, diventato attore, che ha recitato in Rocky nel ruolo di Apollo Creed è morto all’età di 76 anni. Tra gli altri suoi film: Predator del 1987 con Arnold Schwarzenegger e, più di recente, la serie The Mandalorian.
“È morto in pace nel sonno“, ha fatto sapere la famiglia: “È stato un essere umano straordinario che ha vissuto una vita straordinaria. I suoi contributi al cinema, la televisione, le arti e lo sport hanno lasciato un segno indelebile attraverso le generazioni“.
Dallo sport al cinema – L’attore, che era nato a New Orleans il 14 gennaio del 1948, prima di dedicarsi al mondo del cinema, ha praticato svariate discipline sportive, affermandosi anche come giocatore professionista di football, sia americano che canadese. Weathers, ha avuto una carriera come attore durata 50 anni. In totale è comparso in 75 fra film e serie tv, fra i quali anche la fortunata serie tv Una mamma per amica eil film Un tipo imprevedibile di Adam Sandler.
Più di recente era stato candidato a un Emmy per la serie spinoff di Disney+Guerre Stellari,The Mandalorian, dove vestiva i panni dell’alto magistrato Greef Kargae. Della serie aveva anche diretto un paio di episodi della seconda e terza stagione. Aveva inoltre dato la voce a Combat Carl in Toy Story e aveva continuato a dare vita a questo personaggio nello speciale tv Toy Story of Terror! e recitato in una versione romanzata di se stesso nella serie Arrested Development.
Il match con Ivan Drago – Ma il ruolo che l’ha portato alla notorietà è stato quello di Apollo Creed, campione del mondo in carica dei pesi massimi di boxe: Weathers lo ha interpretato dal primo Rocky del 1976. L’attore aveva poi ripreso la parte in RockyII tre anni dopo per un rematch con Rocky Balboa (Sylvester Stallone) e nel RockyIII del 1982 per concludere nel 1985 col quarto film della serie in cui viene ucciso sul ring dal peso massimo russo Ivan Drago (un cattivissimo Dolph Lundgren). La legacy del personaggio dura ancora: Michael B. Jordan interpreta la parte di suo figlio nella serie dei film Creed, il cui quarto episodio dovrebbe uscire prossimamente.
L’altro Apollo Creed – Inizialmente la parte di Apollo era stata affidata a Ken Norton, un vero pugile. “Tre giorni prima delle riprese, però, Norton rinunciò al ruolo per partecipare a un programma tv nonostante io lo implorassi di restare“, raccontò qualche anno fa Sly: “Erano le otto di sera e in quel momento entrò Carl Weathers. Quando lo vidi restai senza parole, era davvero imponente sia fisicamente che dal punto di vista vocale. Iniziò il suo provino e recitò bene le sue battute. Poi si alzò e cominciò a dare di boxe con me. Mi diede due o tre colpi in testa e io mi dissi: ‘Cavolo, a questo tipo non frega proprio niente di avere la parte!‘”. Ma, il racconto fatto da Weathers rivela che alla base di tutto, ci fu un grosso equivoco.
Il retroscena del provino per Rocky – L’attore, durante il provino era convinto che Sylvester Stallone, fosse solo lo sceneggiatore del film: “Mi sono presentato per questo provino carico a palla – raccontava Weathers – ero molto sicuro di me e ho iniziato a provare la parte con Stallone. Tutti lo hanno presentato solo come lo sceneggiatore e all’inizio non ero molto a mio agio a provare con lui. Non pensavo di aver dato una buona impressione, ero convinto di aver mandato all’aria tutta l’audizione e visibilmente arrabbiato dico allo sceneggiatore: ‘Sai, avrei voluto provare con un vero attore, penso che tu abbia rovinato tutto’.
Stallone racconta che Carl Weathers, molto contrariato, si rivolse al regista del film, John Avildsen: “Renderei meglio se ci fosse un vero attore a fare il provino con me’”. E Avildsen: “Beh Carl, questo è Rocky, è lui che ha scritto la sceneggiatura”. E, a quel punto, Carl commentò ridendo: “Speriamo che migliori!”. E Stallone fu convinto: “Vi prego prendetelo, è un grande“, disse. E Carl Weathers, non solo ottenne la parte in Rocky ma, anni dopo, Stallone si pentì del destino riservato ad Apollo Creed. Un personaggio rimasto nella storia del cinema.
Un sospetto è stato fermato e interrogato. Avrebbe fornito come documento di riconoscimento una patente italiana ma sarebbe un 32enne maliano
Intorno alle ore 8 di questa mattina un uomo ha aggredito con un’arma bianca e un martello alcuni viaggiatori che si trovavano in transito alla stazione Gare de Lyon di Parigi.
Come riferito dall’agenzia di stampa Afp al momento le persone coinvolte sono tre, delle quali una ferita gravemente ma non in pericolo di vita e le altre due in modo lieve.
Un sospetto è stato fermato e interrogato e al momento le ragioni del gesto non sono chiare.
Una fonte vicina alla polizia ha raccontato all’Afp che l’uomo, che avrebbe 32 anni, “non ha urlato durante l’aggressione” e ha fornito agli agenti come documento di riconoscimento una patente italiana ma la sua nazionalità, secondo il quotidiano Le Figaro, sarebbe maliana.
Secondo il quotidianoLe Parisien il sospetto avrebbe problemi psichiatrici. Dopo l’attacco avrebbe datofuoco al suo zaino, prima di essere arrestato dalla Brigata ferroviaria della polizia nazionale.
L’accesso alla hall numero 3, dove è avvenuto l’attacco, è vietato mentre il resto della stazione resta aperta ai viaggiatori e i treni continuano a partire, anche se il traffico risulta rallentato in partenza.