
L’inziativa a Rho, in provincia di Milano. Nei primi 10 mesi del 2023 sono stati 868 i morti sul lavoro. Anmil: “Una strage quotidiana, non stiamo facendo abbastanza“
Caschi antinfortunistici al posto del tronco e dei rami e la tipica recinzione in plastica arancione dei cantieri come sfondo invece della foresta innevata: in piazza Libertà a Rho, proprio di fronte alla stazione ferroviaria, è stato collocato l’Albero di Natale della Sicurezza sul lavoro, voluto dalla sezione locale di Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) e progettato da Francesco Sbolzani in memoria di tutte le vittime del lavoro e in particolare dei cinque operai che lo scorso agosto sono morti nell’incidente avvenuto di notte alla stazione di Brandizzo, sulla linea ferroviaria Torino-Milano.
I caschi inseriti nell’albero sono di tre colori: quelli gialli simboleggiano tutti i lavoratori, i rossi rappresentano gli infortunati e quelli neri ricordano chi purtroppo non ce l’ha fatta e sul posto di lavoro ha perso la vita.
“In base ai dati Inail, le denunce di infortunio presentate entro ottobre 2023 a livello nazionale sono state 489.525. I casi mortali sono stati 868, una strage giornaliera. Occorrono provvedimenti drastici e urgenti da parte di politica, sindacati, datori di lavoro – ha sottolineato il presidente di Anmil Milano, Vittorio Faedda, durante la cerimonia inaugurale dell’albero – Il capo dello Stato Sergio Mattarella ci ha ricordato che ‘lavorare non è morire’ e invece i morti degli ultimi mesi ci dicono che non stiamo facendo abbastanza”.
Un concetto ribadito con forza anche dal sindaco di Rho Andrea Orlandi, che ha parlato di “numeri impressionanti” e ribadito che “dobbiamo far conoscere il tema della prevenzione e diffonderne la cultura. Ringrazio l’Anmil per il lavoro che svolge e chiedo attenzione per ogni lavoratore, in particolare per chi magari proviene da Paesi dove non ci si cura molto delle regole e si muore nell’indifferenza”.
L’iniziativa punta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema, perché “la sicurezza non è un costo in più, né un lusso, ma un dovere a cui corrisponde un diritto inalienabile di ogni persona – ha evidenziato Faedda – Siamo orgogliosi di contribuire a ricordare quanto sia importante la salute dei lavoratori, ma anche il benessere delle loro famiglie, che invece soffrono per incidenti e malattie professionali, quando non si arriva a piangere un congiunto che ha perso la vita per il lavoro”.
L’Albero della sicurezza sul lavoro di Rho “e i tanti sparsi in Italia sono una opportunità per richiamare l’attenzione su quei lavoratori invisibili, nelle fabbriche, nei campi, nei cantieri – ha concluso il presidente di Anmil Milano – Noi come associazione siamo pronti a fare la nostra parte, ma questa lotta si vince solo operando tutti con un medesimo obiettivo: il rispetto della salute e della vita dei lavoratori”.

