Dilano Van’t Hoff morto in F3 a Spa: il pilota olandese aveva 18 anni


articolo: https://www.corriere.it/sport/23_luglio_01/dilano-van-t-hoff-morto-pilota-f3-spa-787dd2fe-17fe-11ee-a12e-fc4c06607e0d.shtml

Il giovane pilota olandese coinvolto in un incidente in una gara di Formula 3 Regional. Era considerato un talento emergente, di quelli che avrebbero fatto strada

Un altro tragico incidente a Spa Francorchamps, un’altra giovane vittima. È morto oggi Dilano Van’t Hoff, pilota olandese di soli 18 anni, in seguito a un incidente avvenuto questa mattina nella gara di Formula 3 Regional European Championship (evento nell’ambito della 24h di Spa del GT World Challenge Europe) sulla famosa pista belga.

L’incidente – Condizioni meteo difficili, sotto la pioggia, Van’t Hoff si è scontrato con un avversario ed è rimasto bloccato all’ingresso del rettilineo del «Kemmel», mentre sopraggiungeva Adam Fitzgerald, che non ha potuto evitarlo e lo ha centrato in pieno. Una dinamica simile a quella dell’incidente in cui è morto Anthoine Hubert nel 2019, in F2: stessa pista, Spa, e stesso punto del tracciato.

Il cordoglio della fedarazione – «Il Formula Regional European Championship annuncia con tristezza la morte del pilota Dilano Van’T Hoff. Esprimiamo le nostre sincere condoglianze alla famiglia, al team e agli amici», si legge nella nota della federazione. «Il Royal Automobile Club del Belgio, il Circuito di Spa-Francorchamps e il Gruppo SRO Motorsports — si legge ancora nel comunicato— si uniscono ad Alpine e all’ACI nell’esprimere le più sincere condoglianze alla famiglia, al team e agli amici del pilota» .

Van’t Hoff, un talento emergenteNato il 26 luglio 2004, Vant’Hoff aveva iniziato con i kart a undici anni, ottenendo fin da subito ottimi risultati. Nel 2021 aveva debuttato nel campionato di Formula 4 UAE, lottando fino all’ultimo per il titolo. Nel settembre 2021 l’esordio in Formula Regional europea, in cui ha sempre gareggiato con Mp Motorsport. Era considerato un talento emergente, uno di quelli che avrebbero fatto strada.

Tragedia a Spa: Van’T Hoff muore in un incidente in Formula Regional

Juve, il nuovo mercato tra Fair Play Finanziario e futuro


articolo: https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/calcio-mercato/juventus/2023/07/01-109752846/juve_il_nuovo_mercato_tra_fair_play_finanziario_e_futuro

Stop a campagne acquisti faraoniche, costi proporzionali ai ricavi, niente ricapitalizzazioni: così il club prepara la nuova sfida

TORINO 

Il momento storico della Juve segna la transizione dal modello dell’ultimo decennio, targato Agnelli, a un assetto organizzativo e societario che la mette sulla linea dei principali competitors nazionali: costi di gestione proporzionati ai ricavi, taglio alle faraoniche campagne acquisti del passato, fine della crescita basata sull’inflazione degli attivi e su iniezioni di cassa degli azionisti. Ormai da 6/7 anni, i ricavi caratteristici (al netto del player trading) oscillano tra 400 e 500 milioniAnche negli anni degli investimenti mastodontici (CR7, Higuain, De Ligt e altri) alla Juve non è riuscito il grande salto sui livelli dei top club europei. Nonostante tre aumenti di capitale, tra 2017 e 2021, bruciati rapidamente dalla gestione, la crescita di valore del club non è stata quella sperata. Anzi, dai 1.900 milioni toccati prima del Covid, la capitalizzazione di borsa è oggi a meno di metà: 879, di cui 700 versati dagli azionisti nei tre aumenti citati. Ora la Juve dovrà camminare sulle sue gambe mirando a un equilibrio finanziario che impedirà di realizzare investimenti netti esorbitanti le uscite. Ma soprattutto, i costi dovranno tornare sotto la linea dei ricavi.

Bilancio in rosso, ma in miglioramentoIl bilancio 22/23, chiuso ieri, dovrebbe avere un rosso di 75-85 milioni, in netto miglioramento sulle perdite ingenti degli ultimi anni (600 milioni complessivi tra 18/19 e 21/22) ma sempre lontano dal pareggio. Grazie alla riapertura integrale dello Stadium, la biglietteria dovrebbe superare i 60 milioni, in miglioramento rispetto agli ultimi anni (anche grazie agli incassi di Europa League) ma sotto il picco (70) raggiunto nel 2018/19. I diritti Uefa risentiranno dell’uscita ai gironi di Champions, quelli domestici del quarto posto in classifica: complessivamente, la voce dovrebbe attestarsi sui 140-145 milioni. Rispetto ai competitor nazionali, la Juve ha uno zoccolo duro di ricavi commerciali più elevato e molto resistente ai rovesci sportivi: quest’anno dovrebbero salire a 180 milioni. Il ricco contratto Adidas è a lunga scadenza (2027) mentre quello con Jeep scade nel 2024 e genera ancora ricavi importanti. Grazie alle plusvalenze dalle cessioni di De Ligt e Kulusewski, il player trading contribuirà con una cinquantina di milioni a ricavi che dovrebbero cadere sui 480/490 milioni. Sul fronte dei costi, la Juve ha ridotto il monte ingaggi anche se non in misura decisiva. Il costo del personale tesserato si aggirerà sui 270 milioni mentre gli ammortamenti potrebbero scendere a 150.

Le strategie di mercato – Come si traduce tutto ciò in movimenti di mercato? In prospettiva, va tenuto presente che la Juve è sotto settlement agreement, dovendo portare i costi della rosa sotto il 70% dei ricavi prescritto dal nuovo Fair Play Finanziario. Se il monte ricavi resterà nel range attuale, sarà necessario tagliare ulteriormente i costi (tra stipendi e ammortamenti) di un’ottantina di milioni pure realizzando ogni anno plusvalenze per almeno una cinquantina di milioni: un programma ambizioso. In più, nel 23/24 mancheranno diritti e incassi dalla Champions: un vuoto di almeno 80 milioni. Dalla parte della Juve c’è il tempo perché il 2026 è lontano ma il management juventino dovrà seguire una strada molto chiara. Valorizzare i molti giovani anche nell’ottica di cessioni future, comprimere i costi liberandosi dei giocatori più costosi. I salariati più onerosi sono Pogba, Vlahovic, Paredes, Rabiot (il cui contratto è stato prolungato di un anno), Szczesny, Bonucci (che dovrebbe uscire), Alex Sandro (appena rinnovato) mentre i cartellini più pesanti sono Vlahovic, Arthur, Chiesa, Bremer. Per fare plusvalenza da Vlahovic, la Juve dovrebbe venderlo sopra i 65 milioni, cosa non facile. Bremer sopra 40. Altri giocatori hanno mercato e un costo di carico più basso. Inutile dire che la Juve non può buttarsi a investire (ad esempio su Milinkovic) senza plusvalenze robuste o una seria operazione di taglio dei costi. Nei prossimi anni serve una politica intelligente sul mercato per raggiungere obiettivi finanziari ormai ineludibili.

Iscrizioni in Serie B: il Lecco spera, bocciata la Reggina


articolo: https://www.calcioefinanza.it/2023/07/01/serie-iscrizioni-lecco-reggina/

I lombardi sperano nell’ammissione alla serie cadetta, mentre per i calabresi la strada è in salita: si attende ora il consiglio federale del 7 luglio.

Reggina bocciata, criticità anche per il Lecco ma con più speranze di riuscire a difendere la Serie B appena conquistata. E’ questo il quadro dopo la lunga giornata di attesa di ieri, mentre in serie C, dopo la rinuncia del Pordenone, c’è una sola situazione a forte rischio, quella del Siena. Le società hanno cinque giorni per i ricorsi: la scadenza è quella delle 19 del 5 luglio.

A scatenarsi nella giornata di ieri – scrive La Gazzetta dello Sport – è stata un’inevitabile corsa all’interpretazione delle decisioni dei due organismi chiave in termini di verifica dei requisiti per iscriversi ai campionati: la commissione «criteri infrastrutturali e sportivo-organizzativi», quella degli stadi, e la Covisoc, che monitora invece l’equilibrio economico-finanziario.

Sul fronte Lecco arrivano più rassicurazioni, e il problema riguarda la data “perentoriadel 20 giugno per presentare i documenti per l’iscrizione. I conti del club lombardo sono a posto, ma il problema è quello dello stadio. Il “Rigamontinon è a norma e quindi si è stati costretti a cercare in fretta e furia una nuova casa. E’ stata trovata a Padova, ma una parte dei documenti è arrivata in Federazione in ritardo.

Certo nell’analisi dei comportamenti del Lecco deve pesare anche la situazione oggettiva delle convulse ore seguite alla promozione a danno del Foggia. La scadenza del 20 giugno era infatti legata a un altro calendario (che prevedeva il ritorno dei playoff all’11 e non al 18). Un particolare che potrebbe incidere sulla decisione finale.

C’è molto pessimismo, al contrario, sulla situazione della Reggina. Qui la bocciatura è motivata dal mancato rispetto delle scadenze federali di alcuni pagamenti, ancorati ai tempi previsti dal Tribunale Fallimentare di Reggio Calabria. Ora la Reggina dovrà rispondere ai pesanti rilievi della Covisoc puntando sulla prevalenza dell’ordinamentogeneralerispetto a quello sportivo.

In ogni caso, queste sono solo anticipazioni. Al momento attuale, l’organico della serie B non cambia. Bisognerà aspettare il consiglio federale del 7 luglio. Solo in quel momento si potrà dire – se la Reggina non sarà riuscita a convincere la Covisoc – che il Brescia tornerà in cadetteria. Quello lombardo è il club che capeggia la lista delle potenziali riammesse.

Dopo il pronunciamento dell’organo politico, toccherà al percorso giudiziario, prima all’interno della giustizia sportiva (vedi Collegio di Garanzia presso il Coni) e poi fuori (Tar e Consiglio di Stato). Le prossime tappe, però, saranno più veloci rispetto al solito. Le escluse dal Consiglio federale avranno infatti due giorni per ricorrere al Collegio di garanzia che fra il 20 e il 21 luglio dovrebbe pronunciarsi. Quindi il Tar, comunque prima dell’inizio del campionato. Che precederà invece l’ultimo tratto del percorso, gli eventuali ricorsi al Consiglio di Stato.

UEFA, multe a Inter e Milan per il comportamento dei tifosi nei derby di Champions


articolo: https://www.calcioefinanza.it/2023/06/30/inter-milan-multe-uefa-derby-champions/

Sanzioni per le due società milanesi dopo le due stracittadine disputate in Champions League nella stagione 2022/2023.

Arrivano multe da parte dell’Organo di Controllo, Etica e Disciplina della UEFA nei confronti di Inter e Milan per il comportamento dei propri tifosi nel corso delle due sfide dell’ultimo derby disputato in Champions League. In particolarte, i nerazzurri sono stati sanzionati con oltre 41mila euro di ammende, mentre i rossoneri con oltre 28mila euro.

In particolare, il Milan è stato multato per la gara di andata del 10 maggio (conclusasi sul 2-0 per i nerazzurri) per:

  • Blocco delle vie di passaggio, sanzione: 20.000 euro;
  • Accensione di fuochi d’artificio, sanzione: 8.750 euro.
  • Accensione di fuochi d’artificio (gara di andata), sanzione: 3.750 euro;
  • Blocco delle vie di passaggio, sanzione: 22.000 euro;
  • Invasione del terreno di gioco, sanzione: 5.000 euro;
  • Accensione di fuochi d’artificio, sanzione: 10.500 euro.

Nuove accuse al Manchester City: sponsor fittizio da oltre 30 milioni


articolo: https://www.calcioefinanza.it/2023/06/30/manchester-city-sponsor-fittizio-30-milioni/

Nuove accuse dall’Inghilterra su una sponsorizzazione fittizia: si trattava in realtà di un finanziamento dagli Emirati Arabi.

Arrivano nuove accuse dall’Inghilterra nei confronti del Manchester City. Come riportato da The Times, infatti, un rapporto della UEFA prodotto nel 2020 ma mai pubblicato, sottolinea come tra il 2012 e il 2013 infatti siano stati pagati 30 milioni di sterline (circa 35 milioni di euro) sotto forma di sponsorizzazione ma che in realtà erano finanziamenti dagli Emirati Arabi.

Secondo la UEFA, i pagamenti, che avrebbero dovuto provenire dalla società di telecomunicazioni di maggioranza statale degli Emirati Arabi Uniti Etisalat, erano in realtà “finanziamenti azionari camuffati”. In sostanza, quindi i finanziamenti provenissero dai proprietari del City, l’Abu Dhabi United Group (ADUG), il gruppo di investimento guidato dal vicepresidente di Abu Dhabi, lo sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan.

Secondo il rapporto, durante un’udienza disciplinare UEFA, l’avvocato del City avrebbe indicato inJaber Mohamed la persona che ha effettuato il pagamento (identità che gli investigatori UEFA non sono riusciti a verificare), spiegando che si trattava di “una persona che si occupa di fornire servizi finanziari e di intermediazione a entità commerciali negli Emirati Arabi Uniti”. Il rapporto aggiunge che “. . . la domanda ovvia, a cui non è stata data risposta in nessun punto della presentazione e delle prove del club, [è] perché Etisalat o ADUG avrebbero dovuto aver bisogno di assistenza finanziaria da parte di un broker per pagare le passività di sponsorizzazione di Etisalat”.

La difesa del City era che Etisalat avesse rimborsato i soldi al proprietario nel 2015, posizione non accettata dalla UEFA tanto da imporre la squalifica per due anni dalle competizioni europee nel 2019: sanzione tuttavia ribaltata poi dal TAS di Losanna, che ha stabilito come i pagamenti non potevano essere trattati come violazioni delle regole perché erano prescritti.

Tuttavia, però, i pagamenti Etisalat possono essere ancora compresi tra le accuse formulate dalla Premier League in quanto, a differenza dell’UEFA, nelle indagini della lega inglese non esistono limiti di tempo, tanto che le 115 accuse al City riguardano le nove stagioni che vanno dal 2009/10 al 2017/18.

La relazione della UEFA spiega che “sono stati presi accordi in base ai quali i pagamenti sono stati effettuati o fatti effettuare da ADUG ma attribuiti agli obblighi di sponsorizzazione di Etisalat in modo da mascherare il vero scopo del finanziamento azionario, e tali accordi sono stati attuati dal pagamenti effettuati da Jaber Mohamed per un totale di 30 milioni di sterline”.

La dirigenza del club era ben consapevole che i pagamenti per un totale di 30 milioni di sterline effettuati da Jaber Mohamed erano stati effettuati come finanziamento azionario, non come pagamenti per lo sponsor a causa di autentiche passività di sponsorizzazione”.