A dare l’annuncio è stata la stessa azienda con una nota. Alle 14.55 italiane, a 500 metri dalla prua del Titanic erano stati trovati dei resti riconducibili al corpo esterno del sommergibile
La Guardia costiera americana aveva annunciato oggi che erano stati trovati rottami a 500 metri dalla prua del Titanic, localizzati intorno alle 14.55 italiane. «Sono del Titan», aveva detto un esperto alla Bbc e anche secondo una memoria studiata dalla Cnn i resti scoperti erano «stati stimati provenire dal corpo esterno del sommergibile».
L’ipotesi dell’implosione – Nel sottomarino Titan potrebbe essersi verificata una «implosione istantanea». È l’ipotesi di Guillermo Soehnlein, co-fondatore della società insieme con il pilota scomparso del Titan Stockton Rush. «Quello che so è indipendentemente dal sottomarino, quando si opera in profondità la pressione è così grande su qualsiasi sottomarino che se si verifica un guasto si verificherebbe un’implosione istantanea. Se è quello che è successo, sarebbe successo quattro giorni fa», ha detto Soehnlein in un’intervista alla Bbc subito dopo la notizia della Guardia costiera Usa del ritrovamento di un «campo di detriti» nella zona di ricerca vicina al relitto del Titanic. Soehnlein ha anche affermato di non essere sorpreso se qualcosa venisse ritrovato anche in superficie. «So che il nostro protocollo per le comunicazioni perse prevede che il pilota faccia emergere il sottomarino. Fin dall’inizio ho sempre pensato che fosse probabilmente quello che avrebbe fatto Stockton», ha detto aggiungendo che, in questo caso la ricerca sarebbe ancora più difficile. Sohnlein, che ha lasciato OceanGate 10 anni fa, ha detto che non avrebbe agito diversamente date le circostanze: «Dobbiamo imparare da ciò che sta accadendo, scoprire cosa è successo, prendere quelle lezioni e portarle avanti».
La denuncia della famiglia di uno dei passeggeri – «OceanGate ha impiegato troppo tempo per lanciare l’allarme», denuncia sul Telegraph la famiglia del miliardario britannico Hamish Harding, uno dei passeggeri ancora a bordo del sommergibile Titan. Il ritardo di otto ore da parte della società prima di dare l’allarme per la sua scomparsa è «troppo lungo», afferma Kathleen Cosnett, cugina di Harding.
Il sommergibile ha perso il contatto con la nave di superficie Polar Prince intorno alle 9.45 ora locale di domenica, ma la Guardia Costiera degli Stati Uniti non è stata informata della sua scomparsa fino alle 17.40.
La stessa Guardia Costiera degli Stati Uniti ha annunciato che sta continuando le operazioni di «salvataggio»: «Anche in casi particolarmente complessi, la volontà di vivere delle persone deve essere presa in considerazione. E così continuiamo a cercare e continuiamo i nostri sforzi di salvataggio». continua a leggere

