Manichini con la maglia della Roma………………..


Manichini con la maglia della Roma impiccati davanti al Colosseo.

Fonte: http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/calcio/2017/05/05/manichini-con-la-maglia-della-roma-impiccati-davanti-al-colosseo_d3389a5c-b330-499c-a6f6-1e86d93ab7ae.html

La passerella pedonale dove ignoti hanno esposto uno striscione con la scritta: ‘Un consiglio senza offesa, dormite con la luce accesa‘ e quattro manichini impiccati con le maglie di gioco di De Rossi, Salah e Nainggolan, un altro senza numero.

Il ministro dello sport Luca Lotti: “Questo non è sport, lo sport ed il calcio sono sempre un gioco ed a questo dobbiamo far riferimento”. “Questi gesti vanno condannati, non è così che si può vivere di calcio e di sport“.

La Lazio in una dichiarazione all’Ansa: “Una ferma condanna di ogni forma di violenza, fermo restando che da sempre dopo ogni derby ci sono sfottò ed episodi goliardici”

Commento: Non ho parole……..

Quando l’Inter vinse la Champions ……………….


Quando l’Inter vinse la Champions, Samuel Eto’o rivela: “Mourinho prima della finale disse…”

Giro: subito choc doping, sospesi due italiani


a 8 ore dall’inizio del giro, subito la notizia choc – L’ombra del doping  sul giro d’italia – comunicato ufficiale e maggiori dettagli al sito ufficiale: 

http://www.giroditalia.it/it/news/giro-ditalia-comunicazione-ufficiale/

e alla pagina del mio blog

https://alessandro54.wordpress.com/giro-ditalia-2017/

WhatsApp si blocca per ore, poi riparte


WhatsApp si scusa per il disagio, il blocco ha interessato tutto il mondo

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Fonte: http://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/software_app/2017/05/04/whatsapp-si-scusa-per-disagio_363efaf9-8981-423e-9258-3170b0e8f7b4.html

Il blackout ha riguardato sia i sistemi operativi per dispositivi mobili di Apple sia di Google sia di Microsoft, impedendo di inviare o ricevere messaggi o chiamate. Purtroppo, per gli utenti che cercavano spiegazioni, non è stato possibile capire cosa stava accadendo dai profili Twitter di WhatsApp che non sono aggiornati: l’ultimo tweet sull’account principale risale ad agosto 2016.

Inter, al via campagna abbonamenti


 © ANSA

HTTP://WWW.INTER.IT/IT/NEWS/80657/UN-SAN-SIRO-DA-RECORD-CON-I-TIFOSI-NERAZZURRI

DOPO UN’ALTRA STAGIONE DI NUMERI STRAORDINARI PER IL PUBBLICO INTERISTA, PARTE OGGI LA CAMPAGNA ABBONAMENTI 2017/2018

03/05/2017 – 11:11

MILANO – Ancora una volta il pubblico più numeroso d’Italia! Anche quest’anno i tifosi interisti hanno risposto “presente”, in ogni momento della stagione, con oltre 47 mila spettatori di media a San Siro. Una passione senza confini che ha abbracciato gli affezionati di sempre, gli studenti, i ragazzi delle Scuole Calcio e le famiglie. Un orgoglio per i nostri colori.

Da oggi, mercoledì 3 maggio, prende il via la campagna abbonamenti 2017/2018: tre fasi di vendita, promozioni per famiglie e studenti universitari e uno sconto per chi acquista prima che può arrivare fino al 70% rispetto all’acquisto dei singoli biglietti.

In particolare, fino al 15 giugno 2017 compreso è attiva la prelazione per gli abbonati 2016/2017, che potranno confermare il proprio posto oppure cambiarlo con uno dei posti liberi. Inoltre, i posti non occupati da prelazione sono già in vendita per tutti.

Puoi acquistare il tuo abbonamento comodamente online, senza commissioni. Oppure rivolgiti a uno dei punti vendita autorizzati: gli uffici dello stadio “Meazza”, l’Inter Store Milano di Galleria Passarella (MM1 San Babila) e i punti vendita Vivaticket elencati alla pagina inter.it/puntivendita. Per abbonarsi, come sempre, è necessario possedere la tessera “Siamo Noi”: la scadenza è stampata sulla tessera, per rinnovi o nuove sottoscrizioni visita inter.it/siamonoi

Scarica qui la brochure e scopri tutti i dettagli sulla pagina inter.it/abbonamenti.

http://www.inter.it/it/news/80683/maria-clara-socia-inter-club-prima-abbonata-per-la-stagione-2017-2018

MARIA CLARA, SOCIA INTER CLUB, PRIMA ABBONATA PER LA STAGIONE 2017/2018

LA SOCIA DELL’INTER CLUB GALLIATE SI È ASSICURATA IL SUO POSTO A SAN SIRO PER LA PROSSIMA STAGIONE

04/05/2017 – 11:00

MILANO – È iniziata la campagna abbonamenti per la prossima stagione e la prima abbonata è Maria Clara Brustio, socia dell’Inter Club Galliate.

La signora Maria Clara, tifosa interista da sempre e abbonata da oltre vent’anni, ha sottoscritto anche per la stagione 2017/2018 il suo abbonamento allo stadio, come negli ultimi quindici anni rigorosamente al primo anello blu. Perché ormai il suo posto è diventato insostituibile. Tante amicizie nate proprio sugli spalti, con le quali ha condiviso emozioni, canti, lacrime e gioie.

“Venire a San Siro è ormai un’abitudine, fa parte della mia vita. Poi ho i miei rituali ai quali non posso mancare, il viaggio in pullman con gli altri soci, focaccia e caffè al solito posto e ingresso dallo stesso cancello, ormai è tradizione” racconta la signora Brustio.

Presso ogni Inter Club è possibile sottoscrivere l’abbonamento per la stagione 2017/18, non perdere l’occasione di vivere la prossima stagione da protagonista insieme ai soci nerazzurri!

Diritti tv, Galliani coinvolto inchiesta


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Fonte: http://www.ansa.it/lombardia/notizie/2017/05/03/diritti-tv-galliani-coinvolto-inchiesta_24243fe1-52a0-4ad3-bf5c-15a67c56c18c.html 

Ansa – 03 maggio 2017 – La Procura di Milano afferma che Galliani avrebbe fatto parte col presidente del Genoa Enrico Preziosi e altre persone di «un’associazione a delinquere in grado di interporsi fin dal 2009 tra il mercato e le squadre di calcio, cui spettano gli ingenti benefici della commercializzazione in Italia e all’estero dei diritti audiovisivi (stimabili in non meno di 1,5 miliardi all’anno) e il mercato, per appropriarsi illecitamente e clandestinamente di una fetta consistente di questi».

L’ex dirigente del Milan  non risulta ancora formalmente iscritto nel registro degli indagati. 

L’agenzia Ansa ha interpellato lo stesso Galliani, il quale ha spiegato: “Sono caduto dalle nuvole, quando ho visto la notizia ho sentito il mio avvocato, Niccolò Ghedini. Mi ha confermato che non sono indagato e mi ha detto di stare sereno e tranquillo. Ero vicepresidente di Lega, era normale che parlassi con l’advisor”.

4 maggio 1949: la tragedia di Superga


Un urto nella nebbia e il grande Torino non c’è più

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Fonte:  http://torinofc.it/storia/4-maggio-1949-la-tragedia-di-superga

Lo sgomento fu enorme ed il compito più triste di tutti toccò a Vittorio Pozzo, che dovette procedere al riconoscimento delle salme dei suoi ragazzi. Nella tragedia di Superga perirono trentuno persone fra atleti, dirigenti, giornalisti e membri dell’equipaggio.

  • Valerio Bacigalupo,
  • Aldo Ballarin,
  • Dino Ballarin,
  • Emile Bongiorni,
  • Eusebio Castigliano,
  • Rubens Fadini,
  • Guglielmo Gabetto,
  • Ruggero Grava,
  • Giuseppe Grezar,
  • Ezio Loik,
  • Virgilio Maroso,
  • Danilo Martelli,
  • Valentino Mazzola,
  • Romeo Menti,
  • Piero Operto,
  • Franco Ossola,
  • Mario Rigamonti,
  • Giulio Schubert
  •  allenatori Egri Erbstein, Leslie Levesley,
  • il massaggiatore Ottavio Cortina
  •  i dirigenti Arnaldo Agnisetta, Andrea Bonaiuti ed Ippolito Civalleri.

Morirono inoltre tre dei migliori giornalisti sportivi italiani:

  • Renato Casalbore (fondatore di Tuttosport),
  • Renato Tosatti (Gazzetta del Popolo) 
  • Luigi Cavallero (La Stampa).

I membri dell’equipaggio 

  • Pierluigi Meroni,
  • Celeste D’Inca,
  • Celeste Biancardi 
  • Antonio Pangrazi

La sequenza trionfale del Grande Torino si interruppe tragicamente il 4 maggio 1949 alle ore 17,05. I giocatori del Torino tornavano a casa da una trasferta a Lisbona per una partita contro il Benefica, concordata tra i due capitani delle squadre.

Mazzola e Ferreira si erano conosciuti in occasione della gara tra Italia e Portogallo giocata a Genova. Ferreira chiese a Capitan Valentino di disputare con un’amichevole contro il Torino in occasione del suo addio al calcio. Mazzola si disse d’accordo e l’intesa fu presto raggiunta. L’incontro fu fissato per martedì 3 maggio 1949 ed il Torino ottenne dalla Federazione il permesso di anticipare al 30 aprile la sfida con l’Inter.

La gara contro il Benfica fu una vera amichevole, la formazione granata sconfitta 4-3 con grandi applausi al capitan Ferreira che abbandonava il calcio, in uno stadio gremito da quarantamila persone.

Il giorno seguente, il 4 Maggio, l’intera squadra salì sul trimotore I-Elce per fare ritorno a casa. Il tempo era pessimo con nuvole basse e pioggia battente. Dopo l’ultimo contatto con la stazione radio, forse a causa del maltempo o di un guasto all’altimetro, l’aereo si schiantò contro la Basilica di Superga, avvolta in una fitta nebbia. Erano le 17,05 del 4 maggio 1949.

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Di quella grande squadra si salvarono solo tre giocatori che per svariati motivi non parteciparono alla trasferta portoghese: il secondo portiere Renato Gandolfi che cedette il posto a Dino  Ballarin, Sauro Tomà infortunato al ginocchio e Luigi Gandolfi, un giovane del vivaio granata. Si salvarono anche Ferruccio Novo, alle prese con una brutta broncopolmonite, ed il grande telecronista Nicolò Carosio che rimase a casa per la cresima del figlio.

La stagione 1948/49 fu portata a termine dalla formazione giovanile del Torino, che disputò le restanti quattro gare contro le formazioni giovanili delle altre squadre. Il Torino vinse tutte le rimanenti partite, chiudendo il campionato 1948/49 con 60 punti, cinque di vantaggio sull’Inter, seconda in classifica. Ma fu un trionfo amaro, segnato dall’indelebile ricordo della tragedia.

Il 26 maggio 1949 venne organizzata allo stadio Comunale una partita il cui incasso era destinato ai familiari delle vittime.

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Orsato gli errori continuano …..


Nel corso del derby di Roma fra Roma – Lazio il direttore di gara Orsato ha ripetuto i gravi errori che si erano già registrati qualche settimana fa nel corso del derby di Milano fra Inter – Milan diretto sempre da Orsato.

Analizziamo un po i fatti:

Roma – Lazio :  Già nel corso del primo tempo  Orsato ha sbagliato molto sopratutto ai danni dei giocatori della Lazio , e rendendosi conto dei propri sbagli,  si è  condizionato per il resto della gara. Non è stato aiutato dai suoi collaboratori però era Lui il direttore di gara.

La direzione di gara  di Orsato e stata incerta e imprecisa culminata con due errori gravissimi. 

Manca un evidente calcio di rigore alla Lazio , calcione in piena area  di Fazio a Lukako c’era il rigore e cartellino rosso. Doppio errore

Concesso un rigore “fasullo” alla Roma

 © ANSA

Concesso un rigore “fasullo” alla Roma  per l’intervento in area di Wallace  su  Strootman   mentre è evidente che il giocatore cade in area ma  non e stato toccato, chiara simulazione. Qui erano i suoi collaboratori che dovevano aiutarlo. Grave errore

Per il giocatore Stootman   – articolo 35 del Codice di Giustizia Sportiva – è prova TV quando ” c’è un evidente simulazione da cui scaturisce l’assegnazione del calcio di rigore a favore della squadra del giocatore che ha simulato“.

Il giudice sportivo: squalifica di due giornate il giocatore Strootman salterà  Milan – Roma e Roma – Juventus.

Ma per Orsato e collaboratori non c’è nessun provvedimento disciplinare?????

Due settimane fa ha diretto Inter – Milan: una direzione di  gara imprecisa e arrogante nei confronti dei calciatori culminata nel finale con l’eccessivo e non giustificato recupero che ha permesso al Milan di pareggiare a tempo largamente scaduto. 

 

Cagliari – Pescara, cori razzisti a Muntari


 © ANSA

Nel corso di Cagliari – Pescara si verifica lo spiacevole episodio dei “BUU razzisti verso il giocatore del Pescara il ghanese Sully Muntari” da parte di qualche tifoso del Cagliari, pochi e facilmente individuabili e invece…. . Un esempio per l’alto commissario Onu, da squalifica per i regolamenti del calcio: il paradosso di Sulley Muntari,

Ma veniamo ai fatti: Per tutta la partita ha subito, ma nel finale non c’è la fatta, va dal quarto uomo, dall’arbitro il Sig. Minelli, niente, il giocatore continua nella protesta sia verso l’arbitro che verso chi lo insulta e qui il direttore di gara  “ha la brillante idea di ammonire il giocatore” . Muntari non c’è la fa più perde la pazienza e abbandona il campo di gioco e va negli spogliatoi, il giocatore viene espulso dal direttore di gara.

Nel dopo partita il commento di Muntari: “Facevano i cori contro di me da subito, nel primo tempo ho visto che nel gruppetto c’erano dei bambini e allora mi sono rivolto ai genitori e ho dato loro la mia maglia, per dare l’esempio. Poi in curva la cosa è continuata con un altro gruppo di tifosi: io stavo ragionando con loro, ma l’arbitro mi ha detto che dovevo lasciare perdere. I tifosi hanno sbagliato ma l’arbitro doveva fare qualcosa di diverso, non accusare me. Io non sono una vittima. Ma se si fermano le partite sono convinto che queste cose non succederanno più”.

02 maggio 2017  Cagliari, nessuna sanzione per i cori razzisti a Muntari. Per il giudice era “solo una decina di sostenitori” ad aver insultato il giocatore ghanese del Pescara, fermato per un turno perché espulso dall’arbitro per doppia ammonizione, la prima per proteste, la seconda per aver lasciato il campo senza autorizzazione di conseguenza doppio giallo e espulsione .

LA MOTIVAZIONE —  “Considerato che i pur deprecabili cori di discriminazione razziale sono stati percepiti nell’ impianto in virtù anche della protesta silenziosa in atto dei tifosi (come segnalato dagli stessi rappresentanti della Procura federale) ma, essendo stati intonati da un numero approssimativo di soli dieci sostenitori e dunque meno dell’1% del numero degli occupanti del settore (circa duemila), non integrano dunque il presupposto della dimensione minima che insieme a quello della percezione reale è alla base della punibilità dei comportamenti in questione, peraltro non percepiti dagli Ufficiali di gara (come refertato dall’ Arbitro), a norma dell’art. 11, comma 3”.

Dal sito ufficiale del Pescara: https://www.pescaracalcio.com/vicini-al-nostro-sulley-muntari/  

La Nota ufficiale:  La Delfino Pescara 1936 dopo aver riflettuto e analizzato a freddo i vari comunicati usciti a livello nazionale e oltre riguardanti i gravi fatti accaduti domenica scorsa a Cagliari, che vedono protagonista il nostro tesserato Sulley Muntari, prende una ferma posizione affianco al proprio calciatore per poter dare un forte segnale contro ogni tipo di discriminazione razziale che essa sia fatta da uno o da cento persone.

Detto questo la nostra società, conoscendo la correttezza del popolo cagliaritano, e nel scusarsi per il comportamento fuori regolamento del calciatore in questione, confida nel buon senso già dimostrato domenica da tutti gli organi presenti – procura e direttori di gara – e si augura che tali episodi in futuro siano affrontati e risolti in maniera categorica..

Un precedente illustre. Busto Arsizio 03/01/2013  – Test poco «amichevole» per il Milan. Allo stadio Carlo Speroni di Busto Arsizio va in scena la violenza razzista con cori e insulti. E la partita con la Pro Patria da festa diventa incubo per colpa di un gruppo di ultrà che dal primo minuto intona con accanimento cori razzisti contro gli “avversari” di colore.  

La partita è diretta dall’arbitro Benassi, al 27’esplode la rabbia del giocatore del Milan Boateng, dopo l’ennesimo “BUUU” e insulti alla sua vita privata da parte di alcuni gruppi di Ultras,  scaglia il pallone verso gli Ultras colpevoli, si toglie la maglia e va negli spogliatoi. Dalla panchina si alza il capitano del Milan Massimo Ambrosini e ritira la squadra dal campo. Inizialmente la partita è sospesa, e alcuni tentativi da parte dei giocatori della Pro Patria  di calmare gli Ultras colpevoli sono inutili e la partita viene annullata. 

Iniziano subito le “belle parole” La lega Pro annuncia un possibile ricorso ad azioni legali verso i responsabili. Il presidente dell’associazione calciatori Damiano Tommasi   auspica che il gesto dei rossoneri serva a dare una scossa per chiudere la pagina del razzismo negli stadi, interventi di condanna da parte di politici, ma alla fine di tante belle parole cosa è stato fatto??????.

Femminicidio a Roma


massacra la convivente e si costituisce

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Articolo completo: http://www.quotidiano.net/cronaca/femminicidio-2017-1.3078978

Roma, 1 maggio 2017 – Ennesimo caso di femminicidio. Succede a Roma, in un appartamento centralissimo di vicolo del Babuino, dove un uomo di 55 anni ha ucciso la propria convivente con diverse mazzate alla testa e poi si è consegnato ai carabinieri, poco prima delle sei di questa mattina. La vittima era una donna di 47 anni.

“23 anni moriva Ayrton Senna”


 1 maggio 1994 muoriva  Ayrton Senna 

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Ayrton Senna da Silva (San Paolo, 21 marzo 1960 – Bologna, 1 maggio 1994) è stato un pilota automobilistico brasiliano , tre volte campione del mondo di Formula 1 nel 1988, 1990 e 1991 

Risultati immagini per ayrton senna 1 maggio 1994

Erano le 14:17, nel corso del settimo giro, poco dopo aver tagliato il traguardo, la Williams di Senna tirò diritto mentre si trovava in piena velocità all’inizio della curva del Tamburello, una curva che solitamente si affrontava “in pieno”, senza alzare il piede dall’ acceleratore. Si schiantò contro il muro, alla fine di un tratto in cui si raggiunge una velocità di 300 chilometri orari.

1° maggio 1994. Il Gran Premio di San Marino

Il mio nome è Ayrton e faccio il pilotaE corro veloce per la mia strada………….

Ayrton – Lucio Dalla

Il mio nome è Ayrton e faccio il pilota
e corro veloce per la mia strada
anche se non è più la stessa strada
anche se non è più la stessa cosa
anche se qui non ci sono piloti
anche se qui non ci sono bandiere
anche se qui non ci sono sigarette e birra
che pagano per continuare
per continuare poi che cosa
per sponsorizzare in realtà che cosa.

E come uomo io ci ho messo degli anni
a capire che la colpa era anche mia
a capire che ero stato un poco anch’io
e ho capito che era tutto finto
ho capito che un vincitore vale quanto un vinto
ho capito che la gente amava me
potevo fare qualcosa
dovevo cambiare qualche cosa.
E ho deciso una notte di maggio
in una terra di sognatori
ho deciso che toccava forse a me
e ho capito che Dio mi aveva dato
il potere di far tornare indietro il mondo
rimbalzando nella curva insieme a me
mi ha detto “chiudi gli occhi e riposa”
e io ho chiuso gli occhi.

Il mio nome è Ayrton e faccio il pilota
e corro veloce per la mia strada
anche se non è più la stessa strada
anche se non è più la stessa cosa
anche se qui non ci sono i piloti
anche se qui non ci sono bandiere
anche se forse non è servito a niente
tanto il circo cambierà città
tu mi hai detto “chiudi gli occhi e riposa”
e io adesso chiudo gli occhi..

1 Maggio, Festa dei Lavoratori


Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro

La Festa del lavoro o Festa dei lavoratori viene celebrata il 1° maggio di ogni anno in molti paesi del mondo per ricordare la lotta dei lavoratori per la riduzione della giornata lavorativa.

LA STORIA DEL 1°MAGGIO FESTA DEI LAVORATORI

La festa ricorda le battaglie operaie, in particolare quelle volte alla conquista di un diritto ben preciso: l’orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore (in Italia con il RDL (un regio decreto-legge, negli ordinamenti giuridici con forma di governo monarchica, è un atto avente forza di legge emanato dal re) n. 692/1923). Tali battaglie portarono alla promulgazione di una legge che fu approvata nel 1867 nell’Illinois. La Prima Internazionale richiese poi che legislazioni simili fossero introdotte anche in Europa.

 Il quarto stato, di Giuseppe Pellizza da Volpedo 

La Festa dei lavoratori in Italia