Fabrizio De André: la Sardegna, ecc.


Fabrizio De André scelse la Sardegna come luogo di vita, non solo di vacanza, perché se ne sentiva figlio.

Fonte: http://marcocamedda.blog.tiscali.it/2008/05/18/fabrizio_de_andre__e_il_suo_amore_per_la_sardegna_1894132-shtml/

Amava la sua natura atavica, gli orizzonti illimitati, i profumi e i colori intensi, ma anche quella povertà millenaria che a volte induce forme di criminalità tristemente originali.

Perché – come una “janas” dal duplice volto, mezza strega e mezza fata – l’isola incantata è anche la terra matrigna del “banditismo sardo”.

Lì Faber (come lo chiamavano gli amici) venne sequestrato insieme a Dori Ghezzi il 27 agosto 1979. Restarono prigionieri dei loro rapitori per ben centodiciassette giorni. Da quella esperienza il cantautore genovese seppe trarre e trasmettere una grande lezione, artistica e di vita.

Fabrizio de André – Disamistade – concerto ’98

UNA SUA CANZONE SULLA  SARDEGNA

Disamistade

(Fabrizio De Andrè)

Che ci fanno queste anime
davanti alla chiesa
questa gente divisa
questa storia sospesa

a misura di braccio
a distanza di offesa
che alla pace si pensa
che la pace si sfiora

due famiglie disarmate di sangue
si schierano a resa
e per tutti il dolore degli altri
è dolore a metà

si accontenta di cause leggere
la guerra del cuore
il lamento di un cane abbattuto
da un’ombra di passo

si soddisfa di brevi agonie
sulla strada di casa
uno scoppio di sangue
un’assenza apparecchiata per cena

e a ogni sparo all’intorno
si domanda fortuna
che ci fanno queste figlie
a ricamare a cucire

queste macchie di lutto
rinunciate all’amore
fra di loro si nasconde
una speranza smarrita

che il nemico la vuole
che la vuol restituita
e una fretta di mani sorprese
a toccare le mani

che dev’esserci un modo di vivere
senza dolore
una corsa degli occhi negli occhi
a scoprire che invece
è soltanto un riposo del vento

un odiare a metà
e alla parte che manca
si dedica l’autorità

che la disamistade
si oppone alla nostra sventura
questa corsa del tempo
a sparigliare destini e fortuna

che fanno queste anime
davanti alla chiesa
questa gente divisa

questa storia sospesa
Il brano tratto dall’ album di Fabrizio De André “Anime Salve”

(BMG Ricordi 1996)

Fonte: http://marcocamedda.blog.tiscali.it/2008/05/18/fabrizio_de_andre__e_il_suo_amore_per_la_sardegna_1894132-shtml/

E la Sardegna , i suoi banditi, i rapimenti più famosi…
“A diversi anni dalla morte (GENNAIO 1999), le iniziative per non dimenticare Fabrizio De André sono sempre tante, come tante sono le sfaccettature della sua opera ancora da scoprire.

Lo si conosce come cantautore, poi lo si scopre narratore. Il suo scegliere di essere contadino, l’amore per la natura e per una terra come la Sardegna ha ancora bisogno di approfondimenti.

… Partendo dalla passione per colui che ha accompagnato con la sua musica la mia adolescenza….è la sua presenza in Sardegna, la sua quotidianità che mi piace mettere in evidenza.

La Gallura, la lingua sarda utilizzata nelle canzoni, l’Agnata, le tappe dei concerti nell’isola.

FABRIZIO DE ANDRE’ – Hotel supramonte (live)

 

un pò di tutto e di più……. spaziando dalla cronaca alla cultura e alla tecnologia ecc.

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