Agg. Schwazer: il Tas nega la sospensiva


Schwazer: il Tas nega la sospensiva
Ma gli concede un’ultima chance

           Fonte e articolo:              http://www.corriere.it/sport/16_luglio_18/schwazer-tas-nega-sospensiva-ma-concede-un-ultima-chance-95175f60-4d13-11e6-b4d6-1a2d124027e8.shtml

I giudici di Losanna confermano la sanzione della Iaaf, ma concedono al marciatore un’udienza urgente per decidere se potrà andare o no ai Giochi di Rio

Niente sospensione dello stop per Alex Schwazer. Il Tribunale Arbitrale dello Sport ha bocciato la richiesta avanzata dal marciatore trovato di nuovo positivo a un controllo anti-doping. Ma non finisce qui, non ancora.

Ultima spiaggia  All’oro olimpico di Pechino 2008 gli resta un’ultimissima chance per partecipare ai Giochi di Rio: saranno i giudici di Losanna infatti a stabilire se sarà ammesso alla spedizione brasiliana. Come? Entrando nel merito della questione, attraverso un’udienza urgente nella quale saranno convocate le parti, la Iaaf e Schwazer che dovrà provare la sua innocenza e potrà portare testimonianze a suo favore. Il ricorso presentato al Tas di 52 pagine richiede tempo per essere esaminato ed è per questo che in Svizzera hanno scelto la strada del dibattimento. Che dovrebbe avvenire già la settimana prossima, come fa sapere lo staff di Schwazer.

Attesa per decisione Tas su Schwazer


Oggi per il marciatore altoatesino l’ultima chance per Rio 2016

giugno 2016 – Conferenza stampa Alex Schwazer

Fonte articolo: http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/altrisport/2016/07/18/attesa-per-decisione-tas-su-schwazer_6575f534-dd66-4018-80fb-42158689a2d9.html

Alex Schwazer attende per oggi pomeriggio la decisione del Tas di Losanna sulla sua eventuale ammissione ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro. Il legale del marciatore, l’avvocato bolzanino Gerhard Brandstätter, ha presentato un’ampia documentazione al Tribunale arbitrale dello sport per chiedere la revoca della sospensione per doping.
    “Abbiamo insistito affinché sia il Tas a decidere, perché è l’autorità più alta, mentre non possiamo attendere la decisione della giustizia sportiva italiana, visti i tempi ormai strettissimi”, spiega Brandstätter che si dice tuttavia fiducioso.