Saeco, intesa azienda-ministero: stop ai 243 licenziamenti, ok a cassa integrazione
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E’ questa la prima ipotesi di accordo per l’azienda produttrice di macchinette per il caffè di Gaggio Montano (Bologna). Ora gli operai dovranno votare la proposta in assemblea.
La firma è arrivata all’alba di venerdì 5 febbraio, quando erano da poco passate le 4,30, alla fine di una lunga notte di mediazione: cassa integrazione straordinaria fino a fine 2016, mobilità esclusivamente volontaria con incentivi, e recupero di alcuni capannoni dismessi. Sono queste le basi su cui è costruita la prima ipotesi di accordo per la Saeco, l’azienda produttrice di macchinette per il caffè di Gaggio Montano, nel bolognese. Qui da oltre 70 giorni i lavoratori sono in presidio permanente per protestare contro l’annuncio di 243 licenziamenti (su 550 dipendenti) fatto dalla multinazionale Philips.
L’accordo cancella i licenziamenti, che minacciavano la sopravvivenza stessa della comunità dell’appenino bolognese, ma prevede degli esuberi, pur su base volontaria e con incentivi. Alla fine della cassa integrazione azienda e sindacati si incontreranno nuovamente, per valutare i numeri e la situazione, procedendo sempre e comunque “con strumenti non traumatici”.
Tutti i dettagli saranno spiegati in un’assemblea con i lavoratori, che poi avranno l’ultima parola attraverso il voto. Probabilmente la settimana prossima. “Di più non si poteva fare se non la rottura” ha commentato a caldo Bruno Papignani, della Fiom Emilia Romagna, parlando poi di “un negoziato con livelli di durezza molto alti”

