Terremoto Belice, 48 anni dopo …………


Terremoto Belice, 48 anni dopo – La ricostruzione è ancora aperta – «E lo Stato ci ha dimenticati»

Il sisma nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968 seminò morte e distruzione, causando circa 370 vittime e un migliaio di feriti. Quasi mezzo secolo dopo, lo Stato ha cancellato ogni fondo per l’area. E la Sicilia ha creato una commissione d’inchiesta sulla ricostruzione: fino a oggi mai convocata.

Immagini Rai del terremoto in Sicilia del 14-15 gennaio 1968 

Ma possibile che dopo quasi mezzo secolo e dopo una spesa di 13mila miliardi di lire (7 miliardi di euro) a Gibellina, Santa Ninfa, Partanna e negli altri paesi che tutti impararono a conoscere in quella triste occasione, la vita non sia ancora ripresa normalmente? E che cosa resta ancora da edificare in quei luoghi? L’unico dato che può rallegrare è che nessuna famiglia vive più in baraccopoli o in abitazioni provvisorie. Ma mica da tanto tempo: gli ultimi abitanti se ne sono andati nel 2004. «Il vero guaio — racconta ancora il sindaco di Partanna — è che si sono spesi soldi per opere inutili e faraoniche e non per ciò che serviva veramente. Il risultato è che oggi, ad esempio, non abbiamo ancora terminato le opere di urbanizzazione primaria dei nostri paesi: ci sono strade enormi ma dissestate, quartieri privi di fognature e illuminazione pubblica, migliaia di famiglie che hanno ricostruito la casa a spese loro, indebitandosi con le banche e sono ancora in attesa dell’indennizzo da parte dello Stato. Con una conseguenza in questi casi paradossale: i cittadini si stano rivolgendo ai tribunali per vedersi pagato quanto loro spetta e i giudici condannano i comuni a risarcire di tasca loro i cittadini»

Nel 1968 la Valle del Belice venne scossa da un tremendo teremoto.

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