Nasceva 46 anni fa il «pirata» Pantani
![marco-pantani-1-630x210[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/01/marco-pantani-1-630x2101.jpg?w=35&h=12)
Scomparso il 14 febbraio 2004, per ricordare le sue doti di scalatore, dal 2004 il Giro d’Italia assegna ogni anno ad una salita il titolo “Montagna Pantani”, onore concesso fino ad allora solo al Campionissimo Fausto Coppi, con la “Cima Coppi” (il passo più alto percorso dal Giro). Nel giugno del 2011 venne inaugurata una stele sul Col du Galibier in memoria dell’impresa che gli valse sia la vittoria di tappa, che la vittoria finale del Giro di Francia del 1998. La Gazzetta dello Sport titolava in modo semplice e rispettoso: “Se n’è andato”. Nella foto la prima pagina della Gazzetta sul trionfo di Pantani nel Giro d’Italia del 1998
![marco-pantani-tour-1998-getty[1]](https://alessandro54.com/wp-content/uploads/2016/01/marco-pantani-tour-1998-getty1.jpg?w=35&h=22)
Una delle imprese indimenticabili di Marco Pantani, che merita di essere ricordata in questo 13 gennaio, è quella di Oropa al Giro d’Italia 1999. Pantani stava volando, dominando la corsa su avversari di rango come Gotti, Savoldelli, Heras e Jalabert, ai quali non concedeva neanche le briciole. Ma quel giorno in cui i campioni del Giro d’Italia salivano al Santuario di Oropa, un imprevisto sembrava concedere ai rivali l’occasione per prendersi una rivincita. Ad inizio salita Pantani fu costretto a fermarsi a bordo strada per un salto di catena. Atteso dai compagni riuscì a riprendere la corsa nelle retrovie. Ma qui iniziò uno spettacolo senza eguali: uno dopo l’altro Pantani andò a riprendere e staccare tutti i corridori che erano davanti a lui, decine e decine sparpagliati sulle dure rampe della salita come se fosse la corsa di un gigante contro dei nani. Una cosa mai vista e che solo un campione speciale come Pantani avrebbe potuto regalare

