Morto David Bowie, addio al Duca Bianco del rock
Aveva appena festeggiato 69 anni ed era malato da mesi di tumore. L’annuncio da parte della famiglia sull’account twitter ufficiale dell’artista
David Bowie, pseudonimo di David Robert Jones (Londra, 8 gennaio 1947 – 10 gennaio 2016),
Questo video è un nuovo mix tra la versione di Wembley (12/7/86), la versione di Freddie Mercury Tribute Concert, allo stesso stadio nel 1992, e l’ormai vecchio video realizzato da DoRo per Under Pressure (Rah Mix) nel 1999
Attivo dalla metà degli anni sessanta, Bowie ha attraversato cinque decenni di musica rock, reinventando nel tempo il suo stile e la sua immagine e creando numerosi alter ego, come Ziggy Stardust, Halloween Jack, Nathan Adler e The Thin White Duke (noto in Italia come il “Duca Bianco”). Dal folk acustico all’elettronica, passando attraverso il glam rock, il soul e il krautrock, David Bowie ha lasciato tracce che hanno influenzato molti artisti.
L’8 gennaio David Robert Jones (Bowie è il cognome adottato all’inizio della carriera per non confondersi con il David Jones cantante dei Monkees) ha compiuto 69 anni, ed ha pubblicato quello che sarà il suo cupo album-testamento, Blackstar. “ Il video della sua ultima “hit”, Lazarus, mostra il Duca bianco bendato, a letto. Diretto da Johan Renck, così si è raccontato per l’ultima volta nella canzone che ha fatto da apripista al suo album che, per pochi giorni, non può essere definito il suo “lavoro postumo” .
Album studio
- 1967 – David Bowie
- 1969 – Space Oddity
- 1970 – The Man Who Sold the World
- 1971 – Hunky Dory
- 1972 – The Rise And Fall Of Ziggy Stardust And The Spiders From Mars
- 1973 – Aladdin Sane
- 1973 – Pin Ups
- 1974 – Diamond Dogs
- 1975 – Young Americans
- 1976 – Station to Station
- 1977 – Low
- 1977 – “Heroes”
- 1979 – Lodger
- 1980 – Scary Monsters (and Super Creeps)
- 1983 – Let’s Dance
- 1984 – Tonight
- 1986 – Labyrinth
- 1987 – Never Let Me Down
- 1993 – Black Tie White Noise
- 1993 – The Buddha of Suburbia
- 1995 – 1.Outside
- 1997 – Earthling
- 1999 – ‘hours…’
- 2002 – Heathen
- 2003 – Reality
- 2013 – The Next Day
- 2016 – Blackstar
Tin Machine
Anche se il primo tour ufficiale è lo Ziggy Stardust Tour del 1972, l’attività live di David Bowie comincia con i Kon-rads nel 1962, e prosegue con i diversi gruppi che lo accompagnano fino al 1971. Dai King Bees ai Lower Third, fino a progetti più improvvisati come The Riot Squad, Turquoise e Feathers, i gruppi eseguono cover di brani rock e R&B ma anche le prime composizioni originali di Bowie e il cantante alterna i concerti alla sua attività di mimo. Dal 1972 al 2004, anno in cui è terminato il Reality Tour, David Bowie ha collezionato 16 tournée con le quali ha attraversato i cinque continenti.
- Ziggy Stardust Tour – dal 10 febbraio al 29 dicembre 1972
- Aladdin Sane Tour – dal 5 gennaio al 3 luglio 1973
- Diamond Dogs Tour – dal 14 giugno al 16 settembre 1974
- Philly Dogs Tour – dal 5 ottobre al 1º dicembre 1974
- Station to Station Tour (“Isolar 1”) – dal 2 febbraio al 19 maggio 1976
- Stage Tour (“Isolar 2”) – dal 29 marzo al 12 dicembre 1978
- Serious Moonlight Tour – dal 18 maggio all’8 dicembre 1983
- Glass Spider Tour – dal 30 maggio al 28 novembre 1987
- Tin Machine Tour – dal 14 giugno al 4 novembre 1989
- Sound+Vision Tour – dal 4 marzo al 29 settembre 1990
- Tin Machine “It’s My Life” Tour – dal 5 ottobre 1991 al 17 febbraio 1992
- Outside World Tour – dal 14 settembre 1995 al 21 luglio 1996
- Earthling Tour – dal 7 giugno al 7 novembre 1997
- ‘hours…’ Promo Tour – dal 7 ottobre al 7 dicembre 1999
- Heathen Tour – dal 10 maggio al 23 ottobre 2002
- A Reality Tour – dal 7 ottobre 2003 al 25 giugno 2004


