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Martedì 04 giugno 2024
| Inter, Antonello: «Stadio asset essenziale. Lavoriamo per concretizzare il prima possibile» |
| articolo: https://www.calcioefinanza.it/2024/06/04/antonello-stadio-inter-rozzano-san-siro/?refresh_ce |
| L’amministratore delegato nerazzurro è stato confermato come membro del Consiglio di Amministrazione del club nel corso dell’Assemblea degli azionisti |
L’Assemblea degli azionisti di oggi in casa Inter ha ufficialmente aperto l’era Oaktree, il fondo statunitense che ha escusso il pegno sulle azioni nerazzurre dopo che Suning non ha risarcito il finanziamento entro la scadenza del 21 maggio scorso.i
Nel corso dell’Assemblea odierna, ha preso parola anche Alessandro Antonello, confermato, insieme a tutto il management, nel suo di amministratore delegato nerazzurro: «Buongiorno a tutti, un caloroso benvenuto da parte mia a tutti gli Azionisti, i Consiglieri e gli Organi societari presenti quest’oggi. In questa prima Assemblea, che si sta svolgendo dopo aver ottenuto il 20° Scudetto della storia del nostro Club con la conseguente Seconda Stella che sarà cucita sulla maglia da gioco nella prossima stagione sportiva, ci ritroviamo insieme per un momento di grande importanza, ovvero l’ingresso del nostro nuovo Azionista di Maggioranza, Oaktree, e la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione».
«Dalla nuova Proprietà abbiamo ricevuto conferma di fiducia, e vorrei pertanto esprimere il mio ringraziamento nei loro confronti – ha continuato Antonello –. Sono onorato di essere stato nuovamente nominato dall’Assemblea come membro del Consiglio di Amministrazione, ed è per me motivo di grande orgoglio e responsabilità poter proseguire nel mio attuale ruolo e portare avanti il percorso intrapreso. Vorrei ora congratularmi con Giuseppe Marotta, stimatissimo collega e – a partire da oggi – nuovo Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Inter. Giuseppe è una persona di grandi valori e competenza, qualità che sono in grado di attestare sulla base di un legame lavorativo di quasi 6 anni, nonché dal grande successo che la Società ha ottenuto sul campo, in particolare negli ultimi mesi. La Proprietà ha riposto in lui grande fiducia e mi unisco a loro nel riconoscergli tutta la mia stima e nell’augurare a Giuseppe e a tutto il Consiglio un buon lavoro all’interno del Club».
Sul prossimo futuro del club: «Il percorso di crescita sostenibile per il Club che è stato impostato nelle ultime stagioni dovrà essere perseguito con perseveranza ed impegno nel medio-lungo termine per garantire stabilità all’Inter. Per questo motivo proseguiremo sul cammino di sviluppo internazionale della nostra Società focalizzandoci ancora di più sul nostro spirito innovativo per arrivare nei mercati chiave per la crescita del business. Sicuramente intensificheremo la rete di relazioni che già ci legano agli Stati Uniti, dove il prossimo anno disputeremo la nuova edizione del Mondiale per Club».
«Con il nostro brand continueremo a sperimentare con successo la contaminazione con i settori della moda, del design, del lifestyle, grazie alla collaborazione con i nostri partner ma anche in risposta agli stimoli del tessuto culturale di Milano e delle grandi capitali straniere. Continueremo a utilizzare a piene mani il potere di produzione e la capacità di narrazione della nostra Inter Media House e a parlare il linguaggio delle nuove generazioni, e raccontando le storie più emozionanti della vita nerazzurra ai fan di tutto il mondo».
Sullo stadio: «Un asset essenziale per colmare il gap tra Inter e i top club europei è lo stadio di proprietà. Stiamo lavorando perché il progetto per un nuovo stadio si concretizzi il prima possibile in quanto il fattore tempo è diventato ormai cruciale. Come saprete il Club ha esteso a fine gennaio 2025 l’esclusiva sui terreni nel Comune di Rozzano per la valutazione della realizzazione del progetto di uno stadio di proprietà in quell’area. Allo stesso tempo attendiamo entro le prossime settimane il progetto di ristrutturazione dello stadio San Siro proposto dal Comune di Milano ad opera di WeBuild, che studieremo con attenzione. Saranno esplorate tutte le potenzialità di crescita per la nostra Società, mettendo al centro del nostro impegno i valori della competitività sportiva e della sostenibilità, non solo economica».
«Grazie alla spinta propulsiva di una stagione eccezionale, continueremo a portare alto il nome dell’Inter – ha concluso l’AD nerazzurro –, collaborando con le massime istituzioni del calcio, in stretta relazione con tutti i nostri tifosi e grazie all’impegno di tutte le persone che compongono il nostro Club. Grazie e Forza Inter!»,
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Martedì 30 aprile 2024
| L’Inter rinnova fino a gennaio l’esclusiva sui terreni a Rozzano per costruire lo stadio |
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| Il comunicato del prolungamento dell’intesa è arrivato stasera dalle società proprietarie dei terreni |
In attesa che Webuild presenti a Inter e Milan il progetto per la ristrutturazione di San Siro, il club di viale della Liberazione va avanti per la sua strada e continua a lavorare per la costruzione della sua nuova casa a Rozzano. La conferma è arrivata oggi, giorno di scadenza del precedente accordo, con l’allungamento fino al 31 gennaio 2025 del periodo di esclusiva sull’area di proprietà di Infrafin a Rozzano. La conferma è arrivata attraverso il comunicato diffuso da Brioschi e Bastogi:
“Facendo seguito a quanto comunicato in data 28 luglio 2023, Bastogi S.p.A. (“Bastogi”) e Brioschi Sviluppo Immobiliare S.p.A. (“Brioschi”) comunicano che in data odierna Infrafin s.r.l. (società interamente posseduta da Camabo s.r.l., il cui capitale è detenuto da Bastogi per il 51% e da Brioschi per il restante 49%) ha concesso a F.C. Internazionale Milano S.p.A. un nuovo diritto di esclusiva fino al 31 gennaio 2025, finalizzato a verificare la possibilità di realizzare uno stadio con funzioni accessorie all’interno dell’area di proprietà di Infrafin nel Comune di Rozzano”
L’Inter, che sul progetto del nuovo stadio a Rozzano ha già investito molti soldi e si sta avvalendo di importanti consulenti, dunque, va avanti e intende verificare le criticità presenti, su tutte quella relativa al traffico e alla viabilità.
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lunedì, 25 marzo 2024
| Inter, Antonello: «Lavoriamo a proroga su Rozzano. San Siro fermo agli anni ‘80» |
| articolo Di LUCA COSENTINI: Inter, Antonello: «Lavoriamo a proroga su Rozzano. San Siro fermo agli anni ‘80» | Calcio e Finanza |
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| Le parole dell’amministratore delegato dell’Inter: «Rimaniamo in attesa della proposta di WeBuild che arriverà non prima di giugno quindi oggi non ci sono alternative se non continuare a lavorare su Rozzano». |
“Nel 2019 è stato presentato il progetto che si interpellava alla legge sugli stadi ma dopo cinque anni i due club si trovano ad attendere un interesse pubblico dall’amministrazione comunale visto che si sono inserite dialettiche che hanno allungato i tempi, come ad esempio la sovrintendenza”. Lo ha detto l’amministratore delegato dell’Inter Alessandro Antonello, intervenuto durante la tavola rotonda “Impianti ed infrastrutture sportive: attori e processi – L’esperienza delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026” organizzata dallo studio legale ADVANT Nctm nella sua sede a Milano.
“L’ipotesi San Siro era una condivisione di obiettivi pubblici e privati per ridare una nuova vita all’intero quartiere di San Siro. È come scalare l’Everest, non riusciamo a vedere la vetta, nonostante l’impegno del proponente di sposare l’interesse pubblico e di mettere a disposizione della comunità, nel caso di San Siro era la rifunzionalizzazione dell’intero quadrante ma purtroppo in questo Paese la realtà diverge. Poi c’è anche un obiettivo ambientale se riusciremo a mettere la mano sull’attuale impianto che è lontano dalle nostre idee. San Siro ora è alimentato da una centrale termica produttrice di CO2. Siamo ben lontani all’essere vicini al pareggio di emissioni richieste e siamo fermi agli anni ’80”.
“Come club scendiamo in campo ogni tre giorni e siamo continuamente impegnati per dare ai nostri tifosi una esperienza unica. Se guardiamo ad altri club, però, il Barcellona incassa 176 milioni, il Tottenham 135 milioni mentre l’Inter arriva a malapena a 84 milioni nell’anno in cui ha raggiunto la finale di Champions League. Come possiamo essere competitivi senza una struttura privata, ci vogliamo inserire nel mondo dell’entertainment senza un palcoscenico adeguato ma ora é scadente. I club stanno riflettendo su come far vivere lo stadio tutti i giorni. Ma non bisogna dimenticare, da un punto di vista prettamente sportivo, che il calendario sarà sempre più compresso: nel gennaio 2026 le squadre dovranno traslocare per la cerimonia di inaugurazione dei Giochi Invernali e ci sarà un tema importante, considerando anche che la nuova Champions si giocherà anche a gennaio nella prima fase”.
“Paletti per WeBuild? Noi non mettiamo paletti, l’impianto di San Siro è un impianto datato e di conseguenza ci sono delle cose che non possono non essere affrontate. Si è parlato di accessibilità, dove oggi accedere a San Siro non è così semplice soprattutto per persone con disabilità. Si è parlato di corporate hospitality, visto che oggi abbiamo solo il 3% di hospitality rispetto alla media degli stadi europei che è del 18%. Dobbiamo pensare a come dare dei servizi al secondo e al terzo anello, oggi completamente assenti, e quando parlo di servizi intendo bar e anche possibilità di ristoro. Ci sono parecchi temi che vanno affrontati. Se tutti questi saranno adottati nel piano di WeBuild lo vedremo da qui a giugno”.
“Tempi per lavori per cerimonia inaugurale di Milano-Cortina? A questo punto dovremo attendere l’analisi di WeBuild, poi capire che tipo di intervento sarà. È chiaro che da qui al 2026 probabilmente, se gli interventi si potranno fare, saranno minimali e quindi non ci saranno problemi per garantire la cerimonia nel febbraio 2026. Lavori partiranno dopo? Molto probabilmente sì”.
“San Siro ristrutturato potrebbe avvicinarsi ai top impianti sul fronte dei ricavi? Dipende dagli interventi che verranno proposti. Interventi minimali non potranno garantire il livello di ricavi attesi, interventi più strutturali potranno farci avvicinare alle aspettative che riteniamo più idonee. Rozzano o San Siro? Noi stiamo lavorando su Rozzano che è il piano effettivo su cui ci siamo impegnati e per cui stiamo discutendo con la proprietà Cabassi. Abbiamo una opzione fino a fine aprile e su quello ci concentriamo, lavoreremo anche per una proroga. Rimaniamo in attesa della proposta di WeBuild che arriverà non prima di giugno quindi oggi non ci sono alternative se non continuare a lavorare su Rozzano”.
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sabato 23 marzo 2024
| Brioschi (Cabassi): «Proseguono le verifiche Inter per lo stadio a Rozzano» |
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| I nerazzurri vantano un diritto di esclusiva sull’area fino al 30 aprile 2024. Lì potrebbe sorgere il nuovo impianto in caso di addio al Meazza. |
Il tema stadio continua a essere al centro dei pensieri dell’Inter. Mentre si attende lo studio di fattibilità da parte di WeBuild per l’ipotesi di ristrutturazione di San Siro, il club nerazzurro non abbandona la pista che porta alla realizzazione di un nuovo impianto a Rozzano, Comune a sud di Milano individuato in caso di addio definitivo al Meazza.
Novità emergono dal bilancio al 31 dicembre 2023 del gruppo Brioschi, consultato da Calcio e Finanza. Brioschi è il ramo di investimenti immobiliari del gruppo Bastogi, società che si trova nelle mani della famiglia Cabassi da ormai oltre trent’anni (1990) quando il Gruppo Cabassi rileva il 47% della società, due anni prima della scomparsa del fondatore Giuseppe Cabassi.
Tornando al bilancio di Brioschi – che ha chiuso in rosso di oltre 1,6 milioni, contro l’utile di quasi 33 milioni del 2022 – nella sezione relativa all’evoluzione prevedibile della gestione si legge che «nonostante un miglioramento del generale contesto macroeconomico con un’inflazione in diminuzione e il venir meno della crisi energetica, permane una generale situazione di incertezza riconducibile al deterioramento delle prospettive economiche nazionali ed internazionali».
«Tale fatto trova fondamento in un indebolimento della domanda come conseguenza delle politiche monetarie ancora restrittive, del conseguente peggioramento della fiducia di consumatori e imprese nonché degli attuali elevati rischi di natura geo-politica (in particolare in Europa e Medio Oriente)», recita ancora il gruppo nella nota.
«Per quanto riguarda il comparto immobiliare – recita ancora il gruppo Brioschi – proseguiranno le attività, sia operative che commerciali, finalizzate alla realizzazione dei progetti immobiliari in portafoglio. A Milanofiori Nord proseguiranno le attività propedeutiche al completamento dello sviluppo dei 14.000 mq residui del comparto». E ancora: «Per l’area di Milanofiori Sud, con riferimento al settore nord del comparto, proseguirà l’iter di approvazione del Piano Integrato di Intervento adottato il 21 febbraio 2024».
Poi un passaggio sull’Inter e l’area sulla quale i nerazzurri vantano un diritto di esclusiva fino al 30 aprile 2024: «Con riferimento invece al settore sud del comparto, per il quale nel mese di marzo 2024 è stata pubblicata la variante urbanistica al PGT, in conformità agli accordi in essere, continueranno le verifiche di F.C. Internazionale Milano S.p.A, in merito alla fattibilità di realizzare uno stadio e alcune funzioni accessorie all’interno dell’area».
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| Rozzano, il Consiglio Comunale vota contro la mozione M5S per vietare lo stadio dell’Inter |
| Articolo di REDAZIONE: https://www.calcioefinanza.it/2024/02/27/inter-stadio-rozzano-consiglio-comunale-voto-contro/ |
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| Non è passato in Consiglio Comunale un voto contro la realizzazione del nuovo impianto nell’area. |
Il Consiglio Comunale di Rozzano ha votato contro un cosiddetto Ordine del Giorno presentato dal Movimento 5 Stelle per vietare la realizzazione dello stadio nel comune dell’hinterland milanese, progetto su cui sta puntando l’Inter. Mercoledì scorso è infatti andato in scena un Consiglio Comunale in cui sul tavolo c’era anche la questione del nuovo impianto dei nerazzurri.
L’Ordine del Giorno sul “divieto di realizzazione Stadio a Rozzano” è stato presentato da Andrea Bonazzi, Consigliere del Movimento 5 Stelle, e da Francesco Barbera, Consigliere del Gruppo Misto. In particolare recita:
Premesso che:
- Milano ha già uno stadio pienamente efficiente che può essere ammodernato senza costi ambientali.
- aumenterà il rischio idrogeologico a causa dell’ulteriore consumo del suolo.
- aumenterà il traffico e l’inquinamento in una zona già congestionata e l’afflusso sarà difficilmente gestibile, anche da un punto di vista dell’ordine pubblico e della sicurezza.
- L’interesse di pochi ad un nuovo stadio non deve peggiorare le condizioni di viabilità, ambiente, salute e sicurezza dei cittadini.
Considerato che:
- La zona intorno alla MM Assago Forum è già assediata dal traffico derivante dalle strutture commerciali, uffici e ricreative presenti. In alcune occasioni (eventi sportivi, concerti ecc.) la viabilità è bloccata per ore. Non possiamo che a questa situazione si sovrapponga il flusso generato da uno stadio da 70.000 spettatori nell’area limitrofa
- Ad oggi non risultano in Regione Lombardia studi di fattibilità sul prolungamento dalla metropolitana e Serravalle ha già risposto che non si prevedono nuovi svincoli/ uscite sulla tangenziale.
- Rozzano avrebbe gravi ricadute negative in termini di traffico, inquinamento, vivibilità, sicurezza per la costruzione dello stadio e per la sua gestione negli anni a venire a fronte di oneri di urbanizzazione che non ripagherebbero i cittadini di Rozzano dei danni causati dall’impatto di questa costruzione sul territorio di Rozzano e su quello di Assago.
Visto che:
- Un intervento con questo impatto deve essere sottoposto ad una Valutazione Ambientale Strategica (VAS) che coinvolge Regione Lombardia, il Parco Sud, ATM,Serravalle ed i comuni limitrofi impattati dall’opera, fra cui Assago
Tutto ciò premesso, impegna il Sindaco e la Giunta:
- A far valere i diritti dei cittadini di Rozzano e di opporsi in tutte le sedi a questo progetto.anche in considerazione della proposta presentata in Commissione Urbanistica a Milano da Forza Italia di un progetto di ristrutturazione dello stadio Meazza, con costi economici e di impatto ambientale più sostenibili.
Erano presenti 17 consiglieri, su un totale di 25 facenti parte del Consiglio Comunale. In particolare, sono stati solo tre i voti a favore della mozione, con gli stessi Bonazzi e Barbera ai quali si è aggiunta anche Stefania Busnari (PD), mentre hanno votato contro la mozione gli altri 13 presenti tra i quali anche il sindaco Giovanni Ferretti con un solo astenuto (Antonio La Gamba, PD).
L’Inter ha un accordo di esclusiva sull’area garantito dalle società Brioschi e Bastogi (del gruppo Cabassi) per la realizzazione di uno studio di fattibilità per il nuovo stadio nerazzurro. Una esclusiva che scadrà il prossimo 30 aprile ma che potrà essere prorogata, mentre la società resta anche in attesa di novità sul fronte San Siro.
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Rozzano (Milano), 25 febbraio 2024
| Rozzano, stadio dell’Inter: l’opposizione si divide |
| articolo di MASSIMILIANO SAGGESE: https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/rozzano-stadio-inter-m5s-pd-d01a9364 |
![]() Il rendering del progetto sul possibile stadio dell’Inter a Rozzano |
| Il Movimento 5 stelle presenta una mozione con una bocciatura secca di qualsiasi ipotesi riguardante l’impianto, ma il Pd non l’ha votata |
Dopo l’ultima seduta del Consiglio comunale le divisioni fra le parti politiche appaiono sempre più palesi. Se da una parte il centrodestra, che governa la città, va avanti compatto a favore della realizzazione dello stadio dell’Inter sul territorio comunale “rispettando le regole dettate“, dall’altra l’opposizione si spacca palesemente. Mentre il Movimento 5 Stelle porta avanti con un documento la richiesta di referendum e chiede una retromarcia da parte dell’amministrazione comunale, il Pd non vota il documento pentastellato, annunciando pubblicamente la divisione interna sullo stadio. Il Movimento 5 stelle guidato da Andrea Bonazzi (capogruppo in consiglio comunale) forte delle 700 firme raccolte, grazie anche al comitato No Stadio, per fare un referendum, ha presentato un documento con il quale boccia qualsiasi ipotesi di stadio a Rozzano.
Una proposta non votata dal Pd. E la mozione dei pentastellati non è passata. “Il Pd è spaccato e l’ha ammesso, dimostrando quanto stiano ancora navigando a vista senza una programmazione né idee comuni”, sono le parole di Bonazzi, ormai voce principale del fronte del No in consiglio. Se c’è divisione fra le forze di opposizione i pentastellati hanno dato vita a uno scontro politico duro con la maggioranza: “Il centrodestra pensa solo alle casse del Comune ma non ai cittadini – commenta Bonazzi – che hanno il sacrosanto diritto di uscire di casa e non restare bloccati nel traffico. Non abbiamo progetti migliori per fare crescere Rozzano e non fare uno stadio per ottenere gli oneri?“. Una domanda rimasta senza risposta. “Capisco – ha aggiunto Bonazzi – l’amministrazione che vuole fare cassa ma dal punto di vista ideologico non mi troverà mai d’accordo“. Bonazzi alla fine ha ringraziato durante la seduta consiliare il comitato No Stadio per le firme raccolte.
Il sindaco Gianni Ferretti resta fermo sulla strada del Sì allo stadio con il supporto di tutte le forze politiche di maggioranza, rimarcando che se lo stadio si farà, sarà realizzato solo a certe condizioni che prevedono servizi e una viabilità migliore. L’ipotesi di stadio dell’Inter a Rozzano continua a dividere l’opinione pubblica mentre si rafforza l’asse San Donato – Rozzano sul fronte del no. Ieri è stato lanciato un video per salvare l’area dell’abbazia di Chiaravalle dallo stadio del Milan.
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12 Febbraio 2024
Inter, no a San Siro. Antonello: “Avanti su Rozzano, ecco cosa faremo”. Modello Tottenham
articolo: www.fcinter1908.it/copertina/antonello-inter-avanti-rozzano-modello/

Il club nerazzurro punta forte sull’area di Rozzano e non sembra voler considerare l’ipotesi di ristrutturare San Siro
Il progetto nuovo stadio per l’Inter va avanti. Non c’è apertura da parte del club nerazzurra alle parole di Sala che chiede ai due club di ripensare a San Siro. L’Inter continua a puntare forte sull’area di Rozzano.

A confermarlo alla Gazzetta dello Sport è Alessandro Antonello, Ceo corporate della società di viale della Liberazione. “Con il supporto dei nostri advisors – ha detto – stiamo continuando a lavorare sull’area di Rozzano. Dopo la fine dello studio di fattibilità e l’acquisizione dell’area, presenteremo all’amministrazione il nostro progetto”.

“L’Inter ha investito sul progetto a Rozzano una cifra già importante per l’opzione sull’area e per i suoi consulenti: Legend (per la parte commerciale e del marketing), Populous (per la parte architettonica), Goldman Sachs (per la parte finanziaria) e Cbre/Wepartner (per la valutazione del mercato immobiliare). Fino al 30 aprile il club nerazzurro ha un diritto di esclusiva per verificare la fattibilità della costruzione dello stadio e di altre attività in un terreno di proprietà di Infrafin, società del gruppo Cabassi. 256.000 metri quadri sarebbero destinati al nuovo impianto, il resto ad aree verde, spazi commerciali e infrastrutture sportive. Il nodo più delicato da sciogliere è quello relativo alla viabilità. La risposta degli esperti interpellati dovrebbe arrivare entro un mese, ma al momento non sono state evidenziati particolari criticità. Una buona notizia perché il 5 ottobre scorso il consiglio comunale di Rozzano ha approvato una variante al Pgt necessaria per costruire nell’area individuata dall’Inter (a ridosso della Tangenziale Ovest e dell’autostrada per Genova) un impianto sportivo di queste dimensioni“, spiega Gazzetta.it.
Se dal Comune di Rozzano arriveranno tutte le autorizzazioni entro il primo semestre del 2025, l’Inter potrebbe giocare nel suo nuovo stadio per l’inizio della stagione 2028-29. Come noto sarà progettato da Populous e secondo i ‘concept’ presentati nello scorso ottobre avrebbe una forma ovale con colonne. Simile alla nuova casa del Tottenham. Adesso siamo ancora all’analisi delle criticità e allo studio di fattibilità, poi si passerà alla trattativa con i Cabassi per l’acquisto dell’area, ma in viale della Liberazione le sensazioni sono positive.
“Cosa succederà nell’incontro che ci sarà con Sala per la ristrutturazione di San Siro, vista di buon occhio (eufemismo) da Palazzo Marino? L’Inter è in attesa della convocazione annunciata da parte del sindaco e ha ricevuto in copia la lettera indirizzata al Milan nella quale l’amministrazione comunale chiede alla dirigenza rossonera delucidazioni dopo il procedimento amministrativo iniziato con un altro Comune (San Donato). In base alle analisi fatte in passato, e supportate dal Politecnico, gli oneri di ristrutturazione e le criticità di restare a giocare al Meazza durante i lavori avevano indirizzato i due club di Milano verso la costruzione di un nuovo impianto accanto all’attuale. In attesa del ricorso al Tar (sentenza attesa a marzo) il progetto è stato bloccato dal vincolo della Soprintendenza su San Siro e così, con il Milan che ha deciso di andare avanti per la sua strada, l’Inter ha virato su Rozzano”, chiude Gazzetta.
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01 febbraio 2024
L’ultima carta del sindaco per tenere Milan e Inter a San Siro: “Diritto di superficie per 100 anni”

L’offerta del sindaco per abbassare il costo dell’investimento. Il silenzio ufficiale di Inter e Milan fa sperare nella ripresa del dialogo. Il nuovo progetto salverebbe il calcio durante i lavori
Un silenzio che non è chiusura. Ma un modo per andare avanti sui rispettivi progetti lasciando comunque aperto il dialogo con Palazzo Marino. Sul tavolo da poker in cui ormai da tempo si è trasformato il dossier sul nuovo stadio di Milan e Inter, ieri Beppe Sala ha calato l’ultima carta, quella della ristrutturazione del Meazza.
Lo ha fatto durante una commissione convocata nell’aula del Consiglio comunale, presentando lo studio promosso dal capogruppo di Forza Italia Alessandro De Chirico e firmato dallo studio Arco Associati. Un’occasione, quella di mostrare come la Scala del calcio si possa riammodernare senza che le squadre debbano giocare altrove durante i lavori, per lanciare una proposta e un ultimatum.
La proposta: poiché «ormai è chiaro che il vincolo sul secondo anello ci sarà», Palazzo Marino prende in considerazione «solo» l’ipotesi della «ristrutturazione» per trattenere i club a Milano. Il Comune darebbe loro il «diritto di superficie» del Meazza «a lunghissimo termine», cioè per 90-100 anni. Il che, secondo Sala, porterebbe questi vantaggi: i club potrebbero inserire San Siro nel loro stato patrimoniale e continuare a giocare sull’erba del Meazza costerebbe, a fronte di un valore dello stadio stimato in 100 milioni di euro, circa un milione l’anno, mentre ora i milioni che le squadre versano sono 10 (5 di canone e 5 di manutenzione straordinaria). Al tutto andrebbero sommati circa 300 milioni di lavori per l’impianto sportivo e gli investimenti per intervenire anche sul quartiere. Per Inter e Milan l’operazione sarebbe comunque economicamente vantaggiosa, è la convinzione di Palazzo Marino. Veniamo invece all’ultimatum: l’apertura di un percorso di ristrutturazione è legato alla risposta formale che il Comune attende da tempo sulle intenzioni delle squadre, le quali nel frattempo stanno mandando avanti i loro rispettivi piani fuori città.
Per ora, Milan e Inter non commentano. Le società non hanno ancora visto lo studio e quindi non entrano nel merito, ma restano entrambe disponibili — qualora arrivasse una presentazione ufficiale — a dare un’occhiata. L’Inter, tra le due, è il club che potrebbe essere più interessato a restare a Milano e Sala lo sa: da manager, da sindaco e da tifoso. Il Milan, che pur ha messo l’acceleratore sul suo piano a San Donato (dove il sindaco Francesco Squeri ha appena annunciato incontri pubblici per presentare il disegno rossonero alla città), non chiude ancora la porta a Milano. Ma perché i club che hanno sempre detto di no alla ristrutturazione ora dovrebbero fare un passo indietro? Per diversi motivi, secondo Sala. Sono cambiate le condizioni economiche delle società, è cambiato il quadro macroeconomico con i suoi tassi di interesse alle stelle e sono cambiate le ipotesi di progetto: la novità dello studio firmato dall’architetto Giulio Fenyves consentirebbe ai club di convivere con il cantiere, mentre le proposte presentate in passato (come la “Galleria” di Aceti-Magistretti) non avevano attivato l’interesse del Comune e dei club.
Basta quanto detto ieri per far fare marcia indietro a Inter e Milan? Difficile, ma non impossibile: «Siamo qua per spingere le squadre a ripensare un’ultima volta al valore che c’è nel rimanere nella città di Milano», ha detto Sala, il quale nei prossimi giorni scriverà al Milan e convocherà rossoneri e nerazzurri in Comune.
Ieri pomeriggio è arrivato anche un assist dal governatore lombardo Attilio Fontana: «Se si potesse mantenere lo stadio a San Siro sarebbe la soluzione migliore». Per il gruppo leghista in Comune, invece, la proposta di Sala è tardiva. Quello presentato ieri, comunque, è uno studio, non il progetto che sarà eventualmente realizzato. Cioè, lo ha spiegato anche lo stesso promotore De Chirico, è «la base di partenza per un nuovo dialogo con le società».
Il Pd, intanto, con il suo capogruppo Filippo Barberis, fa sapere che all’idea di uno stadio fuori da Milano è contrario tutto il partito, hinterland compreso. I consiglieri Monguzzi e Fedrighini premono perché il Comune ritiri il ricorso al Tar sul vincolo, mentre il dem Giungi chiede attenzione, in fase di eventuali lavori, per l’accessibilità ai disabili. In serata il sindaco si è detto soddisfatto della commissione, anche per una ritrovata «armonia» con il Consiglio dopo le scintille degli ultimi mesi. Resta comunque la preoccupazione di restare con il cerino in mano, quello di un San Siro vuoto da sistemare con soldi e tempi pubblici. In un momento in cui l’urbanistica milanese, con le indagini della procura in corso, non se la passa granché bene.
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Ecco la nuova foto del progetto stadio dell’Inter a Rozzano. E il club coinvolge i tifosi
articolo: Inter, nuovo stadio a Rozzano: le foto del progetto e il sondaggio per i tifosi | Gazzetta.it

Con un comunicato, la società ha informato dell’avanzamento dei lavori per l’impianto da 70mila posti nell’hinterland milanese, curato da Populous. E parte il primo sondaggio popolare
“Fc Internazionale Milano è fortemente impegnata nel progetto del nostro nuovo stadio che potrebbe sorgere alle porte di Milano, nel comune di Rozzano“. Comincia così il comunicato dei nerazzurri sulla nuova casa del club, prevista appunto a Rozzano dopo il naufragio del progetto di San Siro condiviso con il Milan. La nota dell’Inter è corredata da una nuova immagine dell’ipotesi progettuale, vista dall’alto.
LA NOTA – “Il progetto, curato dallo studio internazionale Populous – continua il comunicato -, prevede la costruzione di un impianto moderno, sostenibile, accessibile, immerso nel verde e dotato di aree di ristoro, negozi e servizi“. L’Inter conferma poi anche la capienza dello stadio e i servizi previsti: “Un impianto sportivo da 70.000 posti, studiato per fornire il miglior comfort e un’esperienza emozionante e immersiva per i tifosi, che possa contribuire allo sviluppo della città e che sia facilmente collegato con il centro di Milano, integrandosi con le infrastrutture esistenti. All’esterno saranno realizzati una cittadella dello sport e spazi di accoglienza per i tifosi e per tutte le persone che frequenteranno il distretto, in continuità con il parco circostante e fruibili per 365 giorni all’anno“.
BUROCRAZIA E PUBBLICO – Il comunicato societario si chiude poi spiegando a che punto dell’Iter il club si trova e, soprattutto, sottolineando il ricorso al confronto con i propri tifosi, che vengono già chiamati in causa con il primo di numerosi sondaggi: “L’iter progettuale, avviato ufficialmente con l’acquisizione del diritto di esclusiva sull’area di proprietà di Infrafin, sta proseguendo attraverso il lavoro dello studio di architettura Populous e frequenti incontri del Top Management del Club con le istituzioni e gli stakeholder coinvolti. Il progetto ruoterà intorno alle idee e alle necessità dei tifosi: con questo obiettivo è stato avviato un sondaggio che coinvolgerà l’intera community nerazzurra. La raccolta di opinioni, che inizia oggi con un sondaggio dedicato ai temi della viabilità, continuerà, nei prossimi mesi, con ulteriori tematiche relative alla nuova Casa dell’Inter“
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Stadio dell’Inter a Rozzano. Primo incontro con la Regione. San Siro, club al Tar con Sala

Vertici nerazzurri a colloquio con Fontana e Comazzi .
Il progetto del nuovo stadio dell’Inter, da realizzarsi in quel di Rozzano, ieri è stato al centro di un incontro tra una delegazione del club nerazzurro – composta dall’amministratore delegato del settore Corporate, Alessandro Antonello, e dal Chief operating officer, Mark Van Huuksloot – e il presidente della Regione, Attilio Fontana, affiancato dall’assessore regionale al Territorio, Gianluca Comazzi.Un incontro “di cortesia istituzionale“, stando a quanto emerge da Palazzo Lombardia, protrattosi per mezz’ora e dal carattere ancora interlocutorio: l’obiettivo del club ha ufficialmente presentato i propri piani per la nuova arena, un intervento che appare meno impattante rispetto a quello previsto dal Milan nell’area San Francesco di San Donato. Regione e Inter si rivedranno per incontri tecnici in vista della Conferenza dei servizi in cui si parlerà del progetto del nuovo stadio nerazzurro.
Intanto, sempre in tema di stadio, ma stavolta di San Siro, ieri è emerso che Milan e Inter si sono uniti al ricorso al Tar del Comune di Milano contro il vincolo sul secondo anello del Meazza deciso dalla sovrintendente Emanuela Carpani. Secondo il sito “Calcio e Finanza’’, i club hanno dato mandato allo studio AmmLex di depositare due atti – il 14 e 15 novembre – di costituzione in giudizio in quanto le società sono parte in causa visto che l’iter urbanistico del progetto per la realizzazione del nuovo stadio di fianco allo stadio di San Siro è ancora in essere. L’udienza, del Tar della Lombardia, con Camera di Consiglio, è stata fissata il prossimo 21 novembre.
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Stadio dell’Inter a Rozzano, incontro tra Regione e squadra per discutere dei nodi traffico e trasporti

Dopo la riunione fra l’ad nerazzurro Antonello, il governatore Fontana e l’assessore Comazzi, via ai tavoli tecnici sul tema della mobilità nell’area
Un incontro in Regione, per discutere del progetto del nuovo stadio dell’Inter. La riunione si è tenuta oggi. L’amministratore delegato dell’area corporate del club nerazzurro Alessandro Antonello, prima di volare a Londra per un viaggio di lavoro, ha esposto al presidente lombardo Attilio Fontana e al suo assessore al Territorio, Gianluca Comazzi, il progetto della nuova arena da 70mila posti, con negozi e ristoranti di corredo, che la società vuole costruire su un’area privata a Rozzano.
Stadio Inter, il dossier trasporti – Il coinvolgimento della Regione riguarda soprattutto gli aspetti legati alla mobilità, al traffico e alle aree di parcheggio. Gli stessi snodi sono al centro della variante urbanistica che il Comune in provincia di Milano ha approvato lo scorso 5 ottobre, proprio allo scopo di consentire la costruzione del nuovo impianto di proprietà dell’Inter. La riunione si è conclusa con l’impegno a creare tavoli tecnici che affrontino in dettaglio ogni aspetto: strade, viadotti, collegamento con l’autostrada Milano-Genova e con la stazione della metropolitana Assago-Forum, che si trova a poca distanza.

I tempi del progetto dello stadio dell’Inter a Rozzano – Se davvero il nuovo stadio sarà realizzato in quell’area – perché sopravvive l’ipotesi di poterlo costruire a San Siro, dove oggi ci sono i parcheggi del Meazza – l’Inter dovrà acquistarla entro il 30 aprile prossimo. Quel giorno infatti, salvo proroghe, scadrà il diritto di esclusiva del club nerazzurro per sviluppare progetti sul terreno. L’obiettivo dell’Inter è presentare il progetto definitivo entro la primavera del 2024, cominciare i lavori nel 2025 e potere inaugurare lo stadio nella stagione 2028/29. Il design è stato affidato allo studio Populous, che a Londra ha già realizzato lo stadio del Tottenham.
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Stadio dell’Inter a Rozzano: c’è il progetto per un’arena da 70mila posti dentro a un parco verde
I vertici della società dal sindaco per presentare il nuovo impianto – L’ad Antonello conferma: “Formalizzato l’inizio di un percorso”
Uno stadio con una capienza da 70 mila posti, costruito in un’area che diventerà parco e circondato da una cittadella dello sport aperta ai cittadini. Ecco come sarà, a grandi linee, la nuova arena che l’Inter vuole costruire a Rozzano. Il club nerazzurro, ora che il dossier di un San Siro bis da realizzare con il Milan è praticamente finito nella spazzatura, accelera sul suo (ex) piano B. Una struttura nel comune di Rozzano, in una zona ora vuota situata a poche centinaia di metri dal Forum di Assago e dalla relativa fermata della linea verde della metropolitana.
L’ad dell’Inter Alessandro Antonello, accompagnato dai proprietari dell’area (è del gruppo Cabassi) ha presentato al sindaco di Rozzano prima e al collega di Assago poi, un’idea di massima di come sarebbe il nuovo stadio da costruire, a questo punto, fuori Milano. Una struttura multifunzionale e sostenibile, come richiesto dagli standard internazionali. Un impianto che sarà circondato da molto verde pubblico e attrezzato per accogliere altri tipo di sport oltre il calcio.
Antonello, intercettato dalla Gazzetta dello Sport, ha dichiarato: «Abbiamo formalizzato l’inizio di un percorso che porterà allo sviluppo dell’area identificata a Rozzano e che riguarderà anche i comuni limitrofi tra i quali anche Assago. Il meeting con entrambe le amministrazioni si è svolto in un clima di disponibilità e collaborazione».
A disegnare il progetto vero e proprio sarà lo studio Populous, lo stesso che ha messo a punto “La Cattedrale”, il progetto di quel San Siro bis ormai sfumato a causa dell’annunciato vincolo della Sovrintendenza sul secondo anello del Meazza che scatterà nel 2025. Un blocco alla demolizione della Scala del calcio che di fatto impedisce la costruzione di un nuovo impianto a pochi metri di distanza. Il Milan, intanto, sta andando avanti sull’area San Francesco di San Donato, affidando il progetto della sua nuova casa a Manica-Sportium, lo studio che ha ideato “Gli Anelli’’, progetto in gara sempre per il nuovo San Siro e poi scartato.
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San Siro, lo stadio Meazza rimane in piedi e i club (divisi) puntano fuori Milano. Per il Comune spese milionarie da sostenere
29 luglio 2023
Palazzo Marino: «La Soprintendenza ha deciso per il vincolo culturale». I nerazzurri hanno un’esclusiva per un progetto di fattibilità in un’area vicino alla barriera Ovest. Il Meazza e i 10 milioni di euro l’anno di manutenzione
C’è il «vincolo culturale semplice» sul Mezza. Pertanto «lo stadio rimane lì dov’è». L’ipotesi San Siro, su cui si sta dibattendo oltre quattro anni e che prevedeva la demolizione dello storico impianto in favore della costruzione di uno nuovo di Inter e Milan, muore in un tardo pomeriggio di luglio. E lo fa con una nota del Comune di Milano che, dopo aver appreso che l’Inter sta valutando l’ipotesi di costruire il suo nuovo stadio a Rozzano, fa sapere che «non è ancora pervenuta una comunicazione ufficiale da parte della Soprintendenza, ma sembrerebbe ormai acclarata la scelta per un “vincolo culturale semplice”. Vincolo che di fatto impone, in concreto, che lo stadio rimanga lì dov’è. Si ricorda, ancora una volta, — aggiunge Palazzo Marino — che il progetto di un nuovo stadio presentato dai club contemplava l’abbattimento dell’attuale impianto».
Una decisione, quella della soprintendente Emanuela Carpani, che «se confermata avrebbe conseguenze gravi non solo per il futuro dello stadio e per la sua sostenibilità economica, ma anche perché ridurrebbe di molto le possibilità che le squadre restino a Milano con un nuovo impianto». La tipologia di vincolo apposto — «vincolo culturale semplice» — non è automatico e non prevede, da quanto si apprende, l’intoccabilità dell’impianto nella sua interezza: ciò vuol dire che, ad esempio, si potrebbe demolire il terzo anello per un restauro. Un’opzione che comunque non piace alle squadre: in base all’ultimo progetto che Inter e Milan hanno presentato, per costruire il nuovo impianto il Meazza deve andare giù tutto.
L’ultimo disegno dei club non prevede che ne venga salvato neanche un filo d’erba, tantomeno anelli e torri. E sarebbe proprio questo a portare i due club ad abbandonare definitivamente il piano A, ripetutamente messo in discussione negli ultimi mesi e appeso — fino a ieri pomeriggio — a un vincolo di cui si ignoravano tempi e modi.
D’altronde, nel pomeriggio di venerdì era stata proprio l’Inter a dare una svolta allo stallo messicano che si era creato con i cugini rossoneri e Palazzo Marino. Il piano A-bis, infatti, vede i nerazzurri diretti a Rozzano. Il club ha ottenuto da Bastogi e Brioschi un diritto di esclusiva per uno studio di fattibilità in un’area del comune a sud di Milano, di proprietà di Infrafin, società posseduta da Camabo, il cui capitale è detenuto da Bastogi al 51% e da Brioschi al 49. L’area si trova in corrispondenza della Barriera di Milano Ovest sulla Milano-Genova. Il diritto di esclusiva è valido fino al 30 aprile e servirà a verificare la possibilità di costruire, oltre allo stadio, anche delle facility.
I nerazzurri, tuttavia, fino a venerdì pomeriggio non avevano ancora formalizzato la rinuncia al piano A, cioè la costruzione dello stadio col Milan a San Siro. Ma in tutti questi mesi era aleggiato sul destino delle squadre, del Meazza e anche del Comune di Milano lo spettro del vincolo. Per questo i rossoneri si sono interessati all’area San Francesco a San Donato Milanese, portando avanti un proficuo dialogo con il sindaco Francesco Squeri.
Adesso lo scenario è il peggiore possibile per Palazzo Marino che si ritrova con un impianto abbandonato dai club — la concessione è in corso fino al 30 giugno 2030 ma le squadre possono rescinderla con due anni di anticipo —, e con un costo di manutenzione di circa 10 milioni l’anno e che finora è sempre stata in capo a Inter e Milan. Senza contare che al Mezza si terrà la cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina del 2026 e qui, di nuovo, il sindaco Beppe Sala ha proposto che si giochi la finale di Champions League di quello stesso anno o di quello successivo.
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San Siro, il Comune: «Si va verso vincolo: sarebbe decisione grave»
28 luglio 2023
articolo: San Siro, il Comune: «Si va verso vincolo: sarebbe decisione grave» | Calcio e Finanza
Si attende la decisione ufficiale, ma dal Comune arriva conferma che l’indicazione sarà per la presenza del vincolo sul secondo anello.

Lo stadio di San Siro con tutta probabilità sarà vincolato. Il Comune di Milano ha fatto sapere, in una nota, che non è ancora arrivata una comunicazione ufficiale da parte della Soprintendenza, ma sembrerebbe ormai acclarata la scelta per un vincolo culturale semplice.
Vincolo che di fatto impone, in concreto, che lo stadio rimanga lì dov’è e quindi il Meazza non potrà essere abbattuto per fare spazio alla nuova struttura voluta da Inter e Milan. Il progetto di un nuovo stadio presentato dai due club, infatti, contemplava l’abbattimento dell’attuale impianto.
“Se confermata, la decisione della Soprintendenza avrebbe conseguenze gravi non solo per il futuro dello stadio – spiega la nota del Comune – e per la sua sostenibilità economica ma anche perché ridurrebbe di molto le possibilità che le squadre restino a Milano con un nuovo impianto”.
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L’Inter si muove per lo stadio a Rozzano: esclusiva su terreni per valutare fattibilità
28 luglio 2023
Il club nerazzurro si muove sul fronte stadio dopo lo stallo sul tema San Siro.
L’Inter si muove per lo stadio a Rozzano. È stato infatti annunciato ufficialmente che al club nerzzzurro è stata concesso un diritto di esclusiva fino al 2024 per valutare la possibilità di realizzare lo stadio all’interno dell’area di proprietà di Bastogi e Brioschi nel Comune dell’hinterland milanese.
“Bastogi S.p.A. e Brioschi Sviluppo Immobiliare S.p.A. comunicano che in data odierna Infrafin s.r.l. (società interamente posseduta da Camabo s.r.l., il cui capitale è detenuto da Bastogi per il 51% e da Brioschi per il restante 49%) ha concesso a F.C. Internazionale Milano S.p.A. un diritto di esclusiva fino al 30 aprile 2024, finalizzato a verificare la possibilità di realizzare uno stadio e alcune funzioni accessorie all’interno dell’area di proprietà di Infrafin in Comune di Rozzano”, è quanto si legge in una nota delle due società.
Inter, doppio binario per lo stadio: Rozzano “affianca” San Siro. Ecco i prossimi passi
Il club nerazzurro non chiude la porta al progetto per il nuovo impianto dell’area del Meazza, ma si “cautela” ufficialmente nel caso arrivasse la conferma del vincolo sul secondo anello.
Le indiscrezioni erano nell’aria, ma ora l’Inter si è mossa ufficialmente per il progetto di un nuovo stadio lontano da San Siro. Il comunicato ufficiale reso noto da Bastogi e Brioschi, società che fanno parte del gruppo Cabassi, è infatti il primo passaggio formale del club nerazzurro, che quindi, dopo le voci degli ultimi mesi, vuole puntare sul serio sull’area di Rozzano.
“Bastogi S.p.A. e Brioschi Sviluppo Immobiliare S.p.A. comunicano che in data odierna Infrafin s.r.l. (società interamente posseduta da Camabo s.r.l., il cui capitale è detenuto da Bastogi per il 51% e da Brioschi per il restante 49%) ha concesso a F.C. Internazionale Milano S.p.A. un diritto di esclusiva fino al 30 aprile 2024, finalizzato a verificare la possibilità di realizzare uno stadio e alcune funzioni accessorie all’interno dell’area di proprietà di Infrafin in Comune di Rozzano”, è quanto si legge in una nota di Bastogi e Brioschi, resa nota nella serata di oggi e che ha fatto volare in Borsa le due società.
L’area in questione è quella emersa nelle scorse settimane, ovverosia a sud di Milano e poco distante dal Forum di Assago e da Milanofiori, entrambe sempre legate alla gestione dei Cabassi. Un’area vasta, che sfiora il milione di metri quadri, a un passo quindi dalla casa dell’Olimpia Milano di basket e di conseguenza dal capolinea della metro milanese verde, per una distanza di circa 300 metri per arrivare al terreno privato sui cui i nerazzurri hanno messo gli occhi.

Quale è quindi ora il piano dell’Inter? Il club nerazzurro proseguirà per ora su un doppio binario: da un lato ha infatti aperto la strada, in maniera ufficiale, che porta verso l’area di Rozzano. Ma dall’altra parte rimane in attesa di notizie per quanto riguarda in particolare il vincolo sul secondo anello di San Siro. Il Meazza resta infatti il piano A dei nerazzurri, come confermati anche nelle scorse settimane dall’ad Alessandro Antonello. Ma, considerando che le indicazioni portano sempre più verso un vincolo per il Meazza, allora l’Inter ha scelto di aprire ufficialmente la strada per l’opzione Rozzano, che diventerebbe così il piano a nel caso in cui venisse confermato il divieto di demolire l’attuale San Siro.
Per arrivare a questo punto il club nerazzurro ha già effettuato diversi studi e ora verranno analizzati tutti i vari aspetti, anche burocratici. Perché è vero che il terreno è privato e quindi il confronto con la politica dovrebbe essere inferiore rispetto a quello che avviene per San Siro, ma resta comunque un intervento impattante per la zona e per Rozzano. Ci saranno quindi diversi passaggi all’orizzonte, sia politici che amministrativi, con approfondimenti che proseguiranno in attesa anche di novità dalla sovrintendenza sul Meazza.
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Nuovo stadio per Milan e Inter: prende quota una nuova ipotesi
articolo, Storia di Giovanni Benvenuto: Nuovo stadio per Milan e Inter: prende quota una nuova ipotesi (msn.com)
Milano, 16 febbraio 2023
Continua a tenere banco a Milano il tema nuovo stadio: dal Milan arriverebbe la conferma che una delle ipotesi potrebbe essere quella del terreno de La Maura, anche se il sindaco Giuseppe Sala dichiara di non saperne nulla e di non aver ricevuto nessuna comunicazione da parte dei club. “A me interessa una cosa, che il nuovo stadio rimanga a Milano. Per questo obiettivo sto lavorando da tanto tempo. Quindi potrebbe anche essere una soluzione buona, ma onestamente non ne so ancora nulla”.
Come spiega il Corriere della Sera il dossier, invece, gira da tanto tempo su parecchi tavoli di Palazzo Marino. In questo caso però la prudenza regna sovrana, poiché si tratta di un tema abbastanza delicato e ogni parola di troppo potrebbe far saltare definitivamente il tavolo delle trattative. Alle parole di Sala si aggiunge la smentita di Snaitech sulla “vendita delle piste d’allenamento“.
Il progetto di uno stadio a un chilometro e mezzo da San Siro secondo il primo cittadino Giuseppe Sala potrebbe anche essere “una soluzione buona”, e – a questo proposito – ne discuterà con il proprietario del club rossonero Gerry Cardinale. L’ipotesi del terreno La Maura consentirebbe di tenere in piedi la “Scala del calcio” e valutare le alternative. Sullo sfondo c’è anche la proposta di ASM Global, società che gestisce molti impianti disposta ad occuparsi dell’attuale San Siro. Un’altra ipotesi sarebbe quella di un club in un nuovo stadio e un altro a San Siro, in modo tale da non abbattere il Meazza.

Stadio San Siro – Marco Luzzani/GettyImages© Marco Luzzani/GettyImages
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San Siro, il calendario degli incontri del Dibattito Pubblico

articolo di Redazione: San Siro, il calendario degli incontri del Dibattito Pubblico (calcioefinanza.it)
Calendario incontri dibattito pubblico San Siro – Il Dibattito Pubblico relativo alla realizzazione del nuovo stadio di Milano si aprirà nella giornata di domani, mercoledì 28 settembre, con il primo incontro pubblico a Palazzo Marino, e terminerà il 18 novembre 2022, con la presentazione della Relazione conclusiva da parte del Coordinatore Andrea Pillon.
Il dibattito ha lo scopo di presentare al pubblico la proposta del nuovo stadio di Milano e di raccogliere osservazioni e proposte per consentire di valutare e migliorare il progetto. Il dibattito è aperto a tutte le persone interessate ed è organizzato affinché il pubblico possa ricevere informazioni sulla proposta, chiedere ed ottenere chiarimenti, indicare criticità o temi da approfondire, e proporre soluzioni migliorative.
Calendario incontri dibattito pubblico San Siro – Le tipologie di incontri
Ma quali sono gli incontri previsti fino al 18 novembre? Il dibattito sarà articolato in tre differenti tipologie di incontri:
- Incontri pubblici (5 in totale): incontri aperti a tutta la cittadinanza finalizzati alla presentazione e discussione degli aspetti più rilevanti dell’intervento proposto;
- Incontri di approfondimento (5 in totale): incontri di carattere tecnico aperti a tutta la cittadinanza, finalizzati all’approfondimento di aspetti specifici dell’intervento proposto;
- Attività nel quartiere (2 in totale): un sopralluogo partecipato e una giornata di laboratorio aperta alla cittadinanza.
Sarà possibile prendere parte al dibattito in varie forme:
- partecipando attivamente agli incontri, che sono organizzati in modalità mista
- (con il pubblico in presenza e on line);
- consultando il sito web del dibattito pubblico, dove è possibile trovare le informazioni di dettaglio dell’intervento e inviare richieste di chiarimento;
- presentando suggerimenti e proposte che saranno caricate, con una medesima veste grafica, sul sito del dibattito pubblico alla voce “Quaderno degli attori”;
- chiamando al numero di telefono dedicato: +39 379 1694654, attivo dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 17.
Calendario incontri dibattito pubblico San Siro – Le riunioni pubbliche
Di seguito il calendario degli incontri pubblici per il dibattito pubblico:
- 28 settembre – Ore 17-20 – Stadio Milano: presentazione del dossier di progetto (Palazzo Marino – Piazza della Scala, 2, 20121 Milano)
- 3 ottobre – Ore 17-20 – Stadio Milano: le ragioni dell’intervento (Palazzo Reale – Piazza del Duomo, 12, 20122 Milano)
- 13 ottobre – Ore 17-20 – Stadio Milano: sostenibilità economica dell’intervento (Palazzo Reale – Piazza del Duomo, 12, 20122 Milano)
- 17 ottobre – Ore 17-20 – Stadio Milano: Inclusione e sostenibilità sociale dell’intervento (Auditorium Baldoni – Via Giacomo Quarenghi, 21, 20151 Milano)
- 24 ottobre – ore 17-20 – Stadio Milano: sostenibilità ambientale dell’intervento (Auditorium Baldoni – Via Giacomo Quarenghi, 21, 20151 Milano)
- 18 novembre – Ore 18-19.30 – Presentazione della relazione conclusiva (Palazzo Marino – Piazza della Scala, 2, 20121 Milano)
Calendario incontri dibattito pubblico San Siro – Gli approfondimenti
Di seguito il calendario degli incontri di approfondimento per il dibattito pubblico:
- 5 ottobre – ore 10-13 – Stadio Milano: l’intervento proposto (Politecnico di Milano, Sala del Rettorato – Piazza Leonardo da Vinci, 32, 20133 Milano)
- 12 ottobre – ore 10-13 – Stadio Milano: la sostenibilità economica dell’intervento (Palazzo dei Giureconsulti – Piazza dei Mercanti, 2, 20123 Milano)
- 19 ottobre – Ore 10-13 – Stadio Milano: Inclusione e sostenibilità sociale dell’intervento (Municipio 7, Sala Olivetani – Via Anselmo da Baggio, 55, 20153 Milano)
- 21 ottobre – Ore 10-13 – Stadio Milano: le attività sportive (Palazzo Coni, sala A – Via Giovanni Battista Piranesi, 46, 20137 Milano)
- 27 ottobre – Ore 10-13 – Stadio Milano: la sostenibilità ambientale dell’intervento (Municipio 7, Sala Olivetani – Via Anselmo da Baggio, 55, 20153 Milano)
Calendario incontri dibattito pubblico San Siro – Le attività nel quartiere
Di seguito il calendario delle attività nel quartiere per il dibattito pubblico:
- 17 ottobre – Ore 10-12 e 14-16 – Sopralluogo partecipato presso lo stadio e aree limitrofe (Stadio San Siro)
- 30 ottobre – Intera giornata – Laboratorio di quartiere con incontro dedicato a ragazzi e ragazze (Stadio San Siro)
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Nuovo stadio di San Siro, è online il sito web del dibattito pubblico sul progetto: mercoledì 28 il primo incontro
articolo di Redazione Milano: https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/22_settembre_27/nuovo-stadio-san-siro-online-sito-web-dibattito-pubblico-progetto-f7de30da-3e41-11ed-a7d0-8fb77372b6c6.shtml
Sul sito tutte le informazioni per partecipare, in presenza o online, al primo incontro del 28 settembre a Palazzo Marino. Tutti possono chiedere chiarimenti, indicare criticità o temi da approfondire e proporre soluzioni migliorative

È online il sito web del dibattito pubblico (con logo «dedicato») sul progetto del nuovo stadio di San Siro a Milano: il sito web è dpstadiomilano.it. Il dibattito pubblico, si legge nel sito, «ha lo scopo di presentare al pubblico la proposta del nuovo stadio di Milano e di raccogliere osservazioni e proposte per consentire di valutare e migliorare il progetto. Il dibattito è aperto a tutte le persone interessate ed è organizzato affinché il pubblico possa ricevere informazioni sulla proposta, chiedere ed ottenere chiarimenti, indicare criticità o temi da approfondire, e proporre soluzioni migliorative». continua a leggere
Sito web: https://www.dpstadiomilano.it/proposta/
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San Siro, il Comune approva il nuovo progetto dei club
articolo del 10 settembre 2022 di Redazione: San Siro, il Comune approva il nuovo progetto dei club | Calcio e Finanza

Il Comune di Milano, tramite la Direzione Rigenerazione Urbana, ha dato il via libera al progetto aggiornato sulla realizzazione del nuovo stadio da parte di Inter e Milan, con le modifiche richieste dalla giunta.
Il progetto aggiornato era stato consegnato dalle squadre lo scorso 5 settembre. Ora la documentazione sarà inviata dal Comune alla commissione nazionale per il Dibattito pubblico che poi dovrà dare l’ok per avviare il dibattito a Milano in merito alla realizzazione del nuovo stadio.
La proposta aggiornata risulta “migliorativa rispetto alla precedente in quanto prevede l’implementazione delle aree a verde profondo, pari a circa 50.000 mq”, come si legge nel documento pubblicato sull’albo pretorio del Comune. Il progetto aggiornato delle due squadre rafforza inoltre la riconfigurazione dell’area a distretto sportivo, con la cosiddetta ‘Cittadella dello sport’.
Il progetto inoltre prevede la realizzazione di opere di urbanizzazione sull’area di proprietà comunale. Queste opere comprendono la realizzazione di nuove aree a verde pubblico, percorsi pedonali e la riqualificazione del sistema viabilistico esistente, in particolare per garantire l’accessibilità al sistema dei parcheggi interrati a servizio dello stadio.





