Genovese purosangue, è stato scrittore, autore e istrione, protagonista di una stagione storica dell’intrattenimento, tra grande schermo, radio e tv. Ha dato il volto a mille personaggi entrati nell’immaginario collettivo, primo fra tutti il ragionier Ugo Fantozzi.
“Ciao papà, ora sei di nuovo libero di volare”: con un post su facebook, poche parole ed un cuoricino, Elisabetta Villaggio saluta il papà.
Intervista a Paolo Villaggio nel giorno del suo compleano: “Fantozzi, sfigato e felice rende i poveri orgogliosi”
Pubblicato il 29 dic 2016 – In occasione del suo 84esimo compleanno siamo andati a casa di Paolo Villaggio per fargli i nostri auguri e per parlare del nuovo audiolibro di Fantozzi provando a tracciare un profilo di una delle più importanti maschere comiche della storia del cinema italiano. Nel finale anche un regalo ‘speciale’ e un saluto ai nostri lettori davvero esilarante.
Premi cinematografici
1990: David di Donatello per il miglior attore protagonista per La voce della luna, di Federico Fellini
1992: Leone d’Oro alla carriera al Festival del cinema di Venezia
1994: Nastro d’argento al miglior attore protagonista per Il segreto del bosco vecchio di Ermanno Olmi.
2000: Pardo d’onore alla carriera al Festival internazionale dl film di Locarno.
2009: David di Donatello alla carriera
Onorificenze
Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana
«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri» — 2 giugno 1995
Morgan Freeman (Memphis, 1 giugno 1937) è un attore e regista statunitense, candidato al premio Oscar per cinque volte: come miglio attore in A spasso con Daisy, Le ali della libertà e Invictus – L’invincibile, e come miglior attore non protagonista in Street Smart-Per le strade di New York e Million Dollar Baby e vincitore del premio grazie a quest’ultimo nel 2005.
Morgan Freeman – Oscar 2005
Insospettabili Sospetti con Morgan Freeman – Trailer Italiano
In occasione del cinquantenario della scomparsa del grande Antonio de Curtis, in arte Totò, avvenuta il 15 aprile 1967, e nell’ambito delle celebrazioni che si terranno in suo ricordo, la città di Napoli ospita la mostra monumentale Totò Genio, voluta dall’Associazione Antonio de Curtis, promossa e co organizzata dal Comune di Napoli in collaborazione con le maggiori istituzioni culturali del paese, l’Istituto Luce, il Polo Museale della Campania – Palazzo Reale, la RAI, la Siae – Società italiana degli Autori ed Editori, con il contributo di Rai Teche e dell’Archivio Centrale dello Stato.
Curata da Alessandro Nicosia, che ha coordinato anche la direzione generale del progetto, insieme a Vincenzo Mollica, la mostra è prodotta da C.O.R, Creare Organizzare Realizzare. Tre i luoghi prescelti per mettere insieme i tanti tasselli di un grande mosaico che rappresenta l’arte di Totò: il Museo Civico di Castel Nuovo (Maschio Angioino), Palazzo Reale e il Convento di San Domenico Maggiore.
Totò chiede informazioni ad un vigile in piazza Duomo a Milano da Totò, Peppino e la malafemmina
TOTO’ E FABRIZI – La Tributaria … ( da I Tartassati )
Totò alla dogana in una esilarante discussione con Luigi Pavese nel film Noi duri.
Alessandro Alessandroni (Roma, 18 marzo 1925 – Roma, 26 marzo 2017) è stato un compositore, direttore d’orchestra e arrangiatore italiano.
È noto per la sua grande abilità nel fischiare (dimostrata prevalentemente in molte colonne sonore di spaghetti western di Ennio Morricone), ed anche per aver fondato e diretto il gruppo vocale I Cantori Moderni: è uno di quei personaggi che, pur restando prevalentemente dietro le quinte, hanno contribuito in prima persona alla realizzazione di moltissime musiche di successo.
Addio al maestro Alessandro Alessandroni, il ‘fischio’ di ‘Per un pugno di dollari’
Addio ad Alessandro Alessandroni, indimenticabile “fischio” western in tante colonne sonore dei film di Leone, firmate da Ennio Morricone, ma anche di Lo Chiamavano Trinità, il film che ha lanciato Terence Hill, fino alla collaborazione, in anni più recenti, con Jovanotti.
Compositore anche lui di tante colonne sonore, direttore d’orchestra, direttore di coro e arrangiatore, oltre che multistrumentalista, Alessandroni, aveva 92 anni.
Pubblicato il 12 apr 2013 – L’uomo che fischiava nei film di SERGIO LEONE
Tomas Milian, nome d’arte di Tomás Quintín Rodríguez Milián (L’Avana, 3 marzo 1933 – Miami, 22 marzo 2017), è stato un attore, sceneggiatore e cantante cubano naturalizzato italiano, cittadino italiano dal 1969. È noto soprattutto come protagonista di film polizieschi all’italiana a cavallo tra gli anni settanta e ottanta.
Pippo Baudo intervista Tomas Milian – Domenica In 1984
Domenica In 1984 – Pippo Baudo intervista Tomas Milian – Viveva da molti anni negli Usa ma era noto sopratutto in Italia dove, nonostante avesse lavorato con autori come Lattuada, Visconti o Maselli, era famoso per la sua partecipazione in western e nei film polizieschi dove impersonava l’ispettore Nico Giraldi e il poco onesto quanto romanissimo Sergio Marazzi, detto Er Monnezza.
Tomas Milian – Tepepa
Tomas Milian è stato trovato ieri nella sua abitazione di Miami, alle 23 ora locale. La morte è avvenuta per ictus. Lo racconta all’ANSA la sua amica Monica Cattaneo. ”La settimana scorsa – aggiunge -, l’ultima volta che ci siamo sentiti, mi chiedeva di riportarlo a Roma perchè aveva deciso che voleva vivere a Roma gli ultimi anni della sua vita e morire nella città che aveva visitato l’ultima volta quando era stato premiato alla Festa del cinema di Roma”.
La Giustizia – Tomas Milian & G M Volontè Faccia A Faccia 1967
A due anni di distanza dalla scomparsa del musicista, arriva nei cinema italiani Pino Daniele – Il Tempo Resterà, un viaggio attraverso la musica, i concerti e la vita del grande artista partenopeo con una straordinaria serie di immagini – molte delle quali mai mostrate finora -, testimonianze e performance musicali. Il docu-film, diretto da Giorgio Verdelli, è una produzione Sudovest con Rai Cinema e sarà distribuito in esclusiva da Nexo Digital solo il 20, 21 e 22 marzo come evento cinematografico pensato per offrire ai fan di Pino Daniele l’opportunità di ritrovarne su grande schermo la musica e il percorso artistico dagli anni ’70 agli ultimi concerti.
Pino Daniele – Il Tempo Resterà – Trailer Ufficiale
Pino Daniele – Il Tempo Resterà Trailer Italiano Ufficiale diretto da Giorgio Verdelli – Al cinema solo il 20, 21 e 22 marzo
Il regista, com’è giusto, parte da Napoli, dalle sue strade e dai suoi tetti, dalla sua luce e dai suoi umori, dalle vele di Scampia alla galleria Umberto I, per raccogliere la sfida di dire qualcosa di nuovo sulla città senza cadere nella retorica celebrativa.
Pubblicato il 04 gen 2015
Ho appena appreso su twitter della scomparsa di Pino Daniele. La notizia è partita da Eros Ramazzotti. Poi Laura Pausini, quindi Giuliano dei Negramaro. Nessun giornale al momento ha scritto nulla. Ho chiamato al telefono Giuliano che mi ha confermato la notizia. Allora mi sono immerso nell’ultima intervista che gli ho fatto per ritagliare qualche frase da condividere subito con chi ha amato Pino. Lo so: questa non è l’unica vita che viviamo. Ma quando se ne va un artista come Pino Daniele vedi scomparire un volume enorme e prezioso dalla biblioteca della musica e sai che non sarà sostituito perché ai giovani potenziali sconosciuti Pino Daniele non è permesso di crescere a scrivere la propria storia musicale. Quindi nello scaffale dei grandi artisti rimarrà sempre un grande e triste buco vuoto. Poi lui era speciale, nella dolcezza con cui parlava e accarezzava la chitarra. Ciao Pino…
Addio a Pasquale Squitieri. Il regista nato a Napoli il 27 novembre 1938 , è venuto a mancare questa mattina circondato dall’affetto dei suoi cari all’ospedale Villa San Pietro di Roma. La camera ardente sarà allestita domani dalle 11 alle 18.
Squitieri, “un anno fa – racconta la seconda moglie Ottavia Fusco – interpellata dall’ANSA – ha avuto un terribile incidente stradale dal quale non si è mai ripreso le cui conseguenze nell’ultimo tempo lo avevano costretto addirittura a problemi di deambulazione. Si è spento per complicanze respiratorie dovute a un enfisema. E’ stato sempre un accanito fumatore. Ma il suo amore per il cinema quello è sempre rimasto immutato.
Ricoverato dopo una caduta in casa, e stato trasferito all’ospedale a Firenze
Fonte e articolo completo: http://www.ansa.it/toscana/notizie/2016/09/21/francesco-nuti-ricoverato-dopo-caduta_68bbe9ba-b600-4e35-9594-4d2ed633b49c.html
21 settembre 2016 – “L’attore Francesco Nuti è ricoverato nel reparto di Neuroanestesia e rianimazione del Cto di Careggi, per gli esiti di una emorragia cerebrale. Al momento la prognosi è riservata, ma il paziente non è in imminente pericolo di vita”. E’ quanto si legge in una nota emessa dall’Azienda ospedaliera di Careggi. Secondo quanto si apprende, l’attore sarebbe stato sottoposto anche ad un intervento chirurgico. Non è invece chiaro se la caduta sia causa o effetto dell’emorragia cerebrale.
L’attore e regista Francesco Nuti è stato ricoverato d’urgenza al Centro traumatologico ortopedico di Firenze dopo essere stato soccorso nella sua abitazione di Narnali, frazione di Prato, ieri pomeriggio. Condotto all’ospedale pratese Santo Stefano, dove era stato ricoverato nel reparto di rianimazione, i medici hanno ritenuto di trasferirlo a Firenze.
29 gennaio 2016 – Francesco Nuti picchiato e umiliato dal suo badante – Per mesi l’attore e regista Francesco Nuti è stato schiaffeggiato e maltrattato dal suo badante. Dopo l’incidente del 3 settembre 2006 Nuti è immobilizzato su una sedia a rotelle a causa di una paralisi della parte destra, che gli ha tolto anche la parola. Da allora lo ha accudito un cittadino georgiano di 35 anni, che ora però è stato scoperto, denunciato e, con una misura cautelare, allontanato dalla casa dell’attore a Prato. In seguito all’ indaginec’è stata una richiesta di archiviazione.
Il 3 settembre 2006 – L’incidente – Nuti entra in coma a causa di un ematoma cranico dovuto ad un mai chiarito incidente domestico, viene ricoverato e operato d’urgenza alla testa presso il Policlinico Umberto I di Roma. Pare che, ubriaco, sia violentemente precipitato dalle scale della propria abitazione.
Tutto inizia nel 2003 quando ha un malore. Seguono anni di depressioni, cure, annunci di suicidio e problemi di alcolismo.
RICONOSCIMENTI
DAVID di DONATELLO
1983 – Io Chiara e lo scuro – Miglior attore protagonista
Una storia d’amore e di amicizia, di speranza e cambiamento, un racconto emozionante sull’Italia di oggi
In fuga da un marito violento, Anna (Buy) e il figlio Valerio (Pittorino) sono accolti a Torino in casa di Carla (Golino), attrice di teatro e amica di Anna di vecchia data. I due cercano di adattarsi alla nuova vita tra tante difficoltà e incomprensioni, ma l’aiuto di Carla e quello inaspettato di Mathieu (Todeschini), un ristoratore francese che vive nel quartiere, gli faranno trovare la forza per ricominciare.
Garry Kent Marshall (New York, 13 novembre 1934 – Burbank, 19 luglio 2016) è stato un regista, attore, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense.
Bud Spencer, nome d’arte di Carlo Pedersoli (Napoli, 31 ottobre 1929 – Roma, 27 giugno 2016), è stato un attore, pallanuotista, nuotatore e aviatore italiano.
Ma Carlo Pedersoli, per tutti Bud Spencer, morto questa sera in un ospedale romano, è stato in realtà protagonista di una carriera lunga e poliedrica nella quale, accanto ai film più popolari c’è stato spazio per il thriller (diretto da Dario Argento in Quattro mosche di velluto grigio), per il cinema d’autore con Ermanno Olmi e persino per il dramma di denuncia civile con Torino nera di Carlo Lizzani.
Bud Spencer e Terence Hill – Altrimenti ci arrabbiamo – Rissa nella palestra di box
Pubblicato il 31 ott 2015 – Bud Spencer compie oggi 86 anni. Siamo andati a casa sua a Roma per farci raccontare la sua straordinaria vita vissuta tra sport (2 Olimpiadi, 1 record mondiale e molti altri titoli) e il cinema per cui ha realizzato 128 film, alcuni dei quali leggendari. Un videoritratto inedito di uno degli attori italiani più amati nel mondo
Ecco una piccola presentazione di Carlo Pedersoli (Bud Spencer) Immagini dal suo periodo di nuoto
4 Mosche di Velluto Grigio – 1971 – Bud Spencer in Diomede
E’ morto a Roma per un arresto cardiorespiratorio il regista Giuseppe Ferrara. Malato da tempo era stato ricoverato al Policlinico Umberto I a Roma. Il 15 luglio avrebbe compiuto 84 anni.
Filmografia
Il sasso in bocca (1969)
Faccia di spia (1975)
Panagulis vive (1980) – Miniserie TV
Cento giorni a Palermo (1984)
Il caso Moro (1986)
Contra-diction: il caso Nicaragua (1988)
Narcos (1992)
Giovanni Falcone (1993)
Segreto di stato (1995)
Donne di mafia (2001) – Miniserie TV
I banchieri di Dio (2002)
Guido che sfidò le Brigate Rosse (2007)
All Human Rights for All (2008) – Episodio “Art. 19”
Anton Yelchin – Anton Yelchin (nato Anton Viktorovič El’čin, rus. Антон Викторович Ельчин; Leningrado, 11 marzo 1989 – Los Angeles, 19 giugno 2016 è stato un attore russo naturalizzato statunitense.
Star di Alpha Dog e interprete di Chekov nel reboot di Star Trek. L’attore di origini russe è rimasto ucciso in un incidente stradale, ha confermato all’Associated Press la sua agente, Jennifer Allen.
Strage di Viareggio, il corto sul disastro vince al Global Short Film Festival di New York: “Dicevano che era una storia locale”
Chiara Rapaccini, ha disegnato la locandina. Chiara ultima compagna del regista viareggino Mario Monicelli che additò l’incuria come causa principale del disastro ferroviario. E Vinicio Capossela ha prestato il titolo di una sua canzone del 2006
Ovunque proteggi – Everywhere protect trailer HD
“Ovunque proteggi” era l’unica pellicola italiana tra gli 11 finalisti. Gli autori: “La storia portante non è la tragedia, ma la forza di Marco e Daniela. Dopo tutto quello che hanno passato, battersi con questa vitalità: per noi è una storia universale”. E ora parte la raccolta fondi per realizzare il lungometraggio.
“Ci dicevano che la strage di Viareggio è una storia troppo locale“. Ora Ovunque Proteggi, cortometraggio diretto da Massimo Bondielli, ha vinto al Global Short Film Festival di New York. Gli autori e i familiari delle vittime del disastro ritireranno il premio a Cannes il 21 maggio. “Un film italiano dal messaggio universale– si legge nelle motivazioni – Ed è proprio quello che gli autori di Ovunque proteggi in 12′ hanno cercato di raccontare: la dimensione umana, materiale, sconvolgente e inaccettabile di quanto accaduto la notte del 29 giugno 2009″
Leonardo DiCaprio vince l’Oscar per il migliorattore protagonista in “The Revenant ” Domenica 28 febbraio 2016,
Domenica 28 febbraio 2016 – Leonardo DiCaprio ha vinto l’Oscar come miglior attore protagonista per “The Revenant” di Alejandro González Iñárritu.
Leonardo DiCaprio ha vinto l’Oscar come miglior attore protagonista per “Revenant” di Alejandro González Iñárritu. Sul palco l’attore 41enne ha festeggiato il premio, ma ha anche ricordato la sua sensibilità per l’ambiente: «Questo premio non era scontato, così come il nostro Pianeta non è scontato, va rispettato. Il cambiamento climatico è reale e sta avvenendo in questo momento. Dobbiamo lavorare adesso e smettere di rinviare le decisioni».
Morricone vince l’Oscar per colonna sonora di «The Hateful Eight
Ennio Morricone riesce nell’impresa di portare a casa il suo primo Oscar per la migliore colonna sonora originale per ‘The Hateful Eight’ di Quentin Tarantino. Morricone ha ricevuto l’Oscar alla carriera nel 2006 ed era alla sua sesta nomination.
Standing ovation del pubblico del Dolby Theatre di Los Angeles per il maestro premiato per la migliore colonna sonora originale di «The Hateful Eight»
Per mesi l’attore e regista Francesco Nuti è stato schiaffeggiato e maltrattato dal suo badante. Dal settembre 2006 Nuti è immobilizzato su una sedia a rotelle a causa di una paralisi della parte destra, conseguenza di un incidente domestico, che gli ha tolto anche la parola. Da allora lo ha accudito un cittadino georgiano di 35 anni, che ora però è stato scoperto, denunciato e, con una misura cautelare, allontanato dalla casa dell’attore a Prato.
Dalle indagini condotte dai sostituti procuratori Antonio Sangermano e Valentina Cosci della Procura di Prato, è emerso un quadro sconvolgente delle umiliazioni e delle vessazioni patite da tempo da Nuti, che pur privo della parola,è perfettamente in grado di intendere e volere, secondo quanto accertato dai medici.
I Giancattivi – Lo scompartimento (Non Stop – 1978)
Scena tratta dal film: “Io, Chiara e lo Scuro” è un film del 1982 diretto da Maurizio Ponzi, con Francesco Nuti e Giuliana De Sio, ambientato nel mondo dei giocatori di biliardo all’italiana.
Francesco Nuti negli anni 80′ è stato fra i miei attori/registi preferiti conosciamo brevemente la sua storia. Le info sono tratte da :
Verso la fine degli 70′, Nuti diviene membro del trio cabarettistico dei Giancattivi, gruppo già composto da Alessandro Benvenuti e Athina Cenci.
Nel 1982, Nuti abbandona il trio ed inizia la carriera solista prendendo parte, in veste di sceneggiatore ed interprete protagonista, ad alcuni film diretti da Maurizio Ponzi: Madonna che silenzio c’è stasera (1982), Io, Chiara e lo Scuro (1983) e Son contento (1983), che gli danno una certa notorietà, in particolare il ruolo di Francesco Piccioli, presente nella seconda delle tre pellicole, con cui si aggiudica il David di Donatello ed il Nastro d’Argento come migliore attore protagonista.
Nuti regista – In seguito, Nuti passa anche dietro alla macchina da presa ed esordisce, come regista, con Casablanca, Casablanca (1985) – ideale seguito di Io, Chiara e lo Scuro – grazie al quale vince il premio come miglior regista esordiente al Festival Internazionale del Cinema di San Sebastián e il secondo David di Donatello come miglior attore. Realizza, tra la seconda metà degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta, altre pellicole di successo: Tutta colpa del paradiso (1985), Stregati (1986), Caruso Pascoski di padre polacco (1988), Willy Signori e vengo da lontano (1990), Donne con le gonne (1991).
Nello stesso periodo si dedica anche alla musica. Nel 1988 partecipa al Festival di Sanremo con la canzone Sarà per te – in seguito incisa anche da Mina – e duettando con Mietta nel brano Lasciamoci respirare, composto dal cantautore Biagio Antonacci ed inciso nel 1992.
Nel 1994 realizza l’ambizioso OcchioPinocchio, che però non incontra i favori del pubblico. Pertanto, tenta di riprendere il filone che ha decretato il suo successo, ma non riesce a ripeterne i fasti: Il signor Quindicipalle (1998), Io amo Andrea (2000) e Caruso, zero in condotta (2001) ottengono, infatti, tiepidi consensi ai botteghini, per niente paragonabili a quelli della seconda metà degli anni ottanta.
Negli anni successivi Nuti comincia a soffrire di depressione, ha gravi problemi di alcolismo e tenta il suicidio. Il 12 maggio 2006 è protagonista di un’intervista a Radio 24 che viene interrotta anticipatamente a causa del suo stato di forte alterazione.
L’incidente – 3 settembre 2006 Nuti entra in coma a causa di un ematoma cranico dovuto ad un mai chiarito incidente domestico, viene ricoverato e operato d’urgenza alla testa presso il Policlinico Umberto I di Roma. Pare che, ubriaco, sia violentemente precipitato dalle scale della propria abitazione. Il 24 novembre dello stesso anno esce dal coma e viene trasferito nell’ospedale Versilia di Lido di Camaiore, centro specializzato nella riabilitazione neuromotoria. Nel maggio 2007, alcune notizie di stampa affermano un miglioramento di Nuti e la possibilità che torni a camminare. Ai primi di giugno del 2008, l’ex compagna Annamaria Malipiero, da cui ha avuto la figlia Ginevra nel 1999, comunica che l’attore èuscito dall’ospedale e continua la riabilitazione.
Sorridendo Film Festival, terza edizione. Rassegna cinematografica di cortometraggi e lungometraggi dedicati alla diversità.Serata di gala, 19 aprile 2015, Cinecittà Studios.
A febbraio 2009 il fratello Giovanni rilascia un’intervista a.l quotidiano di Firenze La Nazione, annunciando il ritorno a casa di Francesco.
Attore – Regista
Ad ovest di Paperino, regia di Alessandro Benvenuti (1981)
Madonna che silenzio c’è stasera, regia di Maurizio Ponzi (1982)
Io, Chiara e lo Scuro, regia di Maurizio Ponzi (1982)
Son contento, regia di Maurizio Ponzi (1983)
Sogni e bisogni, regia di Sergio Citti (1985) – episodio Sant’Analfabeta (miniserie TV)
Casablanca, Casablanca, regia di Francesco Nuti (1985)
Tutta colpa del paradiso, regia di Francesco Nuti (1985)
Stregati, regia di Francesco Nuti (1986)
Caruso Pascoski di padre polacco, regia di Francesco Nuti (1988)
Willy Signori e vengo da lontano, regia di Francesco Nuti (1989)
Donne con le gonne, regia di Francesco Nuti (1991)
OcchioPinocchio, regia di Francesco Nuti (1994)
Il signor Quindicipalle, regia di Francesco Nuti (1998)
Io amo Andrea, regia di Francesco Nuti (2000)
Caruso, zero in condotta, regia di Francesco Nuti (2001)
Concorso di colpa, regia di Claudio Fragasso (2005)
Morto Ettore Scola, il cinema italiano perde uno dei suoi grandi maestri
Ettore Scola (Trevico, 10 maggio 1931 – Roma, 19 gennaio 2016) è stato un regista cinematografico e sceneggiatore italiano. Importante icona del cinema italiano, è noto soprattutto per aver diretto capolavori come C’eravamo tanto amati (1974), Brutti, sporchi e cattivi (1976), Una giornata particolare (1977) e La famiglia (1987).
Il suo è il cinema delle giornate particolari e di un giorno come tanti. Ettore Scola, premiato a Cannes, nominato agli Oscar, ha ritratto la seconda metà del Novecento italiano con crudele lucidità e disillusa nostalgia. Nei suoi film lamore, lamicizia, la famiglia; come sfondo, le trasformazioni politiche italiane. Sulla musica delle illusioni perdute, storie che raccontano il presente.
Il cortometraggio “1943-1997” di Ettore Scola proiettato al Palazzo del Quirinale in occasione della celebrazione della “Giornata della memoria”
Il regista Ettore Scola parla del film Splendor e della collaborazione di Massimo Troisi con Marcello Mastroianni continuata in Che ora è?
Premi cinematografici
Festival di Cannes
1976:miglior regia– Brutti, sporchi e cattivi
David di Donatello
1978: miglior regia
1983: miglior sceneggiatura
1984: miglior film
1984: miglior regia
1987: miglior film
1987: miglior regia
1987: miglior sceneggiatura
2011: David alla carriera
Festival cinematografico internazionale di Mosca
1975: Gran Premio per C’eravamo tanto amati
Efebo d’oro Premio Internazionale Cinema-Narrativa
1981 per il film Passione d’amore tratto dal romanzo Fosca di Iginio Ugo Tarchetti
1991 per il film Il viaggio di Capitan Fracassa tratto dal romanzo di Théophile Gautier
Torino Film Festival
2012: Gran Premio Torino (restituisce il premio, promettendo di tornare a riprenderselo se si concluderà positivamente la vicenda dei lavoratori precari operanti presso il Museo nazionale del Cinema)
Premio Oscar
1978: nomination Oscar al miglior film straniero per Una giornata particolare
1979: nomination Oscar al miglior film straniero per I nuovi mostri
1984: nomination Oscar al miglior film straniero per Ballando ballando (Algeria)
1988: nomination Oscar al miglior film straniero per La famiglia
Franco Citti (Roma, 23 aprile 1935 – Roma, 14 gennaio 2016) è stato un attore e regista italiano.
Viene scoperto da Pier Paolo Pasolini per il quale impersona il protagonista del suo film Accattone. L’anno seguente è Tommaso in Una vita violenta di Paolo Heusch e Brunello Rondi. Nel 1967 è Edipo nel film Edipo Re. L’anno dopo è un trafficante d’armi in Somalia nel film di denuncia Seduto alla sua destra di Valerio Zurlini. Tornerà nuovamente a essere diretto da Pasolini. È un cannibale in Porcile (1969), Ser Ciappellette ne Il Decameron (1971), Satana ne I racconti di Canterbury (1973) e un demone ne Il fiore delle Millee una notte (1974). Nel 1970 è il protagonista del film Ostia, esordio alla regia del fratello Sergio. Interpreterà per lui altri film, scritti dal fratello assieme all’amico Vincenzo Cerami, come Storie scellerate (1973), Casotto (1977) e Il minestrone (1981). Nel 1972 e nel 1990 interpreta il ruolo di Calò ne Il padrino e Il padrino – Parte III entrambi diretti da Francis Ford Coppola.
Nel 1998 ha esordito nella regia dirigendo, «con la fraterna collaborazione di Sergio Citti» (come recitano i titoli di testa), se stesso e Fiorello in Cartoni animati, ultimo respiro della poetica pasoliniana, dove Citti torna quasi a rivestire il ruolo di Accattone. Ha partecipato inoltre al documentario di Ivo Barnabò Micheli A futura memoria (1985) e a quello di Laura Betti Pier Paolo Pasolini e la ragione di un sogno (2001).
Mamma Roma con Anna Magnani e Franco Citti 1962
È stato attivo anche in teatro (I giganti della montagna e Tamerlano, nel 1989, per la regia di Carlo Quartucci) e in televisione (I promessi sposi, 1989, di Salvatore Nocita).
Si è spento la sera del 14 gennaio 2016nella sua abitazione all’età di 80 anni. Era malato da tempo. La notizia della sua scomparsa è stata data dall’amico Ninetto Davoli.
Premiato per miglior colonna sonora, nell’ ultimo film Tarantino
IL regista di «The Hateful Eight» ha ritirato il premio al posto del compositore italiano: «Mio compositore preferito, finalmente vince in America»
Ennio Morricone (Roma, 10 novembre 1928) è un compositore, musicista e direttore d’orchestra italiano. Con una formazione da trombettista, ha scritto le musiche di più di 500 tra film e serie TV, oltre che opere di musica contemporanea. La sua carriera include un’ampia gamma di generi compositivi, che fanno di lui uno dei più versatili, prolifici ed influenti compositori di colonne sonore di tutti i tempi. Le musiche di Morricone sono state usate in più di 60 film vincitori di premi.
ENNIO MORRICONE – CONCERTO ARENA di VERONA – 28 Settembre 2002 1-Cinema Paradiso 2-Once upon a time in America 3-The legend of 1900
Premi e riconoscimenti principali
1965 – Nastro d’Argento per Per un pugno di dollari
1969 – Premio Spoleto Cinema
1970 – Nastro d’Argento per Metti, una sera a cena
1971 – Nastro d’Argento per Sacco e Vanzetti
1972 – Premio Cork Film International per La Califfa
1979 – Nomination all’Oscar e il BAFTA per I giorni del cielo (Days of Heaven)
1981 – Premio della critica discografica per Il prato
1985 – Riceve il Nastro d’argento e il BAFTA per C’era una volta in America
1986 – Nomination all’Oscar, BAFTA e Golden Globe Award per Mission
1988 – Nastro d’argento, BAFTA, Grammy Award e nomination all’Oscar per Gli intoccabili – David di Donatello per Gli occhiali d’oro
1989 – David di Donatello per Nuovo Cinema Paradiso – Nint Annual Ace Winner per Il giorno prima – Pardo d’onore del Festival internazionale del film di Locarno
1990 – BAFTA, Prix Fondation Sacem del XLIII Festival di Cannes e David di Donatello per Nuovo Cinema Paradiso
1991 – David di Donatello per Stanno tutti bene
1992 – Nomination all’Oscar per Bugsy – Grolla d’Oro alla carriera (Saint-Vincent)
1993 – David di Donatello ed Efebo d’Argento per Jona che visse nella balena
1994 – Premio Golden Soundtrack dell’ASCAP (Los Angeles)
1995– Leone d’Oro alla carriera alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia
1996 – Premio Città di Roma per la poesia Roma amore pubblicata nel libro Roma nostra di Augusto De Luca
1999 – Golden Globe per La leggenda del pianista sull’oceano
2000 – David di Donatello per Canone inverso – Making Love, – Su proposta del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, il Presidente della Repubblica gli conferisce il Diploma e la Medaglia di Prima Classe di Benemerito dell’Arte e della Cultura, – L’Università di Cagliari gli conferisce la Laurea “Honoris Causa”; 2001 – Nomination all’Oscar per Malèna
2002 – Riceve la Laurea “Honoris Causa” dalla Seconda Università di Roma;
2006 – David del Cinquantenario
Clint Eastwoodche presentaun Oscaronorarioal compositoreEnnio Morricone(“Gli Intoccabili“, “Bugsy“, “C’era una volta in America,” “I giorni del cielo”), in riconoscimento dei suoicontributimagnificoepoliedricoall’arte dellamusica da film–79thAnnualAcademy ®nel 2007.
2007 – Premio Oscar alla carriera – David di Donatello per La sconosciuta
2008 – Orden al Mérito Artístico y Cultural Pablo Neruda – Premio Internazionale Daniele Paris (Frosinone) – Saturno d’Oro alla carriera al Saturno International Film Festival di Alatri;
2009 – Premio alla carriera della Regione Autonoma Valle d’Aosta consegnato durante il festival regionale Musicastelle – Premio America della Fondazione Italia USA
2010 – David di Donatello per Baarìa – Corona d’alloro honoris causa Europclub Regione Siciliana Provincia di Messina – Polar Music Prize, Stoccolma.
2012 – Premio AQUILA D’ORO per la Sezione MUSICA
2013 – David di Donatello per La migliore offerta – European Film Awards per La migliore offerta – Premio Ignazio Silone per la cultura
2014 – Riceve il Grammy Trustees Award per il grande contributo nel campo della registrazione musicale – Premio Sonora alla carriera
Silvana Pampanini (Roma, 25 settembre 1925 – Roma, 6 gennaio 2016) è stata un’attrice cinematografica italiana che ha goduto di una grande notorietà negli anni cinquanta.
È morta Silvana Pampanini. La diva del dopoguerra, la soubrette del cinema italiano, la bellezza in bicicletta, la «cotta» di Totò, aveva 90 anni. In ottobre era stata colpita da un malore, da allora non era mai uscita dall’ospedale Gemelli di Roma.
Una scena dal film IL TASSINARO, del 1983 con Alberto Sordi e Silvana Pampanini
Film che racconta dramma amianto e Casale Monferrato.
27 novembre 2015 – Ogni anno in Italia muoiono 4000 persone per malattie causate dall’amianto, e ci sono ancora circa 32 milioni di tonnellate di Eternit da bonificare sul territorio nazionale. Dati diffusi quest’anno dall’Inail su una tragedia che ora viene raccontata anche dal cinema, attraverso il rapporto fra un padre e un figlio, in Un posto sicuro, l’intensa opera prima di Francesco Ghiaccio, con Marco d’Amore (anche cosceneggiatore) e Giorgio Colangeli, in uscita il 3 dicembre con Parthenos in 60 copie.
Nel film, spiega l’attore, ”c’è un racconto di finzione ma basato su fatti veri, la realtà ha convissuto con noi quotidianamente”. Ad arricchire il film ci sono le testimonianze di molti familiari delle vittime e il materiale di repertorio ”che mostra la violenza della fabbrica.
Vengo da un’altra parte d’Italia ma qui mi sono subito sentito a casa». E a una scena familiare tenera eppure da incubo fa riferimento Nicola Pondrano, principale testimone d’accusa per conto della Procura al processo di Torino, tra coloro che più hanno aiutato Ghiaccio nel suo lavoro di ricerca: «Nel 1974, quando venni assunto, ero un capellone di 24 anni già con moglie e una bimba piccola. La sera, quando tornavo a casa, lei giocava a togliermi le stelline luminose dalla testa. Erano filamenti di amianto: da allora ho il terrore di averla contaminata». La scena è stata rievocata nel film, signor Pondrano, ma lei e sua figlia, per fortuna, state bene. «E guardiamo avanti con ottimismo, lo devo alle centinaia di amici che ho visto morire. Eppure non me lo perdonerò mai. Di sicuro il film andrò a vederlo. Ma da solo, di nascosto».
Laura Antonelli, morta l’icona sexy di Malizia. Da vent’anni viveva in povertà
E’ stata ritrovata senza vita dalla donna delle pulizie all’interno della sua casa a Ladispoli, in provincia di Roma. Nel 2010 Lino Banfi aveva rivolto un appello alle istituzioni per migliorare le sue condizioni di vita. Ma lei aveva chiesto solo di essere dimenticata.
Qualche tempo fa, Lino Banfi, che aveva recitato con lei in alcune commedie degli anni Ottanta, aveva lanciato un appello pubblico per aiutare la Antonelli, che viveva con 510 euro di pensione e l’aiuto dei pochi amici rimasti. Ma era stata la stessa attrice a dichiarare di non essere interessata ad aiuti di alcun genere: “Ringrazio Lino Banfi e tutti coloro che si stanno preoccupando di me. Mi farebbe piacere vivere in modo più sereno e dignitoso anche se a me la vita terrena non interessa più. Vorrei essere dimenticata“.
Da Malizia del 1973 in poi, la Antonelli ha vissuto oltre un decennio di ascesa incredibile, con Sessomatto di Dino Risi, L’innocente di Luchino Visconti al fianco di Giancarlo Giannini, Il malato immaginario di Tonino Cervi con Alberto Sordi, Passione d’amore di Ettore Scola. E poi, negli anni Ottanta, tante commedie più leggere come Viuuulentemente mia! con Diego Abatantuono, il corale Grandi Magazzini di Castellano e Pipolo, Rimini Rimini e Roba da ricchi (entrambi di Sergio Corbucci).
Laura Antonelli nacque a Pola, città istrianaall’epoca italiana. Insieme alle attrici Femi Benussi, Alida Valli e Sylva Koscina fu una delle componenti del gruppo definito “delle bellissime quattro” dalmato-istriane. Profuga durante l’esodo istriano in seguito alla sconfitta italiana nella Seconda guerra mondiale e alla conseguente perdita dell’Istria, la Antonelli si trasferì con la famiglia a Napoli dove, dopo aver frequentato le scuole superiori, si diplomò presso l’Istituto Superiore Pareggiato di Educazione Fisica. Trasferitasi a Roma fu insegnante di Educazione fisica prima di approdare all’attività di attrice.
Nella notte del 27 aprile 1991, quando nella sua villa di Cerveteri vengono trovati 36 grammi di cocaina, l’attrice è arrestata dai carabinieri della locale stazione e associata alla casa circondariale di Rebibbia (Roma), dove però resta solo qualche giorno, a seguito della concessione degli arresti domiciliari. È condannata in primo grado a tre anni e sei mesi di carcere per spaccio di stupefacenti.
Nove anni dopo, nel 2000, è invece assolta dalla Corte d’appello di Roma, che la riconosce consumatrice abituale di stupefacenti, ma non spacciatrice. La legge italiana sulla droga è nel frattempo cambiata e l’assunzione di sostanze stupefacenti per uso personale, entro i limiti stabiliti dalla legge, non è più considerata reato. Ciò determina il proscioglimento di Laura Antonelli dalle accuse formulate nei suoi confronti e la non punibilità per i reati a lei ascritti.
Il 3 giugno 2010 l’attore Lino Banfi lanciò un appello dalle pagine del Corriere della Sera all’allora presidente del consiglio Silvio Berlusconi e al ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi, in cui chiedeva sostegno economico per la Antonelli che si trovava in una situazione di sofferenza economica. Sebbene il Ministro avesse accolto la richiesta auspicando l’applicazione della legge Bocchelli a sostegno degli artisti, l’attrice fece sapere di preferire di non essere aiutata e di essere invece dimenticata.
“Ringrazio Lino Banfi e tutti coloro che si stanno preoccupando di me. Mi farebbe piacere vivere in modo più sereno e dignitoso anche se a me la vita terrena non interessa più. Vorrei essere dimenticata“.
Muore a Ladispoli il 22 giugno 2015, all’età di 73 anni, vittima di un infarto.
Belluco affronta un tema difficile con un film ambientato nell’Italia del 1945
Ispirato a fatti realmente accaduti nella primavera del 1945, a deposizione delle armi avvenuta, Codevigo, paese della bassa padovana, vive la guerra solo dopo la liberazione. Il dramma di una famiglia in quello che è stato l’eccidio di Codevigo commesso dai partigiani comunisti vissuto attraverso gli occhi e i sentimenti di una giovane ragazza: Italia
Applausi al termine della prima proiezione, quella riservata alla stampa, per il film La trattativa diretto da Sabina Guzzanti, oggi fuori concorso alla mostra del Cinema di Venezia. Il film ricostruisce, mescolando ricostruzioni con attori e interviste reali e immagini di repertorio, in una formula di docu-fiction, le tappe della trattativa Stato-mafia.
”Se mi aspetto polemiche o attacchi? Il film, purtroppo, è piuttosto inattaccabile, per i contenuti straverificati e i fatti realmente accaduti”, dice Sabina Guzzanti della Trattativa, il suo film fuori concorso oggi a Venezia che ricostruisce il patto tra lo Stato e la mafia…..
Morto l’attore Robin Williams Si sospetta un suicidio
Secondo le prime ipotesi del coroner l’attore di 63 anni, premio Oscar, sarebbe deceduto per asfissia.
L’attore comico Robin Williams è morto all’età di 63 anni. A comunicarlo la polizia di Marin County in California. Secondo le prime informazioni alle 11.55 del mattino il servizio di emergenza 911 ha ricevuto una chiamata che chiedeva aiuto per un uomo incosciente e con difficoltà respiratorie. Quando sono arrivati i soccorsi, Williams era già morto. Non si conoscono ancora le cause del decesso su cui sta indagando la polizia, ma si sospetta che l’attore premio Oscar si sia suicidato. Secondo il coroner l’uomo è morto per asfissia, ma soltanto l’autopsia sarà in grado di dare una risposta certa. L’ultima volta che Williams è stato visto era la mattina del 10 agosto e si trovava nella sua residenza con la moglie.