L’annuncio è stato dato dopo il secondo intervallo dell’opera ma già prima erano circolate voci che il maestro, 72, non si sentisse bene.
Malore per il maestro Chailly questa sera mentre dirigeva al Teratro alla Scala
Milano, 10 dicembre 2025 – Paura alla Scala: ildirettore Riccardo Chailly ha avuto un malore. E per questo il Teatro ha deciso di interrompere e non proseguire la rappresentazione di Una lady Macbeth del distretto di Mcesk. L’annuncio è stato dato dopo il secondo intervallo dell’opera che lo scorso 7 dicembre ha inaugurato la stagione lirica del teatro con undici minuti di applausi.
Sul posto sono intervenute un’ ambulanza e l‘automedica e Chailly è stato portato in ospedale. Già prima erano circolate voci che il maestro, 72 anni compiuti lo scorso febbraio, non si sentisse bene. l primo intervallo si è prorogato di circa un quarto d’ora. Chailly ha comunque continuato a dirigere fino al secondo intervallo
Il coordinatore artistico Paolo Gavazzeni ha dunque dato l’annuncio al pubblico spiegando che la direzione per la complessità dell’opera e “per rispetto al maestro Chailly” ha deciso di non proseguire nella rappresentazione.
L’arbitra della partita Moncalieri Women-Pro Palazzolo, valida per la Coppa Italia di Serie C femminile, ha ricevuto un insulto sessista dagli spalti: “Vai a lavare i piatti”. Il pubblico insorge e prende le distanze dall’uomo che ha pronunciato quella frase.
“Ascolta, ascolta bene: vai a casa a lavare i piatti”. È l’insulto sessista rivolto all’arbitra e ascoltato durante la partita tra Moncalieri Women-Pro Palazzolo, valida per la Coppa Italia di Serie C femminile e finita 4-3 per le torinesi. Una persona presente sugli spalti a vedere la partita decide di urlare questa frase ad Arianna Quadro, 26 anni, della sezione Aia di Pinerolo. La giovane direttrice di gara ha reagito chiaramente in modo molto professionale facendo finta di nulla ma dagli spalti le altre persone presente non sono di certo rimaste in silenzio.
“Nooo, nooo“ di dissenso e pure una voce che invitava il direttore di gara ad ascoltare e prendere nota dell’accaduto. Qualcuno sarcasticamente si rivolge all’uomo autore di quell’urlo: “Complimenti eh“. Tutto questo è accaduto al 28esimo del primo tempo, dopo il gol dell’1-1 del Moncalieri, e la frase è arrivata da parte di un sostenitore della formazione bresciana evidentemente contrariato dalla decisione presa dall’arbitra della partita. Il video, riportato da ‘Piemontesport’, mostra quei momenti e la reazione del pubblico presente che insorge contro il responsabile.
Si tratta chiaramente di un episodio riconducibile alla responsabilità si una singola persona e non alla società Pro Palazzolo, che invece dalla voce e dal dissenso dei suoi stessi sostenitori ha prontamente preso le distanze e condannato il comportamento del tifoso attraverso un comunicato ufficiale: “Ci dissociamo totalmente da quanto accaduto“. Anche il Moncalieri Women successivamente attraverso una nota apparsa sulle proprie pagine social ha espresso solidarietà nei confronti della stessa Arianna Quadro condanno fortemente quelle espressioni: “La società esprime solidarietà nei confronti dell’arbitra Arianna Quadro e condanna fermamente quanto accaduto sugli spalti“.
Il club poi prosegue: “Episodi come questo sono spiacevoli e vergognosi, poiché minano l’impegno delle società sportive nel processo di valorizzazione dello sport al femminile – si legge -. Il linguaggio sessista non può trovare spazio su un campo da calcio, né in qualsiasi altro sport. A seguito dell’accaduto, entrambe le tifoserie hanno preso le distanze e hanno redarguito l’interessato; un passo necessario per costruire un ambiente rispettoso, che ogni sport deve garantire“.
L’Antitrust ha sanzionato Sky Italia per pratiche commerciali scorrette irrogando tre diverse sanzioni
Antitrust ha inflitto a Sky Italia una sanzione complessiva di 4,2 milioni di euro per tre pratiche commerciali scorrette.L’Autorità garante della Concorrenza e del Mercatoha deliberato una sanzione dadue milioni di euro per“ingannevolezza delle comunicazioni di aumento dei costi degli abbonamenti ai servizi Tv“. Un’ulteriore sanzione di 800.000 euro per “l’applicazione di tali aumenti a offerte Tv di Now il cui claim (“finché non disdici“) induceva a pensare che ne fossero esclusi“. Infine 1,4 milioni di euro per “la prospettazione alla clientela di offerte vantaggiose, con finalità di customer retention, confezionate in particolare mediante l’attivazione di pacchetti Tv aggiuntivi o servizi accessori (Sky Wi-Fi), le cui condizioni promesse vengono sistematicamente disattese in fattura“.
Sky oltre a dirsi “convinta della correttezza del proprio operato” ha annunciato di valutare “tutte le azioni necessarie nelle sedi più opportune“.
Dona (Consumatori): “Multe non bastano” – “Da anni denunciamo la pratica oramai consolidata di tante, troppe, società, di comunicare le modifiche contrattuali scomode e gli aumenti di prezzo in modo poco visibile e poco evidente, mascherando la comunicazione insieme ad altre pagine inutili, dopo informazioni pubblicitarie e frasi promozionali, mirate a scoraggiare la lettura e a nascondere il rincaro, invogliando il cliente più a interrompere la lettura che a proseguirla. Spesso le modifiche vengono inviate nei mesi estivi, durante i tipici periodi di ferie” afferma Massimiliano Dona,presidente dell’Unione nazionale consumatori. “Per questo, al di là di possibili interventi ex post dell’Antitrust, che comunque si concludono senza che vi sia un effettivo e pieno risarcimento per i consumatori, avevamo chiesto regole più stringenti sia alle singole Authority, da Arera all’Agcom, sia al legislatore nell’ambito dell’inutile e insignificante legge annuale sulla concorrenza. Abbiamo chiesto ad esempio che per ogni variazione unilaterale delle condizioni contrattuali e ogni rinnovo delle condizioni economiche che implica un aumento dei prezzi, sia richiesto un previo consenso espresso da parte del cliente. Stop, insomma, al principio del silenzio assenso. In subordine al consenso espresso, serve che vi sia una comunicazione ad hoc e che vi sia la conferma del cliente dell’avvenuta lettura”, conclude Dona.
Sky Italia: “Convinti di nostra correttezza” – “Siamo stupiti di questa sanzione dell’Autorità, perché arriva nonostante le azioni messe in campo da Sky con l’obiettivo condiviso di rafforzare ulteriormente la trasparenza dei processi aziendali e di porre sempre il cliente al centro“, si legge in una nota di Sky Italia in merito alla decisione presa dall’Antitrust. “Restiamo convinti della correttezza del nostro operato e valuteremo tutte le azioni necessarie nelle sedi più opportune“.