E’ ben gradito un’applauso!!! Grazie
04 dicembre 2025
| In Bulgaria le proteste contro la legge di bilancio sono diventate un’altra cosa |
| Da giorni ci sono enormi manifestazioni per chiedere le dimissioni del governo e criticare problemi sistemici come la corruzione |

Da oltre una settimana in Bulgaria ci sono enormi proteste, descritte da vari media come le più grandi e partecipate degli ultimi decenni. Sono iniziate come critica ad alcune norme relative al bilancio dello Stato, che tra le altre cose aumentavano le tasse sul settore privato per finanziare un aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici, considerati dal governo un’importante riserva di voti. Lunedì sera decine di migliaia di persone si sono riunite nella capitale Sofia e in altre città del paese, e mercoledì il parlamento bulgaro ha ritirato le norme contestate. Le proteste però non si sono fermate. La stessa sera decine di migliaia di persone hanno manifestato nuovamente a Sofia, questa volta per chiedere le dimissioni del governo, e nuove proteste sono previste per i prossimi giorni.
Il presidente Rumen Radev ha chiesto al governo di dimettersi, sostenendo che siano necessarie elezioni anticipate. Il governo però si sta rifiutando.
Alle proteste stanno partecipando molti bulgari tra i 20 e i 30 anni. Sono almeno in parte organizzate e sostenute da due partiti di opposizione, Bulgaria Democratica e Continuiamo il Cambiamento, di orientamento liberale e filoeuropeo. Le proteste però hanno attirato anche moltissime persone che non necessariamente aderiscono ai due partiti e che criticano problemi sistemici in Bulgaria, come la corruzione e l’immobilismo della politica.

Il governo bulgaro è sostenuto da una coalizione di minoranza con l’appoggio esterno di alcuni partiti. La coalizione è formata dal partito di centrodestra Cittadini per lo sviluppo europeo della Bulgaria, il Partito Socialista Bulgaro, di orientamento filorusso, e il partito nazionalista C’è un tale popolo, guidato da un potente uomo d’affari e deputato, Delyan Peevski.
Proprio Peevski è uno dei politici più criticati dai manifestanti. Pur non avendo nessun ruolo formale nel governo, è un politico molto influente e una delle persone più potenti del paese: secondo molti bulgari incarna i problemi della classe politica. Da anni è sottoposto a sanzioni dai governi degli Stati Uniti e del Regno Unito per corruzione, anche se non è mai stato condannato.

La Bulgaria è uno dei paesi più poveri dell’Unione Europea. Il prossimo 1° gennaio adotterà l’euro nonostante la contrarietà di molti bulgari, secondo cui il cambio di valuta farà aumentare il livello dei prezzi. La legge di bilancio in discussione in queste settimane sarà la prima in euro. Il paese fa i conti anche con una situazione politica instabile e complicata. Il parlamento è frammentato: negli ultimi anni ci sono stati diversi governi, tutti molto fragili e di breve durata. In tre anni ci sono state sette elezioni, le ultime a ottobre del 2024, dopo le quali la formazione di un governo aveva richiesto trattative lunghe e complicate.
L’opposizione ha detto che presenterà una nuova mozione di sfiducia venerdì. Secondo molti osservatori, è probabile che nei prossimi mesi ci saranno nuove elezioni.

