Solidarietà dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. In città si stava svolgendo un corteo per lo sciopero generale: “Le forze dell’ordine non lo hanno impedito”. Cosa è successo
La redazione del quotidiano La Stampa è stata devastata da un gruppo di manifestanti oggi, venerdì 28 novembre, a Torino. In città si stava svolgendo un corteo in occasione della giornata di sciopero generale che ha portato in strada circa duemila partecipanti.
L’assalto alla redazione de La Stampa: cosa è successo – Come riporta TorinoToday, parte dei manifestanti, un centinaio circa, si è staccato dal corteo principale per raggiungere la sede del quotidiano, in via Ernesto Lugaro.
Contro i cancelli dell’edificio è stato lanciato del letame e i muri sono stati imbrattati con delle scritte. Poi, decine di manifestanti hanno fatto irruzione all’interno della redazione dopo aver forzato un’entrata secondaria dell’edificio.
Il Comitato di redazione de La Stampa ha condannato l’episodio, definendolo “un attacco gravissimo all’informazione e ancora più vile perché accade nel giorno dello sciopero nazionale dei giornalisti per il rinnovo del contratto di lavoro e a difesa della qualità dell’informazione democratica, libera e plurale“, si legge nella nota del cdr.
“Senza che le forze dell’ordine lo impedissero, i manifestanti in parte a volto scoperto e in parte con passamontagna hanno forzato due porte della sede, e al grido di ‘Giornalista terrorista, sei il primo della lista’ hanno invaso la redazione, imbrattato i muri con scritte e buttato all’aria libri e carte preziose che usiamo quotidianamente per il nostro lavoro. Un violento attacco al nostro giornale e all’informazione tutta. Ringraziamo per le numerose manifestazioni di solidarietà immediatamente giunte in redazione da parte dei colleghi della Federazione nazionale della stampa, dell’Ordine dei giornalisti, dell’associazione Stampa subalpina, e inoltre del ministro dell’Interno, del presidente della Regione e del sindaco di Torino che è subito giunto in redazione manifestando solidarietà e condannando l’accaduto. Non abbiamo paura. Siamo giornalisti. E continueremo a fare il nostro lavoro senza farci intimidire“.
La solidarietà del presidente Mattarella – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto pervenire al direttore Andrea Malaguti e alla redazione de “La Stampa“ la sua solidarietà,unita alla ferma condanna della violenta irruzione nella sede del quotidiano.
Giorgia Meloni telefona al direttore Andrea Malaguti – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha telefonato al direttore del quotidiano “La Stampa“, Andrea Malaguti “per esprimere a lui e a tutti i giornalisti della testata la solidarietà per ciò che è accaduto oggi a Torino“, si legge in una nota di Palazzo Chigi.
“Nel corso della telefonata, Meloni ha sottolineato che l’irruzione nella redazione centrale del quotidiano da parte di un gruppo di manifestanti dei centri sociali e dell’area propal rappresenta un fatto gravissimo che merita la più assoluta condanna. Il Presidente auspica, inoltre, una condanna unanime e ha ribadito che la libertà di stampa e informazione è un bene prezioso da difendere e tutelare ogni giorno“.
Assalto Pro-Pal alla sede de La Stampa: porta rotta, scritte e letame sui muri – TorinoCronaca
Il presidente della Lega Pro, Matteo Marani: “L’esclusione del Rimini, che avviene nel corso di svolgimento della stagione, genera un ulteriore grave danno alla Serie C”
Il presidente della Lega Pro, Matteo Marani
La Figc delibera, la Lega Pro recepisce. E il Rimini non esiste già più sulla cartina del calcio professionistico. Nella tarda mattinata di venerdì (28 novembre) la Lega Pro guidata dal presidente Matteo Marani ha già provveduto a riscrivere la nuova classifica del girone Bdella serie C e a riformulare il calendario, che comporta un turno di riposo forzato per le squadre che dovevano affrontare il Rimini.
La Lega Pro ha così preso atto della decisione assunta dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio in merito alla revoca dell’affiliazione del Rimini Football Club dal campionato di Serie C. Una decisione assunta in ottemperanza alle norme federali in materia e resasi necessaria in seguito alla liquidazione volontaria depositata dall’amministratore giudiziario nei giorni precedenti.
“L’esclusione del Rimini, che avviene nel corso di svolgimento della stagione, genera un ulteriore grave danno alla Serie C in un momento di grande sforzo per aumentarne appeal, ritorni e visibilità – dice il presidente Matteo Marani -. Il nostro pensiero va in primis ai lavoratori penalizzati da questa estromissione, a partire dai dipendenti della società: calciatori, tecnici, personale amministrativo e tutti gli uffici. Così come è doveroso ricordare i tanti e appassionati tifosi del Rimini, penalizzati per primi da questo amaro epilogo”.
Rimini Calcio, fine della storia: ufficiale la revoca dell’affiliazione. Squadra esclusa dalla serie C
Nel documento viene deliberato “di revocare l’affiliazione alla società Rimini Football Club, con decadenza dal tesseramento di tutti i tesserati”
La vittoria del Rimini in Coppa Italia
Fine della storia. La Rimini Calcio è estromessa dal campionato di serie C e viene revocata l’affiliazione alla Federcalcio. Ciò che era ufficioso ora è anche ufficiale. La storia biancorossa si esaurisce in un comunicato di una riga e mezza a firma del presidente della Figc, Gabriele Gravina. Il testo è contenuto nel comunicato ufficiale numero 104/A timbrato nella mattinata di venerdì (28 novembre). Nel documento viene deliberato “di revocare l’affiliazione alla società Rimini Football Club, con decadenza dal tesseramento di tutti i tesserati della medesima società”.
La Figc prende atto che la società Rimini Calcio è stata messa in liquidazione e assume il provvedimento facendo riferimento agli articoli 16 e 110 delle Noif. Con questa delibera tutti i calciatori della Rimini Calcio sono ufficialmente svincolati e potranno accasarsi in altre società, già nel corso della finestra del mercato invernale.
Con la revoca dell’affiliazione vengono a mancare anche i presupposti per il mantenimento in vita delle squadre giovanili. Il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, proprio nelle scorse ore aveva scritto al presidente Gravina chiedendo una deroga quantomeno per far concludere la stagione sportiva alle centinaia di ragazzi impegnati nelle giovanili.
Con questo provvedimento si chiude una pagina nera nella storia del calcio e dello sport riminese. A sette mesi dalla vittoria della Coppa Italia di serie C, Rimini si ritrova con le mani vuote, orfana del calcio professionistico, e costretta a ripartire da zero con un nuovo progetto. Che nella migliore delle ipotesi, potrà iniziare dall’Eccellenza.
Nelle prossime ore arriverà altra neve, a bassa quota! Sta infatti proseguendo la fase perturbata con l’Italia interessata dal transito di un vortice mediterraneo in approfondimento sui nostri mari e in discesa verso latitudini più meridionali; l’avvezione di aria più fredda in quota, combinata con una sostenuta ventilazione ciclonica, favorirà precipitazioni diffuse su diverse regioni.
Nelle ultime 24-36 ore si sono registrate nevicate intense su molte zone del Centro: le webcam in diretta ci deliziano con paesaggi incantati come quello di Castelluccio di Norcia, nel parco dei monti Sibillini (provincia di Perugia).
Webcam su Castelluccio di Norcia, nel parco dei monti Sibillini
Si è trattato di un evento meteo di tutto rispetto con cumulate di neve fresca di oltre 40 cm: il tutto è stato causato dall’irruzione di aria artica di cui già vi avevamo ampiamente parlato negli scorsi giorni. Oltre mezzo metro di neve anche sui rilievi appenninici dell’Abruzzo, con accumuli significativi (oltre i 50 cm di neve fresca) sopra quota 1400 metri.
NEVE: NELLE PROSSIME ORE FINO A QUOTE COLLINARI – Col passare delle ore e nel corso di Venerdì 28 Novembre, complice l‘ingresso di aria fredda in quota, la neve tornerà a farsi vedere addirittura a quote collinari, specie su Marche, Abruzzoe Molise, con accumuli fino a 800 metri, e locali sconfinamenti coreografici anche a quote inferiori.
Le zone in cui nevicherà e gli accumuli previsti
La situazione andrà dunque ancora monitorata nelle prossime 24 ore, con ulteriori aggiornamenti legati all’evoluzione del ciclone e alle possibili variazioni nelle quote neve(non si escludono sorprese nevose ancora più in basso). L’Inverno, insomma, continua a giocare d’anticipo.
Si tratta di una delle mobilitazioni più ampie del sindacalismo di base negli ultimi anni. Otto proclamazioni nazionali, coordinate su una stessa data, coinvolgono una platea molto vasta di lavoratori pubblici e privati
Il 28 novembre 2025 sarà una giornata-chiave per il conflitto sociale in Italia. Una serie di scioperi generali nazionali, proclamati da diverse sigle del sindacalismo di base, interesserà ampie fasce di lavoratori pubblici e privati. Il calendario ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) registra per quella data otto proclamazioni di sciopero generale, in buona parte coordinate fra loro e collegate alla contestazione della Legge di Bilancio 2026, definita dai promotori una “finanziaria di guerra”, e alle politiche di riarmo e di spesa militare del governo Meloni.
L’astensione riguarda in generale tutte le categorie pubbliche e private, con alcune eccezioni sul trasporto passeggeri, e modalità specifiche per ferrovie, autostrade e comparto aereo. In parallelo, le organizzazioni convocano manifestazioni e presìdi territoriali,nonché una mobilitazione nazionale il 29 novembre legata anche alla “Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese”.
Lista degli scioperi del 28 novembre 2025 – Questi sono gli scioperi generali nazionali proclamati per il 28 novembre 2025:
CUB – Sciopero generale delle categorie pubbliche e private. Modalità: intera giornata. Per il settore aereo e portuale le modalità non sono comunicate; per il ferroviario sciopero dalle 21.00 del 27 novembre alle 21.00 del 28 novembre; per le autostrade dalle 22.00 del 27 novembre alle 22.00 del 28 novembre; per il trasporto pubblico locale sciopero di 24 ore con varie modalità. Rilevanza: nazionale.
USB – Sciopero generale delle categorie pubbliche e private. Modalità: intera giornata (24 ore). Per il personale delle attività ferroviarie sciopero dalle 21.00 del 27 novembre alle 21.00 del 28 novembre; per il personale delle autostrade dalle 22.00 del 27 novembre alle 22.00 del 28 novembre. Rilevanza: nazionale.
ADL-COBAS / CLAP / SIAL-COBAS / COBAS –Sciopero generale delle categorie pubbliche e private. Modalità: intera giornata dalle 00.01 alle 23.59; per le autostrade sciopero dalle 22.00 del 27 novembre alle 22.00 del 28 novembre. Rilevanza: nazionale.
Unione Sindacale Italiana – USI 1912 – Sciopero generale del personale a tempo determinato e indeterminato con contratti precari e atipici di tutti i comparti, con esclusione del settore trasporti. Modalità: intera giornata. Rilevanza: nazionale.
FLAI Trasporti e Servizi – Sciopero generale delle categorie pubbliche e private. Modalità: intera giornata. Rilevanza: nazionale.
FISI – Sciopero generale delle categorie pubbliche e private. Modalità: intera giornata. Rilevanza: nazionale.
USI-CIT – Sciopero generale delle categorie pubbliche e private, con esclusione del settore trasporti. Modalità: intera giornata. Rilevanza: nazionale.
USI – Unione Sindacale Italiana – Sciopero generale delle categorie pubbliche e private. Modalità: intera giornata (24 ore). Per il settore ferroviario e per le autostrade sciopero dalle 21.00 del 27 novembre alle 21.00 del 28 novembre. Rilevanza: nazionale.
Sciopero 28 novembre 2025 fasce di garanzia – La legge prevede che, in caso di astensioni dal lavoro in settori essenziali, debbano essere garantite “prestazioni indispensabili”, la cui individuazione è affidata agli accordi di settore e alla Commissione di garanzia.
Sciopero treni 28 novembre 2025 – In caso di sciopero, secondo la disciplina di settore richiamata anche dalla Commissione di garanzia, il servizio ferroviario deve comunque assicurare treni nelle cosiddette fasce orarie di garanzia, 6-9 e 18-21 nei giorni feriali, oltre ad alcune corse a lunga percorrenza indicate come “garantite”. Le liste dei treni garantiti vengono pubblicate sui siti delle imprese ferroviarie (ad esempio Trenitalia, Italo, Trenord), nelle stazioni e tramite app dedicate.
Sciopero aerei 28 novembre 2025 – Nel trasporto aereo valgono le regole fissate da ENAC e dalla Commissione di garanzia: devono essere garantiti ivoli programmati nelle fasce 7-10 e 18-21, oltre ai collegamenti con le isole, ai voli in continuità territoriale, ai voli intercontinentali e ai collegamenti di pubblica utilità.
Sciopero trasporto pubblico 28 novembre 2025 – Le fasce precise saranno sui siti delle singole aziende e, dove previsto, nelle pagine dedicate agli scioperi delle Regioni o dei Comuni, in applicazione dell’art. 9 dell’accordo 2018 che obbliga le aziende a pubblicare l’elenco delle corse garantite almeno cinque giorni prima.
Altri servizi essenziali – Lo sciopero generale riguarda anche sanità, scuola, pubblica amministrazione e altri servizi pubblici. USB, ad esempio, indica una articolazione specifica:
nella sanità, astensione dal lavoro dal turno montante della notte del 27 novembre all’ultimo turno smontante del 28, con esclusione delle prestazioni urgenti e indifferibili.
per i Vigili del fuoco, sciopero di 4 ore (9-13) con garanzia degli interventi di emergenza.
Perché si sciopera il 28 novembre –I diversi sindacati che hanno proclamato o aderito allo sciopero del 28 novembre condividono una piattaforma ampia, che intreccia rivendicazioni salariali, contrattuali e sociali con un forte no alla guerra e all’aumento delle spese militari.
Consigli utili – In vista del 28 novembre, chi deve spostarsi o lavorare in settori potenzialmente coinvolti può adottare alcune precauzioni pratiche. Questi suggerimenti riprendono le indicazioni diffuse da aziende di trasporto, autorità di settore e sindacati in occasione degli scioperi.
Verificare in anticipo la situazione dei trasporti: per treni e trasporto pubblico locale è fondamentale consultare il sito e i canali ufficiali dell’azienda, dove vengono pubblicati gli elenchi dei servizi garantiti, gli avvisi di cancellazione e le eventuali modifiche di orario. In stazione e a bordo treno le informazioni vengono aggiornate tramite monitor e annunci sonori.
Controllare lo stato del proprio volo: nel trasporto aereo, oltre alle comunicazioni delle compagnie, ENAC pubblica gli elenchi dei voli garantiti nelle fasce 7-10 e 18-21 e dei collegamenti che devono comunque essere effettuati (continuità territoriale, emergenze, ecc.). Prima di mettersi in viaggio è opportuno verificare il numero di volo sui siti della compagnia e dell’aeroporto di partenza.
Programmare attività e spostamenti con un margine di sicurezza
Dove possibile, è prudente evitare appuntamenti non urgenti nella giornata del 28 novembre (o nelle fasce critiche fra sera del 27 e sera del 28 per ferrovie e autostrade) e prevedere tempi di viaggio più lunghi. Per chi deve recarsi a visite mediche o esami programmati, conviene verificare con anticipo se la struttura prevede rinvii o riorganizzazioni.
Lo sciopero generale del 28 novembre 2025 rappresenta una delle mobilitazioni più ampie del sindacalismo di base negli ultimi anni.Otto proclamazioni nazionali, coordinate su una stessa data, coinvolgono una platea molto vasta di lavoratori pubblici e privati e toccano nodi economici e politici di primo piano: salari, pensioni, precarietà, sanità e scuola pubbliche, politica abitativa, ruolo delle banche, ma anche guerra, Palestina e scelte di politica estera e di difesa del governo italiano. Per chi viaggia sarà una giornata da affrontare con attenzione: informandosi per tempo, pianificando gli spostamenti e tenendo conto delle fasce di garanzia, si potranno ridurre al minimo gli impatti negativi.