E’ ben gradito un’applauso!!! Grazie
17 novembre 2025
| Eurallumina, operai a 40 metri su silo ‘Mimit ci convochi’ |
| ‘Stanziare subito i fondi necessari alla continuità operativa’ |

Assemblea permanente dei lavoratori Di Eurallumina di Portovesme nel Sulcis, che, “esasperati dall’inerzia istituzionale“, hanno deciso una clamorosa protesta: un gruppo di operai ha deciso di salire sul silo n.3, a circa 40 metri di altezza.
Cgil, Cisl e Uil sostengono questa nuova iniziativa di lotta e chiedono che Mimit, Csf, Mef e presidenza del Consiglio intervengano subito per “stanziare i fondi necessari alla continuità operativa di Eurallumina, come previsto dalla legge, per garantire il pagamento delle utenze, dei salari e delle fatture delle imprese terziste e assicurare la prosecuzione delle bonifiche ambientali“
| Eurallumina, operai su un silo a 40 metri: «Il Governo intervenga» |
| Azione di protesta dei lavoratori: «Il Mimit ci convochi, c’è il rischio di conseguenze drastiche come liquidazione e fallimento» |

Quattro operai dell’Eurallumina di Portovesme sono saliti nel silo 3, all’interno della fabbrica, a circa 40 metri di altezza. I lavoratori chiedono l’intervento immediato di Mimit, comitato di Sicurezza finanziaria, Mef e presidenza del Consiglio dei ministri, «per stanziare i fondi necessari alla continuità operativa di Eurallumina», si legge in una nota sindacale, «come previsto dalla legge, in modo da garantire il pagamento delle utenze, dei salari e della fatture delle imprese terze ad assicurare la prosecuzione delle bonifiche ambientali».

Da due anni l’Eurallumina, di proprietà della russa Rusal, è sottoposta alle sanzioni decise dal Csf in seguito alla guerra in Ucraina: «La gestione finanziaria dello stabilimento, pari a oltre 20 milioni annui, è stata sostenuta fino a settembre dalla Rusal, mentre la normativa», sostengono i sindacati, «prevederebbe la gestione, anche finanziaria, da parte del Csf attraverso l’Agenzia del Demanio».
Ora che la Rusal ha sospeso i trasferimenti dei fondi all’Eurallumina, si attendono i fondi dal Mef per far fronte alle gestione. «C’è il rischio», dicono i sindacati, «di misure drastiche come liquidazione o fallimento». Da stamattina quattro operai stanno protestando a 40 metri di altezza, chiedendo l’intervento del Governo.

