E’ ben gradito un’applauso!!! Grazie
Lunedì 22 settembre 2025
| Guerriglia in stazione, scontri al corteo e devastazione: 50 agenti feriti e 8 fermati |
| Otto i manifestanti che sono stati accompagnati in questura per accertamenti in seguito ai disordini. Una cinquantina invece gli esponenti delle forze dell’ordine feriti o contusi. Il bilancio della giornata di scontri al termine del corteo |

Una cinquantina di feriti tra poliziotti, carabinieri e membri delle forze dell’ordine. Un bilancio ancora provvisorio, al termine di una lunga giornata a cui si aggiungono anche otto fermi. Meno di una decina al momento le persone che risulta siano state fermate e accompagnate in questura in seguito agli scontri durante la manifestazione indetta per Gaza che a Milano si è trasformata in una guerriglia urbana, con scontri e devastazioni.
Dal corteo alla guerriglia: devastazione in piazza – Un cancello di ferro divelto, poi una distesa di lacrimogeni, qualche macchia di sangue, oltre pali dell’illuminazione abbattuti, ombrelli a pezzi e vetri infranti. È ciò che resta in piazza Duca d’Aosta a Milano dopo la guerriglia (che è poi proseguita lungo via Vittor Pisani).
Si è concluso con scontri tra manifestanti e polizia il corteo con circa 10mila persone organizzato lunedì 22 settembre, giornata di sciopero per Gaza. Durante il serpentone sono state bruciate le bandiere di Israele, Stati Uniti e Unione europea. Diverse persone sono state fermate dalle forze dell’ordine.

Guerriglia in Stazione Centrale, le reazioni: “Scioperano per la pace e usano la violenza”
La guerriglia in stazione Centrale: cos’è successo – Tutto è iniziato intorno alle 13.30, al termine del corteo. Alcuni manifestanti sono scesi nel mezzanino della metropolitana. I cancelli dello scalo ferroviario erano stati chiusi e le forze dell’ordine, in tenuta antisommossa, presidiavano la zona. Nonostante ciò, i manifestanti sono riusciti a sfondare il cordone di sicurezza e a risalire le scale fino alla “Galleria delle Carrozze”, il porticato antistante la stazione.
In quel momento gli agenti hanno bloccato le porte della stazione per impedire l’accesso all’atrio. È lì che la situazione è degenerata: le forze dell’ordine hanno utilizzato i lacrimogeni per disperdere i manifestanti, che a loro volta hanno lanciato oggetti contro le porte danneggiandole e si sono impossessati degli idranti, rivolgendoli contro gli agenti.

Intorno alle 15 i manifestanti sono stati spinti su piazza Duca d’Aosta, la piazza davanti allo scalo. Secondo quanto appreso da MilanoToday, alcune persone sono state fermate. Per oltre un’ora i treni della M2 e della M3 hanno saltato la fermata di Stazione Centrale.
Gli scontri in Vittor Pisani – Gli scontri sono poi proseguiti lungo via Vittor Pisani, il lungo vialone che collega la stazione a Repubblica. Lanci di pietre, bottiglie e bastoni da parte dei manifestanti a cui le forze di polizia hanno risposto con un fitto lancio di lacrimogeni.

Sospesa la circolazione dei treni – La circolazione dei treni è rimasta bloccata dalle 14.40 fino alle 15.10. Molti i disagi: i treni ad Alta velocità e gli Intercity, che erano stati garantiti malgrado lo sciopero, hanno subito ritardi fino a 120 minuti.
I treni alta velocità direttamente coinvolti e oggetto di provvedimento, con passeggeri a cura del personale di assistenza clienti di Trenitalia sono: Fr 9543 Torino Porta Nuova-Salerno, che oggi ha fermato a Milano Porta Garibaldi anziché a Milano Centrale; Fr 9321 Torino Porta Nuova-Roma Termini, che ha fermato a Milano Porta Garibaldi anziché a Milano Centrale; Fr 9641 Torino Porta Nuova-Roma Termini, che ha fermato a Milano Rogoredo anziché a Milano Centrale e Fr 9648 Napoli Centrale-Milano Centrale, che ha terminato la corsa a Roma Termini.
Evacuata l’area commerciale della Stazione Centrale – Tutta l’area commerciale della Stazione Centrale è stata evacuata dopo gli scontri tra manifestanti e polizia: tutte le persone sono state portate all’interno dei binari.
Le reazioni – Dopo gli scontri e la guerriglia in Stazione Centrale al termine della manifestazione per Gaza, non si sono fatte attendere le reazioni del mondo politico. Qui tutte le reazioni del mondo politico milanese.
Il corteo per le strade della città – Il corteo, composto da circa 10mila persone secondo i dati della questura, ha iniziato a muoversi intorno alle 10. Una delegazione si era radunata davanti alla stazione Cadorna già prima delle 9 e un gruppo, entrato all’interno dello scalo con i megafoni, ha scandito slogan come: “Siamo qui per bloccare Israele. Cerchiamo di fermare questo sistema infame”.
Il serpentone è partito ufficialmente da piazzale Cadorna alle 10, mentre gli studenti delle scuole superiori si erano già ritrovati in piazza Cairoli. Il percorso ha toccato viale Gadio, via Legnano, i Bastioni di Porta Volta, viale Crispi, i Bastioni di Porta Nuova, viale Monte Santo, piazza Repubblica e via Vittor Pisani, con arrivo in piazza Duca d’Aosta, davanti alla Stazione Centrale.
Qualche attimo di tensione si è registrato intorno alle 13 in via Turati, quando alcuni manifestanti – perlopiù studenti – hanno cercato di forzare le transenne delle forze dell’ordine poste a protezione dell’ambasciata americana. Poco prima, invece, altri manifestanti avevano bruciato le bandiere di Israele, Stati Uniti e Unione europea.I motivi dello sciopero – Lo sciopero di lunedì 22 settembre è stato indetto dall’Unione sindacale di base per chiedere il cessate il fuoco a Gaza, sostenere il progetto della Global Sumud Flotilla – il gruppo di imbarcazioni che ha cercato di portare aiuti in Palestina via mare – e chiedere al governo l’interruzione di ogni relazione con Israele. Si sono fermati i lavoratori di diverse realtà, compresi quelli del trasporto pubblico. Hanno aderito anche docenti e personale di scuole e atenei.
Gli orari di metro, bus e tram Atm – All’agitazione aderiscono anche i lavoratori di Atm a Milano. L‘azienda di Foro Buonaparte fa sapere che il servizio di trasporto pubblico non è garantito tra le 8.45 e le 15 e dalle 18 fino a fine giornata (dalle 8.30 alle 16.30 e dalle 19.30 per la funicolare di Brunate).
Lo sciopero, si legge nella nota di Atm, è stato indetto per l’aggravarsi “della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza oggetto di un vero e proprio genocidio da parte dello Stato di Israele e la continua rapina di territorio palestinese; totale blocco da parte dell’esercito israeliano degli arrivi umanitari alla popolazione stremata; gravi minacce di attacco da parte del Governo israeliano nei confronti delle navi della missione umanitaria mondiale Global Sumud Flotilla; rischio concreto di attacco da parte delle forze armate Israeliane alle navi della Flotilla; inerzia del Governo italiano e dell’Unione Europea nel respingere le gravi affermazioni dei ministri Israeliani che equiparano gli equipaggi della Gdf a terroristi; indisponibilità dell’Unione Europea e del Governo italiano di imporre sanzioni adeguate alla gravità della situazione e a interrompere ogni relazione istituzionale e collaborazione economica, scientifica e politica con lo stato di Israele”.
Gli orari dei treni Trenord – Lo sciopero, inoltre, potrà avere conseguenze sul servizio regionale, suburbano, aeroportuale e di lunga percorrenza di Trenord. Saranno comunque garantiti i treni previsti nelle fasce orarie di garanzia, dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21, come da lista dei treni garantiti disponibile (qui).
I treni con partenza prevista entro le 23.59 di domenica 21 settembre e con arrivo entro le 00.59 di lunedì 22 settembre raggiungeranno regolarmente la destinazione finale. In caso di cancellazione dei collegamenti aeroportuali, saranno attivati autobus sostitutivi senza fermate intermedie tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto, con partenza da via Paleocapa 1, e tra Stabio e Malpensa Aeroporto per la linea S50. Trenord, in una nota, invita a prestare attenzione all’app ufficiale e agli annunci sonori e alle informazioni sui monitor presenti nelle stazioni.
‘Accampata’ in Cadorna

Già da domenica sera diversi manifestanti si sono accampati in stazione a Cadorna, “un segnale – scrive Potere al popolo Milano sui social – per dare forza alla giornata di sciopero generale”. Davanti allo snodo ferroviario si sono riunite decine di persone con bandiere palestinesi, alcuni anche con la tenda. Affisso uno striscione con il claim della protesta. “Blocchiamo tutto”.
“Come equipaggio di terra siamo pronti a difendere con determinazione la Global Sumud Flottilla: fermiamo il genocidio e la complicità del governo Meloni con il sionismo, blocchiamo tutto!”, si legge sulle pagine social.

