E’ ben gradito un’applauso!!! Grazie
Lunedì 22 settembre 2025
| Milano, guerriglia in stazione Centrale. Manifestanti per Gaza spaccano vetrate: scontri e feriti |
| Una frangia di manifestanti del corteo ha tentato di sfondare gli ingressi: la polizia ha reagito. Danni e treni bloccati, poi la guerriglia è proseguita fuori |
Guerriglia in Stazione centrale a Milano durante il corteo per Gaza. Un gruppo di giovani vestiti di nero ha cercato di entrare nella fermata della metropolitana della Stazione Centrale ed è venuto a contatto con la Polizia. L’ingresso della stazione è devastato. I treni per oltre un’ora hanno saltato la fermata Centrale.
Segnalati diversi feriti. Il personale sanitario del 118 ha soccorso una decina di persone, presumibilmente rimaste coinvolte negli scontri nel corso della manifestazione. Secondo le indicazioni del sito dell’Areu, le persone a cui è stato prestato soccorso al momento sono dodici e hanno un’età compresa fra i 23 e i 54 anni. Al momento non arrivano indicazioni dalla questura in merito a feriti tra le forze dell’ordine.

E’ stato usato anche un estintore. I manifestanti hanno posizionato i cestini come barricata e continuano a lanciare oggetti, fra cui bottiglie e taniche. I giovani, centinaia in questo momento, avevano in precedenza tentato l’accesso dalla fermata della metropolitana, bloccati sulle scale mobili a manganellate dai poliziotti. Sono stati sparati numerosi fumogeni e ci sono state cariche di alleggerimento. I manifestanti con delle impalcature hanno distrutto la vetrata dell’entrata principale della stazione.
La polizia è poi riuscita a far spostare i manifestanti fuori dalla stazione, i manifestanti a quel punto hanno iniziato a lanciare di tutto, ombrelli, bastoni, transenne contro la polizia lungo via Vittor Pisani.

Sala: “Vandalismi non aiutano la causa palestinese” – “Il vandalismo di oggi, causato da frange violente, non trova giustificazione e certamente non aiuta la causa di Gaza”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala commenta quanto sta avvenendo in città, con gli sconti tra manifestanti e forze dell’ordine. “In queste ultime settimane si sono succedute a Milano manifestazioni molto partecipate a difesa della causa Palestinese, sempre in maniera pacifica“, conclude.
Un epilogo fosco per la manifestazione. Sotto una pioggia battente, questa mattina, migliaia di manifestanti si erano radunati a Milano per partecipate allo sciopero nazionale a sostegno di Gaza. Studenti e gruppi pro Pal si sono dati appuntamento in largo Cairoli alle 9,30 per poi unirsi al corteo generale partito da piazzale Cadorna alle 10 per dirigersi alla stazione Centrale. Un corteo composto da migliaia di persone e aperto dai rappresentanti Cub. Tra gli striscioni uno riporta la frase ‘bloccheremo tutto, stop al genocidio“. Oltre ai lavoratori del trasposto pubblico aderiscono anche docenti e personale di scuole e atenei.

Quando il corteo è giunto in piazza della Repubblica, a poche centinaia di metri dal consolato Usa, gli organizzatori hanno gridato: “Ci avviciniamo al consolato americano, il consolato complice. Lo Stato che ha le stesse responsabilità di quelle israeliane e sioniste“, prima di far partire il coro “assassini, assassini” all’angolo tra piazza della Repubblica e via Turati, dove ha sede il consolato. Qui i manifestanti hanno bruciato le bandiere di Usa, Israele, Nato e Unione Europea. All’arrivo a Cadorna alcuni manifestanti hanno fatto un blitz occupando la sede dell’Enel, sono saliti sui ponteggi dei lavori di ristrutturazione e hanno tagliato un telone.

Dalle 8,45 sono iniziate le fasce di sciopero per i mezzi pubblici: fino alle 13 ha chiuso la linea 4 della metropolitana. Seconda fascia di sciopero dalle 18.
Sciopero a Milano, treni cancellati e ritardi di oltre due ore – Treni cancellati e ritardi fino a 120 minuti, in stazione Centrale a Milano, per lo sciopero indetto dall’Unione sindacale di base per chiedere il cessate il fuoco a Gaza, per sostenere la Global Sumud Flotilla e per chiedere al governo lo stop delle relazioni con Israele. Disagi anche a Milano Porta Garibaldi, dove i ritardi raggiungono i 150 minuti, e a Milano Rogoredo, dove si viaggia fino a 140 minuti di ritardo. Lo sciopero proseguirà fino alle 23 di oggi, con possibilità di ulteriori cancellazioni e ritardi.
Ambra Angiolini: “Questa non è più una guerra” – In marcia, poco dietro lo striscione che apre il corteo, anche l’attrice e conduttrice televisiva Ambra Angiolini insieme a sua figlia Jolanda Renga: “Quello che sta accadendo è inaccettabile, sotto tutti i punti di vista, quello che sta succedendo a Gaza non è più guerra. Non è più neanche politica. Io sono umana, mia figlia è umana e le mie amiche anche. Questa disumanizzazione della terra è qualcosa di orrendo. La frase “definisci bambino” degli ultimi giorni significa creare solo altro odio dove non serve. I bambini non hanno colpe e fanno quello che diciamo noi adulti”.


