E’ ben gradito un’applauso!!! Grazie
Lunedì 01 settembre 2025
| Sospette interferenze russe sui Gps: l’aereo di von der Leyen costretto ad atterrare con le mappe cartacee |
| articolo: https://europa.today.it/attualita/interferenze-russe-gps-aereo-ursula-von-der-leyen-bulgaria.html |
| Il velivolo con a bordo la presidente della Commissione Ue ha sorvolato lo scalo bulgaro per un’ora, poi il pilota ha deciso di atterrare affidandosi alle mappe cartacee. “Il Gps dell’intero aeroporto si è spento” |

L’aereo sul quale viaggiava la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è stato costretto ad atterrare in Bulgaria utilizzando solamente mappe cartacee a causa di presunte interferenze russe. I servizi di navigazione Gps dell’aeroporto bulgaro sarebbero infatti risultati disattivati. Lo riporta il Financial Times, citando tre funzionari informati che parlano di un “innegabile” attacco da parte di Mosca.
“Il Gps dell’intero aeroporto si è spento”: cos’è successo – Domenica 31 agosto il velivolo stava trasportando Von der Leyen da Varsavia a Plovdiv, in Bulgaria, quando sarebbe stato privato dei sistemi di navigazione elettronica proprio mentre si avvicinava allo scalo. “Il Gps dell’intera area aeroportuale si è spento“, ha affermato una delle fonti citate dal quotidiano britannico.
Si è trattato di “un’innegabile interferenza”, identificabile nel cosiddetto “jamming e spoofing Gps“, ovvero tecniche di disturbo e manipolazione dei segnali satellitari, tradizionalmente usate dai servizi militari e di intelligence per difendere siti sensibili, ma sempre più utilizzate come tattica di guerra ibrida per colpire aerei e imbarcazioni civili.
L’aereo coinvolto è un Dassault Falcon 900LX,jet privato in grado di coprire anche distanze intercontinentali. Dopo aver sorvolato l’aeroporto per circa un’ora, il pilota del velivolo ha tentato l’atterraggio facendo affidamento su mappe analogiche. Su portali di tracciamento di rotte aeree come FlightRadar, si vedono i diversi giri del jet sull’aeroporto di Plovdiv prima di atterrare.

Dopo l’accaduto, von der Leyen ha effettuato regolarmente gli impegni in programma, che includevano l’incontro con il primo ministro del Paese, Rosen Zhelyazkov, e la visita a una fabbrica di munizioni a Sopot, nell’ambito di un dialogo con gli Stati europei “di frontiera” sul rafforzamento della difesa in risposta all’offensiva russa contro l’Ucraina.
“Qui vengono prodotti proiettili in grandi quantità. Non solo per le scorte europee, ma anche per la difesa dell’Ucraina. Un terzo delle armi consegnate all’Ucraina all’inizio della guerra proveniva dalla Bulgaria. Grazie per il vostro sostegno alla difesa dell’Ucraina. È un vantaggio per la sicurezza dell’Europa nel suo complesso“, ha scritto von der Leyen su X, allegando un video che mostra la sua visita alla fabbrica di munizioni di Sopot.
Fuori dall’impianto, decine di manifestanti l’hanno accolta al grido di “nazista“. A organizzare la protesta sarebbe stato il partito bulgaro di destra estrema “Revival“, insieme a quello di stampo nazionalista, “Velichie“.
Kostadin Kostadinov, leader di Revival, sostenitore dell’uscita della Bulgaria dalla Nato, ha pubblicato sui social un video delle proteste nel quale si vedono alcune decine di manifestanti con in mano bandiere bulgare e russe circondare un’auto nera, nel tentativo di impedire l’accesso allo stabilimento di munizioni
Il Cremlino nega: “Avete informazioni sbagliate” – La portavoce della Commissione europea Arianna Podestà ha confermato che l’aereo della presidente è stato colpito da “un disturbo ai sistemi Gps”, aggiungendo che le autorità bulgare sospettano che ciò sia “dovuto a palesi interferenze da parte della Russia“. “Siamo, ovviamente, consapevoli e in qualche modo abituati alle minacce e alle intimidazioni che sono una componente regolare del comportamento ostile della Russia. Naturalmente, questo non farà che rafforzare ulteriormente il nostro incrollabile impegno ad aumentare le capacità di difesa e il sostegno all’Ucraina. Questo incidente sottolinea l’urgenza della missione che la presidente sta svolgendo negli Stati membri in prima linea“.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha risposto negando qualsiasi coinvolgimento della Russia nel guasto: “Le vostre informazioni non sono corrette“, ha dichiarato Peskov al Financial Times.

