Il calcio africano si mobilita per Ademola Lookman. Secondo quanto riportato da Africa Hub, infatti, Didier Drogba è arrivato in Italia per consegnare all’Atalanta una petizione di cinquanta pagine, approvata dalla CAF (Confédération Africaine de Football), per richiedere un giusto e trasparente trasferimento per Ademola Lookman, Pallone d’Oro africano in carica.
Lingua originale: inglese. Traduzione di Google . Didier Drogba è arrivato in Italia per presentare una petizione di 50 pagine all’Atalanta, approvata dalla CAF, che chiede un processo di trasferimento equo e trasparente per il miglior talento africano Ademola Lookman, miglior giocatore africano dell’anno. Questa mossa sottolinea l’importanza della responsabilità e della giustizia nei trasferimenti del calcio mondiale, soprattutto quando si tratta di stelle africane. Rendiamo omaggio a Drogba per la sua leadership e il suo sacrificio. Questo non è solo calcio, si tratta di proteggere il futuro dell’eccellenza africana sulla scena mondiale.
Didier Drogba has landed in Italy to submit a 50-page petition to Atalanta, approved by CAF, advocating for a fair and transparent transfer process for Africa’s top talent Ademola Lookman, Africa’s Best Player of the Year.
L’INCENDIO. L’allarme intorno alle 11,30: nell’impianto c’erano 60 persone, nessun ferito. Il sindaco: «Erano appena finiti gli interventi di sistemazione».
Il rogo che ha devastato la piscina comunale di Ghisalba. Alle sue spalle il parco fotovoltaico, non raggiunto dalle fiamme
Ghisalba – Il tetto appena rifatto – o quel che ne rimane – è ridotto a uno scheletro annerito dalle fiamme. Alcuni pezzi sono precipitati nell’acqua delle vasche sottostanti. Il rogo è arrivato anche all’interno della struttura comunale, divorando la parte più a nord, dove si trovavano i trampolini per le vasche olimpioniche e quella per i più piccoli.
L’incendio a Ghisalba – Si contano i dannisubiti dalla piscina comunale di Ghisalba, in via Aldo Moro, colpita ieri mattina da un terribile incendio che ne ha devastato la struttura esterna e parte degli interni. Una stima precisa dei danni non c’è, ma si parla con ogni probabilità di qualche milione di euro e di una chiusura di almeno un anno. L’allarme è scattato alle 11,27, quando è partita la chiamata al Numero unico per le emergenze (Nue): in tutta l’area della Bassa, nella tarda mattinata di ieri era chiaramente visibile una densa colonna di fumo nero. Sul posto sono intervenute cinque squadre dei Vigili del fuoco, provenienti da Bergamo, Dalmine, Treviglio, Gazzaniga e Zogno con un totale di undici mezzi, autobotti e tre autoscale, dislocate in punti strategici per accelerare le attività di estinzione del rogo. In particolare, è stato utilizzato sia il parcheggio esterno della piscina comunale in via Moro, sia il campo in sabbia della polisportiva «Ghisalbese Calcio», che confina proprio con l’impianto colpito dall’incendio. Per domare il rogo ci sono volute un paio d’ore: le operazioni sono terminate intorno alle 14.
Le fiamme e i vigili del fuoco al lavoro – (Foto di Cesni)
All’interno 60 persone – Al momento dello scoppio, all’interno dell’impianto c’erano circa 60 persone, tra adulti, ragazzi, bambini e personale di servizio. Alcuni di loro si trovavano nel parco esterno a godersi il caldo sole estivo, altri stavano invece nuotando nelle vasche interne. Tutti i presenti, non appena l’incendio è divampato, sono stati rapidamente evacuati dallo staff dell’impianto sportivo e, fortunatamente, per nessuno di loro si è reso necessario il ricovero in ospedale: al termine della mattinata non si sono registrati feriti,né per ustioni né per intossicazione. Sul posto erano presenti comunque due ambulanze della Croce verde di Brusaporto e della Padana emergenza Bergamo, insieme ai carabinieri di Romano e Treviglio.
Il tetto, distrutto – (Foto di Cesni)
Le fiamme dal tetto – L’incendio è partito dal tetto della piscina, sul lato dell’ingresso alla struttura, e da lì si è rapidamente propagato su tutta la superficie della copertura esterna, andando ad intaccare anche gli interni. Il tetto è peraltro apribile e ieri mattina una porzione della piscina era scoperta, elemento che ha favorito l’evacuazione in sicurezza dei presenti. Le cause sono al momento ignote: le forze dell’ordine, supportate dal Nucleo investigativo antincendi (Nia), hanno comunque avviato le indagini per determinarle. All’interno dell’impianto è presente una telecamera che punta verso il piazzale della piscina, che potrebbe tornare utile nel corso delle indagini.
«Saranno effettuati dei rilievi per cercare di comprendere le cause. Impossibile quantificare i danni al momento, ma parliamo di qualche milione di euro»
In loco è arrivato anche il sindaco, Gianluigi Conti. «I lavori di sistemazione del tetto, che era stato in parte scoperchiato da un forte temporale il luglio scorso, si erano conclusi proprio ieri (mercoledì 13 agosto per chi legge, ndr)», ha detto. Fino al 31 agosto la piscina è in gestione allo «Sporting Club Verona». «Proprio in questi giorni stavamo perfezionando l’appalto per il nuovo gestore», ha rivelato il sindaco. Ma ora, chiaramente, è tutto fermo.
«Indagini sulle cause» – Stando alle prime informazioni non si sarebbero verificati danni agli edifici confinanti e non si è reso necessario nemmeno evacuare le case vicine. «Domani (oggi, 15 agosto, ndr) saranno effettuati dei rilievi per cercare di comprendere le cause. Impossibile quantificare i danni al momento, ma parliamo di qualche milione di euro. All’interno del sotterraneo (dove ci sono gli spogliatoi, ndr), non si sarebbero verificati danni, ma nei prossimi giorni si svolgeranno dei sopralluoghi accurati. Il parco fotovoltaico a nord è rimasto intatto. La piscina è inagibile ed è sotto sequestro finché non sarà stata fatta una valutazione delle possibili cause».
Ancora tanto caldo per alcuni giorni con picchi diffusi fino a 37/38°C
Ancora caldo africano e ancora temperature elevate nei prossimi giorni, con un’Italia che sembra avere la febbre a 38; ma non si tratta di un virus e tanto meno di un colpo di freddo; sono gli effetti del solito anticiclone africano Caronte che da parecchi giorni alberga sul bacino del Mediterraneo, facendo sentire la sua evidente e calda presenza pure sul nostro Paese.
Le temperature continuano a rimanere sopra media, l’afa avvolge molte città d’Italia senza risparmiare le ore notturne, ormai diventate puramente di stampo tropicale. Insomma, si suda! Da nord a sud; e in molti si chiedono fino a quando si dovrà aspettare per vedere le colonnine di mercurio tornare a mostrarci valori più consoni al periodo. Ebbene, anche gli ultimi aggiornamenti ci indicano che stiamo per arrivare a un possibile epilogo di questa prolungata onda di calore africana.
Fino a Sabato 16 non ci saranno grossi scossoni sul fronte termico, fatta eccezione per i rilievi, sia quelli alpini, sia quelli appenninici, dove una maggiore ingerenza temporalesca, specie nelle ore pomeridiane, potrà provocare qualche sussulto nel campo termico. Continuerà invece a fare molto caldo altrove, soprattutto nelle aree interne del Centro, su gran parte della valle Padana, dove i termometri continueranno a mostrarci valori prossimi ai 36/38°C.
Temperature massime previste per Sabato 16 Agosto
PRIMI SEGNALI DI CAMBIAMENTO – Ma la nostra attenzione si concentra sulla giornata di Domenica 17, quando un abbassamento del flusso atlantico inizierà ad erodere la bolla d’aria calda che da giorni grava sulle nostre teste. La circolazione inizierà così a subire un graduale cambiamento e il caldo inizierà ad attenuarsi a partire dalle regioni del Nord e, nel corso della prossima settimana, anche sulle regioni del Centro. Entro il weekend pure il Sud registrerà un calo termico. Nonostante non ci si attenda una vera rottura estiva, le temperature caleranno di qualche grado ovunque, anche per effetto di un contesto meteo che, gioco forza, inizierà a dare segnali di maggior instabilità con l’arrivo di alcune fasi di tempo più perturbato, delle quali però daremo maggiori dettagli in altri editoriali.
Differenza di temperatura massima tra Sabato 13 e Domenica 14 Agosto
Insomma, giungono buone notizie per chi non sopporta il caldo intenso e l’afa opprimente, in quanto con il passare dei giorni, l‘estate sembra voler tornare a mostrare il suo volto meno stabile e soprattutto più dolce sul fronte climatico.
Venerdì 15 agosto 2025
Meteo: Prossima Settimana sorprendente, ci sono aggiornamenti importanti
Prossima settimana: ancora caldo ma attenzione a una possibile svolta
Importanti aggiornamenti per la prossima settimana: avvio subito con l’alta pressione, poi però cambia di nuovo tutto a causa dell’arrivo della prima e seriaburrasca di fine Estate.
AVVIO DI SETTIMANA CON SOLE E CALDO – La prima parte della prossima settimana, Lunedì 18 e Martedì 19 Agosto, sarà caratterizzata da un tempo stabile e soleggiato, con valori oltre i 30-32°C su buona parte delle regioni, grazie alla presenza di un campo di alta pressione di origine africana. Caldo sì, ma niente di estremo, saranno infatti giornate pienamente estive; da segnalare solamente il rischio di qualche acquazzone sulle zone montuose.
ARRIVA UNA PERTURBAZIONE TEMPORALESCA – La nostra attenzione si sposta poi da Mercoledì 20 in avanti quando potrebbe materializzarsi una nuova svolta atmosferica. La causa va ricercata nella pulsazione di una vasta depressione (ciclone) in discesa dal Nord Atlantico, sospinta da correnti d’aria instabili in grado di pilotare delle perturbazioni dapprima verso l’Europa occidentale e poi anche verso l’Italia. Se ciò venisse confermato è lecito attendersi una fase decisamente più dinamica per tutta la seconda parte di settimana con il ritorno delle precipitazioni anche a carattere temporalescoa partire dalle regioni del Centro-Nord. Ecco servita la classica burrasca di “fine Estate“. Ci teniamo a precisare che questo non vuol dire che non avremo più sole e caldo; nelle prossime settimane e pure a Settembre infatti non sono da escludere fasi più stabili e pure con temperature sopra media.
Arriva una potente perturbazione temporalesca sull’Italia
Vista la configurazione sinottica attesa a scala continentale il rischio maggiore è quello che si venga a creare un pericoloso ciclone mediterraneo: si tratta in sostanza di un’area di bassa pressione in grado di innescare un’intensa fase di maltempo. Il periodo successivo a una rovente ondata africana risulta spesso piuttosto delicato a causa dei forti contrasti che si vengono a creare tra masse d’aria completamente diverse in grado di innescare eventi meteo estremi come nubifragi e grandinate. Il tutto sarà accompagnato da un deciso calo delle temperature.
Vi terremo aggiornati su questa interessante fase meteo climatica attesa nel corso della prossima settimana.