Inevitabilmente sarà 0-3 a tavolino. I gol di Coda e Sibilli, poi dalla curva granata cade di tutto. Gara sospesa tre volte, poi Doveri costretto a mandare tutti negli spogliatoi. Dal caos Brescia all’intossicazione alimentare dopo l’andata a Marassi: troppi veleni attorno alla sfida
La Salernitana retrocede in Serie C, facendo un doppio salto all’indietro e perdendo il playout nel modo più triste: sotto 0-2 con la Sampdoria, dalla curva granata è piovuto di tutto. Dopo il 2-0 per i blucerchiati a Genova era ormai scritto il verdetto e gli ultras hanno di fatto abbassato il sipario alla sfida. Gara sospesa, poi ancora, per 20 minuti, infine interrotta: sarà 0-3 a tavolino. Fine dei giochi e Sampdoria salva.
TROPPA TENSIONE – Troppa tensione attorno a questo playout di Serie B. E i timori della vigilia hanno trovato conferma durante il secondo tempo della gara di ritorno dei playout per evitare la Serie C. Sul 2-0 per la Samp (che con lo stesso punteggio si era imposta all’andata), al 66′ i tifosi più caldi della Salernitana hanno iniziato a lanciare in campo prima petardi e fumogeni poi addirittura tanti seggiolini, costringendo l’arbitro Doveri a sospendere il match per diversi minuti,prima di invitare i giocatori a rientrare negli spogliatoi quando correva il 75‘.
POLEMICHE – A Salerno, che in origine avrebbe comunque disputato i playout ma contro il Frosinone e da peggior classificata, non avevano digerito bene il caos Brescia che aveva salvato direttamente i laziali e concesso una nuova chance ai liguri, che erano retrocessi sul campo. Dopo il match d’andata, perso 2-0 a Marassi domenica scorsa, inoltre diversi elementi tra squadra e staff erano stati vittima di un’intossicazione alimentare mentre rientravano in aereo da Genova. Richiesta di rinvio (il ritorno si sarebbe dovuto giocare venerdì), altre polemiche e il triste epilogo di stasera.
LA PARTITA (FINCHE’ SI E’ GIOCATA) – Alla Salernitana già serviva quasi un miracolo in partenza per salvarsi, la Samp invece aveva bisogno soltanto di una gara ordinata per mantenere il vantaggio di due gol e soprattutto la Serie B. La prima grande occasione della partita capita sul sinistro di Soriano al 20’: il centrocampista calcia dal limite, Ghidotti si distende e devia in corner con un grande intervento. Passano 10’ e succede di tutto. Prima la Salernitana segna con Ferrari – lesto su calcio d’angolo a insaccare – ma Doveri annulla tutto per un tocco di mano, poi dopo 240 secondi passa la Samp. Su cross dalla destra la palla finisce sul destro di Coda, che da centravanti vero spacca la porta e insacca. Intervallo amaro per la Salernitana che rientra in campo e sa che o segna tre gol in 45’ o finisce in C. E invece due minuti dopo l’inizio della ripresa punge la Samp. Di nuovo. Stavolta con Sibilli, bravo a ribattere in rete dopo una gran parata di Christensen su Coda. Da qui in poi a Salerno succede di tutto. I disordini vincono sul gioco: la gara si ferma, non riprenderà più. Probabilmente avrebbe comunque vinto la squadra di Evani (in quel momento avanti di 4 gol sugli avversari) ma alla fine il risultato lo deciderà il giudice sportivo: un inevitabile 0-3 a tavolino, visto l’epilogo. La Samp è salva, la Salernitana retrocede in Serie C nel modo più triste possibile.
L’interista non era in casa e, secondo alcune indiscrezioni, la villa sarebbe in vendita
Rapina nella villa del calciatore dell’Inter Marko Arnautovic, a Cantù. Il colpo non sarebbe andato a buon fine. I carabinieri sono intervenuti sul posto e hanno aperto le indagini per ricostruire quanto accaduto e individuare i responsabili.
L’assalto alla villa – I ladri, in due, sarebbero entrati nella villa dopo le 23, facendo irruzione dal retro. L’abitazione era presidiata da due vigilantes, uno dei quali è stato colpito violentemente con un bastone. All’interno della villa c’erano i due custodi, un uomo e una donna di origini filippine. I due, terrorizzati, si sono barricati e hanno chiamato i carabinieri. A quel punto i ladri si sono dati alla fuga senza riuscire nemmeno a entrare nell’abitazione.
Sul posto, oltre ai militari, sono intervenuti i soccorritori del 118 che hanno medicato la guardia. Sono state poi raccolte le testimonianze. Il proprietario di casa non c’era, pare si trovi all’estero. Secondo il Corriere, la villa sarebbe in vendita.
Raffiche di vento forti hanno colpito Milano nella serata del 21 giugno, provocando la caduta di alcuni alberi in diverse aree del capoluogo lombardo. Secondo quanto riportato dai vigili del fuoco e dalla polizia locale, non si registrano feriti, ma si segnalano alcuni danni a veicoli parcheggiati, colpiti dalla caduta degli alberi. Le situazioni più critiche si sono verificate lungo le circonvallazioni esterne della città e nel quartiere Città Studi, dove il vento ha avuto la meglio sulla stabilità di diversi alberi. Sul posto sono intervenute le squadre di emergenza per la messa in sicurezza delle aree colpite. La pioggia, pur presente, non è stata il principale fattore scatenante, ma è stato il vento intenso a causare i disagi maggiori.
In Piemonte forti temporali e grandinate – Un violento fronte temporalesco ha colpito il Piemonte, in particolare la provincia di Torino. Tra Roletto e Frossasco, nel Pinerolese, si sono registrate esondazioni di rii e piccoli corsi d’acqua, mentre su Pinerolo e il Canavese si sono abbattute intense grandinate. Non è andata meglio nel Biellese e nel Vercellese, dove il maltempo ha causato danni e disagi. Nel Casalese si è verificato un nubifragio di forte intensità, accompagnato da raffiche di vento che hanno superato i 70 chilometri orari. A Vercelli, in ambito urbano, il temporale ha provocato la caduta di alcuni alberi, senza che al momento si segnalino feriti.
Ad Alessandria raffiche a 85 km/h, alberi abbattuti e blackout a Casale – Ondata di maltempo sulla provincia di Alessandria nella serata di sabato 21 giugno, causando danni e disagi in diverse zone del territorio. A essere colpito più duramente è stato il territorio del Casalese, dove le forti raffiche di vento – che hanno toccato gli 85 chilometri orari – hanno sradicato alberi e abbattuto pali, provocando anche interruzioni dell’energia elettrica. A Casale Monferrato, la situazione ha richiesto l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco e della protezione civile, come confermato dal sindaco Emanuele Capra. Oltre al vento, il maltempo è stato accompagnato anche da intense precipitazioni e grandinate localizzate. Problemi si sono registrati anche nella città di Alessandria, in particolare nel quartiere Cristo, dove il Centro Incontro è stato parzialmente allagato. L’evento “Notte Bianca”, previsto per la serata, è stato annullato. Numerose le segnalazioni arrivate alla sala operativa provinciale dei vigili del fuoco, impegnati per tutta la serata negli interventi di emergenza.
Ruota panoramica si ribalta a Lecco per il vento – Momenti di terrore sul lungolago di Lecco, causando il ribaltamento di una ruota panoramica installata nella zona (qui l’articolo con il video). Fortunatamente, non si registrano feriti. Le forti raffiche di vento, generate dalla perturbazione improvvisa, hanno sorpreso cittadini e turisti presenti sul posto. I vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente per mettere in sicurezza l’area, affiancati dalle squadre specializzate nel soccorso acquatico. Due canoisti, colti di sorpresa dalla burrasca mentre si trovavano in acqua, sono stati tratti in salvo senza conseguenze. Le operazioni di messa in sicurezza e assistenza sono tuttora in corso per fronteggiare le criticità provocate dalla tempesta.
Gli Usa attaccano l’Iran. Trump: “Cancellati i siti nucleari”. Netanyahu ringrazia: “La pace si realizza con la forza”. 30 missili lanciati contro Israele
L’operazione, avvolta nel massimo riserbo, ha innescato una risposta immediata da parte di Teheran: la Repubblica islamica ha infatti lanciato un attacco missilistico contro l’area metropolitana di Tel Aviv
Dopo le parole, Donald Trump passa ai fatti e a sorpresa nella notte, ha attaccato l’Iran, schierandosi al fianco di Israele dopo 9 giorni di guerra.
Stasera posso riferire al mondo che gli attacchi sono stati un successo militare spettacolare“, ha dichiarato Trump in un discorso alla nazione, aggiungendo che hanno preso di mira il cruciale impianto di arricchimento nucleare sotterraneo di Fordo insieme alle strutture di Natanz e Isfahan. “I principali impianti di arricchimento nucleare dell’Iran sono stati completamente e totalmente cancellati. L’Iran, il bullo del Medio Oriente, deve ora fare la pace“, ha dichiarato Trump.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahusi è congratulato gli Usaper gli attacchi, affermando che “con la forza impressionante e giusta degli Stati Uniti cambierà la storia“. Su X il premier israeliano ha scritto: “Il presidente Trump e io diciamo spesso: la pace attraverso la forza. Prima viene la forza, poi viene la pace“.
Aiea convoca riunione di emergenza per lunedì – L’organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite Aiea ha convocato una riunione d’emergenza del consiglio dei governatori per domani. “Alla luce dell’urgente situazione in Iran, ho convocato una riunione d’emergenza del consiglio dei governatori dell’Aiea per domani“, ha annunciato sui social il direttore generale dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi.
President Trump and I often say: ‘Peace through strength.’
— Benjamin Netanyahu – בנימין נתניהו (@netanyahu) June 22, 2025
Lingua originale: inglese. Traduzione di Google Il presidente Trump e io diciamo spesso: “La pace attraverso la forza”. Prima viene la forza, poi viene la pace. E stasera,@realDonaldTrump e gli Stati Uniti hanno agito con molta forza.
La reazione dell’Iran – Condannando gli attacchi statunitensi come “senza legge e criminali”, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha affermato che il suo Paese ha il diritto di difendere la propria sovranità. “Gli eventi di questa mattina sono oltraggiosi e avranno conseguenze eterne“, ha scritto su X.
“L’Iran si riserva tutte le opzioni per difendere la sua sovranità, i suoi interessi e il suo popolo”.
Le sirene continuano a suonare a Tel Aviv e le esplosioni sono state udite da Gerusalemme, mentre la TV di Stato iraniana annunciava il lancio di una nuova salva di missili. Teheran ha dichiarato che non ci sono “segni di contaminazione” dopo gli attacchi statunitensi e i regolatori sauditi hanno detto che “non sono stati rilevati effetti radioattivi” nella regione del Golfo. I media iraniani hanno confermato che sono stati attaccati parte dell‘impianto di Fordo e i siti nucleari di Isfahan e Natanz.
Attacco a sorpresa – Trump non ha aspettato quindi le due settimane per decidere se unirsi a Israele, in una mossa che molti hanno visto come una finestra di opportunità diplomatica. Ma la decisione del repubblicano di colpire l’Iran è arrivata a sorpresa.
Affiancato dal vicepresidente JD Vance, dal segretario alla Difesa Pete Hegseth e dal segretario di Stato Marco Rubio, Trump ha affermato che i futuri attacchi saranno “molto più consistenti” se l’Iran non raggiungerà una soluzione diplomatica.
“Ricordate, ci sono ancora molti obiettivi”, ha detto.
Trump, tuttavia, non ha fatto alcun accenno al cambio di regime, nonostante la settimana scorsa avesse avvertito che la guida suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, era un “obiettivo facile”.
Il raid sui siti nucleari iraniani è stato effettuato da bombardieri stealth B-2che hanno sganciato le cosiddette “bombe bunker”, insieme a missili da crociera Tomahawk lanciati da sottomarini, secondo quanto riportato dai media statunitensi.
Le immagini pubblicate dalla Casa Bianca hanno mostrato Trump con un berretto rosso “Make America Great Again” mentre incontrava i massimi funzionari della sicurezza nazionale nella Situation Room, poco prima dell’annuncio degli attacchi.
Dopo il discorso, Trump ha messo in guardia l’Iran da “qualsiasi ritorsione”. L’Iran e i suoi proxy hanno già attaccato in passato basi militari statunitensi nella regione, anche in Iraq. Sabato gli alleati iraniani degli Huthi nello Yemen avevano minacciato di riprendere gli attacchi alle navi statunitensi nel Mar Rosso se Washington si fosse unita alla guerra.
Il Presidente degli Stati Uniti ha intensificato la sua retorica contro l’Iran da quando Israele ha colpito per la prima volta l’Iran il 13 giugno, ripetendo la sua insistenza sul fatto che l’Iran non potrà mai avere un’arma nucleare.
L’Iran nega di essere alla ricerca di una bomba atomica e sabato Pezeshkian ha detto che il suo diritto di perseguire un programma nucleare civile “non può essere portato via… da minacce o dalla guerra”.
Una nuova escalation – La Guardia Rivoluzionaria iraniana ha annunciato domenica presto che “droni suicidi” sono stati lanciati contro “obiettivi strategici” in Israele. Gli attacchi militari statunitensi contro l’Iran minacciano anche di provocare tensioni politiche in patria per Trump.
La tv iraniana stamattina all’alba ha annunciato un nuovo attacco missilistico contro Israele. “Queste immagini in diretta che state vedendo riguardano una nuova salva di missili iraniani lanciati sui territori occupati”, ha detto un presentatore in onda, riferendosi a Israele. Citando “fonti”, un presentatore ha detto che “30 missili sono stati lanciati su Israele dall’Iran”.
l plauso dei ministri israeliani – “Mi congratulo con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per la sua storica decisione di distruggere i tre impianti nucleari in Iran per proseguire l’operazione israeliana e garantire che l’Iran non possieda un’arma nucleare che metta in pericolo Israele, i Paesi della regione e la sicurezza nazionale degli Stati Uniti“, ha dichiarato ilministro della Difesa israeliano Israel Katz.
Anche il suo predecessore,l’ex ministro Yoav Gallant, ha parlato sul suo account Xdell’intervento degli Stati Uniti in questo conflitto, che, a suo dire, porterà maggiore sicurezza a Israele e in Medio Oriente.
“Israele e il Medio Oriente sono più sicuri stamattina dopo gli attacchi mirati dell’esercito statunitense, resi possibili dai successi operativi delle Forze di Difesa Israeliane e del Mossad, e dalla stretta collaborazione con le forze di sicurezza“, ha dichiarato Gallant.
Anche il ministro degli Esteri Gideon Saar ha elogiato Trump, affermando che “stasera ha scritto il suo nome a lettere d’oro nei libri di Storia“.
“Sarà ricordato per sempre come un vero amico del popolo ebraico e dello Stato di Israele“, ha aggiunto in un messaggio pubblicato sul suo account X. Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, un radicale e colono, ha espresso sentimenti simili, ringraziando Trump per il suo “incrollabile impegno per lo Stato di Israele e la pace nel mondo“.
Anche il presidente israeliano Isaac Herzog ha applaudito la decisione di Trump in una dichiarazione, affermando che “questo è un momento in cui i principi di libertà, responsabilità e sicurezza hanno trionfato“ e aggiunge “Questo passo coraggioso contribuisce alla sicurezza dell’intero mondo libero. Spero che porti a un futuro migliore per il Medio Oriente e contribuisca all’urgente rilascio dei nostri ostaggi tenuti prigionieri a Gaza“.
Il dissenso in USA – La questione ha aperto una spaccatura nel movimento “MAGA” di Trump, con molti sostenitori repubblicani chiave che chiedono a Trump di evitare di coinvolgere gli Stati Uniti in un’altra guerra straniera. La prima vittoria di Trump alle elezioni del 2016, in particolare, è avvenuta grazie alle sue promesse di far uscire l’America dalle guerre in Iraq e Afghanistan. Le critiche arrivano anche dai democratici. Il leader democratico statunitense Hakeem Jeffries ha dichiarato che Trump rischia di “impelagare gli Stati Uniti in una guerra potenzialmente disastrosa in Medio Oriente”, mentre altri lo hanno accusato di aggirare il Congresso per lanciare una nuova guerra.
Le immagini Idf dell’attacco alla centrale nucleare inattiva di Arak
In Iran tra i siti bersagliati dall’Aeronautica militare israeliana nelle ultime ore c’è il reattore ad acqua pesante di Arak
In Iran, tra i siti bersagliati dall’Aeronautica militare israeliana nelle ultime ore c’è il reattore ad acqua pesante di Arak. La conferma è arrivata dalla televisione di stato iraniana, secondo cui non vi era “alcun pericolo di radiazioni“, assicurando inoltre che l’impianto era già stato evacuato prima dell’attacco.
L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) ha confermato che il reattore ad acqua pesante di Arak, in Iran, e’ stato colpito da Israele ma “era in costruzione, non operativo, e non conteneva materiale nucleare“. “Non ci sono effetti radiologici“, ha sottolineato l’agenzia su X.