E’ ben gradito un’applauso!!! Grazie
Lunedì 05 maggio 2025
Blog: https://alessandro54.com/morti-bianche-2025-gennaio-dicembre/
| La strage silenziosa degli operai: tre morti in un giorno e un bilancio Inail sempre più nero |

| Oggi in Italia si sono verificati ben tre incidenti mortali sul lavoro, una conferma del primo bilancio Inail sul trimestre che parla di un aumento dei decessi che supera l’8% |
Un braccio risucchiato da un macchinario, una caduta nel vuoto da un’impalcatura, una scarica elettrica fatale: tre uomini sono morti oggi, lunedì 5 maggio sul lavoro, in tre regioni diverse, nel silenzio assordante di un Paese che continua a contare le vittime senza riuscire a fermare la strage.
Tre vite spezzate e tre famiglie distrutte – La prima tragedia è avvenuta a Brendola, in provincia di Vicenza, nella sede della “Aristoncavi“, azienda di punta nel settore dei cavi per applicazioni speciali. Raffaele Galano, 58 anni, capoturno con oltre trent’anni di esperienza, ha perso la vita in un incidente agghiacciante. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo sarebbe caduto vicino a un macchinario in movimento, forse a causa di un malore. Un braccio sarebbe finito nell’ingranaggio, che lo ha trascinato all’interno senza dargli scampo. I colleghi hanno tentato disperatamente di salvarlo, attivando le procedure di emergenza, ma all’arrivo del 118 per lui non c’era più nulla da fare.
“Non esistono isole felici“, ha dichiarato la Uil Veneto, ricordando come anche in aziende attente alla sicurezza, con personale esperto, l’incidente mortale sia sempre in agguato. La stessa azienda ha espresso “profondo cordoglio” e promesso piena collaborazione alle indagini.
A Frattamaggiore, in provincia di Napoli, un altro operaio edile è morto cadendo da un’impalcatura durante lavori di ristrutturazione. Anche in questo caso, nonostante l’immediato soccorso, l’uomo è deceduto in ospedale. Nella giornata di ieri aveva festeggiato 47 anni. “È un altro omicidio sul lavoro“, denunciano i sindacati locali, chiedendo una riforma radicale: il riconoscimento dell’omicidio colposo e la creazione di una Procura speciale.
Il terzo decesso si è registrato a Paliano, in provincia di Frosinone, dove un tecnico manutentore è stato ucciso da una scarica elettrica mentre lavorava su un impianto fotovoltaico. È morto sul colpo. Anche qui le autorità stanno verificando se tutte le misure di sicurezza fossero rispettate.
I dati Inail: nei primi tre mesi del 2025 oltre 200 morti sul lavoro – Secondo i dati Inail, nei primi tre mesi del 2025 sono stati denunciati 205 decessi sul lavoro, con un aumento dell’8,37% rispetto al 2024. La Uil, che parla apertamente di una “strage quotidiana”, alza la voce: “Nel primo trimestre, i morti – compresi gli infortuni in itinere e gli studenti – sono stati 210. Non vediamo una fine, è un incubo che continua“.
La segretaria confederale Ivana Veronese ha criticato duramente il governo, colpevole a suo dire di limitarsi a provvedimenti di facciata. Lo stanziamento da 1,2 miliardi di euro annunciato il Primo Maggio per la sicurezza nei luoghi di lavoro, sostiene, non sono nuovi fondi, ma semplici avanzi di bilancio dell’Inail, che sarebbero dovuti essere investiti da tempo in formazione, prevenzione, ricerca e adeguamento delle indennità.
“Siamo stanchi e arrabbiati nel dover commentare l’ennesima vittima sul lavoro. La frustrazione di dover andare avanti con slogan e proclami mentre le persone muoiono, perché questo governo pensa che sia solo un’esigenza del sindacato. L’Inail registra un aumento del 9% e c’e’ ancora chi pensa che sia tutto accidentale, che siano tragedie. Bene, non lo sono: sono omicidi! Oggi abbiamo aziende che comprano attestati di formazione sulla sicurezza da presentare a un numero sempre troppo basso di ispettori. Bisogna istituire una procura speciale, come fatto per la mafia, perché è crimine organizzato anche l’omicidio di un lavoratore che non può restare solo un numero e una percentuale” gli fa eco Filea Cgil, il sindacato dei lavori delle costruzioni della Cgil.
Rimane la tragica conta delle vittime che oggi fa registrare tre vite spezzate, tre famiglie distrutte e un’altra giornata da segnare nel tragico calendario della sicurezza mancata.

