E’ ben gradito un’applauso!!! Grazie
Martedì 24 Dicembre 2024
| «T***e e gay non vi vogliamo». Insulti razzisti e omofobi contro gli studenti napoletani al ballo storico di Venezia |

| A denunciare tutto, Mariarosaria Stanziano (Rori, ndr.) dirigente scolastica dell’Istituto nel difficile rione Conocal di Ponticelli, periferia orientale della città. |
Una dose di razzismo anche nel periodi di Natale. Il bersaglio? Ancora una volta i napoletani. Ci troviamo a Venezia. Qui, sabato 21 dicembre, venti ragazzi dell’Istituto statale di istruzione superiore «Archimede» di Napoli, hanno partecipato a un evento natalizio organizzato in un albergo di Venezia che prevedeva come dress code quello di indossare un abito ottocentesco.
Una serata, preceduta da una passeggiata in abito storico per le strade di Venezia durante la quale sono stati rivolti «ai miei ragazzi assurdi cori razzisti, discriminatori e omofobi, di una crudeltà e cattiveria assurda e ingiustificata, solo perché indossavano gli abiti storici o perché si sentiva l’accento napoletano». Qualche esempio? «Gay di m… andate a scoparvi a casa vostra», «non vi vogliamo in Veneto» o «Terroni», «napoletani di m****», e persino «T****, non vi vogliamo».
La denuncia – A denunciare tutto, Mariarosaria Stanziano (Rori, ndr.) dirigente scolastica dell’Istituto nel difficile rione Conocal di Ponticelli, periferia orientale della città.
«Insulti razzisti e omofobi contro i miei studenti in gita a Venezia per un ballo storico in abiti d’epoca. Gli hanno detto ‘napoletani e terroni di merda, tornate a casa vostra‘.
Le ragazzine vestite da dame apostrofate con epiteti volgari: tr*ie, non vi vogliamo. Siamo andati via scioccati. Noi siamo andati a Venezia per fare una esperienza culturale, pagato B&B e consumato nelle pasticcerie e gelaterie locali. I nostri studenti sono tutti bravi ragazzi, perché devono aver vissuto questa esperienza così mortificante? Non ci era mai capitato ai balli precedenti, né a Parigi né Roma e Sicilia», ha spiegato la preside a Fanpage.
La rabbia della preside – Stanziano spiega di aver «già informato dell’accaduto l’assessore alla Scuola della Regione Campania, Lucia Fortini» e di voler scrivere una lettera aperta al sindaco di Venezia e al governatore della Regione Veneto per informarli del trattamento ricevuto: «I ‘nostri ragazzi’ che conoscono il Conocal e il Bronx di Ponticelli hanno danzato con dame e cavalieri provenienti da Associazioni di Danza storica di tutta Italia e si sono seduti a cena in un hotel 5 stelle con argenteria e servizi d’epoca, per me è stato un enorme motivo di orgoglio. Nulla può cancellare e distruggere questo, nemmeno la cattiveria, l’ottuso pregiudizio, l’odioso razzismo e l’inconcepibile omofobia di ragazzi, uomini e donne che non hanno esitato ad apostrofare dei ragazzini tra i 14 e 18 anni, che hanno l’unica colpa di essere nati a sud dell’Italia e che hanno l’accento di un dialetto-lingua diverso».

