Lunedì 16 Settembre 2024
articolo: https://www.leggo.it/schede/maltempo_tempesta_boris_europa_danni_oggi_16_9_2024-8355935.html
Tanta pioggia tutta insieme non si vedeva da almeno 30 anni in Europa centrale e, secondo gli esperti, il peggio deve ancora venire, con la tempesta Boris pronta a mostrare tutto il suo potenziale. In Romania, il Paese più colpito, le vittime accertate sono sei e c’è un disperso. Un’altra persona è annegata in Polonia e un vigile del fuoco è rimasto ucciso in Austria mentre tentava di portare soccorso. Almeno una persona ha perso la vita mentre altre sette risultano disperse nella Repubblica Ceca per frane e alluvioni innescate dalla tempesta Boris, che ha colpito una vasta zona dell’Europa centro-orientale. Lo rendono noto le autorità di Praga. E con il passar delle ore aumenta il numero delle vittime, dei dispersi e degli sfollati.
La tempesta Boris – Gli altri Paesi da giorni in lotta con l’acqua, la pioggia quasi incessante e quella dei fiumi in piena, sono Repubblica ceca, Slovacchia e Ungheria. In tilt in molte aree trasporti e servizi, compresa la corrente elettrica. Le immagini delle inondazioni mostrano interi quartieri allagati, strade sommerse dall’acqua, gente con l’acqua fino alle ascelle, dighe improvvisate per fermare l’innalzamento dei corsi d’acqua, persone in cerca di un rifugio. Il Danubio e i suoi affluenti sono bombe d’acqua a orologeria e le autorità di mezza Europa si stanno affannando per rafforzarne gli argini con il timore di una piena superiore a quella del 2013, la peggiore in 500 anni che causò decine di morti e dispersi e decine di migliaia di sfollati.
I danni del cambiamento climatico – «Stiamo di nuovo affrontando gli effetti del cambiamento climatico, sempre più presenti nel continente europeo, con conseguenze drammatiche», ha affermato il presidente rumeno Klaus Iohannis, mentre il sindaco della città con più vittime, Galati, ha parlato di una «catastrofe di proporzioni epiche». Il ministro degli Interni rumeno ha affermato che nella regione sono state colpite più di 6.000 famiglie e 15.000 persone. In Austria, dove è morto il vigile del fuoco, in alcune zone del Tirolo è caduto un metro di neve, mai così tanta a settembre, un settembre in cui fino a pochi giorni fa si toccavano i 30 gradi anche in montagna.
Mobilitato l’esercito – In Polonia è crollata una diga e un’altra era tracimata ieri sera: la polizia ha iniziato a evacuare i residenti bloccati nella zona utilizzando un elicottero. Ovunque è stato mobilitato l’esercito. In Repubblica ceca 4 persone risultano disperse. Nella vicina Slovacchia, è stato dichiarato lo stato di emergenza nella capitale Bratislava. L’Ungheria ha mobilitato 17.000 militari al lavoro per rafforzare gli argini nell’intento di prevenire il peggio. Ai volontari è stato invece suggerito di spostarsi solo dietro espressa richiesta, e alla popolazione si suggerisce di restare in casa. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen ha espresso in un messaggio su X la sua «solidarietà a tutte le persone colpite dalle devastanti inondazioni» e ha dichiarato che «l’Ue è pronta a fornire sostegno».
Il bollettino – Una persona e annegata in Polonia e altre quattro risultano disperse nella vicina Repubblica Ceca, colpita da piogge torrenziali e dall’innalzamento dei fiumi a causa della tempesta Boris, hanno annunciato domenica le autorita di entrambi i Paesi. La tempesta sta colpendo tutta l’Europa centrale e orientale, causando danni e inondazioni in Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia e Romania. Sabato ha gia causato la morte di quattro persone nel sud-est della Romania. Migliaia di persone sono state evacuate e le operazioni continuano anche domenica in Polonia e nella Repubblica Ceca, dove centinaia di migliaia di case sono senza elettricita.
«Abbiamo il primo decesso confermato per annegamento, nella regione di Klodzko», al confine tra Polonia e Repubblica Ceca, ha dichiarato domenica mattina il primo ministro polacco Donald Tusk, che da sabato sta attraversando il sud-ovest del Paese, il piu colpito dalle inondazioni. Nella Repubblica Ceca, la polizia ha segnalato quattro dispersi: tre in un’auto travolta da un fiume nella citta di Lipova-Lazne, nel nord-est del Paese, e un uomo travolto da un torrente in piena nel sud-est.
La situazione e particolarmente grave nel nord-est del Paese, dove gran parte della citta di Opava e stata evacuata a causa dello straripamento dell’omonimo fiume. Nel sud della Repubblica Ceca, una diga e straripata e l’acqua ha inondato citta e villaggi a valle. Nel sud-ovest della Polonia, le acque hanno tracimato le dighe nelle citta di Glucholazy e Ladek Zdroj. Nella regione di Klodzko e stato necessario evacuare circa 1.600 persone.
Le autorita polacche hanno richiesto l’intervento dell’esercito per supportare i vigili del fuoco sul posto. Le forti piogge sono iniziate venerdi e si prevede che dureranno almeno fino a lunedi nella Repubblica Ceca e in Polonia

