Lunedì 16 settembre 2024
articolo: https://www.today.it/attualita/patente-punti-cantieri-rinvio-maggioranza.html
La patente a punti per l’edilizia dovrebbe scattare da ottobre, ma i tre partiti di maggioranza hanno avanzato la richiesta di posticipare l’entrata in vigore della norma
La maggioranza di governo vuole rinviare di tre mesi l’avvio del sistema della patente a crediti per le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili, che sarà obbligatorio dal primo ottobre 2024. È quanto previsto da tre emendamenti identici al decreto omnibus presentati alle commissioni Bilancio e Finanze del Senato da Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega, che propone di sostituire la data con 1° gennaio 2025. L’opposizione, invece, chiede tempi più lunghi: due proposte, presentate dalle Autonomie e dal Pd, chiedono un rinvio fino al primo aprile 2025. Come detto, però, salvo cambiamenti, la misura, inserita nella bozza del decreto Pnrr discusso il 26 febbraio in Consiglio dei ministri, scatterà dal primo ottobre 2024.
Il posticipo della patente a punti per l’edilizia – La “patente a punti” o a “crediti” per operare nei cantieri è stata pensata per assicurare ai lavoratori un ambiente di lavoro più sicuro e, soprattutto, porre fine alle morti bianche. Perché negli ultimi anni, il numero dei decessi nei cantieri italiano è incrementato esponenzialmente. A dirlo sono i numeri. Come mostrano le tabelle sottostanti (fonte Inail), nel primo semestre del 2024 ci sono state 52 decessi nei cantieri, rispetto alle 29 persone impiegate nell’edilizia morte tra il gennaio e giugno del 2023.

Sempre l’Inail ci restituisce un quadro sconcertante sugli incidenti sul lavoro nel settore delle costruzioni. Anche le denunce degli infortuni negli ultimi anni sono aumentate, come mostra la tabella sottostante: nel solo mese di luglio del 2024 ci sono state 1679 denunce di infortunio, rispetto alle 1383 nello stesso periodo dell’anno precedente.

Cosa è la “patente a punti” per le imprese – Ma torniamo alla “patente a punti” o a “crediti” per operare nei cantieri. Come funziona? La patente verrà rilasciata, in formato digitale, dalla competente sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro. Devono esserci alcuni requisiti: iscrizione alla camera di commercio industria e artigianato; adempimento degli obblighi formativi; possesso del documento unico di regolarità contributiva in corso di validità (Durc); possesso del documento di valutazione dei rischi (Dvr); possesso del documento unico di regolarità fiscale (Durf). La patente, si legge nella bozza del provvedimento, “è dotata di un punteggio iniziale di trenta crediti e consente” alle imprese e ai lavoratori autonomi “di operare nei cantieri temporanei o mobili, con una dotazione pari o superiore a 15 crediti“.
C’è però un’eccezione. Secondo la bozza le imprese in possesso dell’attestato di qualificazione Soa, ovvero della qualificazione che autorizza un’azienda del settore delle costruzioni a concorre alle gare d’appalto pubbliche, non sono tenute al possesso della patente a punti per la sicurezza sul lavoro. Le Società organismi di attestazione (Soa) sono organismi di diritto privato che, su autorizzazione dell’Autorità nazionale anticorruzione, accertano l’esistenza nei soggetti esecutori di lavori pubblici degli elementi di qualificazione, ossia della conformità dei requisiti alle disposizioni comunitarie
Quanti “punti” costa un morto sul lavoro – Il sistema pensato ricalca quello della licenza di guida: più grave è l’infrazione, più punti vengono tolti. “La patente – si legge nella bozza – subisce le decurtazioni correlate alle risultanze degli accertamenti e dei conseguenti provvedimenti definitivi emanati nei confronti dei datori di lavoro, dirigenti e preposti dell’impresa o del lavoratore autonomo“.
Se è riconosciuta la responsabilità per un incidente mortale si perdono 20 crediti; se l’infortunio causa un’inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale allora si perdono 15 crediti; se la conseguenza è lo stop per più di quaranta giorni allora sono scalati 10 crediti.
Nei casi di morti bianche o inabilità permanenti come conseguenza dell’incidente, l’ispettorato nazionale del lavoro “può sospendere, in via cautelativa, la patente fino a un massimo di dodici mesi. L’ispettorato nazionale del lavoro definisce i criteri, le procedure e i termini del provvedimento di sospensione. Ciascun provvedimento di cui al presente comma deve riportare i crediti decurtati. Gli atti e i provvedimenti emanati in relazione al medesimo accertamento ispettivo non possono nel complesso comportare una decurtazione superiore a 20 crediti“.
I crediti decurtati possono essere reintegrati a seguito della frequenza di corsi che consentono di riacquistare cinque crediti alla volta. La patente viene incrementata di un credito per ciascun anno successivo al secondo, sino a un massimo di dieci crediti, qualora l’impresa o il lavoratore autonomo non siano stati destinatari di provvedimenti sanzionatori.



