Sven-Goran Eriksson, morto a 76 anni l’ex allenatore: aveva un cancro al pancreas. L’ultimo messaggio: «Vivete la vita fino in fondo»

Eriksson, in Italia è stato il tecnico della Lazio campione d’Italia nel 2000, ma anche di Roma, Sampdoria e Fiorentina
Morto Sven-Goran Eriksson, l’ex allenatore aveva 76 anni. A gennaio aveva annunciato di essere malato di cancro e solo poche settimane fa aveva svelato di essere allo stadio terminale. Da vivere gli resterebbe solo un anno di vita, aveva dichiarato ai microfoni della radio svedese P1: «Tutti avevano capito che non stavo bene, immaginavano fosse cancro e lo è. Devo lottare finché potrò». Purtroppo la malattia ha preso il sopravvento e così lo svedese, il primo allenatore straniero della nazionale inglese, non c’è l’ha fatta e si è spento lunedì 26 agosto.
Il lutto – A dare la notizia la BBC, «Una notizia terribilmente triste ci giunge: Sven-Goran Eriksson è morto all’età di 76 anni.
L’ex allenatore dell’Inghilterra è morto questa mattina nella sua casa circondato dai suoi cari», scrive l’emittente pubblica inglese. Eriksson, che in Italia ha allenato Lazio, Sampdoria e Roma, pochi mesi fa aveva annunciato di essere affetto da un tumore incurabile
Il messaggio – Solo lo scorso 21 agosto era stato diffuso un video di Eriksson in un documentario sulla sua vita intitolato “Sven”,in cui ha lasciato un messaggio che ha il sapore dell’addio.
«Ho avuto una bella vita, sì», dice Eriksson. «Penso che tutti noi abbiamo paura del giorno in cui moriremo. Ma la vita riguarda anche la morte. Dovete imparare ad accettarlo, per quello che è. Speriamo che alla fine la gente dica: ‘Sì, era un brav’uomo’. Ma non tutti lo diranno. Spero che mi ricorderanno come un uomo positivo».Sorridi», ha aggiunto. «Grazie di tutto: allenatori, giocatori, pubblico. È stato fantastico. Prendetevi cura di voi stessi, prendetevi cura della tua vita e vivetela. Fino alla fine».
Sven-Goran Eriksson ha detto il suo ultimo emozionante addio e ha detto come vorrebbe che le persone lo ricordassero.
“Ho avuto una bella vita. Penso che siamo tutti spaventati dal giorno in cui moriremo, ma la vita riguarda anche la morte. Devi imparare ad accettarla per quello che è.Spero che alla fine la gente dirà, sì, era un brav’uomo, ma non tutti lo diranno.
“Spero che mi ricorderete come un ragazzo positivo che cercava di fare tutto il possibile do. Non dispiacetevi, sorridete. Grazie di tutto, allenatori, giocatori, il pubblico, è stato fantastico. Prendetevi cura di voi stessi e prendetevi cura della vostra vita. E vivetela. Ciao.”







