“Volevano salvare una famiglia, la cui abitazione era messa in pericolo dalle fiamme. Ma sono caduti in un dirupo e sono stati avvolti dalle fiamme“. Sono le parole del sindaco di Nova Siri (Matera), Antonello Mele, riferendosi alla morte di due vigili del fuoco in contrada Cozzuolo, 17 luglio 2024. Secondo quanto si è appreso, entrambi avevano 45 anni ed erano in Matera. ANSA/SINDACO NOVA SIRI/ANTONELLO MELE
I due sono caduti in un dirupo e sono stati travolti dalle fiamme
Questo pomeriggio, durante le operazioni di spegnimento di un incendio di vegetazione nel comune di Nova Siri, contrada Cozzuolo, in provincia di Matera, due vigili del fuoco hanno perso la vita. Da accertare la dinamica dell’evento, fanno sapere gli stessi vigili del fuoco. Secondo quanto si è appreso, entrambi avevano 45 anni ed erano di Matera.
Chi sono i vigili del fuoco morti – Si chiamavano Giuseppe Lasalata e Antonio Martino i due vigili del fuoco, entrambi di Matera e 45enni, morti mentre erano impegnati a spegnere un incendio a Nova Siri. Lavoravano nel distaccamento di Policoro. Sul posto sono al lavoro i Carabinieri, coordinati dal pm di Matera Annafranca Ventricelli.
La Protezione Civile raccomanda di tenere le finestre chiuse e di non utilizzare i condizionatori a presa d’aria esterna nella zona di Casal Lumbroso, il quartiere di Roma dove oggi pomeriggio si è sviluppato un maxirogo di sterpaglie con un’alta colonna di fumo.
Sul posto sono intervenute le squadre dei vigili del fuoco, le pattuglie della Polizia Locale e i volontari della Protezione Civile per il supporto allo spegnimento. A titolo precauzionale la Protezione Civile raccomanda alla popolazione presente nel raggio di 3 chilometri dalla zona dell’incendio (Municipi XII, zone dell’XI e del XIII) di: non sostare nei pressi dell’area interessata dall’incendio; mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti; non utilizzare al momento i condizionatori a presa d’aria esterna; limitare le attività all’aperto, con particolare riguardo a quelle di natura ludico-ricreativa, vista la concomitanza con l’ondata di calore di livello rosso. Nella zona interessata è stato attivato il monitoraggio dell’aria da parte di Arpa Lazio, i cui risultati saranno pubblicati sul sito Arpa Lazio nel corso dei prossimi giorni.
Ancora incendi a Roma. A Casal Lumbroso coinvolti due capannoni. Fumo e cenere in diverse zone
Super lavoro per la protezione civile capitolina e per i vigili del fuoco. I roghi più gravi sulla Prenestina e a Casal Lumbroso dove sono stati allertati anche i tecnici Arpa
Roma brucia ancora. Come in un copione stanco e ripetitivo, in quest’ennesima giornata bollente di luglio, il bollettino degli incendi in città è pieno e corposo. Simili le modalità, con sterpaglie, terreni e parchi a bruciare. Uno dei roghi però ha finito per coinvolgere anche due capannoni con l’allertamento anche dei tecnici Arpa.
#Roma, #incendio vegetazione in zona Casal Lumbroso – Massimina, prosegue il lavoro dei #vigilidelfuoco: situazione sotto controllo, in corso le operazioni di spegnimento nei 2 capannoni coinvolti dalle fiamme, in bonifica l’area ricca di vegetazione [#17luglio 19:30] pic.twitter.com/7jsiPkFVwz
Le fiamme Casal Lumbroso – Allarmanti le immagini da Roma ovest dove diverse squadre delle associazioni di protezione civile capitolina e dei vigili del fuoco sono intervenute nella zona di Casal Lumbroso per un rogo di sterpaglie. Un’alta colonna di fumo, spostata dal vento, ha invaso i cieli di Roma ovest. Emblematico lo scatto che pubblichiamo proveniente da un noto parco acquatico della zona dove le attenzioni dei bagnanti si sono rivolte, tra spavento e curiosità al cielo. Anche dal raccordo la nube ha destato parecchio allarme.
Non solo sterpaglie – Il rogo, scoppiato poco dopo le 14 in via Casal Lumbroso 219, ha investito anche dei rifiuti abbandonati sul terreno, provocando anche una colonna di fumo nero. Secondo quanto riferito dai vigili del fuoco anche due capannoni sono stati investiti dalle fiamme. La polizia locale spiega che una fabbrica – uno dei due capannoni appunto – sarebbe rimasta pesantemente danneggiata. Il fumo nero allarma i residenti. Le autorità hanno allertato i tecnici dell’Arpa che effettueranno i doverosi rilievi in zona.
Per precauzione i residenti nelle abitazioni adiacenti al rogo sono stati evacuati. Sul posto è intervenuto anche personale del 118 per soccorrere i cittadini intossicati. Dalle 15.40 è attivo un elicottero che, con diversi lanci d’acqua, sta aiutando il personale di terra.
Sul posto anche le pattuglie del XII gruppo Monteverde della polizia locale di Roma Capitale per le chiusure stradali, i carabinieri e la polizia di Stato. Risulta chiuso il tratto di via del Casale Lumbroso tra via di Malagrotta e via Tullio Ascarelli
Da ovest a est di Roma. Incendi in due punti. Su via Prenestina – altezza Colli Monfortani, si è sviluppato un rogo a bordo strada, allargatosi poi alle sterpaglie adiacenti. Sul posto le squadre dei vigili del fuoco.
In molte zone della città si segnala pioggia di cenere e l’aria invasa dal fumo.
Incendio a Tor Vergata – E per la quarta volta negli ultimi 20 giorni le fiamme hanno interessato i terreni adiacenti all’università di Tor Vergata, in via Guido Carli per la precisione. Tanto fumo che ha lambito anche le aule del secondo ateneo romano e il terreno adiacente a Le Vele di Calatrava. Sul posto diverse squadre della protezione civile di Roma Capitale. Secondo quanto si apprende il rogo è partito dalla rotatoria di di via Guido Carli, estendosi poi nei terreni verso il Cnr di via del Fosso di Cavaliere e verso la Roma – Napoli.
Le parole del presidente rossonero: «Un periodo terribile fin quando Elliott è subentrata e mi ha chiesto di fare il presidente».
“La mia storia con il Milan è iniziata in quella nefasta epoca di Yonghong Li. Io sono entrato nel Consigli di Amministazione del club per conto di Elliott e ho vissuto veramente un anno di passione. Ci sono tutta una serie di obblighi e noi non eravamo mai con i conti in ordine. All’ultimo secondo dell’ultimo minuto arrivavano cinque milioni che ci consentivano di iscriverci al campionato”. Lo ha detto il presidente del Milan Paolo Scaroni a margine dell’evento di presentazione delle celebrazioni per i 125 anni del club rossonero.
“Un periodo terribile fin quando Elliott è subentrata e mi ha chiesto di fare il presidente: era il 22 luglio 2018 e mi sono presentato all’assemblea dove c’erano azionisti con i musi lunghi e pochi giornalisti. Venivamo da cinque anni senza Champions, forse erano stati gli anni più bui del Milan. So che i tifosi vogliono tutto, anche io vorrei vincere tutte le partite. Ora qualche passetto in avanti lo abbiamo fatto, abbiamo vissuto un grande emozione con lo Scudetto. Sono presidente da sei anni, il quarto più longevo della storia del Milan. Vorrei andare sul podio”.
“Festeggiare 125 anni è una grande festa. Siamo un’istituzione iconica e storica, ma siamo riusciti a rimanere giovanissimi. Questo è il miracolo. Sappiamo ancora suscitare passione ed emozioni. Sono circondato da persone che manifestano una passione davvero rara. Festeggiare i nostri 125 ci proietta anche al futuro, non ci fa guardare solo al nostro glorioso passato. Rimaniamo sempre il grande club di Milano, non ne conosciamo altri (sorride, ndr)”.
“Scontro FIGC-Lega Serie A? Io ho un pensiero semplice e banale. Tutto il calcio italiano vive della Serie A. Noi paghiamo tutto, dilettanti, Serie C, arbitri. I soldi arrivano solo da noi. Pagare il conto di tutto e non contare niente mi è sempre sembrato strano”.
“Non contare nulla in Figc è assurdo, non contiamo nulla neppure per ciò che riguarda noi stessi. Su questo aspetto in Lega Serie A, che siamo sempre un po’ litigiosi, c’è accordo all’unanimità”, spiega. Poi il presidente Scaroni ricorda quanto sia necessario fare passi avanti nel calcio italiano: “Guardiamo al futuro, alla crescita di un sistema calcio che ha perso colpi. La Premier di diritti incassa 2miliardi e 200 milioni, la Serie A 200 milioni, un undicesimo. Abbiamo fatto passi da gambero”.
Il fatto è successo intorno alle 6. Sul posto vigili del fuoco e forze dell’ordine. La protezione civile invita a tenere chiuse le finestre
Un grave incendio è divampato questa mattina alle 6 in via Albera ad Azzano Decimo. Il fumo sta attraversando l’intero centro del paese e si sta dirigendo verso sud ovest (verso Fagnigola). La protezione civile consiglia di evitare di aprire le finestre fino a comunicazione da parte delle autorità locali, e di non avvicinarsi alla zona per permettere ai mezzi di soccorso di operare in sicurezza.