Meteo. Caldo record, l’Italia nella morsa dell’anticiclone anche la prossima settimana: «Picco in arrivo». Temperature alle stelle

Caldo e afa non danno tregua, ma quando finiranno? Le previsioni meteo non concedono tregua. Arrivato sulle regioni centrali e meridionali ormai da alcuni giorni, l’anticiclone africano è destinato a intensificarsi raggiungendo il picco nella prossima settimana. E’ anche destinato a diventare una presenza costante dell’estate nei prossimi anni, indicano le previsioni di meteorologi e climatologi, rendendo il Sud sempre più arido e nello stesso tempo portando con sé afa dovuta a un elevato tasso di umidità.

Caldo e afa non daranno tregua, le previsioni – In questa estate 2024 l’Italia è divisa in due, con le regioni del Centro-Sud sotto l’influenza dell’anticiclone africano e quelle settentrionali che risentono dell’influenza delle perturbazioni che attraversano l’Europa centrale. Per questo «il Nord è caratterizzato da un’estate dinamica, con ondate di caldo veloci e intervallate da precipitazioni intense, mentre al Centro Sud le temperature elevate sono una conseguenza dell’anticiclone sub-tropicale, o anticiclone africano, che la prossima settimana sì intensificherà e che si spingerà più a Nord, su tutta la penisola», dice all’ANSA il fisico dell’atmosfera Lorenzo Giovannini, dell’Università di Trento.
«Fino a venerdì-sabato della prossima settimana ci aspettiamo temperature elevate, più alte a Sud. Di per sé – prosegue – non saranno valori eccezionali, tranne alcuni picchi, ma saranno persistenti». L’anticiclone africano promette di essere una presenza costante in estate anche nei prossimi anni. «Se in passato si spostava verso Nord con picchi isolati, negli ultimi anni il Centro e il Sud Italia sono sempre più interessati dalla sua influenza».
Il clima in Italia: come è cambiato, parlano gli esperti – Si annuncia così una tendenza molto diversa da quella osservata in passato, quando in estate dominava l’anticiclone delle Azzorre, che dall’Atlantico portava sull’Italia la più mite aria oceanica. I modelli climatici indicano un’Italia sempre più dominata dall’anticiclone africano e con estati sempre più secche. La grande differenza rispetto all’anticiclone delle Azzorre è che quello africano porta con sé temperature più elevate e alza il tasso di umidità, osserva il meteorologo Andrea Giuliacci di Meteo.it. In generale «in una situazione di alta pressione, ossia quando la colonna d’aria viene premuta con una forza maggiore sulla superficie, come tutti i fluidi tende a scaldarsi. Questa dinamica è alla base di quanto avviene in estate“.
A decidere se l’estate sarà mite o torrida è l’anticiclone, osserva Giuliacci: «Quello delle Azzorre, che arriva dall’oceano Atlantico con un movimento da Ovest verso Est, porta aria che non contribuisce ad aumentare il caldo, mentre l’anticiclone africano che si muove da Sud a Nord – osserva Giuliacci – trascina aria molto calda, che porta a temperature più alte, e contiene un’alta concentrazione di umidità, della quale si carica soprattutto passando sul Mediterraneo».

