Il sisma è stato registrato alle 8.09, ora italiana, in mare nel sud dell’isola
Terremoto a Creta
Una forte scossa di terremoto ha colpito l’isola di Creta. Il sisma di magnitudo 4.3 è stato registrato alle 8.09, ora italiana, in mare nel sud dell’isola dall’Istituto geodinamico dell’Osservatorio nazionale di Atene.
L’epicentro del terremoto è stato registrato a 25 chilometri a sud-ovest di Paleochora, nella prefettura di Hania. La profondità stimata è stata a 9,4 chilometri. Non sono stati segnalati feriti o danni.
Terremoto con epicentro nel Lago di Como (foto archivio)
L’epicentro del sisma è stato localizzato a 7 chilometri di profondità, tra Lierna e Olivero Lario
Una scossa di terremoto sotto il lago di Como. Nella notte i sismografi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno registrato una scossa sismica. L’epicentro è stato localizzato a 7 chilometri di profondità, tra Lierna, sulla sponda orientale del ramo lecchese del Lario, e Limonta di Oliveto Lario, dall’altra parte del lago. Il sisma si è cioè verificato sotto il lago di Como.
È successo poco dopo le 4, alle 4.09 e 22 secondi per la precisione. Si è trattato di una scossa di una magnitudo di2.5 della scala Scala Richter, un’intensità molto modesta. Non si sono quindi registrati danni né richieste di intervento ai vigili del fuoco, e in pochi sono riusciti a percepirla. Non si sono verificati fenomeni anomali neppure nel lago.
I banditi hanno chiuso la famiglia Baggio in una stanza e sono stati nell’abitazione di Altavilla Vicentina per 40 minuti: Baggio è stato colpito alla fronte dal calcio di una pistola
Roberto Baggio e la sua famiglia sono stati vittime giovedì sera di una violenta rapina mentre stavano guardando la partita Italia-Spagna valida per l’Europeo di calcio che si sta giocando in Germania.
L’incubo per il cinquantasettenne è iniziato verso le 22 quando una banda di almeno cinque persone, tutte armate, ha fatto irruzione nella villa del calciatore ad Altavilla Vicentina (ecco com’è la casa). Si tratterebbe di una banda di professionisti viste le modalità con cui hanno operato: il colpo potrebbe essere stato studiato nei minimi dettagli e la scelta di entrare in azione durante il match degli azzurri non sarebbe casuale.
La violenta colluttazione – Non appena i rapinatori sono entrati in casa, il «Divin Codino» ha tentato di affrontare uno di loro: dopo una brevissima colluttazione, il rapinatore lo ha colpito in fronte con il calcio di una pistola, provocandogli una ferita profonda, poi lui e i suoi familiari sono stati chiusi in una stanza. Intanto i malviventi hanno messo sottosopra ogni stanza rubando orologi, gioielli e denaro. Ancora non è possibile quantificare il bottino. Quando il calciatore ha capito che i rapinatori se ne erano andati ha sfondato la porta e ha chiamato i carabinieri.
A intervenire i militari della compagnia di Vicenza, che hanno ascoltato Baggio e i suoi familiari, oltre ad aver già acquisito tutte le immagini della videosorveglianza. Il campione è stato portato al pronto soccorso di Arzignano, dove è stato medicato con alcuni punti di sutura in fronte. Per gli altri familiari solo tanto spavento ma nessuno è rimasto ferito. Baggio è sposato da 34 anni con la moglie Andreina e la coppi ha tre figli: Valentina, Mattia e Leonardo.
Da alcuni giorni non funziona il sistema Siss. L’assessorato al Welfare: “Problema informatico alla piattaforma nazionale con disservizi in molte regioni”. Ma il sindacato dei medici Snami non ci sta: “Noi e i cittadini siamo al limite, da anni diciamo che ci sono problemi nel sistema”
Troppe ricette e certificati che non si riescono a fare ai pazienti.Da alcuni giorni il sistema informatico della sanità lombarda per la medicina di base è andato in crisi. E ora i medici di famiglia lombardi denunciano: “Medici e cittadini sono al limite. Se non si fa qualcosa, subito, per migliorare le cose non potremo fare altro che proclamare lo stato di agitazione e scendere in piazza”.
Da Palazzo Lombardia una breve nota tecnica firmata dalla Direzione Welfare si limita a dire che “a causa di un problema informatico della piattaforma nazionale che ha creato disservizi in molte regioni, nella giornata di oggi anche in Lombardia è stata limitata l’operatività del servizio di ricetta elettronica. La stessa problematica aveva interessato i sistemi nella giornata di martedì”.
La colpa, dunque, secondo la Regione sarebbe di altri. Ma la spiegazione è del tutto insufficiente per i medici di base e per i loro pazienti. Una lettera firmata dal presidente del sindacato dei medici di famiglia Snami, Carlo Roberto Rossi, sottolinea come stiano arrivando da tutte le province della regione “lamentele in ordine ai continui e gravissimi malfunzionamenti del Siss. Per la verità, sono molti anni che lo scrivente sindacato continua ad evidenziare le problematicità del sistema; e Regione non trova di meglio che profferire risposte evasive, oppure, addirittura, si afferma che tutto va bene e che nessun altro si lamenta.Il fatto è che la misura è ormai colma”.
Dal 17 giugno, dicono i medici, soprattutto al mattino, negli studi non si riescono a fare ricette smaterializzate, non si riesce a consultare il fascicolo sanitario elettronico e non si riescono a fare i certificati di malattia telematici. La pazienza è finita, manda a dire il sindacato alla Regione del governatore Fontana, perché “il carico burocratico, anche a causa di questi disservizi, è ormai al limite estremo delle possibilità di qualsiasi medico di assistenza primaria, ma anche di qualsiasi medico che lavori nelle strutture pubbliche e debba utilizzare il Siss”.
E ancora, l’accusa: “È davvero vergognoso che ancora oggi, nel 2024, dopo così tanti anni di funzionamento, il sistema ancora vada continuamente in crash. Ci chiediamo perché i responsabili non vengano immediatamente rimossi. Perché si tolleri l’intollerabile. Perché medici e cittadini debbano continuamente essere vittime dei malfunzionamenti, senza che si possa fare alcunché per migliorare la situazione”.