ROCCELLA IONICA, 17 giugno 2024
Al largo della Libia soccorsa un’altra imbarcazione, 10 i morti
Una cinquantina di migranti risultano dispersi a causa del ribaltamento, a circa cento miglia dalla costa della Calabria, della barca a vela sulla quale viaggiavano.
In soccorso dell’imbarcazione é giunto un mercantile che ha trasferito successivamente i 12 migranti superstiti – tra cui una donna incinta – su un’unità della Guardia costiera che è poi approdata a Roccella Ionica.
In porto é arrivato anche il cadavere di una donna morta dopo essere finita in mare.
Sono state attivate adesso le ricerche delle persone disperse, ma, al momento, non ne é stata recuperata nessuna.
I migranti che viaggiavano a bordo dell’imbarcazione erano partiti nei giorni scorsi da un porto della Turchia. Di quanto é accaduto è stata informata la Procura della Repubblica di Locri, che sta coordinando l’attività investigativa.
La nave Ocean Viking ha invece soccorso, questa mattina, 54 migranti, tra cui 28 minori non accompagnati, da un gommone sovraffollato, avvistato con un binocolo dal ponte, in acque di ricerca e salvataggio libiche. Lo fa sapere la ong Sos Mediterranee.
La nave Nadir soccorre 54 migranti, a bordo 10 morti
ROMA, 17 giugno 2024,
I cadaveri erano nel ponte inferiore della barca
La nave Nadir ha soccorso a largo della Libia e a sud di Lampedusa 54 persone, tra cui una donna e un minore, a bordo di un’imbarcazione di legno in difficoltà.
“Il salvataggio è arrivato troppo tardi per 10 persone“, fa sapere la ong ResQship.
Due delle persone soccorse erano prive di sensi e hanno dovuto essere liberate con un’ascia.
I 54 sopravvissuti che sono stati sbarcati dalla motovedetta Cp306 della guardia costiera a molo Favarolo. Sulla loro stessa imbarcazione, salpata da Zawia in Libia, sono stati trovati una decina di cadaveri. Secondo i sopravvissuti, che vengono sentiti in questi minuti dalla guardia costiera e dai poliziotti della squadra mobile, i morti dovrebbero essere 11.
Il gruppo è composto da persone originarie di Bangladesh, Pakistan, Egitto e Siria, che hanno pagato circa 3.500 dollari per mettersi in viaggio su un’imbarcazione di legno di 8 metri. Due i feriti che sono stati già trasportati al poliambulatorio.
I cadaveri sono rimasti a bordo della carretta del mare che viene trainata dalla nave ong Nadir che giungerà al porto in serata. Si stima che dovrebbero impiegare circa 10 ore prima di arrivare sulla maggiore delle isole Pelagie.
Appena lo scorso 8 giugno, la guardia costiera ha trasbordato dalla nave ong Geo Barents, di Medici senza frontiere, altri 11 cadaveri recuperati in acque Sar libiche.