Mercoledì 29 maggio 2024
articolo: https://www.calcioefinanza.it/2024/05/29/ferrero-battaglie-legali-sampdoria/?refresh_ce
Il club aveva fatto trapelare la notizia di un accordo raggiunto, ma Ferrero si oppone ancora e reclama pagamenti per 2,5 milioni di euro.
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La notizia era stata fatta trapelare dalla Sampdoria: raggiunto l’accordo “tombale” tra la vecchia e la nuova proprietà. Il passaggio fondamentale atteso da Matteo Manfredi per chiudere definitivamente con il passato e cominciare il suo percorso autonomo. Ma sull’accordo è subito intervenuto a piedi uniti l’ex patron Massimo Ferrero, spiegando che «non c’è la mia firma. Ho già intrapreso ulteriori iniziative legali, civili e penali. Lo faccio annullare».
In realtà – spiega Il Secolo XIX – una firma che balla c’è, quella che Ferrero sostiene di avere messo la settimana scorsa su un documento, «mai restituito controfirmato». Ferrero reclama alcuni suoi stipendi da presidente, circa 2,5 milioni complessivi, voce che non rientra negli accordi “tombali”. Manfredi ieri ha scelto di non rilasciare commenti.
La fumata bianca è stata pubblicizzata anche perché doveva arrivare agli occhi e alle orecchie sia degli investitori di Singapore già operativi e sia di tutti quei potenziali investitori che sarebbero pronti a entrare nel club blucerchiato, ma in ogni caso non volevano farlo con un Ferrero ancora presente nel capitale azionario.
Gli accordi prevedono infatti anche che la Blucerchiati Spa, controllante della Sampdoria e a sua volta controllata da Gestio Capital, acquisisca, a un prezzo assolutamente simbolico, anche il 21,86% di azioni residue ancora nella disponibilità di Ssh Holding, la vecchia controllante della Sampdoria riconducibile al trustee Gianluca Vidal e quindi a Ferrero. Salendo in questo modo al 99,96%, la parte restante è quella dei piccoli azionisti.
Ieri mattina le parti si sono riviste per la terza volta al Tribunale di Milano. La sensazione era che si andasse verso un rinvio, a causa di alcuni tecnicismi che non erano stati risolti nei giorni precedenti. I maggiori non di natura economica, gli accordi sotto questo profilo erano stati già raggiunto lunedì della settimana scorsa, quando era trapelato da Milano un evidente ottimismo sulla chiusura della trattativa. Ottimismo ampiamente giustificato, come si è visto ieri. Ma legati alla rinuncia ad alcune azioni di responsabilità da parte di Ssh Holding, fondamentali per considerare “tombale” questo accordo.
Tuttavia, la veemente reazione negazionista di Ferrero ha generato ansia e apprensione. Da ieri e fino a ottobre le controparti dovranno dare esecuzione agli accordi, formalizzandoli attraverso una serie di adempimenti preliminari. Sul contenuto degli accordi vige una rigida clausola di riservatezza. Considerando però i contenuti della trattativa già emersi nei mesi scorsi, tanto per cominciare ci sarà la rinuncia da ambo le parti ad ogni azione legale, esposti e querele comprese, in essere o futuri. E a ogni azione di responsabilità in essere o futura.
Sampdoria rimborserà a Ssh i suoi crediti, riconosciuti dalla giudice. Ssh oltre a trasferire alla Blucerchiati il 21,86% delle azioni, cederà alla Sampdoria il contratto di “lease back” con Leasint sul Baciccia, che una volta saldate le ultime rate (per circa 9 milioni) tornerà in possesso del club blucerchiato. Tra gli altri adempimenti da intraprendere nelle prossime settimane per dare esecuzione agli accordi, la Sampdoria dovrà liberare da ogni ipoteca la vecchia sede di Corte Lambruschini che passerà quindi a Ssh, insieme ai diritti litigiosi del contenzioso tra Lega Serie A e alcuni broadcaster per i diritti tv per l’estero 2018/21.