articolo: https://www.today.it/cronaca/roma-primavera-video-hard-giocatore-impiegata-licenziata.html
Sulle chat dei calciatori rimbalzava il video a luci rosse di una dipendente della società di Trigoria, che appariva in intimità con il fidanzato. Il filmato le sarebbe stato sottratto dal telefono
È bufera sulla As Roma dopo la decisione di licenziare un’impiegata vittima di quello che appare configurabile come un reato contro la privacy. Un giocatore della Roma Primavera avrebbe sottratto dal telefono della donna un video hard in cui quest’ultima appariva in intimità con il fidanzato, per poi diffondere le clip nelle chat con i compagni calciatori. La decisione del club è però stata quella di licenziare la vittima.
La storia è stata resa pubblica dal Fatto Quotidiano: “Raccontano – si legge nel pezzo firmato da Alessandro Mantovani – di una riunione a Trigoria nella quale un giocatore della Primavera avrebbe confessato tra le lacrime, davanti a diverse persone, di essere stato lui a sottrarre il filmato dal telefonino della ragazza, chiesto in prestito per chiamare il suo procuratore, quindi a farlo girare tra i suoi compagni delle giovanili. Da lì poi è arrivato ad altri e ad altri ancora. Raccontano anche di pesanti commenti a sfondo sessuale sui social e sulle chat interne”.
Il licenziamento per “incompatibilità ambientale” – La donna è stata licenziata con la motivazione della “Incompatibilità ambientale“.” È stato portato all’attenzione della direzione risorse umane e dei vertici aziendali un video che inconfondibilmente La ritrae nel compimento di atti sessuali. Purtroppo, ci risulta che tale video sia stato visionato da gran parte del personale e dei giocatori della Società“.
Il licenziamento della dipendente della As Roma arriva in Parlamento: indignazione bipartisan
articolo di Gabriella Cerami: https://roma.repubblica.it/cronaca/2024/03/14/news/licenziamento_dipendente_as_roma_video_hard_parlamento-422313022/?ref=RHLF-BG-P11-S2-T1

Contro la decisione della società è intervenuto anche il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury: “Il provvedimento venga annullato”
È intervenuto anche il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury: “Mi auguro che nell’ambiente della Roma (altri dirigenti, calciatori e calciatrici, tifosi) ci sarà chi prenderà posizione contro un provvedimento insensato e che questo venga annullato”. Il licenziamento “per incompatibilità ambientale” della dipendente della As Roma dopo che un giocatore della Primavera ha rubato dal suo telefonino immagini intime con il fidanzato per poi diffonderle a Trigoria ha sollevato indignazione bipartisan e sono sempre più le voci di chi chiedono alla società giallorossa, che per adesso non commenta, di reintegrare la lavoratrice
“Ma non vi pare il mondo al contrario questo?”, chiede il deputato del Pd Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera: “Lo trovo un fatto gravissimo che lede ancora una volta la libertà e i diritti ad una donna. Assurdo che a farlo sia una società guidata da una donna, ma in ogni caso una società prestigiosa come la Roma. Attendiamo chiarimenti e auspichiamo un sano ripensamento”.
Per la senatrice dem Cecilia D’Elia, se fosse vero quanto raccontato dal Fatto Quotidiano, “ci troveremmo di fronte ad un episodio di violenza e discriminazione ed è impensabile che la società decida di licenziare la donna. Presenterò immediatamente una interrogazione in Senato per fare luce su questa vicenda e tutelare i diritti di quella lavoratrice”.
Nel centrodestra la senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli afferma che “approvare una legge sul bullismo, il cyberbullismo e il revenge porn serve davvero a poco quando manca la cultura e il rispetto della donna da parte di chi avrebbe l’obbligo, non solo morale, di assicurarli e di diffonderli”.
Alleanza Verdi e Sinistra con la deputata Elisabetti Piccolotti ha presentato un’interrogazione parlamentare: “Che il mondo del calcio sia un ambiente maschilista e misogino non è una novità, ma quanto avvenuto all’AS Roma, se confermato, sarebbe di una gravità inaudita anche dal punto di vista della tutela delle lavoratrici”. Differenza Donna e Assist, l’associazione nazionale atlete, chiedono “l’intervento immediato del Coni e della Figc, per rimediare a questa vergognosa decisione“.
Insorge anche il III municipio di Roma, con le consigliere Martina Testa e Francesca Farchi (Roma futura), l’assessore alla cultura Luca Blasi (Alleanza verdi sinistra) e l’assessore allo Sport Matteo Zocchi: “È un atto ingiusto, discriminante e machista che condanniamo fermamente”.

