04 marzo 2024
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Il presidente sarebbe intervenuto, durante il Gp dell’Arabia Saudita del 2023, per far togliere una penalità inflitta allo spagnolo. La Commissione etica si pronuncerà sul caso nel giro di un mese e mezzo
Mohammed Ben Sulayem, presidente della Fia, è indagato per presunte interferenze su un risultato di una gara di Formula 1. Nello specifico Ben Sulayem sarebbe intervenuto per annullare una penalità inflitta a Fernando Alonso dell’Aston Martin nel Gran Premio dell’Arabia Saudita del 2023.
Ha preteso che venisse tolta una penalità ad Alonso – Secondo l’accusa, denunciata in un rapporto di un funzionario della Fia al comitato etico, Ben Sulayem avrebbe chiamato lo sceicco Abdullah bin Hamad bin Isa Al Khalifa – vicepresidente della Fia per il Medio Oriente e Nord Africa che si trovava in Arabia Saudita per la gara in veste ufficiale – e avrebbe fatto capire di ritenere che la penalità di Alonso (di 10″ per modifiche alla monoposto mentre stava scontando una precedente penalità di 5“) doveva essere revocata. Il ricorso presentato dall’Aston Martin fu poi effettivamente accolto, col pilota spagnolo che si vide restituire la terza posizione ottenuta sotto la bandiera a scacchi alle spalle di Perez e Verstappen.
La Fia si pronuncerà entro un mese e mezzo – Alla base della vicenda potrebbe esserci un’incomprensione nella traduzione dall’italiano. Il rapporto è stato infatti redatto da Paolo Basarri, responsabile della conformità degli atti in pista, che ha scritto che gli era stato riportato da un informatore che Ben Sulayem “ha preteso che gli steward annullassero la loro decisione di assegnare” la penalità ad Alonso. Nel mirino la traduzione del verbo ‘to pretend‘. La Commissione etica dovrebbe prendersi dalle 4 alle 6 settimane per pronunciarsi.