Protesta dei trattori a Bruxelles, scene da guerriglia urbana. Gli agricoltori appiccano roghi, forzano blocco della polizia e assediano palazzi Ue
articolo: https://www.lastampa.it/esteri/2024/02/26/news/protesta_trattori_bruxelles_news-14100046/
La maxi-protesta arriva in concomitanza con il Consiglio Agricoltura che dovrà esaminare le proposte della Commissione europea per alleggerire gli oneri fiscali e burocratici a carico della categoria

Bruxelles, 26 febbraio 2024
A quasi un mese dalla prima protesta degli agricoltori che ha bloccato gran parte di Bruxelles, oggi sono tornati nella capitale con i loro trattori per una nuova manifestazione. Centinaia di veicoli hanno raggiunto la capitale belga in concomitanza con il Consiglio Agricoltura che dovrà esaminare le proposte della Commissione europea per alleggerire gli oneri fiscali e burocratici a carico della categoria.
Gli agricoltori sono impegnati da diverse settimane in una campagna contro le norme ambientali europee troppo rigide e chiedono all’Unione Europea di ritirarsi dagli accordi di libero scambio e, in particolare, all’accordo Mercosur con i Paesi del Sud America. Il trattato tra l’Ue e il Brasile, l’Argentina, l’Uruguay e il Paraguay sarà discusso oggi a Bruxelles e mira a consentire l’ingresso di prodotti a basso costo nei rispettivi mercati e gli agricoltori vogliono fermare definitivamente i negoziati su questo accordo.
26 Febbraio 2024 – articolo di MARCO BRESOLIN , : Protesta dei trattori a Bruxelles, cosa chiedono gli agricoltori all’Unione Europea
Gli aggiornamenti della protesta – Stamani l’obiettivo dei manifestanti è arrivare proprio davanti alla sede del Consiglio, nel Quartiere europeo. Si attendono 1500 trattori provenienti da ogni angolo del Belgio, ma anche da Olanda, Germania e Francia. Le forze dell’ordine hanno blindato tutta la zona. Sono stati chiusi quattro tunnel, arterie vitali del traffico. Così come sono state bloccate le stazioni metro di Schuman e Maelbeek, quelle prossime alle sedi delle Istituzioni europee.
Nel frattempo decine di trattori hanno invaso il centro storico, penetrando fino all’iconica Grand Place. La manifestazione è stata organizzata da Fugea (la Federazione degli allevatori belgi), Fwa (la Federazione vallone dell’agricoltura) e da Fja, la Federazione dei giovani agricoltori. Al sit-in di fronte al Parlamento europeo sarà presente anche una delegazione di Coldiretti. Mentre Confragricoltura terrà oggi a Bruxelles la sua assemblea.
Novecento trattori hanno preso d’assedio il quartiere europeo, provando a forzare i posti di blocco della polizia attorno alle sedi europee alla rotatoria Schuman. Tra fischi, sirene e clacson, i manifestanti hanno incendiato dei copertoni e una barriera di sicurezza, la polizia ha aperto gli idranti per spegnere gli incendi. I manifestanti hanno provato a forzare anche il blocco su rue Froissart, uno degli ingressi della sede del Consiglio Ue di Justus Lipsius, lanciando lacrimogeni e petardi contro gli agenti. Le forze dell’ordine di supporto sono accorse al varco, sbarrato da camionette e grossi mezzi con gli idranti. Gli agricoltori hanno forzato uno dei blocchi della polizia su rue de Pascal, dapprima con alcuni partecipanti entrati a piedi alla protesta e poi direttamente entrando con i trattori, per riversarsi in una via interdetta alla protesta: Chaussee d’Etterbeek. Altri sono riusciti a forzare un blocco all’incrocio tra Avenue d’Auderghem e Rue Belliard, utilizzando i trattori e gettando letame sugli agenti, costretti a retrocedere. Dal Consiglio si sentono ora i clacson dei mezzi agricoli.
Dall’alba sono state intraprese ingenti le misure di sicurezza attorno alle sedi Ue, la polizia non sta lasciando passare nemmeno i giornalisti e i dipendenti delle istituzioni. Per le proteste il briefing della Commissione delle 12 si svolgerà in modalità online.

Presenti anche migliaia di agricoltori italiani, che in un corteo, guidati dal presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini, stanno raggiungendo i pressi del Parlamento europeo. «Siamo qui – spiega Prandini – per chiedere risposte esaustive in tempi certi alle necessità delle nostre aziende e scardinare quei regolamenti che non hanno senso. Per questo abbiamo messo in campo un lavoro costante di mobilitazione, ma anche di rapporto diretto con le istituzioni europee. Una grande organizzazione come la Coldiretti ha il dovere di trasformare la protesta in proposte concrete, nella consapevolezza che la maggior parte delle battaglie cruciali per il futuro delle nostre campagne si combattono proprio a Bruxelles». Per questo, evidenzia il presidente «abbiamo predisposto un documento anche sulla Pac (Politica agricola comune, nrd) dei prossimi anni, che deve essere semplice e in linea con le necessità delle imprese. Dobbiamo dire basta alla contrapposizione tra agricoltura e ambiente voluta da Timmermans, gli agricoltori sono il primo presidio ambientale».
Le misure erano state anticipate da Prandini in una lettera alla presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen. Il Delegato nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, Stefani Parisi, fa sapere l’organizzazione, sarà l’unico italiano a partecipare alle 14.30, insieme ai giovani delegati di altre 10 organizzazioni presenti a Bruxelles, all’incontro con il Commissario Ue all’Agricoltura Janusz Wojciechowski e con l’attuale presidente del Consiglio Agrifish, David Clarinval.
La manifestazione in Italia sabato 2 marzo – «Sabato in piazza a Roma con gli agricoltori». Giuliano Castellino annuncia che “Ancora Italia” sarà alla manifestazione indetta dal Cra a piazza SS Apostoli. «La lotta intrapresa dagli agricoltori è una lotta popolare e nazionale – aggiunge – Per questo da tempo stiamo con Danilo Calvani ed il Cra. Abbiamo sostenuto i presidi e siamo scesi in piazza a Circo Massimo. Sabato 2 marzo saremo ancora al fianco dei nostri contadini e allevatori. A pochi passi dalla sede del Parlamento europeo, a pochi metri dal Parlamento italiano. Tra i palazzi del potere, simboli dell’oppressione per gridare ‘Lavoro, Libertà e Futuro!’». Poi conclude: «Popolo e agricoltori uniti contro le guerre della Nato, l’usura di Bruxelles, le follie di Davos! Innalziamo il tricolore, simbolo di resistenza, dissenso e unità popolare».

Le reazioni della politica – Clarinval, ministro dell’Agricoltura del Belgio (presidenza di turno dell’Ue), ha detto che «sulle politiche agricole comunitarie abbiamo fatto ai 27 Stati membri una richiesta mirata a raccogliere tutti i suggerimenti per avere miglioramenti, semplificazione, flessibilità. Abbiamo ricevuto 500 proposte». «Le analizzeremo: le abbiamo trasmesse alla Commissione e speriamo che le risposte ottenute saranno sufficienti». «Oggi – ha aggiunto – esamineremo le proposte della Commissione europea per rispondere alle richieste degli agricoltori». Quanto alle manifestazioni in corso a Bruxelles, ha affermato: «L’aggressività non è un buon modo di negoziare. Capiamo la rabbia degli agricoltori, capiamo anche qualcuno sia in una situazione difficile, ma l’aggressività non è mai stata fonte di soluzioni. Il negoziato è il modo migliore» continua a leggere

