
Aurelio De Laurentiis ha deciso di esonerare Walter Mazzarri, Calzona sarà il terzo allenatore, la stagione era iniziata con Garcia
Ore frenetiche, una giornata piena di consultazioni. Ma alla fine De Laurentiis ha deciso: Walter Mazzarri è stato esonerato, per lasciare il posto a Francesco Calzona. Non ci sono più dubbi, anche se, ripercorrendo a ritroso la giornata, probabilmente De Laurentiis non li aveva nemmeno in mattinata. A fine giornata il presidente del Napoli ha voluto ringraziare Mazzarri per il lavoro svolto sottolineando: «Mazzarri è e resterà sempre un amico della famiglia De Laurentiis. È sempre doloroso esonerare un amico, io l’ho ringraziato per essere venuto in un momento di difficoltà ma a Napoli e ai suoi tifosi bisogna dare qualcosa di più. Ora cerchiamo di darlo con Calzona».
«Diamo a Calzona il benvenuto e cerchiamo di aiutarlo senza contrasti – ha aggiunto il numero uno del club partenopeo -. Domattina verrà qui con i suoi collaboratori alle 8.30, andrà a Castelvolturno e lo presenterò ai ragazzi. Sarà una totale immersione in una nuova realtà, ricordando che abbiamo la sfida di Champions con il Barcellona, che è sempre una grande squadra». Poi il presidente del club partenopeo si è soffermato sul possibile arrivo nello staff di Calzona anche di Hamsik: «È complicato, ci ho parlato ieri e non oggi. È intrigato dall’idea di poter lavorare per una squadra che ama, lui è stato una bandiera azzurra avendo rinunciato a Juventus e Milan».
La giornata, la decisione di De Laurentiis – Tutto è cominciato nelle prime ore del mattino. All’Hotel Britannique, il presidente del Napoli aveva infatti cominciato a lavorare molto presto, per capire soprattutto con la Federazione slovacca se fosse possibile dare il via libera al c.t. per il doppio incarico. Telefonate, consultazioni e disponibilità raccolte entro poche ore. Poi, mentre a Castel Volturno Mazzarri dirigeva quello che sarebbe stato il suo ultimo allenamento, al Britannique arrivavano Edoardo De Laurentiis, vicepresidente del club, e Andrea Chiavelli, braccio destro di ADL che si è sempre occupato della stipulazione dei contratti.
Un segnale chiaro della direzione che la dirigenza aveva deciso di intraprendere, per provare a dare un’ennesima scossa a un ambiente sfiduciato. Nel pomeriggio, nuove telefonate e nuove consultazioni, con lo staff che andava via via a comporsi e che prevede, tra gli altri, il ritorno a Napoli di Sinatti, preparatore atletico che con Spalletti ha vinto lo scudetto e che, pure lui, rivestirà il doppio incarico con la Nazionale Italiana.
Preparati tutti i documenti e arrivate tutte le approvazioni del caso, alle 20 arrivava la decisione definitiva: Mazzarri esonerato e panchina affidata all’ex vice di Sarri fino a giugno 2024. Senza opzioni. Sarà il campo a parlare, e dovrà farlo già a partire dalla gara contro il Barcellona, in programma mercoledì 21 febbraio. Calzona domani dirigerà la rifinitura spostata nel pomeriggio alle 14 per consentire al nuovo allenatore di insediarsi: il terzo ribaltone si è concluso.
Le condizioni della Slovacchia – Intanto dopo l’annuncio del Napoli, è arrivato anche il comunicato della Federcalcio slovacca sulle condizioni per il doppio incarico di Francesco Calzona. Il nuovo allenatore del club azzurro, infatti, è anche il commissario tecnico della Slovacchia, con cui si è qualificato agli Europei che si giocheranno tra pochi mesi. Nella nota della federazione si leggono tre punti fondamentali. Il primo riguarda le tempistiche: Calzona sarà l’allenatore del Napoli dal 19 febbraio fino all’ultima gara di Serie A o Champions League del Napoli di questa stagione. Oltre a questo, l’ex vice di Sarri e Spalletti dovrà rispettare tutti gli obblighi contrattuali del suo contratto, restando sempre a disposizione della Slovacchia anche se non in maniera esclusiva. Dovrà quindi essere in panchina per le amichevoli contro Austria e Norvegia, in programma rispettivamente il 23 e il 26 marzo oltre a presentarsi di persona alla conferenza stampa per le convocazioni per le gare appena citate. La mancata osservazione di queste condizioni porterebbe la Slovacchia al «diritto di revocare il proprio consenso» per il doppio incarico. Nella comunicazione è stata sottolineata anche la singolarità della scelta visti gli Europei di quest’estate: «La Federcalcio slovacca è consapevole che si tratta di una decisione atipica che potrebbe destare preoccupazione tra il pubblico. Comprende però anche il rapporto eccezionale di Calzona con il club dove ha lavorato a lungo e vuole aiutarlo nell’attuale difficile situazione».

