Inquinamento sopra i limiti a Milano, c’è il mistero controlli per i blocchi antismog: deroga Move-In sospesa ma le multe non vengono fatte

La Regione non ha aggiornato la black list dei veicoli senza la deroga per Area B. Risultato: le auto passano sotto gli occhi elettronici senza che venga rilevata la non conformità
L’emergenza smog continua. Per il settimo giorno di fila si sono registrati valori del Pm10 sopra la soglia di guardia, oltre i 50 microgrammi per metro cubo. Intanto il rispetto e i controlli sul provvedimento regionale che da ieri vieta la circolazione dei veicoli più inquinanti rimangono un’incognita. A Milano le centraline Arpa hanno segnalato di nuovo l’allarme: 58 microgrammi per metro cubo di Pm10 in viale Marche, 54 a Città Studi, 63 in via Senato e 53 al Verziere. Nel capoluogo lombardo e in tutti i Comuni sopra i 30 mila abitanti della provincia, da ieri, non possono circolare i diesel fino agli Euro 4, fino a quando i valori delle polveri sottili non saranno rientrati, per due giorni consecutivi, sotto la soglia limite.
Ma quale sia la reale efficacia del provvedimento è difficile a dirsi. Le misure temporanee di primo livello dispongono, infatti, lo stop alla circolazione, dalle 7,30 alle 19,30 dei veicoli Euro 0 e 1 a benzina, Gpl e metano, e degli Euro 2, 3 e 4 diesel. In più, le limitazioni valgono anche per gli autoveicoli che hanno aderito al Move-In. Prendendo il caso di Milano, l’Area B, anche in assenza del blocco temporaneo, vieta già l’ingresso in città ai veicoli diesel fino agli euro 4, fatta eccezione per gli automobilisti muniti di apposita deroga o della scatola nera contachilometri. In questi giorni di emergenza, però, neppure con il Move-In si potrebbe entrare. Il condizionale è d’obbligo in questo caso, perché le telecamere della grande Ztl non sono state aggiornate dalla Regione con la lettura del blocco per il Move-In. Il sistema, infatti, legge le targhe in divieto escludendo chi è in deroga. Per le misure temporanee, però, servirebbe un ulteriore aggiornamento del software direttamente collegato a quello regionale che gestisce il sistema delle scatole nere. Dunque, gli occhi elettronici non stanno sanzionando chi entra in Area B con il Move-In. I controlli sono lasciati alle pattuglie di polizia locale, ma non sono stati previsti potenziamenti di forze dell’ordine in occasione delle limitazioni temporanee.
Intanto, Palazzo Marino rilancia sugli effetti delle misure di Area C e di Area B. Secondo l’ultimo report di Amat, a dicembre 2023, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, si è registrato un calo di veicoli in Area B del 7,08%, che si accentua dal lunedì al venerdì (-10,41 per cento). Per Area C, la diminuzione è del 6,40 per cento, che sale al meno 6,54 per cento) se si contano solo i giorni lavorativi. L’analisi riguarda solo l’orario di attivazione delle telecamere, dalle 7,30 alle 19,30. Anche il parco auto di Milano sta cambiando: i veicoli diesel, considerati maggiormente inquinanti, che entrano nella Ztl, sono diminuiti dell’8% dall’ottobre 2022 al giugno 2023 (passando dal 40% al 32%). Sono invece aumentate le auto elettriche e ibride che complessivamente passano dal 10% al 16%. Nello stesso arco temporale sono state rilevate anche modifiche nella classe Euro dei veicoli diesel: i diesel Euro 4 sono passati dall’8% al 4% e gli Euro 5 dal 26% al 16%. Un trend di positivo aumento si registra per i parcheggi di interscambio: più 4,78% di accessi, con picchi nelle giornate di sabato (+32,89%) e domenica (+24,97%). Del più 6,64 per cento cresce l’utilizzo dei mezzi pubblici, con percentuali superiori al venti per cento nel weekend.
«Sono dati molto positivi che ci mostrano un netto miglioramento rispetto al dicembre dell’anno scorso. Detto ciò — spiega l’assessora alla Mobilità, Arianna Censi — Area B è stata concepita con un orizzonte temporale di dieci anni e per misurarne l’efficacia a lungo termine è necessario aspettare che i dati si consolidino del tempo».

