articolo: Milano, il giorno dello sciopero generale: per 24 ore stop in scuole, asili, anagrafe e uffici

Non succedeva da un quarto di secolo che i dipendenti comunali di tutti i comparti incrociassero le braccia in contemporanea. Disagi fino a mezzanotte
Milano,16 novembre 2023
Non succedeva da 26 anni che i dipendenti comunali incrociassero le braccia per uno sciopero generale di tutti i comparti dell’ente. E a giudicare dalla massiccia partecipazione all’assemblea di lunedì 13 “con 1.200 persone”, preludio alla giornata di oggi, venerdì 17 novembre, che avrà come evento cardine il presidio in piazza Scala alle 15.30, “ci aspettiamo una grossa risposta“, sottolineano i rappresentanti di Fp-Cgil, Uil Fpl, Csa e Rsu del Comune.
Milano si ferma fino a mezzanotte: probabili le interruzioni del servizio nelle scuole comunali e negli asili, negli uffici dell’Anagrafe e nelle biblioteche. Possibili disagi anche sul fronte della raccolta dei rifiuti. Circoleranno regolarmente i mezzi pubblici Atm, visto che per legge deve esserci un intervallo di almeno 10 giorni tra uno sciopero e l’altro e l’ultimo indetto dai lavoratori dell’azienda dei trasporti era stato lo scorso 10 novembre. Garantita l’apertura dei cimiteri. Potrebbero invece esserci ripercussioni sui treni (garantite le tratte di Trenord) in questa giornata di “sciopero generale“ che rischia di mandare in tilt i servizi in tutta la Lombardia. Le categorie regionali di Cgil e Uil saranno in presidio dalle 10 sotto la sede della Regione Lombardia.
Ma torniamo al focus milanese. Che cosa chiedono i dipendenti comunali? “Prima di tutto un piano straordinario delle assunzioni – spiega Federico Gamberini, Rsu –. Il numero del personale a tempo indeterminato è crollato, passando da 14.314 assunti nel 2017 ai 13.272 di oggi. Siamo scesi al minimo storico, e si prevedono solamente 657 nuove assunzioni nel 2023, 571 nel 2024 e 516 nel 2025. Numeri non sufficienti a garantire la copertura dei pensionamenti, che saranno 2.109 entro il 2025“. Un miraggio l’auspicio dei sindacati di “tornare a 15mila assunti, come nel 2015“. Si aggiunge “il problema della “fuga“ di colleghi, perché Milano è una città carissima“. Da qui, la seconda richiesta: “L’incremento delle risorse economiche per la crescita dei salari in una città come Milano, in cui l’aumento dei prezzi, del costo della vita e dell’abitare si sta facendo sempre più insostenibile. Accanto alla richiesta del rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro, ampiamente scaduto e su cui il Governo si rifiuta di stanziare risorse, è necessario che anche in sede decentrata vi sia un forte impegno dell’Amministrazione“.
“Le scelte politiche hanno ripercussioni sulla cittadinanza. Di questo passo – aggiunge Orfeo Mastantuono, segretario provinciale Csa – le ricadute sui cittadini saranno ancora più pesanti, perché le alternative sono esternalizzare i servizi, che significherebbe la morte del servizio pubblico, o la chiusura di sedi. Come è già successo per alcuni punti decentrati dell’Anagrafe“. Alcuni settori hanno già indetto lo stato di agitazione, per esempio nei musei e nei centri diurni per disabili. “Aspettiamo risposte dall’Amministrazione, così come per la riorganizzazione dei servizi e dei turni per la polizia locale“.
A riguardo, Gianmarco Aiello, segretario Uil Fpl, sottolinea che “al Corpo di polizia locale spesso manca pure il vestiario necessario. Durante l’ultima esondazione del Seveso, molti agenti sono stati mandati in strada senza stivali antipioggia“. Il fatto “è che l’ordinarietà viene affrontata con la straordinarietà – interviene Giovanni Molisse, segretario funzione pubblica Cgil –. Noi scioperiamo perché vogliamo che il servizio pubblico, che siamo orgogliosi di fornire alla città di Milano, continui ad essere di alto livello, e che i lavoratori siano orgogliosi e soddisfatti“. Gli anni passano ma i problemi sul tavolo sembrano sempre gli stessi: una foto esposta alla Camera del Lavoro mostra un gruppo di ‘statali in sciopero’. Tra i cartelli: “Basta con gli stipendi da fame“.
Sciopero 17 novembre, Atm e Trenord non si fermano: a Milano tutto regolare ma sui treni possibili disagi
La protesta indetta da Cgil e Uil non toccherà metro, bus e tram del capoluogo, ma l’adesione di Ferrovie Nord ed Rfi mette a rischio la circolazione su rotaia
Lo sciopero generale proclamato per venerdì 17 novembre da Cgil e Uil impatterà solo limitatamente sul trasporto pubblico della Lombardia poiché i lavoratori di Trenord e l’Azienda trasporti milanesi (Atm) non potranno partecipare alla protesta.
A Milano, la protesta non potrà avere luogo perché in città era stato proclamato uno sciopero il 10 novembre e, per legge, devono passare almeno 10 giorni tra due astensioni dal lavoro. Anche in Trenord ha in programma uno sciopero a meno di 10 giorni dal 17 novembre.
La circolazione di metropolitane, bus e tram nel capoluogo lombardo è pertanto assicurata per tutta la giornata. Discorso diverso per i treni perché, nonostante la presenza dei lavoratori Trenord, potrebbero verificarsi disagi causati dalla partecipazione allo sciopero del personale delle imprese che gestiscono l’infrastruttura ferroviaria, cioè Ferrovie Nord e Rete ferroviaria italiana.In ogni caso, Trenord prevede due fasce orarie di garanzia che dovrebbero mettere al sicuro i pendolari: dalle 6.00 alle 9.00 e dalle 18.00 alle 21.00.
Per quanto riguarda i taxi, invece, è prevista un adesione alla protesta in modo totale o parziale per le 24 ore di venerdì.
Sciopero venerdì 17 novembre, Atm esclusa: a rischio scuole e treni. Tutte le informazioni e gli orari
Milano, la protesta non coinvolgerà i mezzi pubblici di Milano: “Nessun disagio”. Prevista una massiccia adesione dei dipendenti comunali
Milano, 15 novembre 2023
Lo sciopero generale del 17 novembre proclamato da Cgil e Uil, rischia di mandare in tilt servizi pubblici di Milano e di tutta la Lombarda. La protesta, che coinvolge i settori pubblici e privati, avrà ripercussioni sui trasporti, ma anche sulla scuole e tutto il pubblico impiego. Per quanto riguarda i trasporti la protesta durerà 4 ore, dalle 9 alle 13, in seguito alla precettazione decisa dal Ministero dei Trasporti.
Atm esclusa – Da Atm assicurano che per quanto riguarda i mezzi pubblici di Milano non ci saranno problemi: metropolitane, tram e bus circoleranno regolarmente. L’azienda dei trasporti milanese è infatti esclusa dall’agitazione per rispettare l’intervallo di 10 giorni che per legge deve esserci tra uno sciopero e l’altro. L’ultima astensione dal lavoro per Atm è stata venerdì 10 novembre.
Trenord – Il personale di Trenord – si legge in una nota dell’azienda – non è coinvolto nello sciopero nazionale indetto per venerdì 17 novembre tra le ore 9 e le 13 al quale, tuttavia, potrebbero aderire i lavoratori delle imprese che gestiscono l’infrastruttura ferroviaria, FERROVIENORD e RFI. L’eventuale adesione allo sciopero del personale dei gestori delle infrastrutture potrà ripercuotersi anche sul servizio offerto da Trenord, causando tra le ore 9 e le 13 limitazioni e cancellazioni dei treni regionali, suburbani e del collegamento aeroportuale Malpensa Express. Nella mattina di venerdì, saranno garantiti i treni con orario di partenza entro le ore 9 e arrivo alla destinazione finale entro le ore 10. Per quanto riguarda il collegamento aeroportuale, saranno previsti autobus sostitutivi, senza fermate intermedie, per eventuali corse non effettuate tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto – da Milano i bus partiranno da Via Paleocapa, 1 – e tra Busto Arsizio e Malpensa Aeroporto.
Malpensa Express -. Saranno coinvolti anche i collegamenti aeroportuali Malpensa Express e S50 Malpensa Aeroporto-Bellinzona. In caso di cancellazione i treni, saranno sostituiti da autobus senza fermate intermedie: tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto (partenza da via Paleocapa 1) e tra Busto Arsizio FS e Malpensa Aeroporto per la linea S50.
Trenitalia e Italo – Trenitalia comunica che “dalle ore 9 alle ore 13 di venerdì 17 novembre, è indetto uno sciopero nazionale del personale del Gruppo FS Italiane comprendente Trenitalia, Trenitalia Tper e Busitalia Rail Service srl. I treni possono subire cancellazioni o variazioni”. Niente precettazione per quanto riguarda Italo: i treni della compagnia privata sono quindi a rischio per 8 ore, dalle 9 alle 17.
Dipendenti comunali – I sindacati prevedono invece una massiccia adesione alla protesta dei dipendenti comunali: probabili le interruzioni del servizio nelle scuole comunali e negli asili, negli uffici dell’Anagrafe e nelle biblioteche.
Amsa – Possibili disagi anche sul fronte della raccolta rifiuti. Amsa infatti fa sapere che i servizi di raccolta, pulizia e spazzamento, apertura delle riciclerie e piattaforme ecologiche non potranno essere pienamente garantiti, a seguito della dichiarazione di sciopero nazionale proclamato da Fp-Cgil e Uiltrasporti. Saranno invece assicurate le prestazioni indispensabili. Gli eventuali disservizi – fa sapere l’azienda – saranno recuperati nel più breve tempo possibile, nel rispetto dei diritti dei lavoratori e della normativa vigente.

