Il centrocampista ha risposto dopo che il suo nome è emerso in relazione al caso scommesse, che ha messo in subbuglio il calcio italiano.
Nicolò Barellarisponde sul caso scommesse. Il centrocampista dell’Inter ha voluto fare sentire la propria voce, dopo che la fonte di Fabrizio Corona lo ha nominato come uno dei giocatori coinvolti nello scandalo che sta agitando il calcio italiano. Oltre al suo nome, sono stati fatti anche quello di Lamela (ex Roma) e di Gyasi, ora all’Empoli.
«Sono stato zitto per troppo tempo, nonostante tutto quello che ho letto sul mio conto. Non mi sono mai piaciuti i giochi d’azzardo, figuriamoci le scommesse (per lo più sul mio lavoro). L’unica cosa che mi interessa è tutelare le mie figlie e la mia famiglia da questa merda. Per questo da oggi passerò per vie legali», ha commentato Barella a proposito delle notizie su di lui.
Sono diversi i nomi di calciatori emersi in questi giorni in relazione a un loro potenziale coinvolgimento nel caso scommesse. Al momento, come emerso dalla Procura, gli unici coinvolti sonoNicolò Fagioli (già squalificato per sette mesi), Sandro Tonali (che rischia l’allontanamento per un anno) e Nicolò Zaniolo, che deve ancora essere ascoltato.
Alejandro Gómez – (Foto: Marco Luzzani/Getty Images)
I fatti risalirebbero al novembre del 2022, quando il giocatore è stato sottoposto a un controllo prima dei Mondiali di calcio in Qatar.
Appena tre settimane dopo aver firmato con il Monza, Alejandro Gómez ha ricevuto una notizia clamorosa: le autorità antidoping lo hanno informato che gli verrà comminata una squalifica di due anni. L’ex giocatore del Siviglia – secondo quanto svelato da Relevo – è risultato positivo a una sostanza proibita in un test effettuato nel novembre 2022, alcuni giorni prima della Coppa del Mondo.
Tutto è accaduto durante un allenamento del Siviglia quando i medici sono arrivati a sorpresa per effettuare un controllo antidoping. Secondo la versione del calciatore, giorni prima aveva avuto una brutta notte che lo aveva portato a prendere uno sciroppo da uno dei suoi figli senza prima consultarsi con i medici della società. Questo comportamento non è consentito dalle autorità, poiché bisognerebbe almeno informarsi prima di assumerlo.
Il calciatore e il Siviglia erano a conoscenza della questione da mesi, quando ha ricevuto la notifica dalla UEFA, anche se proprio questa settimana hanno ricevuto la sanzione di due anni. Proprio questo aspetto è stato un impedimento per trovare una squadra per il Papu durante l’estate, visto che nessun club ha voluto correre rischi di fronte a questa possibile punizione ancora da decidere. Questa situazione ha portato le parti ad accordarsi per rescindere il contratto del calciatore, che sarebbe scaduto nel 2024.
In linea di principio, infatti, Gomez avrebbe voluto aspettare fino a gennaio per una nuova avventura, una volta saputo se ci fosse o meno una sanzione. Alla fine, però, ha deciso di impegnarsi al Monza, con il quale ha giocato solo due partite in ottobre. Resta da vedere se farà appello e riuscirà a ottenere una riduzione della sanzione.
20 ottobre 2023
Papu Gomez, la nota del Monza
L’AC Monza ha comunicato di aver ricevuto in data odierna dalla FIFA, per il tramite della FIGC, notifica della sentenza di primo grado della Commissione Spagnola Antidoping, emessa nei confronti del calciatore Alejandro Dario Gomez, noto come ‘Papu’.
“La sentenza prevede la squalifica per due anni dalle attività sportive – si legge nella nota del club brianzolo -. Nei campioni biologici del calciatore è stata riscontrata la presenza di Terbutalina. Si tratta di un farmaco assunto per placare una crisi di broncospasmo, nell’ottobre del 2022, quando il calciatore era tesserato per il Siviglia FC. La positività è frutto di un’assunzione involontaria“.
L’AC Monza ha concluso la nota spiegando che si riserva di valutare i prossimi passaggi procedurali.
Ieri mattina a Desio un incendio ha interessato una carrozzeria. I vigili del fuoco hanno lavorato per due ore per evitare danni ai residenti. Fortunatamente non ci sono stati feriti o danni esterni. Il titolare ha subito dei danni.
Ieri mattina alle 7 in via Dolomiti i residenti si sono svegliati in compagnia del fumo e dei mezzi dei vigili del fuoco. L’incendio è stato ai danni di una carrozzeria che è andata a fuoco o, meglio, è bruciato il forno di verniciatura. Da qui, le lingue di fuoco e il fumo che si sono fatti notare da un residente.
La chiamata delle 7 con la richiesta di soccorso è arrivata in seguito al rogo divampato all’interno di un forno di verniciatura. Nel giro di pochi minuti a sirene spiegate sono accorse due autopompe serbatoio dal distaccamento dei vigili del fuoco di Desio e Lissone. Dalla sede centrale di Monza sono stati inviati l’autoscala e l’autobotte, oltre al carro soccorso dal distaccamento di Desio. Non solo. È stato allertato anche il servizio di emergenza urgenza che ha inizialmente attivato l’intervento in codice rosso e ha inviato sul posto due ambulanze, una della Croce Bianca di Biassono e una della Verde Lissone. In via Dolomiti sono accorsi anche i carabinieri della Compagnia di Desio. L’intervento è durato oltre due, per evitare che le fiamme potessero intaccare gli abitati confinanti i vigili del fuoco hanno dovuto mettere in sicurezza l’abitato. Fortunatamente non ci sono stati feriti o danni esterni alla carrozzeria. Chiaramente l’attività commerciale di via Dolomiti è inagibile e il titolare ha subito dei danni. È al vaglio delle forze dell’ordine la dinamica dell’incendio. L’importante è che nessuno si sia ferito o ci siano stati danni alle altre attività o abitazioni limitrofe alla carrozzeria.
Un incendio distrugge il Gasoline di Castagnato. Indagini per capire l’origine del rogo
Le fiamme sono divampate a mezzanotte, fortunatamente nel giorno di chiusura
Castegnato (Brescia) – 20 ottore 2023
Un devastante incendio ha distrutto il locale Gasoline di Castegnato, noto in tutto il territorio provinciale perché fa musica dal vivo. Le fiamme si sono scatenate attorno alla mezzanotte, fortunatamente nel giorno di chiusura.
Sul posto sono intervenute quattro squadre e tre supporti con autobotti e autoscale coordinati dal capoturno provinciale dei vigili del fuoco. C’erano sia i vigili del fuoco permanenti di Brescia sia i colleghi volontari di Chiari. Grazie al tempestivo e attento intervento sono riusciti a evitare che il rogo si propagasse a un vicino stabile che tratta vernici. Non si sono registrati feriti. Oggi sono in corso le bonifiche necessarie a spegnere eventuali focolai. Sul luogo dei fatti c’erano anche i carabinieri, che stanno cercando di capire, supportati sai tecnici dei pompieri, come si sia sviluppato l’incendio.