Il ristorante andato a fuoco sotto la sede del partito democratico e la colonna di fumo del rogo
Via Vittorio Emanuele, il rogo sarebbe partito da un locale, devastato dalle fiamme. Sul posto vigili del fuoco, carabinieri e polizia locale. La colonna di fumo visibile anche a chilometri di distanza
Milano, 6 settembre 2023
Dentro non c’era nessuno. Per fortuna, perché il locale ha impiegato pochi istanti a riempirsi di fumo e le fiamme sono arrivate al soffitto, facendo uscire la coltre nera dalle tegole del tetto. Secondo una prima ricostruzione dei vigili del fuoco l’incendio scoppiato al ristorante cinese “Good”, in via Vittorio Emanuele II, sarebbe partito da una cappa della cucina. Dentro c’erano due lavoratori ma sono riusciti ad allontanarsi in tempo e a mettersi in salvo.
Il rogo – Sul posto sono intervenuti due mezzi dei vigili del fuoco, l’autopompa e l’autoscala, per un totale di venti uomini impegnati per domare il rogo. Presenti anche icarabinieri che hanno messo in sicurezza l’area per consentire ai pompieri di lavorare e la polizia locale che ha gestito il traffico intenso che si è creato lungo la via, snodo principale di Corsico, dove si sono formatelunghe code, considerando che l’intervento dei vigili del fuoco ha reso necessaria la chiusura di una porzione di strada. Per fortuna, non sono state coinvolte persone e nessuno è rimasto ferito o intossicato.
Danni alla sede Pd – Il rogo ha interessato anche la sede locale del Partito democratico, sita proprio al primo piano del palazzo che ospita il locale asiatico. La colonna di fumo che si è formata è rimasta a lungo visibile anche a chilometri di distanza
vigili del fuocoL’intervento dei vigili del fuoco a Casarza Ligure
Vigili del Fuoco sul posto insieme con i carabinieri, verifiche per accertare la stabilità della struttura
Una bombola di gas è esplosa, in tarda mattinata, in un fondo di una palazzina in via Sottanis a Casarza Ligure, in provincia di Genova. L‘esplosione è stata udita in tutto il paese, tanto che il sindaco Giovanni Stagnaro è subito andato sul posto. La polizia locale ha chiuso la strada per consentire ai soccorritori di operare al meglio.
Nonostante il grandissimo spavento, nessuno è rimasto ferito, ma ci sono due ragazzine sotto choc, Erano insieme da un parente, nel locale attiguo a quello dove sono esplose le bombole.
“E’ un miracolo che non ci sono stati feriti“, dice il primo cittadino. L’esplosione è stata talmente violenta che lo spostamento d’aria ha mandato in frantumi molti vetri delle finestre delle case vicine.
Sul posto anche una ambulanza della Croce Rossa di Riva Trigoso: l’equipaggio si è prodigato per tranquillizzare le due ragazze.
“I vigili del fuoco hanno posto lo stabile sotto sequestro – continua il sindaco – per poter eseguire le perizie di stabilità delle strutture“.
Riprende la sperimentazione del sistema di allarme pubblico nazionale IT-alert promosso dalla Protezione civile. I test non avvengono in tutta Italia nello stesso momento. Il calendario e cosa succede
Riprende la sperimentazione del sistema di allarme pubblico nazionaleIT-alert promosso dal Dipartimento nazionale di Protezione civile. Si tratta del sistema che mira a informare in modo tempestivo i cittadini in caso di gravi emergenze imminenti o in corso. La data da segnare è quella del 12 settembre. I test non avvengono infatti in tutta Italia nello stesso momento. C’è un preciso calendario. Le date regione per regione e in cosa consiste il test.
T-alert: il calendario dei test regione per regione – Il sistema di allarme pubblico è già stato sperimentato in Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria, Emilia Romagna. Adesso i nuovi test. Le date:
12 settembrein Campania, Friuli-Venezia Giulia e Marche;
14 settembre inPiemonte, Puglia e Umbria;
19 settembre inBasilicata, Lombardia e Molise;
21 settembre nel Lazio, in Valle d’Aosta e Veneto;
26 settembre in Abruzzo e nella Provincia Autonoma di Trento;
27 settembre inLiguria;
13 ottobre nella Provincia Autonoma di Bolzano.
Cosa è IT-alert – IT-alert è un servizio pubblico. Si tratta di un sistema che, inviando messaggi sui dispositivi presenti nell’area interessata da una grave emergenza o da un evento catastrofico imminente o in corso, favorisce l’informazione tempestiva delle persone potenzialmente coinvolte.
I messaggi IT-alert viaggiano attraverso cell-broadcast. Ogni dispositivo mobile connesso alle celle delle reti degli operatori di telefonia mobile, se acceso, può ricevere un messaggio “IT-alert”. Il cell-broadcast funziona anche in casi di campo limitato o in casi di saturazione della banda telefonica.
I dispositivi non ricevono i messaggi IT-alert se sono spenti o se privi di campo e potrebbero non suonare se con suoneria silenziata.
Non è necessario scaricare App specifiche per ricevere i messaggi IT-alert, ma in alcuni casi potrebbe essere necessaria una preventiva verifica della configurazione del dispositivo come nel caso sia stato effettuato il ripristino di un back up o se si sta utilizzando una vecchia versione del sistema operativo.
Cosa fare quando scatta l’IT-alert – Nel giorno indicato, intorno alle 12, i cittadini riceveranno sul cellulare un messaggio con un suono differente da quelli abituali.
Il messaggio è, lo ripetiamo, solo un test. I cittadini dovranno esclusivamente leggere il messaggio e compilare un questionario che sarà in forma assolutamente anonima.
Sul messaggio sarà scritto: “AVVISI DI EMERGENZA. IT-alert. Questo è un MESSAGGIO DI TEST del sistema di allarme italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito http://www.IT-alert.IT e compila il questionario“. Lo stesso testo sarà riportato in lingua inglese.
Nessun dato personale di chi riceve il messaggio viene in alcun modo trattato (raccolto, archiviato, consultato). Il sistema è unidirezionale (dall’operatore telefonico al dispositivo) e non consente di ricevere alcun tipo di dato di ritorno o feedback dai cellulari raggiunti. Ciò significa che nessun dato personale di chi riceve il messaggio viene trattato in alcun modo dal Dipartimento della Protezione Civile e dall’operatore telefonico di riferimento.
Sono stati 792.611 i questionari compilati a seguito delle attività dei primi cinque test di IT-alert effettuati tra fine giugno e inizio luglio 2023 in Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria ed Emilia-Romagna. Il 90% di coloro che hanno compilato il form ha dichiarato di aver ricevuto il messaggio di prova, mentre il restante 10% ha indicato di non averlo ricevuto sebbene si trovasse, nel giorno e nell’ora dei test, sul territorio interessato. Tra coloro che hanno ricevuto il messaggio, il 97% ha risposto di averlo trovato chiaro. Sempre rispetto al totale di chi ha indicato di aver ricevuto correttamente il messaggio, l’84% ha dichiarato di non aver avuto difficoltà nell’interagire con la notifica di IT-Alert, mentre il restante 16% ha segnalato come principale difficoltà riscontrata quella dovuta al fatto che il messaggio scompare dopo la visualizzazione.
Nonostante l’86% dei partecipanti abbia confermato di aver sentito parlare di IT-alert nei giorni precedenti le attività di sperimentazione, prevalentemente tramite social media e web, una sensazione di spavento nel momento della ricezione del messaggio è stata comunque segnalata dal 20%, mentre il 15% si è detto sorpreso.
Quando arriva l’IT-alert – Al momento, IT-alert è ancora in fase di sperimentazione. Quando sarà operativo, sarà impiegato per le tipologie di rischio nel campo della protezione civile, previste al momento dalla direttiva del 7 febbraio 2023:
maremoto generato da un sisma;
collasso di una grande diga;
attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli;
incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica;
incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso);