I carabinieri forestali stanno indagando sull’improvvisa non potabilità dell’acqua
I violenti temporali delle ultime ore potrebbero aver inquinato le falde acquifere contaminandole con materiale organico proveniente da pascoli in quota. Solo una delle ipotesi al vaglio dei Carabinieri Forestali che stanno indagando sull’improvvisa non potabilità dell’acqua a Sondrio. Venerdì infatti il sindaco Marco Scaramellini ha emesso un’ordinanza con la quale avverte la popolazione che l’acqua dei rubinetti non è utilizzabile a scopi alimentari, se non dopo la bollitura.
Le analisi periodiche effettuate dal gestore idrico su campioni prelevati in alcuni punti rete della città hanno evidenziato valori microbiologici non conformi ai parametri di legge. Insomma, l’acqua non si può bere in tutto il territorio comunale. Ai cittadini non è rimasto altro da fare che affollare i supermercati per rifornirsi di bottiglie di minerale. Intanto la Procura di Sondrio, diretta da Piero Basilone, ha disposto un’indagine affidando ai militari della Forestale il compito di risalire alle cause dell’inquinamento che ha fatto scattare l’emergenza idrica. I primi accertamenti sono già in corso. Secam, gestore del servizio, è al lavoro per una rapida soluzione.

