Spal torna in serie A dopo 49 anni


Risultati immagini per Spal torna in serie APerde a Terni, ma sconfitta del Frosinone a Benevento la promuove. Verona pareggia con il Carpi

La Spal torna in serie A dopo 49 anni (La Storia). La squadra di Ferrara, pur sconfitta 2-1 a Terni, conquista matematicamente la promozione grazie alla sconfitta del Frosinone a Benevento.

Classifica Serie B a una giornata dalla fine

Pos. Squadra Punti G V N P GF GS DR
Coppa Ali della Vittoria.svg 1uparrow green.svg 1. 75 41 21 12 8 64 38 +26
1uparrow green.svg 2. 73 41 20 13 8 64 40 +24
Noatunloopsong.png 3. 71 41 20 11 10 55 41 +14
Noatunloopsong.png 4. 63 41 19 6 16 59 50 +9
Noatunloopsong.png 5. 62 41 14 20 7 51 38 +13
Noatunloopsong.png 6. 62 41 17 12 12 53 42 +11
Noatunloopsong.png 7. 59 41 15 14 12 39 40 −1
Noatunloopsong.png 8. 57 41 14 15 12 37 34 +3
  9. 56 41 15 11 15 48 48 0
  10. 54 41 13 15 13 42 41 +1
  11. 53 40 13 14 13 38 41 −3
  12. 52 41 12 16 13 51 48 +3
  13. 51 41 12 15 14 50 50 0
  14. 49 41 10 19 12 34 43 −9
  15. 47 41 10 17 14 47 57 −10
  16. 46 40 9 19 12 42 47 −5
  17. 46 41 12 10 19 40 52 -12
Noatunloopsong-2.png 18. 46 41 12 13 16 38 54 -16
Noatunloopsong-2.png 19. 44 41 10 14 17 44 53 −9
1downarrow red.svg 20. 41 41 9 14 18 33 51 -18
1downarrow red.svg 21. 35 41 6 21 14 23 33 −10
1downarrow red.svg 22. 32 41 6 21 14 37 48 −11

Legenda:

      Promosse in Serie A 2017-2018
Noatunloopsong (nuvola).svg Qualificate ai play-off
Noatunloopsong-2.png Qualificate ai play-out
      Retrocesse in Lega Pro 2017-2018

Sanzioni:

Benevento: 1 punto di penalizzazione
Avellino: 3 punti di penalizzazione
Pisa: 4 punti di penalizzazione
Latina: 7 punti di penalizzazione

La S.P.A.L. 2013 s.r.l., meglio conosciuta come SPAL (acronimo di Società Polisportiva Ars et Labor) o talvolta come SPAL Ferrara, è una società calcistica italiana s con sede nella città di Ferrara.

Nel palmarès rientra il primo posto nel campionato di Serie B 1950-1951, oltre ad una Coppa Italia di Serie C, una Supercoppa di Lega Pro ed una Coppa dell’Amicizia italo-svizzera. Nel 1974 la SPAL fu insignita della Stella d’oro al merito sportivo. La squadra ferrarese è stata finalista della Coppa Italia 1961-1962.

La formazione estense disputa i propri incontri casalinghi allo Stadio Paolo Mazza dal 1928. I suoi colori sociali sono il  bianco e l’azzurro.

Storia completa: https://it.wikipedia.org/wiki/S.P.A.L._2013

Le Origini: Le più antiche tracce del calcio a Ferrara risalgono al 1896  con la costituzione di una squadra nell’ambito della Palestra Ginnastica Ferrara. A seguire, nei primi decenni del Novecento sorsero in città numerose altre formazioni, tra cui la Unione Sportiva Ferrarese, la Pro Juventus Ferrara e l’Eridania Football Club.

Il nucleo originale di quella che sarebbe poi divenuta la S.P.A.L. vide la luce nel marzo 1907 per iniziativa del sacerdote salesiano  Pietro Acerbis, all’epoca direttore dell’oratorio ferrarese di via Coperta: questi fondò un circolo religioso-culturale denominato Ars et Labor, che nel giro di un paio d’anni divenne Circolo Ars et Labor e aggiunse alle attività artistiche anche quelle sportive, inizialmente limitate ad atletica e ciclismo.  I colori sociali adottati furono il Bianco e l’azzurro, dallo stemma della congregazione dei Salesiani.

Manifesto celebrativo del decennio dalla fondazione della Società Polisportiva Ars et Labor.

La sezione calcistica fu istituita nel 1913, quando il ramo sportivo si staccò dall’oratorio e si costituì autonomamente come Società Polisportiva Ars et Labor. Inizialmente la squadra di calcio assunse tuttavia la denominazione di Associazione Calcio Ferrara, abbandonandola nel 1919 con la fine della Grande Guerra, allorché anche la sezione calcistica uniformò il suo nome a quello della polisportiva. Il debutto della denominazione S.P.A.L. avvenne in occasione di una partita interna disputata contro la Triestina il 16 giugno 1919,  terminata 1-4. La prima vittoria della formazione estense giunse il 18 agosto del medesimo anno, a spese della stessa Triestina, per 1-0.

Storia completa: https://it.wikipedia.org/wiki/S.P.A.L._2013

Gli anni duemiladieci

Per la stagione 2010-2011 viene assemblata una squadra con l’intento di ambire alla zona play-off, confermando i migliori giocatori della stagione precedente (tra cui Cipriani e Zamboni) e completando la rosa con elementi come Ravaglia, Melara e Fofana. Il girone d’andata vede la SPAL stabilmente nelle prime posizioni; nel girone di ritorno le prestazioni (complice l’infortunio di Cipriani) subiscono un’involuzione, sfociando in una lunga serie di risultati negativi che fanno sfumare il traguardo dei Play-off.

Nel campionato 2011-2012 la SPAL, affidata a Stefano Vecchi, assembla una squadra molto giovane con l’intento di ridurre il monte-ingaggi e sfruttare i contributi previsti per l’utilizzo dei giocatori under. La società si ritrova subito a far fronte a 2 punti di penalizzazione per la mancata corrisponsione di stipendi e contributi ai propri dipendenti.

  • Dopo una partenza difficile dal punto di vista sportivo (solo 15 punti “sul campo” al termine del girone d’andata), le successive scadenze portano a 8 il totale dei punti di penalizzazione inflitti ai biancoazzurri
  • La precaria situazione finanziaria della società si riflette anche in campo legale, con la presentazione d’istanze di fallimento da parte di alcuni dipendenti e fornitori, desiderosi di recuperare le proprie spettanze. Al termine della stagione regolare la SPAL si piazza quart’ultima con 34 punti (42 sul campo) e deve giocare i playout contro il Pavia, terz’ultimo. Nella gara d’andata del 20 maggio i biancoazzurri pareggiano 0-0 in trasferta, ma sette giorni dopo al Paolo Mazza vengono sconfitti 2-0 dai lombardi, retrocedendo in Lega Pro Seconda Divisione.

Il 13 luglio 2012 la società viene esclusa dal campionato 2012-2013 per problemi economici e il 16 luglio non presenta ricorso. La SPAL 1907 viene infine radiata dalla FIGC l’11 settembre 2013 e il 31 marzo 2014 il Tribunale di Ferrara ne notifica la dichiarazione di FALLIMENTO e la messa in liquidazione, respingendo la richiesta di concordato avanzata da Butelli.

La ripartenza dai dilettanti

Nell’estate 2012 il Sindaco di Ferrara invita i soggetti interessati a presentare un progetto per la rifondazione del club biancoazzurro. Si fa quindi avanti una cordata capeggiata dall’imprenditore Oreste Pelliccioni, comprendente l’ex vicepresidente Roberto Benasciutti e l’esperto dirigente Roberto Ranzani, che successivamente avrebbe dovuto avvalersi del supporto di un gruppo di finanziatori. La base societaria è composta inizialmente da Benasciutti al 95% e da Ranzani per il restante 5%. La squadra torna a giovarsi dell’utilizzo del marchio storico della S.P.A.L., non più in uso dal 2005. Il 9 agosto 2012  la Lega Nazionale Dilettanti  accetta l’affiliazione del nuovo soggetto (denominato Società Sportiva Dilettantistica Real Spal), iscrivendo il sodalizio in Serie D (che costituisce il punto più basso della storia sportiva societaria) sulla base dell’applicazione dell’articolo 52 comma 10 delle Norme Organizzative Interne della FIGC ed in virtù delle 83 stagioni sportive professionistiche pregresse della vecchia SPAL.

  • L’obiettivo di puntare ai piani alti della classifica sfuma però dopo pochi mesi: la società non ha le risorse per provvedere ai rimborsi spese per i mesi successivi a dicembre. Arrivati a febbraio, i giocatori rifiutano di allenarsi denunciando pubblicamente la situazione. Lo stato delle cose non muta nei mesi successivi con la squadra che, ormai priva di stimoli e serenità, termina il campionato solo per onor di firma.

La presidenza Mattioli-Colombarini

Il 12 luglio 2013, su pressione del Sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, Roberto Benasciutti trova l’accordo con la famiglia Colombarini per la fusione tra SPAL e Giacomense: pertanto il club di Masi San Giacomo rileva ed adotta il marchio storico della S.P.A.L. e trasferisce il proprio terreno casalingo allo Stadio Paolo Mazza, trasformandosi de facto nella società acquisita. A suggellare tale transazione, il club assume la nuova denominazione S.P.A.L. 2013, ai sensi dell’articolo 20 delle Norme Organizzative Interne della FIGC. La società ferrarese viene ufficialmente inserita in Lega Pro Seconda Divisione  per l’annata 2013-2014.

  • Il 21 ottobre 2013, dopo un avvio di campionato non in linea con le attese di inizio stagione, la società decide di sollevare dall’incarico mister Leonardo Rossi, affidando la squadra a Massimo Gadda. Il nuovo trainer spallino guida la squadra al quarto posto al termine del girone di andata. Nel mercato invernale la società cerca di rinforzare la rosa al fine di assicurarsi un posto nelle prime otto posizioni, valevoli per l’accesso alla nuova Lega Pro: l’obiettivo viene infine raggiunto, con la squadra che riesce a classificarsi sesta al termine del campionato.

La stagione 2014-2015 nella nuova Lega Pro parte in maniera difficile per la SPAL: i biancoazzurri, affidati a mister Oscar Brevi, totalizzano due pesanti sconfitte nelle prime due partite, ove la squadra esprime inoltre un gioco poco brillante. Tuttavia il patron Colombarini e il presidente Mattioli, ignorando le contestazioni dei tifosi e di alcune aree dell’ambiente societario, confermano la fiducia all’allenatore. La scelta si rivela corretta, giacché la SPAL comincia a scalare la classifica fino a raggiungere la prima posizione. Una nuova serie di risultati negativi, unita alle scarse reti segnate, conduce tuttavia in un secondo momento il vertice societario ad esonerare Brevi e ad ingaggiare al suo posto Leonardo Semplici. Sotto la sua guida, dopo un periodo di assestamento ed aiutati dal miglioramento della rosa seguito al mercato di gennaio, gli estensi vincono otto partite consecutive e si reinseriscono nella lotta play-off, obiettivo tuttavia sfumato alla penultima giornata: la squadra conclude il campionato al quarto posto finale, con il tecnico toscano che viene confermato anche per l’annata successiva.

In vista del campionato 2015-2016 la squadra viene potenziata nel segno della continuità, confermando buona parte dei giocatori dell’annata precedente ed inserendo elementi nei ruoli maggiormente scoperti. Con cinque vittorie consecutive nelle prime cinque giornate e due successivi pareggi a reti bianche con Prato e Siena, gli estensi si portano da subito in testa alla graduatoria. Il 20 dicembre, grazie alla vittoria casalinga sul Teramo e ai contemporanei pareggi delle inseguitrici Maceratese e Pisa, la SPAL si laurea campione d’inverno con una giornata d’anticipo sulla fine del girone d’andata. Il 23 aprile 2016, pareggiando 1-1 in casa contro l’Arezzo, i biancoazzurri conquistano la matematica promozione in Serie B con due giornate d’anticipo dopo un torneo condotto sempre al comando, ritornando in seconda serie dopo ventitré anni. A seguito delle vittorie ottenute contro Benevento e Cittadella , il 22 maggio 2016  la SPAL conquista la Supercoppa di Lega Pro.

Il 13 maggio 2017  la SPAL ottiene il matematico ritorno in SERIE A dopo quarantanove anni: decisiva la sconfitta del Frosinone  terzo in classifica, caduto 2-1 a Benevento.

Europol, attacco senza precedenti


Europol, attacco senza precedenti. Ventenne ferma virus

Fonte: http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2017/05/12/massiccio-attacco-ransomware-in-tutta-europa-anche-in-italia_0df9850e-ab20-4cc7-a240-d35380aa9731.html

La polizia europea lo ha definito un “attacco senza precedenti” e il G7 è sceso subito in campo per lanciare un messaggio ai Governi affinché condividano informazioni per combattere le minacce crescenti dei cyberterroristi. A 24 ore dal lancio di Wannacry, il malware che ha infettato migliaia di computer di quasi cento Paesi in tutto il mondo, si contano i danni che vanno dalle ferrovie tedesche alla Renault che ha fermato gli stabilimenti in Francia, dal sistema sanitario britannico, dove è andato in tilt un ospedale su cinque, all’Università di Milano Bicocca.

Hacker all’attacco, ‘in ostaggio’ pc in tutto il mondo – Pirati informatici all’attacco, col coltello tra i denti, in tutto il mondo: dalle prime ore del pomeriggio, sullo schermo di un gran numero di computer in Gran Bretagna, Spagna, Portogallo, Cina, Stati Uniti, Russia, Vietnam, Taiwan, e anche Italia è apparso un messaggio con cui si comunica che il pc è stato preso “in ostaggio“, con un virus, detto, “ransomware“, e per liberarlo è necessario pagare un “riscatto” in bitcoin, ovvero l’equivalente di 300 dollari.

In Gran Bretagna il virus è stato infiltrato nei sistemi informatici di numerosi ospedali e strutture sanitarie, circa 25, secondo Bbc news, che non hanno così pertanto accesso ai dati dei pazienti, con conseguenti pesanti disagi: appuntamenti per visite e anche interventi chirurgici cancellati, e ambulanze dirottate verso altre strutture sanitarie non colpite.

In Spagna sono state prese di mira diverse società, tra cui la compagnia di telecomunicazioni Telefonica, che ha affermato di essere incorsa in un “incidente di cyber-security”, ma che i clienti non hanno nulla da tempere.

Anche in Portogallo è stata colpita la società delle telecomunicazioni.

In Russia, la “più colpita”, secondo le compagnie della sicurezza Kaspersky Lab e Avast, è stato preso di mira il ministero dell’interno, ma anche uno dei più importanti operatori di telefonia.

Non è la prima volta che si verifica un fenomeno del genere, ma la vastità in questo caso appare davvero impressionante. Un ricercatore di cyber-security citato da Bbc News ha affermato su Twitter di aver rilevato 36 mila casi di un ransomware chiamato “WannaCry” e simili. L’attacco, ha affermato, “è enorme“. Un altro esperto, della società di cyber-security Kaspersky, ha riferito che il ransomeware è stato rilevato in 74 Paesi, e il numero è in aumento. Secondo esperti citati dal New York Times, si tratta si un virus che sfrutta delle vulnerabilità informatiche scoperte e sviluppate dalla Nsa, la Nationl Security Agency che nel 2013 è stata al centro dello scandalo internazionale innescato dalla talpa Edward Snowden.

grave lutto nel mondo del giornalismo e morto Oliviero Beha


Oliviero Beha (Firenze, 14 gennaio 1949 – Roma 13 maggio 2017)) è stato un giornalista, scrittore, saggista, conduttore televisivo, conduttore radiofonico e poeta italiano. 

Risultati immagini per oliviero Beha

Lo annuncia la figlia Germana. “E’ stato un male molto veloce. Papà se n’è andato abbracciato da tutta la sua grande famiglia allargata di parenti e amici”

Da giornalista sportivo, era stato tra i primi e più acuti nel denunciare i mali del calcio e del tifo, con il libro Anni di cuoio (Newton Compton, 1987). Più tardi era divenuto una sorta di Robin Hood radiofonico con la sua trasmissione «Radio Zorro».

Gentiloni: “Beha era impegnato, indipendente e mai banale” – “Ricordo Oliviero Beha giornalista impegnato, indipendente e mai banale”. Lo scrive su Twitter il presidente del consiglio Paolo Gentiloni. 

IL CORDOGLIO DELLA FIORENTINA – “La Fiorentina vuole esprimere il suo cordoglio per la morte di Oliviero Beha, un grande tifoso viola”. Lo ha detto Pantaleo Corvino, direttore sportivo della Fiorentina.

Televisione

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Oliviero_Beha#Televisione

  • Va’ pensiero: Conduttore e autore con Andrea Barbato del contenitore culturale in onda suRai 3 tutte le domeniche tra il settembre del 1987 e il maggio del 1989.
  • La Gazzetta dello spot: Ancora per Rai 3, nella stagione 1989/1990, conduce sempre con Andrea Barbato , all’interno di Fluff, la Gazzetta dello spot, un’analisi critica del mondo della pubblicità.
  • Attenti a quei tre: Dal giugno 1996 al luglio 1997 è in onda con Attenti a quei tre, trasmissione del Palinsesto Notturno della Rai dedicata ai problemi della giustizia, in onda, su Rai 1 e Rai 3, con tre appuntamenti settimanali.
  • Tg3: Dal 2008 al 2010 commenta sul TG3 delle 19.00, ogni domenica, il campionato di calcio e ogni fatto di costume parasportivo, politico, sociale, economico.
  • Brontolo: Dal marzo 2010 conduce la trasmissione settimanale Brontolo, in onda su Rai 3 tutti i lunedì, dedicata all’approfondimento politico e sociale.
  • Telepatia: Nel novembre/dicembre 2012 conduce il ciclo di 6 puntate della trasmissione Telepatia, in onda su Rai 3,  seconda/terza serata del sabato.
  • Ha recitato una piccola parte, nel ruolo di un commissario di sanità, nello sceneggiato televisivo “I promessi sposi ” di Salvatore Nocita.

Radio

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Oliviero_Beha#Radio

Radio Zorro: Dall’aprile 1992 al giugno 1996 da vita a Radio Zorro, il programma di servizio di RadioRai più premiato negli ultimi anni: dopo tre stagioni di programmazione breve – venti minuti tutte le mattine sulle frequenze di Radiouno – nell’ottobre 1995 la trasmissione si fonde con lo storico “3131″. “Radio Zorro 3131″ diventa il caso radiofonico dell’anno: oltre 100 mila richieste di intervento piovono in redazione da tutta Italia e nel corso dell’ora e mezza di diretta arrivano in media 300 telefonate. Le altre esperienze radiofoniche riguardano i programmi Radio a colori e Beha a colori

Libri pubblicati: 

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Oliviero_Beha#Libri

Più volte premiato come giornalista, Oliviero Beha è anche autore di testi teatrali rappresentati, di numerosi saggi e di raccolte di poesie, che hanno ottenuto diversi riconoscimenti, come All’ultimo stadio (Selezione Bancarella), Anni di cuoio (Premio Chianciano), Inverso (Selezione Viareggio, Premio Biella), Ripercussioni (Premio Capua-Mediterraneo), Meteko (Premio Laudomia Bonanni, Inverso (stampato in proprio), 1982.

  • All’ultimo stadio. Una repubblica fondata sul calcio, con Franco Ferrarotti, Milano, Rusconi, 1983.
  • Mundialgate, con Roberto Chiodi, Napoli, Pironti, 1984.
  • Ripercussioni, Spinea, Edizioni del Leone, 1986.
  • Anni di cuoio. L’Italia di oggi allo specchio del calcio, il suo sport più amato, la sua malattia più contagiosa, in cui si riflettono vizi e virtù d’un popolo tifoso fino al midollo, Roma, Newton Compton, 1987.
  • Antenne rotte. Note TV di un anti-patico, Roma, Daga, 1990.
  • Anni di merda. Notizie dal fronte del disagio italiano. 1989-1992, Napoli, Pironti, 1993. 
  • Lo Stige in piazza, Spinea, Edizioni del Leone, 1994.
  • L’Italia non canta più. Battisti, Sanremo, il ’68 e i cantautori, Pippo Baudo, la cultura popolare…, Roma, Ediesse, 1997.
  • Sono stato io. Romanzo, Milano, M. Tropea, 200.
  • Crescete & prostituitevi, Milano, BUR, 2005. 
  • Trilogia della censura. Ieri come oggi, Roma, Avagliano, 2005. [Contiene: Mundialgate, Antenne rotte, L’Italia non canta più]
  • Diario di uno spaventapasseri. L’Italia ultima, 1996-2006. Tra Berlusconi e Prodi la recita statica di un paese irreale, Milano, M. Tropea, 2006.
  • Indagine sul calcio, con Andrea Di Caro, Milano, BUR, 2006. 
  • Italiopoli, Milano, Chiarelettere, 2007.
  • Il paziente italiano. Da Berlusconi al berlusconismo passando per noi, Roma, Avagliano, 2008. 
  • Eros terminal, Milano, Garzanti, 2009. 
  • I nuovi mostri, Milano, Chiarelettere, 2009. 
  • Dopo di Lui il diluvio, Milano, Chiarelettere, 2010. 
  • Meteko, Torino, Aragno, 2010.
  • Il calcio alla sbarra, con Andrea Di Caro, Milano, BUR Rizzoli, 2011.
  • Il culo e lo stivale, Milano, Chiarelettere, 2012. 
  • Un cuore in fuga, Milano, Piemme, 2014. 
  • Tris, con Dante Matelli e Gianni Perrelli , Roma, Aracne, 2016. 
  • Mio nipote nella giungla. [Tutto ciò che lo attende (nel caso fosse onesto)], Milano, Chiarelettere, 2016.