Accordo tra il Milan e la Fiera:………….


maxi sconto per lo stadio che non si farà

Fonte e articolo completo: http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/03/10/news/accordo_tra_il_milan_e_la_fiera_per_lo_stadio_che_non_si_fara_piu_al_portello-160246390/

10 marzo 2017 – Le due società hanno trovato un accordo davanti alla Camera arbitrale che eviterà il giudizio in Tribunale. La Fininvest e non la società sportiva pagherà 5 milioni come indennizzo.

Pace fatta tra il Milano e la Fondazione Fiera sulla vicenda del progetto dello stadio al Portello.  Si chiude con una “conciliazione
amichevole“, “senza riconoscimento alcuno di responsabilità e delle opposte pretese“, la vicenda legale fra Fondazione Fiera Milano e il Milan nata quando, un mese dopo aver vinto il bando nell’estate 2015, il club rossonero ha rinunciato alla costruzione dello stadio nell’area del Portello per una serie di dissidi riguardanti soprattutto i costi di bonifica.

L’accordo prevede il pagamento a Fondazione Fiera Milano di una cifra vicina ai 5 milioni di euro, ben più bassa del risarcimento da 40 milioni di euro preteso inizialmente dalla precedente gestione di Fondazione Fiera. La spesa, secondo quanto si apprende, non sarà sostenuta dal Milan ma interamente da Fininvest, la holding della famiglia Berlusconi, proprietaria del club.

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14 agosto 2015 – Stadio, dal Portello alla Falck di Sesto Il pressing sul Milan per il piano B

Fonte e articolo completo: http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/15_agosto_14/stadio-portello-falck-sesto-pressing-milan-il-piano-b-aa4b052a-4257-11e5-ab47-312038e9e7e2.shtml?refresh_ce-cp

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Trattative per l’area. I costi di bonifica spettano al proprietario. Spunta la brochure

Interrotte – salvo ripensamenti – le trattative per il Portello, il faro rossonero si sposta su un’altra zona. Quella dove il Milan ha puntato in tutti questi mesi come piano B per costruire il nuovo stadio di proprietà. Preferita alle altre, l’area ex Falck di Sesto San Giovanni, eredità di Risanamento che fa capo all’imprenditore Davide Bizzi.
A Nord, vicino alla stazione ferroviaria, sono già avviati i lavori di bonifica per la Città della Salute, che impegnerà meno di un quarto dei terreni. Il resto (un milione di metri quadrati), è libero. Niente da smantellare verso Sud, a 700 metri in linea d’aria dalla fermata della M1 di Sesto Marelli. Ed è quella la location ipotizzata per l’impianto sportivo che i disegni, nelle stesse brochure dell’immobiliare Milanosesto, rappresentano molto affine allo stadio «interrato» proposto dal club per il bando sui padiglioni di Fondazione Fiera. Suggestione, o concreta possibilità?

Sisters Sledge in lutto


E’ morta Joni Sledge: con le sorelle cantò “We are family” Aveva 60 anni, si è spenta nella sua casa in Arizona

Sister Sledge – We are family – 1979 – Video

Joni Sledge, una delle quattro sorelle del gruppo “Sister Sledge” che incisero la famosissima hit “We Are Family” è morta all’età di 60 anni. La cantante si è spenta nella sua casa in Arizona venerdì ma le cause della morte non sono state ancora determinate, ha spiegato l’addetto stampa Biff Warren. “Ci mancano lei e la presenza, la sincerità, la luminosità con cui amava e affrontava la vita”, recita una nota della famiglia. Figlie d’arte, Joni e le sue tre sorelle, Debbie, Kathy e Kim, sono cresciute a Philadelphia e negli anni Settanta hanno iniziato la loro carriera, ma il vero successo è arrivato nel 1979 con “We Are Family”, scritta da Nile Rodgers e Bernard Edwards, una hit della disco che le ha rese famose in tutto il mondo. Rodgers ha fatto le sue condoglianze alla famiglia su Twitter: “Abbiamo fatto cose eccezionali insieme”.

Sister Sledge – He’s the Greatest Dancer (1979)  

Ancora violenza….


Marito la picchia da 3 anni, denunciato

Fonte: http://www.ansa.it/lombardia/notizie/2017/03/08/marito-la-picchia-da-3-anni-denunciato_f742ecdd-56e5-4bba-820e-633875fba746.html

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(ANSA) – MILANO, 8 MAR – Da tre anni subiva le violenze del marito ma non ha mai denunciato fino a pochi giorni fa, quando i colleghi di lavoro l’hanno convinta ad ammettere che i segni sul collo non erano dovuti a una caduta accidentale. La donna, un’impiegata di 56 anni, è stata soccorsa dai carabinieri di Garbagnate Milanese (Milano). Il marito, un artigiano edile di 61 anni, è stato denunciato. In ospedale alla donna è stato diagnosticato un trauma cranico facciale e al collo giudicato guaribile in 20 giorni. Quando si è presentata in ufficio ha negato insistentemente di essere stata picchiata ma alla fine ha ammesso di subire violenza da tre anni e ha deciso di denunciare il marito. Non è stato possibile arrestarlo perché mancava la flagranza di reato.

U2, edizione speciale per i 30 anni di Joshua Tree


Dal 2 giugno, torna album originale più live Madison Square 1987

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È ufficiale. Il tour degli U2 che celebra il trentesimo anniversario dell’album del 1987 The Joshua Tree (25 milioni di copie in tutto il mondo) arriverà in Italia il 15 Luglio 2017 allo stadio olimpico di Roma.

Per celebrare 30 anni dalla pubblicazione del seminale “The Joshua Tree“, quinto album in studio degli U2, dal 2 giugno 2017 sarà disponibile una edizione celebrativa distribuita dalla Island Records. Oltre agli 11 brani dell’album, l’edizione Super Deluxe da collezione includerà una registrazione del Concerto al Madison Square Garden (“Joshua Tree Tour”, 1987), rarità e B-side dalle sessioni di registrazione originali dell’album, nuovi remix di Daniel Lanois, St Francis Hotel, Jacknife Lee, Steve Lillywhite e Flood. La confezione sarà arricchita da un libro di 84 pagine rilegate con copertina rigida e fotografie mai viste prima, scattate da The Edge durante la photosession del 1986 nel deserto di Mojave.

U2 – Joshua Tree Tour – Los Angeles – 18 Nov 1987

The Joshua Tree è il quinto album degli U2, pubblicato il 9 marzo 1987 dalla Island Records. Prodotto da Brian Eno e Daniel Lanois, The Joshua Tree ha vinto il premio come album dell’anno alla cerimonia dei Grammy Award del 1988 ed occupa la posizione 27 nella lista dei 500 migliori album secondo la rivista Rolling Stone.

The Joshua Tree

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Testi di Bono, musiche di U2.

  1. Where the Streets Have No Name – 5:37
  2. I Still Haven’t Found What I’m Looking For – 4:37
  3. With or Without You – 4:56
  4. Bullet the Blue Sky – 4:32
  5. Running to Stand Still – 4:18
  6. Red Hill Mining Town – 4:52
  7. In God’s Country – 2:57
  8. Trip Through Your Wires – 3:32
  9. One Tree Hill – 5:23
  10. Exit – 4:13
  11. Mothers of the Disappeared – 5:14

Rabbia del Milan,


danni agli spogliatoi dello Juventus Stadium. Il club: “No comment”

Juventus-Milan, l’analisi con Sky Tech del rigore contestato

Alcuni giocatori, secondo fonti vicine al club bianconero, avrebbero sfogato la rabbia per la sconfitta danneggiando arredi e insegne bianconere.

Fonte e articolo completo: http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/2017/03/11/rabbia-del-milan-danni-agli-spogliatoi-dello-juventus-stadium.-il-club-no-comment_fbf7794f-501b-4aaa-96cf-773674317776.html

Un’altra bufera sugli arbitri accompagna la Juventus nel volo verso il sesto scudetto consecutivo. Dieci giornate da giocare, 8 punti di vantaggio come minimo (se la Roma vince domani): i giochi sembrano fatti per entrare nella “leggenda” dei sei scudetti consecutivi. Per la capolista, che ha piegato il Milan con il discusso rigore di Dybala per un fallo fischiato al minuto 49 e 30″ del secondo tempo, l’unica conseguenza della burrascosa serata sono le ‘ferite’ allo spogliatoio, causate dallo sfogo rabbioso di alcuni giocatori di Montella.

Cesari spiega perché il rigore della Juve è inesistente

Danni ad arredi e simboli dei successi bianconeri, staccati e fatti a pezzi, secondo quanto filtrato dallo ‘Stadium’. Il Milan si trincera dietro il “no comment“, la Juventus non si sofferma sull’accaduto, ma l’escalation di proteste e rabbia che sta avvelenando il clima delle partite casalinghe dei bianconeri, sconcerta anche il club guidato da Andrea Agnelli. Che ricorda come anche ieri il primo episodio da moviola della partita sia andato a suo danno, il rigore negato a Dybala per un fallo di Zapata.

Commento: Che dire…  dopo Inter, Napoli,  anche il Milan si lamenta, ma….. . Il rigore? personalmente non lo so il fallo di mani c’era ma erano molto vicini, ne hanno dati di peggio e non ne hanno dati di più evidenti, non c’è uniformità di giudizio. Le proteste a caldo ci stanno, se qualche giocatore ha esagerato (qualche parola di troppo può scappare) e l’ arbitro lo segnala nel suo rapporto il giocatore verrà giustamente punito, e mi augurò che anche la società Milan prenda provvedimenti contro chi è andato fuori dalla righe.

Una nota sulla valutazione di Cesari personalmente le poche volte che le sento non sono quasi mai d’accordo ….

Pink Floyd, mezzo secolo contro i muri


Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Pink_Floyd

Il gruppo, nato a Londra nel 1965, viene fondato dal cantante e chitarrista Roger Keith “Syd” Barrett, dal bassista George Roger Waters, dal batterista Nicholas Berkeley “Nick” Mason e dal tastierista Richard William “Rick” Wright. Nel dicembre del 1967 si aggiunge al gruppo il chitarrista David Jon “Dave” Gilmour, che si affianca e poi si sostituisce definitivamente a Barrett, progressivamente emarginatosi dal gruppo a causa del pesante uso di droghe e di una forma di alienazione.

I Pink Floyd hanno influenzato considerevolmente la musica successiva, dai gruppi progressive degli anni settanta, come Genesis e Yes, fino a musicisti contemporanei, come Nine Inch Nails, Dream Theater e Porcupine Tree.

The Wall è l’undicesimo album in studio del gruppo musicale britannico Pink Floyd, pubblicato il 30 novembre 1979 dalla EMI.

Pink Floyd – Another Brick In The Wall – Live – 1980

Si tratta di un’opera rock incentrata sulla storia di un personaggio fittizio: una rockstar di nome Pink che, a causa di una serie di traumi psicologici, arriva a costruirsi un “muro” mentale attorno ai propri sentimenti dietro al quale si isola. I disagi, soprattutto infantili, che portano Pink a questa scelta drammatica sono la morte del padre verso la fine della seconda guerra mondiale, la madre iperprotettiva, gli insegnanti scolastici eccessivamente autoritari ed avvezzi alle punizioni corporali e i tradimenti della moglie.

L’album segnò anche la rovina della formazione classica dei Pink Floyd. Infatti il tastierista Richard Wright partecipò tardivamente alla registrazione dell’album (si era trasferito in Grecia con la sua nuova moglie); per questo motivo (come spiegato da Mason nel suo libro) Waters litigò con il tastierista e lo licenziò: durante il tour di promozione Wright partecipò solo come turnista. Il successo dell’album fu enorme: fu l’album più venduto negli Stati Uniti d’America nel 1980, divenendo uno degli album doppi più venduti nella storia. Si è inoltre posizionato all’87º posto nella lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stone.

Londra e il resto del mondo non potevano che celebrare con una serie di eventi, a partire da una grande mostra nella capitale del Regno, questa epopea in musica fatta di ribellione e simboleggiata dall’album ‘The Wall’, un grido contro tutte le forme di intolleranza e dispotismo. E dopo mezzo secolo, nonostante siano cadute barriere storiche, come il Muro di Berlino, altre ne restano in piedi e c’è chi, come il presidente americano Donald Trump, ne vorrebbe costruire di nuove, al confine tra Usa e Messico.