Un potentissimo terremoto di magnitudo 7.8 ha colto nel sonno i neozelandesi in piena notte, provocando danni estesi, vittime – finora si parla di almeno due morti – e scatenando uno tsunami che, seppure con onde alte non più di 2 metri e mezzo, ha fatto scattare l’evacuazione delle coste orientali, compreso il centro sul mare della capitale Wellington.
L’epicentro del terremoto, avvenuto poco dopo la mezzanotte locale, è stato localizzato a 91 km a nord di Christchurch, a 16 km di profondità nei pressi della località di Hanmer Springs. Secondo le informazioni diffuse dalla stampa locale, il sisma è avvenuto poco la mezzanotte, e l’epicentro è stato individuato a 16 km di profondità, nei pressi della località di Hanmer Springs.

La città neozelandese di Christchurch, vicina all’epicentro, si trova in una zona ad alto rischio sismico: il 22 febbraio del 2011, una scossa di magnitudo 6,3 causò 185 morti, oltre mille feriti, e gravi danni a molti edifici cittadini. Cinque mesi prima, il 3 settembre 2010, una scossa più forte (7.0) aveva provocato solo qualche ferito. L’alto numero di vittime e i danni ingenti nella scossa del febbraio 2011 furono causati anche dal fatto che molti edifici erano stati lesionati dal terremoto precedente.



