29 giugno 2009 – 29 giugno 2016 – a 7 anni dalla Strage di Viareggio


L’incidente ferroviario di Viareggio avvenne il 29 giugno 2009.

Per ricordare e non dimenticare le 32 vittime della strage di Viareggio.
Perché sia fatta giustizia.

Esso si verificò in seguito al deragliamento del treno merci 50325 Trecate-Gricignano e alla fuoriuscita di gas da una cisterna contenente GPL perforatasi nell’urto; per cause fortuite si innescò quasi subito un incendio di vastissime proporzioni che interessò la stazione di Viareggio, con il successivo scoppio della cisterna stessa, qualche centinaio di metri a sud del fabbricato viaggiatori e le aree circostanti.

Rainews24 – Prime immagini in diretta della troupe Rai

Le persone decedute a causa del disastro sono state 33. Undici sono decedute nell’esplosione e nel seguente incendio e altre venti per le ustioni, nei mesi successivi. All’elenco dei decessi a causa dell’incidente si è aggiunto quello di due anziani colpiti da infarto presumibilmente a causa dello shock per lo scoppio o della vista della scena del disastro.

Viareggio 30 giugno 2009 – Le immagini dell’incidente ferroviario dall’elicottero

Probabili cause – In attesa delle conclusioni ufficiali delle commissioni di inchiesta la probabile causa dell’incidente è attribuibile al cedimento strutturale di un’asse del carrello del primo carro-cisterna deragliato. La prima foto pubblicata sembra confermare che l’incidente sia stato provocato dalla rottura dell’asse per fatica (cricca della boccola), dato che la sezione fratturata mostra la classica superficie “marezzata” per il 90% della sua superficie. Questa modalità di rottura è tipica degli assili ferroviari, ma non è immediata, anzi si innesca e propaga nel lungo periodo: per prevenirla sono previste stringenti procedure cicliche di controllo che consentono di individuare la cricca prima che si espanda e diventi pericolosa. Nel caso di specie la rottura dimostra che le procedure di controllo non sarebbero state rispettate.

L’inchiesta giudiziaria – Il 22 luglio 2013 la Commissione Ministeriale di Indagine del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti pubblica una relazione che ribalta completamente la tesi sostenuta dagli ingegneri di Ferrovie dello Stato e dei periti del GIP secondo cui la causa dello squarcio e quindi della fuoriuscita di GPL e dell’esplosione, è da addebitarsi all’impatto contro la cosiddetta “zampa di lepre”. Nel rapporto della Commissione Ministeriale la causa dello squarcio è da addebitarsi invece all’urto contro un picchetto di regolazione curve. Il documento pubblicato sul sito del Ministero dei Trasporti include un filmato animato 3D in cui vengono valutate numerose ipotesi di dinamica dell’incidente. Nel filmato si evidenziano dei punti fondamentali dati per certi da tutti i periti incaricati della ricostruzione degli eventi. Tali punti vengono utilizzati per sostenere l’attendibilità o la non attendibilità delle varie ipotesi dinamiche prese in considerazione. Per la Commissione Ministeriale, verificata la compatibilità geometrica e l’attendibilità di tutti i punti in questione, la causa più probabile è che il carro cisterna sia stato squarciato in seguito all’impatto con il picchetto nº24 posto in uscita dalla stazione di Viareggio, appoggiando la conclusione a cui sono arrivati anche i periti della Procura di Lucca e dai consulenti tecnici dei parenti delle vittime.

Il 18 luglio 2013 il GUP di Lucca Alessandro Dal Torrione decide per il rinvio a giudizio di 33 imputati, tra cui i vertici delle Ferrovie dello Stato, e fissa al 13 novembre 2013 la data di inizio della prima udienza del processo per la strage.

un pò di tutto e di più……. spaziando dalla cronaca alla cultura e alla tecnologia ecc.

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