
1) Il grammofono (o fonografo) fu ideato dal francese Charles Cros nel 1877, ma il primo apparecchio effettivamente funzionante fu realizzato dall’americano Thomas Alva Edison circa 8 mesi dopo, e brevettato dallo stesso il 19 febbraio 1878, mentre il disco orizzontale fu presentato da Emile Berliner a Filadelfia (USA), il 18 maggio 1888.
2) Il primo disco prodotto a scopo commerciale venne inciso nel 1895.

3) Il primo juke-box in assoluto, il “Multiphone”, fu brevettato nel 1905 da John C. Dunton di Gran Rapids, Michigan (USA). Il primo modello interamente elettronico fu fabbricato dalla Automatic Musical Instruments Co., nel 1927. Dopo la seconda guerra mondiale, fu la Wurlitzer che dettò legge nel campo dei juke-box. Solo nel 1946, il “Wurlitzer 1015” fu venduto in 56000 esemplari. Nel 1950, con l’avvento dei singoli a 45 giri, il design dei juke-box subì una sostanziale rivoluzione ed i modelli di questa epoca sono i più ricercati dai collezionisti.
4) Il 78 giri nacque poco prima del 1900. Il primo 33 giri o “long playing” fu realizzato dalla Columbia Records il 21 giugno 1948 mentre, un anno più tardi (1949), la RCA rispose dando alla luce il primo singolo a 45 giri. Quasi paradossalmente però, prima di questi ultimi due fu inventato il “picture disc”, ossia un disco dove, al posto del comune microsolco di vinile nero, vi è riportata un’immagine, foto o disegno che sia, su carta sigillata dal vinile trasparente sul quale sono incisi i solchi. Era infatti il 6 maggio 1946 quando un giovane imprenditore 36enne di Detroit, Michigan (USA), Tom Saffady presentò per la prima volta al pubblico, sotto l’etichetta “Vogue”, i primi singoli a 78 giri in vinile con splendide illustrazioni a colori. Per quel che è dato di sapere, i collezionisti Paolo De Angelis di Torino e Roberto Parenti di Cesena sono gli unici due fortunati italiani ad essere in possesso di circa 90 esemplari di queste meravigliose e preziosissime rarità discografiche.
DATI TECNICI SUL VINILE |
| 1) Il materiale dove viene inciso il microsolco è cloruro di polivinile, comunemente da tutti chiamato semplicemente “vinile”. |
2) Il sistema per la produzione dei dischi si basa fondamentalmente sulla riproduzione tramite impronta di uno stampo del disco stesso su di uno strato di vinile.
3) Il master può essere analogico (su nastro magnetico) o digitale (Dat o CD). Da questi, con il transfer, si ottiene la matrice, dalla quale poi si ricaveranno gli stampatori, passando per la fase della galvanica. Uno stampatore ha una vita media di circa 1000 dischi. Durante il 3° ed ultimo passaggio viene realizzato il disco vero e proprio. Applicati alla pressa i 2 stampatori (lato A e lato B), dopo qualche pressata di prova, il disco è pronto per essere ascoltato.
4) La macchina che fa l’incisione, il cosiddetto “tornio”, ha un piatto che pesa 50 kg., e la sola testina costa 50 milioni.
5) Per stampare un disco occorrono 24 secondi. Il pistone della pressa imprime 120 atmosfere di pressione, cioè 120 quintali tra sopra e sotto. Per stampare un disco di 100 grammi, si deve scaldare e raffreddare un quintale di pressa. Le etichette (o “label”) devono essere incollate al disco: per farlo si sfrutta la porosità della carta, quando la stampa arriva a 180° c. l’etichetta rimane appiccicata e non viene più via. Con un vinile pesante di 180 gr., il tempo nel quale la pressa rimane ferma per lasciare l’impronta è più lungo rispetto al disco normale ed il solco, rimanendo più tempo in temperatura, prende meglio le informazioni. In fase di ascolto poi, maggiore è il peso del disco, più questo rimane planare sul piatto creando meno difetti. Per ottenere una pressa per dischi da 180 gr., è sufficiente abbassare le forme dove viene montato lo stampatore; pressando a 140 atmosfere, avendo più spazio ed aumentando il materiale il disco diventa più spesso.
6) Per fare un disco in vinile è necessaria all’incirca l’energia per fare 10 CD. Per ogni disco, stampato in 24″, occorrono 100 lire di corrente e 400 lire di materiale. Il materiale per realizzare il CD costa leggermente di più, ma se per questi bastano 12-13 grammi, per una pastiglia di vinile necessitano 120 grammi di materiale. Inoltre per stampare 1000 dischi occorrono circa 8 ore, lo stesso tempo sufficiente a realizzare 3500 compact disc.


