Mantova, il campanile di Suzzara


Il distacco della cupola (Foto Pnt)
Salvata la cupola della chiesa di Suzzara
VIDEO: http://youtu.be/8Tu023KZkUg
http://video.repubblica.it/dossier/terremoto-emilia-20-maggio/suzzara-smontato-e-coperto-il-campanile-lesionato/99795/98173
La cupola era stata aggiunta nel 1500, costruita con materiale incongruo rispetto al resto della torre.
Con un’operazione chiururgica a 40 metri d’altezza, i vigili del fuoco hanno salvato la cupola della chiesa dell’Immacolata di Suzzara. Un intervento mai tentato prima. La cupola, del peso di 27 tonnellate, non perso un frammento.

SUZZARA, SALVATO IL CAMPANILE DELL’IMMACOLATA.
«Grazie a persone estremamente preparate siamo riusciti a portare a termine un’impresa senza precedenti» è del comandante della squadra Saf di Varese la frase che riassume una giornata che Suzzara non dimenticherà facilmente. L’operazione di distacco della cupola del campanile della chiesa Immacolata di piazza Garibaldi è stata un grande successo. Ci sono voluti quattro giorni di preparazione, un lavoro di cesello minuzioso, culminato nell’intervento della gigantesca gru della ditta “Vernazza” arrivata da Genova e sei vigili del fuoco varesotti che hanno lavorato sotto il sole cocente a 37 metri d’altezza più due a terra che hanno coordinato per scongiurare il pericolo che la cupola si rompesse: quello che in città nessuno voleva . In circa 20 minuti le 27 tonnellate di cupola con il suo pennacchio in marmo sono state definitivamente staccate dai pilastri in mattoni fasciati e portata a terra tra gli applausi dei cittadini che da via Baracca a piazza Garibaldi, da ieri mattina sono rimasti con il naso all’insù per seguire le varie fasi del complicato intervento.


Con la cupola a terra, vigili del fuoco, gruisti, il sindaco Wainer Melli, l’assessore al patrimonio e Protezione civile Giulio Davoglio con i funzionari dell’ufficio tecnico Marco Bianchi e Ilaria Biancheria hanno posato per una foto ricordo. La cupola non sarà più rimontata. Al suo posto verrà posata una piattaforma in cemento. Il pezzo di campanile resterà a futura memoria del terremoto 2012 di Suzzara. Il parroco Egidio Faglioni ha già annunciato che la cupola, trasformata in monumento, verrà posizionata in un’ area a ricordo dell’evento.
Una giornata intensa ma decisiva. Alle imbracature della cupola e alla fasciatura dei 16 pilastri che la sorreggevano, nel pomeriggio di ieri sono state fissate travi in legno a croce sulle otto finestre ed è stato messo in sicurezza il pinnacolo in marmo con la croce. A complicare la situazione c’è stato anche il vento che ha rallentato il sollevamento della cupola. Alle 19.32 la gru ha iniziato a tirare le corde: piccoli tocchi di leva che hanno portato al definitivo di stacco con la caduta di piccoli pezzi di pietra e un po’ di calcinaccio. Niente se si considera che in caso di insuccesso la cupola poteva cadere al suolo o danneggiare il tetto della chiesa. Tutto è filato liscio fino alle 20.52 quando la cupola è stata adagiata sul terrapieno in via Largo don Lino Borselli, sul fianco della chiesa (mauro pinotti)
IL DALAI LAMA DONA ALTRI 50MILA DOLLARI.
“Non è giusto venire a mani vuote in un posto colpito da questo disastro. Per questo motivo donerò altri 50.000 dollari a queste popolazioni”. Lo ha detto il Dalai Lama al campo Friuli, dove ha anche ricevuto un’anziana sfollata, costretta a muoversi con una stampella. Già al momento dell’annuncio della visita a Mirandola, lo staff del Dalai Lama aveva reso nota una prima donazione di 50.000 dollari alla Croce Rossa dell’Emilia-Romagna per le operazioni di soccorso.
“Dovete essere determinati, solo questo vi aiuterà a costruire una nuova casa e a tornare a guardare al futuro”. E’ l’esortazione del Dalai Lama alla folla che lo ha accolto nella sua visita a Mirandola. “Ho visto case e industrie distrutte arrivando qui. E’ un disastro. Ho pregato per voi da quando ho saputo del terremoto e mi trovavo a Udine _ ha detto rivolgendosi agli sfollati del campo Friuli _ Appena ho avuto l’occasione sono venuto qui. Vedendo questa distruzione ho provato profondo dispiacere. In passato ho visitato altri posti dove ci sono stati disastri naturali e ho sempre convinto le persone a pensare al futuro”.



