Continassagate “Scandalo” Catastale tra il comune di Torino e Juventus


Continassagate, “scandalo” catastale tra comune di Torino e Juventus

Post di Stefano Maria Meconi data: novembre – 15 – 2012

Torino – La rete, si sa, è un veicolo straordinario per le rivoluzioni e per informare quando i mezzi di informazione non assolvono al compito suddetto. Da qualche giorno, stanno progressivamente aumentando su Twitter gli utenti che parlano del cosiddetto #continassagate, e che vedrebbe coinvolti l’amministrazione comunale di Torino e la società sportiva Juventus.

La Continassa, per i poco informati – o per i non torinesi – è l’area adiacente al nuovissimo Juventus Stadium, con la quale la squadra torinese ha aperto una sorta di restaurazione, in termini fiscali e di risultati sul campo, e che la società sportiva, che condivide i vertici con la Fiat, ha deciso di sottoporre a grandi lavori per la creazione di attività commerciali parallele a quelle sportive nello Stadium.

Nulla di male, se non fosse che la Continassa è di proprietà demaniale, e che con una delibera in consiglio comunale votata a larghissima maggioranza (24 favorevoli, 7 contrari, 8 astenuti), sia stata ceduta in gestione alla F.C. Juventus per la somma, non ancora definitiva e chiarita da ambo le parti coinvolte, di 20 milioni di euro. Venti milioni per un terreno che l’esponente in consiglio del Movimento 5 Stelle ha quantificato in 350.000 metri quadrati, mentre fonti vicine alla Juventus affermano essere la metà, 180.000 metri quadrati.
La polemica sorge allorché il prezzo che la società sportiva verserà alle casse torinesi, secondo i dati riportati dal consigliere Vittorio Bertola, sembra decisamente sproporzionato: 0,57 euro per metro quadrato all’anno, per una gestione che durerà 99 anni, e che di fatto vincolerà vita natural durante la Continassa ai progetti, sportivi e commerciali – campi di allenamento, appartamenti, cinema, negozi e quant’altro – della Juventus.

Le solite fonti vicine ai neo-campioni d’Italia fanno sapere che il terreno ceduto dal comune sarà invece di 180.000 metri quadrati, al prezzo non definitivo di 10,2 milioni di euro – si prevede una nuova perizia nel giro di qualche settimana, dopo un ennesimo voto consiliare che non ha mancato di scatenare ulteriori polemiche – e quindi con un rapporto metro quadrato/anno di 0,60 euro, non dissimile dalle stime portate in discussione da Bertola.

Il #continassagate, che non ha mancato di scatenare anche la reazione scandalizzata dell’opinionista Oscar Giannino, rischia di divenire un boomerang per la Juventus, che già, almeno in quanto a certe decisioni arbitrali vagamente discutibili, non gode di una buona fama nel pubblico, e per Piero Fassino, attuale sindaco della prima capitale d’Italia, che potrebbe forse aspirare a incarichi governativi se la coalizione di centro-sinistra si imponesse nelle politiche della primavera 2013.

Stefano Maria Meconi