Ancora una volta il maltempo mette in ginocchioMarano. Un violento temporale abbattutosi sulla città ha provocato danni ingenti, riportando alla luce criticità ormai croniche del territorio.Decine gli interventi dei vigili del fuoco, chiamati a operare senza sosta per auto finite nei tombini divelti dalla forza dell’acqua e per alberi crollati in diverse zone del comune. Particolarmente colpita la zona della Cesina, parte collinare della città, dove la caduta di alberi ha creato disagi alla circolazione e momenti di paura tra i residenti. Ma la situazione non è stata migliore lungo i principali corsi cittadini: strade completamente allagate, traffico in tilt e fiumi d’acqua che hanno trascinato rifiuti di ogni genere.
La spazzatura, trascinata dalla pioggia, si è riversata ovunque, finendo anche all’interno di numerosi esercizi commerciali. Al corso Umberto e al corso Mediterraneo diversi negozi sono stati invasi dall’acqua,causando danni a strutture e merci. I commercianti parlano dell’ennesimo episodio che si ripete puntualmente a ogni temporale.
Esonda fiume Torre, persone sui tetti. Dichiarata emergenza, firmata mobilitazione mobilitazione nazionale. La premier Meloni: “Vicina alle comunità colpite”. Forte maltempo anche in Liguria e Toscana
Esondazione del fiume Torre
Il maltempo sta mettendo in ginocchio il Friuli Venezia Giulia che ha dichiarato lo stato di emergenza e chiesto la mobilitazione nazionale. Forti piogge si sono abbattute sulla regione causando situazioni di grave criticità in particolare nelle province di Gorizia e Udine. Oltre 250 gli interventi effettuati finora, 242 i vigili del fuoco in azione.
A Cormons la frana su tre edifici, esondato il fiume Torre – La situazione più complessa a Cormons, nel Goriziano, dove una frana ha coinvolto tre edifici e le macerie hanno travolto due persone: è stato intanto stato recuperato dai Vigili del Fuoco il corpo senza vita di Quirin Kuhnert, 32enne tedesco, mentre proseguono le ricerche della donna anziana dispersa. Un’altra persona è stata invece estratta viva.
I Vigili del fuoco stanno operando con natanti leggeri e l’elicottero del Reparto Volo di Venezia nell’abitato di Versa, frazione di Romans d’Isonzo. Dopo l‘esondazione del fiume Torre, alcune persone si sono rifugiate sui tetti delle abitazioni e sono in corso le operazioni di soccorso ed evacuazione. La maggior parte degli interventi si registrano in provincia di Udine, con i comuni di Palmanova, Trivignano Udinese e Manzano particolarmente colpiti. Decine le operazioni svolte finora per soccorrere autisti in difficoltà, persone bloccate in casa dall’acqua, allagamenti e smottamenti. Da Lombardia, Veneto e Emilia Romagna sono giunte squadre specializzate nel soccorso alluvionale e moduli dotati di idrovore ad alto pompaggio per supportare i comandi locali nelle operazioni di soccorso.
“Le piogge di questa notte hanno causato gravi danni e problemi su tutto il nostro territorio. C’è una massiccia presenza di forze dell’ordine, Vigili del fuoco, Protezione civile che lavorano incessantemente“. Così, sui suoi canali social, il sindaco di Cormons Roberto Felcaro che ha aggiunto: “Prestate molta attenzione quando vi mettete in auto perché alcune strade risultano ancora allagate e altre sono piene di detriti“. “Ho disposto la chiusura delle scuole per la giornata di oggi considerate le condizioni di viabilità e di rischio. Ci stiamo tutti adoperando per fronteggiare al meglio la situazione”, ha concluso.
Friuli Venezia Giulia dichiara emergenza regionale – “A seguito dell’ondata di maltempo che ha investito la Regione e in particolare i comuni di Cormons e di Romans d’Isonzo proroghiamo l’allerta la cui scadenza era fissata alle 12 di oggi, dichiariamo l’emergenza regionale e chiediamo la mobilitazione nazionale per avere il supporto delle altre Regioni: la priorità però ora sono le persone, con i due dispersi a Brazzano di Cormons, che speriamo di poter ritrovare al più presto e in buone condizioni, e i trecento residenti di Versa” dove è esondato il Torre. Così l’assessore regionale alla Protezione civile della Regione Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, dalla sala operativa della Protezione civile di Palmanova.
Musumeci firma mobilitazione straordinaria Protezione civile – “Accogliendo la richiesta avanzata dalla Regione Friuli Venezia Giulia, ho appena firmato il decreto per disporre, a supporto della Regione, lo stato di mobilitazione straordinaria del servizio nazionale di Protezione civile. Il provvedimento si è reso necessario dopo l’ondata di maltempo che da ieri ha investito alcune province di quella Regione. Con la firma del decreto, consentiamo al nostro Dipartimento nazionale di assicurare il coordinamento dell’intervento del Servizio nazionale della protezione civile, a supporto delle autorità regionali, allo scopo di concorrere al contrasto degli eventi estremi”, ha poi dichiarato il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci.
Meloni sente Fedriga: “Vicini alle comunità colpite” – Secondo quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto un colloquio telefonico con il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, per essere aggiornata sulla situazione di maltempo che sta colpendo il territorio. La premier, spiegano le stesse fonti, sta seguendo con attenzione l’evolversi degli eventi e mantiene un contatto diretto con il ministro Musumeci e con il Dipartimento della Protezione civile.
Meloni ha inoltre espresso la vicinanza alle comunità interessate e ha rivolto un sentito ringraziamento a tutte le donne e gli uomini impegnati nelle operazioni di soccorso.
Liguria – In Liguria i danni del maltempo riguardano principalmente il genovesato, dove l’allerta è stata arancione da mezzogiorno alla mezzanotte di ieri. Tra ieri pomeriggio e stanotte nelle zone più centrali sono caduti un muro, a Marassi, e diversi alberi, tra cui uno sui binari della funicolare Sant’Anna, che ha provocato l’interruzione del servizio per alcune ore con passeggeri bloccati in cabina.
I Vigili del fuoco sono al lavoro, anche per scongiurare che non ci sia nessuna persona rimasta sotto al muro crollato a Marassi, mentre si teme per il rischio frane dovuto al terreno sui cui sono cadute grandi quantità di precipitazioni in poco meno di 48 ore. Interventi per frane e alberi caduti sono stati effettuati anche nelle province di Imperia e Savona.
Disagi provocati dal maltempo anche sulla linea ferroviaria nel genovese. Questa mattina intorno alle 8 un albero si è abbattuto sui binari tra Borzoli e Acquasanta provocando ritardi fino a 90 minuti. Il regionale 12117 Acqui Terme-Genova Brignole è arrivato a destinazione alle 9.57 anziché alle 8.33 come programmato. Il regionale 12119 da Acquiterme a Genova Principe è stato cancellato a Campo Ligure. Il convoglio oggi arriva fino ad Acquasanta.
Toscana – Una frana di vaste proporzioni ha interessato nella serata di ieri una casa in via Casone, a Pietrasanta (Lucca), schiacciando alcune vetture parcheggiate. Sul posto è intervenuta una squadra dei vigili del fuoco del comando di Lucca, con il personale del distaccamento di Pietrasanta. Non si registrano feriti. Secondo le prime informazioni, il movimento franoso — probabilmente favorito dalle intense precipitazioni delle ultime ore — ha coinvolto il versante a ridosso dell’abitazione, trascinando con sé materiale che ha sommerso diverse auto. I vigili del fuoco hanno messo in sicurezza l’area e avviato le verifiche di stabilità dell’edificio.
Un fulmine ha colpito questa mattina il campanile della chiesa di San Leonardo in Treponzio, nel comune di Capannori (Lucca), rendendo necessario l’intervento immediato dei Vigili del fuoco.
Un nubifragio si è verificato a Massa nella notte con 73 mm di pioggia caduti in un’ora. Rovesci e temporali si sono estesi dalle zone di nord-ovest al resto della Toscana, in particolare sulle zone settentrionali.
Allerta gialla in 6 regioni – Il maltempo non molla l’Italia neanche oggi. L’allerta gialla riguarda sei regioni del Centro-Nord oggi: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Toscana e Umbria.
Due dispersi in Friuli Venezia Giulia. Una frana ha travolto nella notte un’abitazione a Brazzano di Cormons, nel Goriziano.Una persona è stata estratta viva dalle macerie dai vigili del fuoco, affiancati dai volontari della Protezione civile, che stanno cercando due dispersi. Sul posto sono intervenuti anche i sanitari inviati dalla centrale operativa Sores Fvg con più ambulanze, automedica ed equipaggio dell’elisoccorso. La persona ferita, con una frattura a una gamba, è stata trasferita all’ospedale di Udine. Un violento temporale nella notte ha colpito la regione.
Squadre di soccorso e Soccorritori fluviali dei comandi di Trieste e Pordenone sono state inviate in supporto al personale di Udine e Gorizia insieme al nucleo regionale Gos (Gruppo operativo speciale). Dal Veneto è arrivata la squadra Usar (Urban search and rescue) per la ricerca delle persone disperse sotto le macerie.
Duecento chiamate ai vigili del fuoco – Il maltempo ha colpito duramente la zona tra Palmanova e la provincia di Gorizia, con i danni più pesanti registrati proprio a Cormons dove sono caduti 152 millimetri di acqua in sole sei ore. Il fiume Judrio è tracimato, causando allagamenti diffusi.
Gli scantinati dell’ospedale di Palmanova risultano sommersi dall’acqua, ma non ci sono problemi per i pazienti. Disagi anche sulle strade a Visco, Trivignano e Chiopris Viscone. Ai vigili del fuoco di Udine sono arrivate circa duecento richieste di intervento dalla mezzanotte, mentre numerose chiamate hanno impegnato anche il comando di Gorizia. A causa dell’ondata di maltempo la Protezione civile aveva diramato l’allerta gialla.
Dopo una giornata complessa, oggi la Liguria si prepara per l’allerta arancione. Aggiornamenti, immagini e video della situazione oggi, domenica 16 novembre
Dopo l’allerta gialla che insiste da ieri, oggi alle 12 Genova è entrata in allerta arancione che, prorogata, durerà fino alla mezzanotte, poi ancora allerta gialla fino alle 8 di domattina.
La sindaca del capoluogo ligure, Silvia Salis, ha lanciato un appello invitando i cittadini a restare a casa in queste ore complicate.
Gli aggiornamenti in tempo reale: strade chiuse, allagamenti, alberi caduti – Ecco tutti gli aggiornamenti in diretta di oggi, domenica 16 novembre.
Intorno alle 13,45 è stata chiusa la via Aurelia in zona Pizzo ad Arenzano, misura che Anas intraprende per motivi di sicurezza con l’allerta arancione combinata alla pioggia forte. L’unico modo per spostarsi per/da Genova è prendendo l’autostrada A10 (ricordiamo che ancora oggi la circolazione ferroviaria tra Cogoleto e il nodo di Genova è ferma per lavori).
Verso le 13 i vigili del fuoco stanno operando in via dei Mille per un grosso ramo di albero caduto.
Alle 11,40 via Tortona è stata chiusa per un albero caduto all’altezza del civico 50. La strada è stata riaperta per le 12,40.
Alle 10,45la polizia locale segnala acqua sulla carreggiata della sopraelevata Aldo Moro: “Prestare attenzione”.
Alle 10,30 piazza Palermo, in centro, è attraversata da un “fiume” d’acqua proveniente dalla galleria Goffredo Mameli. La strada, in pendenza, rende il tratto terminale di via Barabino verso la piazza una vera piscina.
Alle 10,15 i vigili del fuoco sono ancora all’opera in viale alla Pineta per rimuovere un albero caduto che ha lasciato senza elettricità alcune famiglie. La strada risulta chiusa all’altezza del civico 30 r.
Poco prima delle 9, allagamenti anche in via Rossini, all’imbocco del ponte Polcevera. Il presidente del Municipio Valpolcevera, Michele Versace, ha reso noto che è stato richiesto l’intervento dell’autospurgo, segnalando anche accumuli d’acqua e fango nelle zone collinari, tra via Maritano e Linneo.
Alle 8,50si segnalano allagamenti sulla strada in via Rubaldo Merello.
Alle 8,30la polizia locale ha chiuso il sottopasso di via Milano, in direzione via Milano vecchia, per allagamento. Resta aperto in direzione via di Francia.
Alle 7,30 la protezione civile di Genova ha segnalato forti rovesci in corso sulla Val Bisagno: “Prestare attenzione e seguire gli aggiornamenti“.
Permane la chiusura del sottopasso di via Brin.
Cento richieste di soccorso ai vigili del fuoco nella notte – Oltre 100 le richieste di soccorso arrivate ai vigili del fuoco nella notte per il maltempo, fortunatamente di minore entità rispetto a quelli di ieri.
È terminata prima dell’alba la rimozione dell’albero che gravava su via Lamberto Loria, un pino di grosse dimensioni.
Pegli, oltre 150 metri cubi di terra rimossi – Aster nel frattempo ha lavorato senza sosta per garantire sicurezza e viabilità. Nella notte in via Niccolosio da Recco, a Pegli, le squadre sul posto nella notte hanno rimosso i detriti della frana: oltre 150 metri cubi di terra e pietre rimossi.
Numerosi interventi anche in altre zone della città come via Calda, dove è stato messo in sicurezza un tratto interessato dal cedimento di un muro.
Intanto il settore verde di Aster è attivo su tutto il territorio, impegnato nella gestione di alberature e aree verdi colpite dal maltempo con gli interventi più complessi in via Martiri e questa mattina in viale alla Pineta, per una grande pianta in bilico sulla strada.
I danni di sabato – Il maltempo ha iniziato a flagellare il territorio ieri causando svariati danni tra allagamenti, l’esondazione del rio Fegino, alberi pericolanti, smottamenti, muri crollati, downburst e trombe d’aria che hanno causato anche la caduta di container al porto di Pra’. Particolarmente colpite le zone del ponente genovese e della Valpolcevera.
Il tutto reso ancora più complesso da un allagamento che ieri mattina ha implicato la chiusura della via Aurelia ad Arenzano, contemporaneamente al blocco dell’A10 causa incidente e allo stop dei treni (anche oggi) per lavori: una serie di circostanze che hanno provocato almeno mezza giornata di completa paralisi del traffico a ponente.
Paura anche, in serata, per tre ragazzi che risultavano dispersi ma che alla fine sono riusciti a tornare a casa autonomamente: avevano il cellulare scarico e non erano riusciti a contattare le famiglie.
Divieti e chiusure a Genova – Viste le condizioni critiche e i danni al territorio, il Coc di Genovagià da sabato sera ha introdotto il divieto di transito a motocicli, mezzi telonati e furgonati sulla sopraelevata.
Da stamattina, e già in allerta gialla, per motivi precauzionali sono chiusi parchi, giardini e cimiteri su tutto il territorio comunale. Chiusi tutto il giorno Museo del Risorgimento, Museo Archeologico e Muce-Museo Certosa di Genova.
In via Nicoloso da Recco, a Pegli, nell’area interessata dal crollo di un muraglione, permangono le criticità legate allo smottamento, numerosi i nuclei familiari della zona privi del servizio di distribuzione gas: ieri è stata attivata la protezione civile comunale per l’eventuale fornitura di cibo e acqua.
Sempre a Pegli, per motivi di sicurezza, chiusura temporanea di via Beato Martino da Pegli a causa del distacco dei tiranti dei lampioni dell’illuminazione pubblica.
Fino al termine dell’allerta meteo restano chiusi i sottopassi pedonali e il sottopasso di Brin.
Si segnala il divieto di sosta:
su entrambi i lati di via Pontetti, fino all’intersezione con il civico 14C di via Isonzo. Rimozione forzata dei veicoli inadempienti.
in via Percy Bysshe Shelley, tratto compreso tra il civ. 161 e l’intersezione con via Monaco Simone e lungo l’asse principale nel tratto compreso fra i civici 15 e 79. Rimozione forzata dei veicoli inadempienti.
Vietato il transito pedonale sulla passerella di passo Carlineo sul torrente Chiaravagna.
Per tutta la durata dell’allerta arancione prosegue il monitoraggio dei principali corsi d’acqua del territorio comunale da parte dei volontari di protezione civile e della polizia locale.
I parcheggi: cosa succede con l’allerta arancione – A Genova, i possessori di tagliandi Blu Area A (Foce), B (Foce), C (Bassa Val Bisagno), R (San Fruttuoso) e T (Marassi) che abbiano opzionato le suddette zone come prima scelta, e i possessori dei tagliandi Blu AreaFB e FC, in concomitanza dello stato di allerta arancione possono parcheggiare gratuitamente in tutte le zone Blu Area, a partire da 3 ore prima della decorrenza dell’allerta e fino alle ore 12 del giorno successivo della cessata allerta.
La disposizione è valida anche per i residenti di via Fereggiano e corso De Stefanisnon in possesso del tagliando Blu Area (che dovranno esporre la carta di circolazione, in originale o in copia).
Maltempo in Liguria: un violento temporale ha colpito durante la notte il Ponente genovese e la Val Polcevera. All’alba una frana è caduta sull’Aurelia all’altezza di Vesima, interrompendo la circolazione. Numerosi gli allagamenti tra Val Polcevera e Sampierdarena, dove alcuni sottopassi sono stati chiusi. Una bomba d’acqua nell’Imperiese ha causato decine di allagamenti e la perturbazione sta ora interessando anche la zona di Ventimiglia. Per il Centro-Ponente ligure resta in vigore l’allerta gialla per temporali: fino alle 15 nell’Imperiese e fino alle 18 nella provincia di Genova.
Temporali forti su Liguria, frane e traffico in tilt nel Ponente – Piogge molto intense sulla Liguria, effetto delle strutture temporalesche che dalla notte stanno sferzano il settore centrale della Regione, in allerta meteo gialla fino alle 18 con possibili prolungamenti e modifiche allo studio in queste ore. Un sabato difficile con allagamenti puntuali a Genova città, tra cui il sottopasso di Brin, quello di via Milano e via Perlasca. In mattinata chiusure a singhiozzo nel ponente sull’Aurelia in direzione di Arenzano per una frana all’altezza della galleria del Pizzo. Sempre per ilmaltempo un mezzo pesante in transito sull’autostrada A10 si è intraversato causando il blocco delle carreggiate in direzione Genova. Lunghe code e traffico in tilt per chi arriva da ponente diretto nel centro città, il tratto autostradale è stato chiuso per ripristini con possibili riaperture nel primo pomeriggio.
Frana sulla Aurelia, chiusa la Statale 1 ad Arenzano – La strada statale 1 Aurelia è provvisoriamente chiusa all’altezza di Arenzano, in provincia di Genova, a causa della presenza di detriti e fango sulla carreggiata. Lo comunica Anas precisando che il traffico, all’altezza del km 547,450, è deviato in entrambe le direzioni.I tecnici e le squadre Anas sono intervenuti per la gestione della viabilità, per valutare gli interventi necessari a ripristinare la sicurezza e quindi riaprire al traffico nel più breve tempo possibile.
A Genova torrenti sotto livello massima – Malgrado le forti precipitazioni registrate nelle scorse ore sul ponente di Genova, il livello dei principali corsi d’acqua (Leira, Cerusa, Varenna, Branega, San Pietro) rimane al di sotto delle soglie idrometriche di guardia. Lo rende noto il Comune di Genova dopo l’allerta gialla per temporali scattata a mezzanotte. Chiusi i sottopassi di Brin e via Degola dove sono presenti presìdi della Polizia Locale e delle squadre di Protezione Civile, impegnati anche nel monitoraggio dinamico del territorio. La frana di via Rubens, verificatasi all’altezza della galleria Pizzo, non ha interessato il territorio comunale . La sindaca Silvia Salis è in contatto costante con la Sala Emergenze della Protezione Civile dove è presente l’assessore Massimo Ferrante.
Nuove piogge in arrivo, domani allerta arancione dalle 12 – Prosegue la fase perturbata che sta interessando la regione in queste ore, in estensione su domani con un’ulteriore intensificazione del maltempo e temporali ancora forti e persistenti: la Liguria si prepara a veder aumentare l’allerta meteo da gialla ad arancione a partire dalle 12 di domani per i bacini piccoli e medi in tutti i settori. Osservati speciali i torrenti e i corsi d’acqua, non si escludono innalzamenti repentini dei livelli idrometrici nelle diverse aree regionali.
Sassi e detriti si sono abbattuti sul muro della parrocchia. Danni anche al cimitero. Entrambi gli edifici sono stati dichiarati inagibili
A Brienno sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Como
Brienno (Como), 2 novembre 2025 –Le forti piogge cadute domenica pomeriggio sul territorio della provincia di Como hanno provocato il distacco di un fronte franoso sopra il Comune di Brienno, sulla sponda orientale del ramo occidentale del lago. I vigili del fuoco hanno rilevato la presenza di due massi delle dimensioni di circa 25 metri cubi ciascuno, staccatisi da un costone sovrastante l’abitato; uno dei due massi si è arrestato in prossimità del cimitero del paese, mentre il secondo ha sfondato una parete della piccola chiesa situata più a valle.
Nella chiesetta i vigili del fuoco hanno recuperato diversi beni di valore, affidandoli al parroco e a personale dell’amministrazione locale. L’area, a rischio crollo, è stata messa in sicurezza, l’accesso precluso al transito pedonale. I danni al primo piano del camposanto hanno avuto come conseguenza la chiusura temporanea della struttura. Il 7 luglio del 2011 ben sette frane si abbatterono sul borgo del lago, per fortuna senza provocare feriti. Fango e detriti distrussero due case e un ponte romanico.
Almeno due persone sono morte giovedì negli scantinati allagati dopo le piogge record in alcune zone di New York City, che hanno allagato anche alcune strade e stazioni della metropolitana. I dati preliminari hanno mostrato che a Central Park sono caduti 45,7 mm (1,8 pollici) di pioggia, superando il record di 41,7 mm stabilito nel 1917, ha dichiarato il National Weather Service. L’aeroporto LaGuardia ha registrato 50 mm di pioggia, superando il record di 30 mm registrato nel 1955.
Due morti trovati in scantinati allagati mentre New York è colpita da un temporale
In incidenti separati, i corpi vengono estratti dagli scantinati di Brooklyn e Manhattan mentre le forti piogge chiudono le strade e causano ritardi.
Giovedì due persone sono morte negli scantinati allagati di New YorkCity durante un temporale che ha bloccato le strade e causato ritardi in aeroporto, hanno riferito le autorità.
Una squadra di sommozzatori ha recuperato il corpo di un uomo di 39 anni dopo che i vigili del fuoco hanno ricevuto una chiamata per una persona intrappolata nel seminterrato allagato di una casa a schiera a Brooklyn intorno alle 16:30, ha riferito la polizia. Un video pubblicato online mostra i vigili del fuoco che trasportano via la vittima attraverso l’acqua alta fino al polpaccio sulla strada.
A Manhattan, un uomo di 43 anni è stato trovato morto all’interno del locale caldaia allagato del seminterrato di un condominio, ha riferito la polizia. La causa della morte è in fase di accertamento.
In alcune zone della città si sono registrate precipitazioni record. Giovedì, i dati preliminari hanno mostrato che a Central Park sono caduti 4,57 cm di pioggia, superando il record di 4,17 cm stabilito per il parco nel 1917, secondo il National Weather Service. L’aeroporto LaGuardia ha registrato 5 cm di pioggia, superando il record del 1955 di 3 cm.
Giovedì, New York ha registrato ore di pioggia di varia intensità, prima del tragitto serale per il lavoro. Foto e video sui social media hanno mostrato l’acqua che saliva fino ai paraurti delle auto e si riversava nelle stazioni della metropolitana.
“Se si considera la quantità d’acqua che scendeva, ci si rende conto che i nostri sistemi fognari non sono adatti a gestirla. È stata una pioggia continua, per tutto il tempo“, ha detto il sindaco Eric Adams alla stazione radio 1010 WINS.
Gli allagamenti stradali sono stati molto localizzati, trasformando alcuni incroci con scarichi intasati in pozze abbastanza profonde da far galleggiare le auto, mentre negli isolati successivi si sono formate solo modeste pozzanghere.
In alcuni quartieri i veicoli sono stati danneggiati dalla caduta di rami di alberi.
Le autorità non hanno reso noti immediatamente i nomi dei due uomini deceduti.
I pericoli che le inondazioni improvvise possono rappresentare per i residenti delle migliaia di appartamenti seminterrati della città sono diventati particolarmente evidenti nel 2021, quando forti piogge hanno ucciso 11 persone in tali abitazioni.
1 – Maltempo, il ciclone di Halloween: pioggia forte e incubo allagamenti, l’allerta nelle regioni. Ecco dove
2 – Il Ciclone di Halloween
3 – Il peggioramento
1 –Maltempo, arriva il ciclonedi Halloween. Meteo in peggioramento nei prossimi giorni su molte regioni d’Italia con pericolo allagamenti e piogge intense.
Sta per finire un mese di ottobre altalenante: prima una lunga fase secca e calda, poi piogge e temporali forti; adesso, gli ultimi 4 giorni saranno due di sole e due di pioggia.Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo.it, conferma un meteo altalenante tra fasi soleggiate e piogge tipicamente autunnali: niente di straordinario, il mese di ottobre spesso ci mostra gli ultimi ricordi estivi (domenica scorsa con 35° in Sicilia) alternati ai primi segnali invernali (un lunedì 27 con neve fino a 1700 metri sulle Alpi).
2 – Il Ciclone di Halloween – Ci avviamo dunque verso il Ciclonedi Halloween godendo di 48 ore soleggiate e miti; da giovedì a venerdì arriveranno delle piogge dall’Oceano Atlantico, bagnando prima di noi anche Portogallo, Spagna e Francia. Nel dettaglio, una temporanea rimonta dell’alta pressione garantira prevalenza di sole nelle prossime ore, salvo locali addensamenti su due regioni, Liguria e Calabria. Non si escludono isolati locali piovaschi in Calabria, ma tutto sommato la giornata di martedi 28 ottobre è stata dominata dal sole.
Mercoledì 29, invece, avremo un graduale aumento della nuvolosita in Toscana e al Nord: qualche pioviggine non e esclusa durante la giornata, anche se il vero peggioramento e previsto dalla tarda serata; sul resto del Centro e al Sud il tempo sara ancora molto piacevole con massime fino a 22° a Roma e Napoli.
3 – Il peggioramento – Arriviamo al Ciclone di Halloween: giovedì 30 e venerdì 31 ottobre sono previste delle piogge di chiaro stampo autunnale su buona parte del nostro Paese. Inizialmente, le regioni piu coinvolte dal maltempo saranno quelle del Nord e del fianco tirrenico (come spesso accade con le perturbazioni atlantiche) poi l’instabilità raggiungera anche il Sud e il versante adriatico.
Il governo afferma di aver fatto tutto il possibile per prepararsi all’uragano più forte del paese da quando sono iniziate le registrazioni
L’uragano Melissa ha toccato terra in Giamaica, dove i residenti che vi si erano rifugiati si sono preparati ai venti violenti, alle forti inondazioni e alle frane causate dalla tempesta di categoria 5, uno degli uragani atlantici più forti della storia.
“I nostri pensieri e le nostre preghiere sono rivolti ai cittadini di quella parte dell’isola e vi assicuriamo che saremo al vostro fianco per tutto il tempo, mobilitando sostegno e soccorso”, ha twittato il primo ministro Andrew Holness mentre la tempesta si abbatteva sulla regione martedì pomeriggio.
Il colosso che si muove lentamente è l’uragano più intenso ad aver colpitola Giamaica da quando sono iniziate le registrazioni nel 1851 e sosterà sull’isola per ore prima di dirigersi verso nord-est.
Matthew Cappucci, un meteorologo americano che ha attraversato l’occhio del ciclone domenica, ha definito l’esperienza “scientificamente sbalorditiva e terrificante dal punto di vista umanitario“. “Milioni di persone potrebbero svegliarsi mercoledì e trovare la devastazione: comunità distrutte, un paesaggio irriconoscibile e cicatrici che richiederanno decenni per essere rimarginate“, ha scritto sul Washington Post.
A Portmore, una comunità sulla costa sud-orientale della Giamaica, Colin Bogle, consulente del Mercy Corps, ha dichiarato di essere stato svegliato “da una forte esplosione, e tutto è diventato buio“. “Fuori, gli alberi vengono sballottati violentemente dal vento e il rumore è incessante“, ha aggiunto.
Il governo della Giamaica ha dichiarato di aver fatto tutto il possibile per prepararsi, disponendo l’evacuazione obbligatoria delle zone basse e avvertendo che l’evento avrebbe gravi ripercussioni sui 2,8 milioni di abitanti del Paese.
Desmond McKenzie, vicepresidente del consiglio giamaicano per la gestione del rischio di catastrofi, ha esortato martedì la popolazione a cercare riparo e a rimanere in casa mentre la tempesta attraversa l’isola. “Giamaica, questo non è il momento di essere coraggiosi“, ha detto.
Martedì le strade della capitale Kingston sono rimaste in gran parte vuote, e le immagini mostrano alberi piegati dalla forza del vento.
“Non ci sono infrastrutture nella regione in grado di resistere a un sisma di categoria 5“, ha affermato Holness. “La questione ora è la velocità di ripresa. Questa è la sfida“.
Un veicolo della polizia percorre una strada disseminata di detriti di alberi causati dall’uragano Melissa a Kingston, in Giamaica, martedì. Fotografia: Rudolph Brown/EPA
La categoria 5 è la più alta della scala Saffir-Simpson, con venti sostenuti che superano i 250 km/h. Il National Hurricane Center degli Stati Uniti ha segnalato che Melissa ha portato venti sostenuti a 298 km/h, con raffiche più intense.
“È prevista una situazione catastrofica in Giamaica“, ha dichiarato Anne-Claire Fontan, specialista in cicloni tropicali dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale, in una conferenza stampa a Ginevra. “Per la Giamaica, sarà sicuramente la tempesta del secolo“.
Le forti piogge hanno causato interruzioni di corrente elettrica ad alcuni residenti di Portland, St Thomas, St Andrew, St Elizabeth e Westmoreland, comprese alcune famose destinazioni turistiche come Negril e Treasure Beach.
Una zona particolarmente colpita è stata la parrocchia di Manchester, che ha dovuto affrontare giorni di piogge torrenziali e venti violenti mentre la tempesta si avvicinava.
Una residente, Emma Simms, 37 anni, ha raccontato di aver creato un rifugio di fortuna in un armadio della sua casa, dove intendeva trasferirsi con i suoi figli di un anno e di quattro anni.
“Ho cercato di renderlo piacevole e confortevole. Ci sono degli snack lì dentro, c’è dell’acqua lì dentro“, ha detto. “Se sembra che la casa non reggerà, allora ci andrò e basta. Ci metteremo un materasso sopra e faremo in modo che [i miei figli] siano felici finché non passerà. Cercherò di renderlo divertente ed emozionante“.
Simms, analista di dati e consulente dei trasporti, si è trasferita in Giamaica dal Regno Unito sei anni fa e ha vissuto il suo primo uragano giamaicano quando Beryl ha devastato il paese la scorsa estate. “Ho la sensazione che questo sia già peggio di Beryl e non è ancora arrivato“, ha detto.
“Sento di dover proteggere delle persone, di dover tenere duro. Ma la mia pancia è diversa da come mi sentivo negli ultimi giorni. Sento decisamente l’ansia dentro di me.“
Guardian graphic. Source: NOAA. Satellite image taken at 12.46 GMT 27 Oct 2025
Il capo meteorologo di AccuWeather, Jonathan Porter, ha affermato che Melissa sarà l’uragano più forte nella storia a colpire direttamente la Giamaica.
Prima della tempesta erano state segnalate delle frane, e le autorità giamaicane avevano avvertito che le operazioni di bonifica e la valutazione dei danni sarebbero state lente. La tempesta è entrata nei pressi della parrocchia di St. Elizabeth, a sud, e si prevedeva che sarebbe uscita a nord, secondo i meteorologi.
“È possibile un cedimento strutturale totale nei pressi del centro di Melissa“, ha affermato il National Hurricane Center degli Stati Uniti, con sede a Miami.
Si prevedeva un’onda di tempesta pericolosa per la vita, alta fino a 4 metri, nella Giamaica meridionale, con le autorità preoccupate per l’impatto su alcuni ospedali lungo la costa. Il ministro della Salute, Christopher Tufton, ha affermato che alcuni pazienti sono stati trasferiti dal piano terra al secondo piano, “e [ci auguriamo] che ciò sia sufficiente per qualsiasi ondata che si verificherà“.
Si ritiene che la tempesta abbia già causato sette morti nei Caraibi, di cui tre in Giamaica, tre ad Haiti e una nella Repubblica Dominicana, dove un’altra persona risulta ancora dispersa.
Melissa è così insolitamente forte che l’esercito statunitense ha dichiarato di aver spostato le sue truppe, probabilmente navi e aerei, in zone più sicure nelle vicinanze della tempesta.
Gli scienziati del clima hanno affermato che l’intensificazione dell’uragano Melissa, con venti raddoppiati da 70 miglia orarie a 140 miglia orarie in un solo giorno, è probabilmente un sintomo del rapido riscaldamento degli oceani del mondo, parte della crisi climatica causata dall’uomo.
Leanne Archer, ricercatrice associata in condizioni climatiche estreme presso l’Università di Bristol, ha affermato: “Si è verificata una tempesta perfetta di condizioni che ha portato alla forza colossale dell’uragano Melissa: un oceano caldo che ha alimentato la sua rapida intensificazione negli ultimi giorni, ma si sta anche muovendo lentamente, il che significa che può cadere più pioggia mentre si sposta sulla terraferma.
“La maggior parte di queste condizioni è stata aggravata dal calore extra nei nostri oceani e nell’atmosfera dovuto al cambiamento climatico. Un oceano più caldo significa più energia; più forza; e più umidità nell’atmosfera più calda significa che può cadere più pioggia con maggiore intensità.“
L’anno scorso, gli oceani del mondo hanno raggiunto i livelli più caldi mai registrati , confermando una recente tendenza al caldo record. E uno studio del 2023 ha rilevato che gli uragani atlantici hanno ora più del doppio delle probabilità di intensificarsi rapidamente, passando da tempeste minori a eventi potenti e catastrofici.
Dopo la Giamaica, si prevede che Melissa attraverserà Cuba e le Bahamas entro mercoledì.
L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) delle Nazioni Unite ha dichiarato martedì che invierà lampade solari, coperte, tende da interni, generatori e altri articoli dal suo centro logistico di Barbados alla Giamaica non appena la tempesta avrà attraversato l’isola.
“Molte persone rischiano di essere sfollate dalle loro case e di avere urgente bisogno di riparo e soccorso“, ha affermato Natasha Greaves, responsabile ad interim dell’OIM Giamaica.
Foto da Facebook Pazzi per il meteo goriziano & storm chasing relative al Friuli Occidentale
Come da previsioni, nella giornata di lunedì 21 luglio 2025, il maltempo ha colpito il Friuli con numerosi temporali che si sono sviluppati fin dal mattino nel Pordenonese, estendendosi poi verso est in provincia di Udine e Gorizia.
Alcuni di questi fenomeni si sono rivelati intensi, con grandinate e raffiche di vento che hanno raggiunto punte di 100-110 km/h in pianura e fino a 136 km/h sul Monte Rest, in provincia di Pordenone. Le precipitazioni più abbondanti si sono concentrate sulle Prealpi Carniche, con accumuli di 80-90 mm di pioggia, mentre in bassa Carnia, alta pianura orientale e Prealpi Giulie si sono registrati fino a 40-50 mm. Nelle altre zone, le piogge sono state meno intense.
Evoluzione meteo nelle prossime ore – Nelle prossime ore serali e notturne l’afflusso in quota da ovest di masse d’aria progressivamente più fresche provocherà ancora marcata instabilità, con probabili temporali sparsi su tutta la regione, che localmente potranno essere ancora forti, accompagnati da grandinate e raffiche di vento.
Sulla costa e sul Golfo di Trieste, al passaggio dei temporali, potrebbero verificarsi repentini cambi di direzione e di intensità del vento, con brusco passaggio di direzione da sudovest a nordovest. Nella seconda parte della notte e fino al mattino di martedì è probabile ancora moderata instabilità con rovesci e temporali sparsi, specie su pianura e costa. Martedì mattina possibile presenza di Bora moderata sulla costa.
Danni e interventi in corso – Dal primo pomeriggio di oggi, la Sala Operativa Regionale ha ricevuto diverse segnalazioni di caduta alberi in località quali Caneva, Arba, Roveredo in Piano, Rive d’Arcano, Clauzetto, Sequals, Sacile, Polcenigo, Pinzano, Montereale Valcellina e Budoia. Segnalato un albero caduto anche in viale Cadore a Udine.
Sulla SR117 è stato istituito il senso unico alternato per albero sulla carreggiata tra il cimitero di Gorizia e il semaforo di Savogna mentre la Strada provinciale 512 tra le frazioni di Cavazzo Carnico Somplago e Mena è chiusa per caduta massi e i vigili del fuoco sono già sul posto. Al Numero Unico Emergenze 112 sono arrivate circa 30 chiamate, soprattutto dalla zona pedemontana. Durante l’evento sono stati rilevati oltre 10.000 fulmini (dato aggiornato alle 17:00).
Protezione civile al lavoro – Dalle ore 12:00 sono impegnati oltre 50 volontarie una ventina di mezzi per le attività di soccorso e monitoraggio, a supporto dei gruppi comunali di Protezione Civile.
Maggiori criticità nel territorio dei comuni di Sestu, Quartu Sant’Elena, e Selargius.
Sono oltre cinquanta gli interventi dei Vigili del fuoco a causa dell’andata di maltempo che dal pomeriggio di ieri ha imperversato l’hinterland cagliaritano.
Dal pomeriggio di ieri, mercoledì 15 ottobre, sono stati svolti oltre cinquanta interventi dei Vigili del fuoco per le richieste di soccorso dovute alle forti piogge che hanno imperversato l’hinterland cagliaritano.
Le squadre di pronto intervento della centrale operativa del Comando hanno operato per soccorrere alcuni automobilisti in difficoltà, rimasti bloccati all’interno delle autovetture a causa delle strade allagate, per tombini scoperchiati e detriti che hanno invaso le carreggiate.
Altri interventi svolti per allagamenti, per la messa in sicurezza di abitazioni e di alcune attività commerciali.
Gli interventi di soccorso sono proseguiti nella notte per lo svuotamento di scantinati e vani ascensori allagati e per la messa in sicurezza di condomini.
Maggiori criticità nel territorio dei comuni di Sestu, Quartu Sant’Elena, e Selargius
La vettura travolta da acqua e fango durante l’ondata di maltempo che ha colpito la zona di Ostuni ieri sera. La moglie si è salvata
La vettura travolta da acqua e fango
E’ stato individuato dai vigili del fuoco il corpo di Oronzo Epifani, l’uomo di 63 anni disperso da ieri sera quando la sua Mercedes è stata travolta da un’onda di acqua e fangonelle campagne di Ostuni, in provincia di Brindisi tra le contrade di Gorgognolo e Torre Merlata, durante il violentissimo nubifragio che ha colpito l’area.
La vettura è stata ritrovata la scorsa notte molto danneggiata. La moglie, che si trovava su un’altra automobile poco distante dal marito al momento del nubifragio, è riuscita a salvarsi.
Se è improprio parlare di un clima invernale, da mercoledì una corrente siberiana porterà sull’Italia una situazione tipica di un clima tardo autunnale, decisamente insolita per essere all’inizio della prima decade di ottobre. Temperature già fino a valori di 4-6 °C sotto la media del periodo
Allerta meteo arancione in Lombardia e gialla in Emilia-Romagna, Sicilia, Abruzzo, Marche e Calabria. Lo segnala la Protezione civile dopo l’arrivo sul nostro paese di due aree depressionarie che porteranno maltempo anche le estreme regioni del Sud con temporali anche localmente intesi.
Se al Nord Italia correnti nord europee porteranno ad un abbassamento delle temperature prima di scivolare via lungo l’Adriatico, una seconda struttura depressionaria si sta sviluppando sul Nord Africa e determinerà il maltempo più intenso su Sicilia e Calabria.
L’ondata di freddo in arrivo sull’Italia
Un peggioramento di stampo tardo-autunnale è poi atteso per la prossima settimana per l’arrivo di un impulso di aria fredda proveniente dalla Siberia. Le correnti di aria fredda convogliata verso il Mediterraneo si troveranno a passare sulle acque ancora miti favorendo la formazione di un vortice ciclonico che porterà un diffuso maltempo sull’Italia a partire da mercoledì. Oltre a piogge e temporali, forti venti porteranno a un deciso calo delle temperature che potrebbe causare le prime nevicate a quote medio alte (1600/1800 metri) anche sull’Appennino.
Crollo termico: fino a 6 gradi sotto la media – Se è improprio parlare di un clima invernale, da mercoledì si potrebbe verificare una situazione tipica di un clima tardo autunnale, decisamente insolita per essere all’inizio della prima decade di ottobre, con un crollo termico fino a valori di 4-6 °C sotto la media del periodo.
In concreto, potremmo avere temperature minime tra i 5 °C e i 10 °C al Nord Italia e sulle zone di bassa collina, in particolare sui versanti adriatici, e temperature massime tra i 13 °C e i 17 °C sempre al Nord Italia e sui versanti adriatici. Sulle zone occidentali del Paese, i valori sarebbero di un paio di gradi più alti ma comunque decisamente sotto la media del periodo. Lo zero termico scenderebbe a un’altitudine compresa tra i 1.500 e i 2.000 metri, sempre sui versanti orientali della penisola, questo porterebbe minime sotto lo zero a quote superiori ai 1.000 metri nelle zone appenniniche.
Secondo i meteorologi, la situazione dovrebbe migliorare da domani: l’allerta arancione per rischio idrogeologico è in vigore fino alle 18 di oggi su Lario e Prealpi occidentali
La tempesta Alessio – l’intensa perturbazione atlantica che negli ultimi giorni ha portato sul nord Italia una violenta ondata di maltempo, così denominata dal servizio meteorologico dell’Aeronautica militare – non molla la presa sulla Lombardia e in particolare sul Comasco, già messo a dura prova dai recenti nubifragi: mentre è ancora in vigore fino alle 18 l’allerta arancione della Protezione civile per rischio idrogeologico sulla zona del Lario e delle Prealpi occidentali, nella giornata di oggi sono stati una decina gli interventi di soccorso urgente effettuati dai Vigili del fuoco del comando di Como nella zona di Albavilla, dove le strade sono state imbiancate da un’abbondante grandinata.
“La situazione è addirittura peggiore di quella di lunedì scorso” scrivono disperati gli abitanti sui social, condividendo le immagini della grandine che va ad aggiungersi ai fiumi di acqua e fango.
E un altro utente scrive: “In cinque minuti si è scatenato l’inferno, con pioggia, vento forte e grandine. Sembra neve”.
Sul posto sono al lavoro le squadre dei Vigili del fuoco delle sedi di Como, Cantù ed Erba.
Secondo il bollettino meteorologico di Arpa Lombardia, sulla regione “persistono condizioni di instabilità fino a domenica, quando il minimo si sposterà verso sudest dalla sua posizione attuale appena a nordovest dell’Italia. Cielo a tratti molto nuvoloso con precipitazioni sparse, localmente anche di moderata o forte intensità e possibili temporali”.
Dal pomeriggio di oggi si verificherà un graduale spostamento delle precipitazioni verso la Lombardia orientale, con possibili temporali. Ci saranno poi schiarite a partire dal Piemonte in estensione in serata alla Lombardia occidentale.
Domenica e lunedì è previsto “un miglioramento del tempo con molto spazio per il sole e temperature massime in aumento – continuano dall’Arpa regionale – Da metà della prossima settimana si prevede l’avvicinamento di una nuova area depressionaria da nordovest con aumento della nuvolosità e possibilità di acquazzoni sparsi”.
Gli esperti del Centro geofisico prealpino di Varese spiegano che “il vortice depressionario che è in evoluzione sulla regione alpina dalla scorsa domenica si esaurisce con le piogge di oggi. Domani e lunedì miglioramento con temperature che rientreranno nella norma stagionale”.
La situazione potrebbe subire un nuovo peggioramento fra martedì e mercoledì, quando “il transito di una debole perturbazione porterà passaggi nuvolosi, ma poche piogge”.
Andrea Holetz, 64 anni, si trovava con il compagno in un campeggio di Spigno Monferrato
L’alluvione in provincia di Alessandria
È stato trovato dai vigili del fuoco il corpo di Andrea Holetz, la turista tedesca di 64 anni dispersa dopo essere stata travolta dalle acque di un torrente in piena nell’Alessandrino. Il cadavere della donna è stato localizzato a circa 4 km a valle del campeggio di Spigno Monferrato dove la vittima si trovava con il compagno e i loro due cani.
La ricostruzione – Secondo quanto ricostruito, i due coniugi si erano accorti dell’arrivo della piena mentre stavano dormendo dopo che il loro camper era stato addirittura spostato dalla furia dell’acqua. Una volta compresa la situazione di pericolo marito e moglie hanno tentato di scappare a piedi. L’uomo è riuscito a mettersi in salvo con uno dei due cani. Quando si è voltato ha però visto che la moglie non c’era più: era stata inghiottita dal fango e trascinata via dalla corrente con un secondo cane.Nel camping, che si trova vicino al torrente Valle, sono rimaste a lungo isolate 15 persone.
Ancora smottamenti sulla Regina e sulla Lariana, salvate due famiglie rimaste bloccate in casa a Laglio, 10 sfollati tra Brivio e Nesso
La frana sulla provinciale 583 in territorio comunale di Blevio
Como, 24 settembre 2025 – Non si arrestano nel Comasco le conseguenze dell’ondata di maltempo: questa notte i vigili del fuoco del comando di Como e dei distaccamenti sono stati chiamati a effettuare altri novanta interventidi soccorso urgenti in tutta la provincia.
A Laglio sullaStatale Regina, sono state raggiunte emesse in salvodue famiglie bloccate nelle loro abitazioni, mentre unafrana si è abbattuta sulla strada che collega Como alla Val Chiavenna, costeggiando la riva occidentale del lago coinvolgendo un veicolo, ma senza feriti.
Diversi automobilisti in difficoltà sono stati soccorsi a Brienno, mentre altri smottamenti sono avvenuti a Argegno e Colonno. Infine una persona disabile è stata soccorsa a Sala Comacina. La statale non è transitabile al momento, finché non termineranno le operazioni di pulizia.
Sul fronte opposto, sulla provinciale Lariana, oltre a varie richieste intervento per frane, nei Comuni di Blevio e Nesso sono state evacuate altre dieci persone, che si sommano a quelle delle ultime ore. Blocco temporaneo del transito tra Veleso e Nesso, dove sono presenti piante pericolanti a causa di un smottamento non ancora concluso.
Maltempo a Como, il 22 settembre 2025
In città – A Como la polizia locale ha da poco annunciato la chiusura della Statale per Lecco da Lipomo a San Martino. Inoltre rimane chiusa via dei Patrioti a Civiglio: sulla strada sono presenti detriti e non è possibile riaprire in sicurezza.Via Ghislanzoni è invece percorribile. Riaperta via Castelnuovo in direzione San Martino, ma restano chiuse via Santa Marte via Regina Teodolinda. Dalle cinque di questa mattina il Lungo Lago è al percorribile verso piazza Santa Teresa su una corsia di marcia. Per gli autobus, traffico deviato in Ztl da via Cairoli.
Un violento nubifragio ha colpito l’isola di Procida, trasformando le strade in fiumi d’acqua. Il maltempo si è abbattuto questa mattina su gran parte della Campania.
Forio d’Ischia, la situazione stamattina
Come era stato annunciato dal bollettino della Protezione Civile, l’allerta meteo gialla prevista per la giornata odierna, martedì 23 settembre e prorogata anche per domani mercoledì 24, non si è fatta attendere: a partire da questa mattina, violenti nubifragi hanno colpito gran parte della Campania. Particolarmente intensa la bomba d’acqua che si è abbattuta sulle isole flegree del Golfo di Napoli: a Procida e a Ischia l’intenso temporale ha trasformato le strade in veri e propri corsi d’acqua simili a fiumi. A Ischia, in particolare, si registrano strade allagate, scuole evacuate e chiuse.
Sull’isola verde, in località Monterone,due automobili dei carabinieri, parcheggiate negli appositi stalli, sono state travolte e trascinate dalla potenza dell’acqua che ha invaso la sede stradale. Per fortuna, al momento non si registrano feriti. Nella zona della spiaggia di Citara, sempre a Forio, a causa delle abbondanti piogge una voragine si è aperta in strada. In località Porto, una scuola è stata evacuata a causa delle copiose infiltrazioni d’acqua sul tetto, altre due sono state evacuate sempre a Forio. Si stanno effettuando ricognizioni con i droni su tutta la parte alta del territorio per rilevare eventuali criticità. «Non risulta nessuna segnalazione di danni a cittadini», spiega il prefetto di Napoli Michele Di Bari. Anche sull’isola di Capri le piogge intense di stamattina hanno provocato copiose infiltrazioni d’acqua in alcune attività commerciali e depositi e danneggiamenti di alcune strade, senza tuttavia alcun danno alle persone.
In Costiera, tra Sant’Agnello, Sorrento e Piano di Sorrento strade allagate, piccoli smottamenti, fango e detriti e tombini saltati. Chiuse alcune strade invase dall’acqua, blackout elettrici rilevati in tutta l’area costiera. Il Comune di Sorrento ha comunicato che, a causa di un dissesto stradale, il traffico veicolare in via Capo, in prossimità dell’hotel Bristol, procede a senso unico alternato.
Disagi anche in alcune zone di Napoli, come per esempio nell’area occidentale. Nella sede dell’Università Federico II che sorge ad Agnano, come testimoniano anche alcuni video pubblicati sui social, il temporale ha provocato infiltrazioni dal soffitto in alcuni ambienti, con conseguente acqua sul pavimento.
Maltempo Ischia, il sindaco di Forio: “Non uscite di casa” – Come testimoniano anche le immagini diramate dai carabinieri di Ischia, la situazione è particolarmente critica, come detto, nel Comune di Forio. Per questo, il sindaco, Stani Verde, ha invitato la cittadinanza a non uscire di casa: “Si informa la popolazione che, nonostante l’allerta meteo diramata dalla Protezione Civile fosse di livello giallo, in queste ore si stanno registrando forti criticità con allagamenti in diverse zone del territorio comunale. Si raccomanda vivamente di non uscire di casa se non per motivi strettamente necessari, evitando spostamenti a piedi o in auto nelle aree maggiormente interessate” si legge in una nota dell’amministrazione comunale.
I fulmini sul Golfo di Napoli
In pochi minuti centinaia di fulmini sulle isole e nel Golfo – Non solo forti piogge. Insieme ai temporali – come era previsto anche dall’allerta meteo – si è verificata anche una vera e propria tempesta di fulmini: il sito specializzato blitzortung.org mostra infatti come a Ischia e Procida e, in generale sul Golfo di Napoli, si stia registrando una intensa attività elettrica, con centinaia di fulmini “caduti” sulle isole e nel mare circostante.
Vertice in prefettura sui danni causati dal maltempo – Il prefetto di Napoli Michele di Bari ha convocato il Ccs, Centro Coordinamento Soccorsi. Alla riunione hanno partecipato i Sindaci dei Comuni di Forio, di Anacapri e di Capri, i rappresentanti della Protezione Civile regionale, del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, delle Forze dell’ordine nonché i Comandanti delle Capitanerie di Porto di Pozzuoli e di Capri. I sindaci interessati hanno attivato i rispettivi Centri Operativi Comunali con il coinvolgimento anche del volontariato di Protezione Civile.
Come previsto dall’allerta, un nuovo temporale ha colpito il pomeriggio di oggi: attese ancora criticità sul Comasco
Foto di Martina Schmidt
La pioggia ha ripreso a cadere con intensità. Il maltempo non dà tregua a Como e al suo territorio. Come previsto dall’allerta della protezione civile nelle prossime ore, in particolare dalle 15. La situazione è in continua evoluzione, per restare aggiornati ora per ora questoil link.
La strada Regina come da programma riaprirà in serata (salvo nuove comunicazioni) ma l’instabilità proseguirà per tutta la giornata. Regione Lombardia ha emesso oggi, 23 settembre, l’allerta numero 101, con codice giallo per rischio idrogeologico e codice giallo per temporali e rischio idraulico. Sono attesi nuovi fenomeni temporaleschi localizzati fino a questa sera. Proprio intorno alle 17.15 una nuova perturbazione ha colpito Como con pioggia intensa e ha interessato anche altri comuni, come Senna Comasco, dove si è registrata grandine
Cielo prima della tempesta, oggi 23 settembre Anzano del Parco (Como)
Con il passare delle ore, però, l’attenzione si sposta soprattutto sulle conseguenze: dopo giorni di precipitazioni i terreni sono ormai saturi d’acqua e il rischio di frane e smottamenti resta molto elevato, anche se la pioggia dovesse attenuarsi.
Dopo una notte di lavoro ininterrotto, la situazione resta molto critica. Ecco le strade che al momento risultano interdette al traffico, come segnalato dalla polizia locale a Como:
via Bixio da via XXVII Maggio a piazza Santa Teresa,
via XXVII Maggio da San Fermo (transito consentito solo ai residenti),
via Santa Marta (vietato anche il passaggio pedonale),
via Regina Teodolinda fino a via Santa Marta,
via Castel Baradello,
via Brambilla,
sottopasso di via Colombo,
via dei Patrioti a Civiglio,
via Torno e SPLariana nei tratti di Blevio e Torno.
Dalla giornata di ieri è operativo il Centro operativo comunale, mentre la prefettura ha attivato il Centro coordinamento soccorsi a livello provinciale. In campo ci sono 20 operatori della polizia locale per turno (10 pattuglie), affiancati da dieci volontari. Anche durante la notte è stato garantito un presidio, grazie alla collaborazione delle associazioni di volontariato convenzionate.
Dopo il disastro di ieri a Blevio (qui i report) anche il Comune di Faggeto Lario ha diffuso una comunicazione urgente a causa della pioggia battente che sta di nuovo interessando il territorio. Sono segnalati smottamenti, detriti e cedimenti locali: molte strade risultano pericolose, impraticabili e potenzialmente franabili.
Le raccomandazioni sono chiare: non mettersi in strada se non strettamente necessario, evitare zone esposte come scarpate, sottopassi, corsi d’acqua, aree boscate e sentieri. Vietato oltrepassare transenne o restringimenti provvisori. Ai cittadini viene chiesto anche di parcheggiare lontano da muri di contenimento e versanti.
Le raccomandazioni – Le autorità chiedono ai cittadini di limitare gli spostamenti allo stretto necessario e di non ostacolare il lavoro dei soccorritori. Per eventuali emergenze è necessario contattare il 112, mentre per segnalazioni o richieste di intervento della Polizia locale si può chiamare lo 031 26 55 55. Articolo in continuo aggiornamento.
Como devastata dal maltempo, Fàbregas: “Scene che fanno male”. La squadra donerà l’incasso
L’allenatore: “La città per me è famiglia, siamo con voi”. E anche Morata rilancia la decisione sulla sfida con Sassuolo
Il Como donerà l’intero incasso della prossima partita di Coppa Italia, in programma domani sera contro il Sassuolo,alla comunità locale colpita ieri dal maltempo. L’annuncio è arrivato dall’allenatore spagnolo Cesc Fàbregas che, in un post su Instagram, ha scritto: “Oggi (ieri, ndr.) il mio pensiero va a tutte le persone di Como. Vedere il nostro bellissimo lago esondare e i danni che ha portato fa davvero male al cuore“.
Brusco calo delle temperature e temporali con un forte rischio idraulico e idrogeologico
Il maltempo non dà tregua all’Italia. Dopo l’esondazione del Seveso e le frane nel Comense di ieri, scatta oggi, martedì 23 settembre, l’allerta meteo arancione in tre regioni:Lombardia, Veneto e Lazio. E’ prevista per quanto riguarda la Lombardia una moderata criticità per rischio idrogeologico su alcune aree:Valchiavenna, media e bassa Valtellina, laghi e prealpi varesine, occidentali, Orobie bergamasche e il nodo Idraulico di Milano.
Intense e forti piogge sul Veneto sono previste fino alla sera di mercoledì 24 settembre. Una situazione di preallarme per rischio idraulico e idrogeologico in molte parti della Regione – unica eccezione la sola zona dell’Alto Piave – per cui la Protezione civile regionale ha deciso di attivare la sala operativa emergenze per seguire l’evolversi della situazione. Le previsioni indicano che a essere più colpita dovrebbe essere la zona centro orientale della regione. Sotto stretta osservazione anche i diversi movimenti franosi che potrebbero ripresentarsi per le abbondanti piogge.
Moderata criticità per rischio temporali nel Lazioin particolare per quanto riguarda i bacini di Roma, quelli costieri del nord, quello del Liri, i bacini costieri del sud e dell’Aniene.
Prorogata in Toscana l’allerta giallaper rischio idrogeologico e temporali forti fino alle ore 17 di oggi, martedì 23 settembre. “Oggi saranno possibili rovesci e temporali sparsi, più probabili sulle zone centro-meridionali” annuncia il presidente della Regione, Eugenio Giani.
Le previsioni meteo – Come già anticipato da ieri c’è stato un vero e proprio cambio di rotta per il meteo con temporali e freddo. Federico Brescia, meteorologo de iLMeteo.it annuncia che il peggioramento sarà più evidente al Nord e sulle regioni tirreniche, dove sono attesi temporali, rovesci intensi e grandinate. In particolare, le zone a maggior rischio sono la Liguria di Levante, l’alto Piemonte e l’alta Lombardia con fenomeni di forte intensità.
Via via il maltempo si sposterà progressivamente anche verso il Centro, colpendo in particolare la Toscana, l’Umbria e il Lazio. Le regioni del Sud e le isole maggiori, dopo un’ultima giornata dal sapore estivo, vedranno un peggioramento delle condizioni meteo nei giorni successivi. Tornerà anche la neve. La dama bianca sulle vette alpine non si farà aspettare molto quest’anno, infatti da martedì è possibile che questa possa imbiancare i paesaggi anche intorno ai duemila metri.
Lunedì da incubo nella provincia lariana dove si moltipliano gli interventi dei vigili del fuoco. Sottopasso ferroviario allagato in città
Como, 22 settembre 2025 –Lariana e Regina bloccate, sottopasso della stazione ferroviaria di Como allagato, automobili trascinate da fiumi di acqua e fango: decine di interventi dei vigili del fuoco del comando provinciale di Como, sono in corso a partire dalle 7 di questa mattina, a partire dal capoluogo, per poi estendersi. Pochi minuti dopo le 7 in via Torno, sulla Lariana nel tratto tra i comuni di Como e Blevio, la sede stradale è statainvasa da una frana: l’intervento per il ripristino si è protratto per oltre due ore ed è ancora in corso, la strada è bloccata. Un’auto è stata coinvolta, rimanendo parzialmente seppellita dai detriti, ma senza feriti. Le prime chiamate al centralino sono arrivate poco prima delle 7, e si sono ripetute a ritmo serrato, richieste di intervento per danni d’acqua di vario genere, soprattutto allagamenti.
Uno degli interventi in corso
In via Regina Teodolinda a Como il sottopasso ferroviario è stato completamente allagato e invaso dal fango, ma l’intervento, più in generale, ha riguardato la zona di San Giovanni e della stazione, dove alcune auto parcheggiate su un tratto di strada in discesa, sono state sommerse dall’acqua. Numerosi anche gli alberi abbattuti, trascinati da cascate di fango. La Statale Regina è stata bloccataal transito nel tratto di Argegno, a causa di una cascata di acqua e fango che si sta abbattendo sulla strada rendendo pericoloso il passaggio. In posto, oltre ai vigili del fuoco, ci sono polizia stradale, polizia locale e Anas
Sottopasso allagato anche a Grandate, con un bus rimasto sommerso. A Turate i vigili del fuoco hanno soccorso un automobilista rimasto bloccato all’interno della propria auto in un sottopasso allagato.
Il sottopasso allagato a Grandate
Problemi anche nella vicina provincia di Varesedove una frana in località Villaggio Montelago, nel comune di Brusimpiano (Varese), ha causato la chiusura della strada statale di Porto Ceresio, mentre a Laveno Ponte Tresa, in provincia di Varese, sono segnalate criticità in via Ungheria e nelle strade limitrofe a causa dell’esondazione di un torrente.
Danni e disagi in gran parte della regione. Chiuse la provinciale Lariana e la Statale Regina a Como, a Milano esondato il Seveso nonostante la vasca di laminazione
L’estate è ufficialmente terminata con tutta la Lombardia che questa mattina si è svegliata sotto un forte diluvio che sta provocando danni e disagi su tutto il territorio regionale.
La frana sulla Sp 583 Lariana, tra i Comuni di Como e Blevio
I danni più gravial momento si sono verificati tra le province di Milano e quella di Como dove due frane hanno bloccato la Provinciale Lariana tra Blevio e Como e la Regina. Allagamenti ed esondazioni si registrano anche nel Varesotto e in provincia di Monza Brianza.
12:51 – Sottopasso allagato: soccorsi 3 atuomobilisti – Chiusa la strada statale 527 ‘Bustese’ a Varedo, in provincia di Monza Brianza, a causa di un allagamento. Questa mattina i Vigili del fuoco e il personale Anas hanno soccorso gli occupanti di tre veicoli rimasti bloccati in un sottopasso allagato.
12:26 – Evacuata la Bilingual European School Milano – Le forti piogge hanno costretto a evacuare la Bilingual European School Milano, in via Val Cismon, nel quartiere Niguarda dove èesondato il fiume Seveso. L’istituto ospita bambini e ragazzi dalla scuola materna, compresa la sezione primavera, alle scuole medie.
12:07 – Allagato il tribunale di Milano – Le forti piogge che si stanno abbattendo su Milano non risparmiano il Tribunale che si è allagatoin diversi punti, in particolare al piano terrae neipiani interrati.Per raccogliere l’acqua, al Palazzo di giustizia si usano anche dei bidoni collocati dove ci sono le perdite dal tetto e dalle finestre, mentre i vigili del fuoco stanno lavorando in particolare nei piani interra, nella zona degli archivi.
L’allagamento ha bloccato tutta l’attività all’interno degli uffici del Riesame, dove per sicurezza è stata staccata la corrente elettrica. Tra i vari contraccolpi, la mancata notifica delle motivazioni del Tribunale del Riesame di Milano sulle decisioni di revoca degli arresti domiciliari per alcuni indagati nella maxi inchiesta sull’urbanistica.
11:41 – Esonda anche il Lambro – Dopo il Seveso, anche il Lambro è esondato a Milano a causa delle forti piogge che si stanno abbattendo sulla città dalla scorsa notte. In tarda mattinata le acque del fiume hanno invaso le strade del quartiere Ponte Lambro, a est della città.
Il Lambro esondato a Milano
11:35 –Como, torrente ingrossato minaccia un canile – Allarme al Parco Canile della Valbasca, a Como, minacciato dal torrente Valbasca molto ingrossato che rischia di rompere gli argini allagando la struttura che ospita gli animali.
11:18 – Interrotta la ferrovia Milano-Chiasso – Sulla linea ferroviaria Chiasso-Milano la circolazione è interrotta tra Como e Albate a causa dei danni provocati dal maltempo.Lo stop, in vigore dalle 7:05 di questa mattina, è ancora attivo. Sono in corso interventi tecnici per il ripristino della linea.
10:26 – Il Seveso esonda a Niguarda – La vasca di laminazione al Parco Nord non è bastata: il torrente Seveso è esondato a Niguardapoco prima delle 10, gonfiato dalle piogge torrenziali che si sono abbattute sia su Milano sia lungo il corso che scende dal Monte Sasso attraversando le province di Como e Monza Brianza. Alle 8 il Comune ha attivato, l’invaso al confine con Bresso per tamponare la piena, ma il bacino si è riempito nel giro di due ore, non riuscendo a drenare tutta l’acqua in eccesso.
Il Seveso esondato a Niguarda
10:10 – A Seveso esonda il torrente Certesa – Esondato il torrente Certesa a Seveso,provincia di Monza Brianza, a a causa dell’allagamento il Comune ha chiuso la tratta comunale in via Redipuglia. Il municipio, attraverso i suoi canali social, avvisa che potrebbero esserci allagamenti anche tra via Carducci e la Milano-Meda.
Il Gruppo comunale volontari protezione civile ha effettuato una operazione di taglio e recupero piante cadute nel corso d’acqua Certesa
10:08 – Milano, posizionale la barriere mobili sul Lambro – Pioggia in città e a nord di Milano dalle 2.00 di questa notte e più intensa a partire dalle 5.00. Ben 30mm di acqua caduta nella parte nord della città, e più di 80mm a Paderno Dugnano e Seveso, meno per ora a Monza con 20mm. In città attivo il controllo sottopassi e in quartiere Ponte Lambro alle 6.00 sono state posizionate le barriere mobili per precauzione, e attivato il controllo dei livelli di fognatura e Lambro, per ora ancora bassi. I temporali continueranno intensi nella mattinata.Lo fa sapere sul suo profilo Facebook l’assessore milanese alla Protezione Civile, Marco Granelli.
10:05 – Disagi nell’Alto Varesotto – Frane ed esondazioni anche nell’Alto Varesotto. Uno smottamento si è verificata lungo la SS344 in località Villaggio Montelago nel comune di Brusimpiano, mentre a Lavena Ponte Tresa l’esondazione di un torrente ha causato criticità in via Ungheria e nelle strade limitrofe.
09:58 – Maltempo a Como, bloccate Lariana e Regina – Le forti piogge della notte hanno provocato pochi minuti prima delle 7 di questa mattina una frana sulla Sp 583 “Lariana”, più o meno al confine tra i Comuni di Como e Blevio, sulla sponda orientale del ramo comasco del lago di Como.
Franca nel Comasco a causa del maltempo
Pochi minutidopo le 7 in via Torno, la sede stradale è stata invasa da una frana: l’intervento per il ripristino si è protratto per oltre due ore ed è ancora in corso, la strada è bloccata. La Statale Regina è stata bloccata al transito nel tratto di Argegno, a causa di una cascata di acqua e fango che si sta abbattendo sulla strada In via Regina Teodolinda a Como il sottopasso ferroviario è stato completamente allagato e invaso dal fango,
Maltempo, nubifragi in Lombardia e Liguria: bomba d’acqua a Milano. Esonda il Seveso, alto il livello del Lambro
Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di lunedì 22 settembre 2025 allerta arancione meteo-idro in Liguria e sui settori settentrionali della Lombardia
Alto il livello del Lambro – A causa delle forti piogge delle ultime ore, poco dopo le 10 il Seveso è esondato in zona Niguarda, a Milano. Su tutto il bacino del torrente sono già caduti oltre 200 millimetri di pioggia e per questo è stata attivata anche la vasca di laminazione di Senago. «Purtroppo la vasca è strapiena e dalle 10-10:15 incomincia ad esondare a Niguarda, nel quartiere Pratocentenaro», informa sui social l’assessore alla Protezione civile del Comune di Milano, Marco Granelli, che segnala «anche il Lambro alto e allagata la via Vittorini, protetta dalle paratie mobili disposte stamani alle 6».
Maltempo Liguria, l’assessore Giampedrone in Valbormida – L’assessore regionale alla Protezione civileGiacomo Raul Giampedronesarà in Valbormida per fare il punto della situazione dopo i gravi disagi provocati nella notte dalla perturbazione che sta attraversando la Liguria. Sul posto stanno già operando anche i tecnici della Protezione civile, mentre la Colonna Mobile della Regione sta partendo per raggiungere i luoghi più colpiti.
Vasca strapiena, esonda il Seveso a Milano per le forti piogge – È esondato il Seveso a Milano. Lo comunica su Facebook l’assessore Marco Granelli. «Forti piogge su tutto il bacino del Seveso dalle 5 di stanotte. A Seveso oltre 200mm di acqua e molto anche a Cantù e a Paderno Dugnano», sottolinea Granelli. «Dalle otto è attiva la vasca di Milano e questa volta è stata attivata anche Senago. Purtroppo la vasca è strapiena e quindi dalle 10.00-10.15 incomincia ad esondare a Niguarda nel quartiere Pratocentenaro», conclude.
Milano esonda il Seveso, barriere mobili a Ponte Lambro – La protezione civile del Comune diMilano ha informato che è in corso l’esondazione del fiume Seveso, dopo le forti piogge cadute sulla zona nord della città nel corso della mattinata di lunedì 22 settembre 2025. L’invito ai residenti delle zone a rischio è evitare i locali posti sotto il livello stradale, non uscire per mettere al sicuro l’automobile né per altre ragioni, evitare l’ascensore, limitare l’uso del cellulare per tenere libere le linee e facilitare eventuali soccorsi.
All’alba erano già 30mm di pioggia caduti nella parte nord di Milano, oltre 80 a Paderno Dugnano e a Seveso. Nel quartiere Ponte Lambro sono posizionate dall’alba le barriere mobili per precauzione.
“In crescita livello del Bormida a Piana Crixia” – Ancora in crescita il livello della Bormida a Piana Crixia, nel savonese, adesso a 6.96 metri contro una seconda soglia di guardia fissata a 5 metri. Il fiume ha esondato in alcuni punti provocando allagamenti diffusi. Lo rende noto l’Arpal. La struttura stazionaria che per circa nove ore ha interessato la Val Bormida si sta sfaldando: il pluviometro di Dego ha raggiunto i 413 mm (1mm=1 litro per metro quadrato di terreno) di cumulata (in 8 ore), mentre la Bormida ha superato il secondo livello di guardia a Carcare (dove è in discesa) e a Piana Crixia, dove sta ancora crescendo. In zona si segnalano allagamenti diffusi e criticità alle sedi stradali: prestare la massima attenzione agli allagamenti in corso e non solo ai torrenti più piccoli, che rispondono a simili intensità in maniera repentina. Il terreno è completamente saturo per via della stazionarietà dei fenomeni, e non è più in grado di assorbire ulteriore pioggia. Nuove possibili precipitazioni, anche di minore intensità rispetto a quelle che si sono verificare questa notte, potranno provocare immediati innalzamenti dei torrenti.
Strada statale Savona-Torino chiusa per allagamenti – La strada statale 29 del Colle di Cadibona tra Savona e Torino è stata temporaneamente chiusa al traffico in entrambe le direzioni in località Piana Crixia(Savona) a causa degli allagamenti provocati dalle intense piogge durante l’allerta arancione per temporali emanata dall’agenzia Arpal in Liguria. Lo comunica Anas spiegando che sul posto sono presenti le squadre dell’azienda e le forze dell’ordine per gestire l’evento e consentire la riapertura del tratto nel più breve tempo possibile. A causa di una frana la strada statale 29 è stata chiusa al traffico in entrambe le direzioni in un altro tratto del savonese: lavariante di Carcare e Collina Vispa all’altezza di Cairo Montenotte (Savona).
“Nel savonese oltre 400mm in otto ore” – «Sono il savonese e soprattutto la Valbormida i territori più colpiti nella notte dalla perturbazione che sta attraversando la Liguria.
Tra le 22 di domenica sera e le 7 di lunedì mattina si sono registrate cumulate molto significative: in particolare, a Dego sono caduti fino a 413 mm di pioggia in 8 ore, 111 mm in un’ora». Così Regione Liguria in una nota.
«Il fiume Bormida – si legge – ha superato il secondo livello di guardia provocando parziali esondazioni. Oltre che a Dego e a Cairo Montenotte, allagamenti diffusi e frane si sono registrati anche a Piana Crixia, Carcare, Mallare. Centinaia le telefonate ai Vigili del fuoco che stanno operando sul territorio anche per trarre in salvo alcune persone rimaste bloccate nelle auto sommerse dall’acqua. Sospeso il traffico ferroviario a S.Giuseppe di Cairo (linee Savona/Alessandria e Savona/Torino). Interrotta anche la linea Breil –Ventimiglia. Sulla Ventimiglia-Genova la circolazione è fortemente rallentata tra Pietra Ligure e Finale Ligure. Rallentamenti anche sulla linea Genova-Torino tra Arquata Scrivia e Novi Ligure». «Precipitazioni intense – prosegue – anche in Valle Stura: a Rossiglione si sono registrati fino a 270 mm in 8 ore. In questi minuti la parte più intensa della perturbazione sta interessando l’alta Val Bisagno e la Val Trebbia, tra Lorsica e Barbagelata; ci sono poi nuclei temporaleschi anche nelle zone di Varese Ligure e alle Cinque Terre. Permane l’allerta arancione, la più grave per i temporali, fino alle 13 di oggi sul ponente e fino alle 15 sul resto della Liguria». «Nelle prossime ore, in mattinata, è atteso il passaggio del fronte principale, con temporali forti e persistenti. La sala operativa della Protezione civile sta monitorando l’evolversi della situazione, in costante contatto con i sindaci e i volontari sul territorio», conclude la nota.
Detriti sulla carreggiata, chiusa strada “Regina” nel Comasco– A causa della presenza di detriti sulla carreggiata, provocati dal maltempo è temporaneamente chiusa, in entrambe le direzioni, la strada statale 340 «Regina» in località Colonno (Como). Sul posto sono presenti le squadre Anas e le forze dell’Ordine per la gestione del traffico in piena sicurezza e per consentire il ripristino della regolare viabilità nel più breve tempo possibile.
Frana nel Comasco – Le forti piogge della notte hanno provocato pochi minuti prima delle 7 di lunedì mattina una frana sulla Sp 583 «Lariana», più o meno al confine tra i Comuni di Como e Blevio, sulla sponda orientale del ramo comasco del Lago di Como. È stata coinvolta anche una vettura in transito. Non si segnalano feriti né contusi. In posto squadre dei vigili del fuoco. La strada è stata chiusa.
Esonda fiume in provincia di Savon – L’ondata di maltempo in Liguria ha colpito principalmente il savonese, in particolare la val Bormida. A Cairo Montenotte, all’alba è esondato ilfiume Bormida. Sono decine gli interventi in atto da parte dei vigili del fuoco per frane e soccorsi dovuti ad allagamenti, si segnalano persone bloccate in auto tratte in salvo. Dalle prime ore della mattinata segnalano guasti, dovuti al maltempo, alla linea ferroviaria nel savonese, in particolare tra Loano e Albenga e a San Giuseppe di Cairo sulle linee ferroviarie Savona-Torino e Savona-Alessandria, dove la circolazione è stata sospesa.Circolazione fortemente rallentata anche a Finale Ligure. A ponente (zone AD) l’allerta è scattata ieri sera in giallo, è passata ad arancione dalla mezzanotte e resterà così fino alle 13 di oggi, per poi tornare gialla fino alle 15. Sul centro (zona B) la situazione è simile: gialla ieri sera, arancione dalla mezzanotte fino alle 15 e nuovamente gialla fino alle 18. Sul levante (zone C ed E) si è andati direttamente in arancione da mezzanotte, con conclusione alle 15 e prosecuzione in giallo fino alle 18. La fase più delicata, secondo Arpal, non è cessata con la notte. In mattinata sono attesi temporali forti e persistenti che potrebbero scaricare oltre 50 millimetri di pioggia in un’ora.
Forte pioggia a Milano – Forti piogge interessano dalla notte la Lombardia, dove è allerta arancione sui settori settentrionali, gialla nel resto della regione. Sono già 30 i millimetri di pioggia caduti nella parte nord diMilano, oltre 80 a Paderno Dugnano e a Seveso. Venti millimetri a Monza. Lo rende noto l’assessore alla Protezione civile del Comune di Milano, Marco Granelli, che sui social raccomanda ai milanesi «la massima attenzione». A Milano, ricorda l’assessore Granelli, «è attivo il controllo sottopassi e nel quartiere Ponte Lambro sono state posizione le barriere mobili per precauzione. Attivato il controllo dei livelli di fognatura e Lambro, per ora ancora bassi. I temporali – conclude su Facebook – continueranno intensi nella mattinata».
Una perturbazione di origine atlantica piomba sull’Italia. Sulla base delle previsioni disponibili, il dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte, ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (http://www.protezionecivile.gov.it).
L’avviso prevede dal pomeriggio di domenica 21 settembre 2025 precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Valle d’Aosta e Piemonte, in estensione dalla sera/notte a Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna e Toscana e, dalla mattinata di lunedì 22 settembre 2025 alla Sardegna. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.
Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di lunedì 22 settembre 2025 allerta arancione meteo-idro in Liguria e sui settori settentrionali della Lombardia. Valutata, inoltre, allerta gialla in Valle d’Aosta, Emilia-Romagna, Toscana, su gran parte del Piemonte, sul restante territorio della Lombardia e su alcuni settori di Umbria, Lazio e Sardegna.
Un violento temporale si è abbattuto sulla città di Milano. Alle prime ore di questa mattina, lunedì 22 settembre, sono già tante le segnalazioni per viabilità ridotta e strade allagate, tra queste quella dall’assessore alla Sicurezza e Protezione Civile del Comune, Marco Granelli: “Attivo il controllo sottopassi, posizionate le barriere mobili per precauzione”.
Fonte: Facebook
Questa mattina, lunedì 22 settembre, Milano si è svegliata sotto un violento temporale che ha segnato ufficialmente l’ingresso della città nella stagione autunnale. Alle prime ore di questa mattina, sono già tante le segnalazioni per viabilità ridotta e strade allagate, tra queste anche la voce dall’assessore alla Sicurezza e Protezione Civile del Comune, Marco Granelli: “Posizionate le barriere mobili per precauzione“.
Stando a quanto comunicato dallaRegione Lombardia, per tutta la giornata di oggi si prevedono forti “precipitazioni per gran parte della giornata a carattere di rovescio e temporale“. Nello specifico, piogge “insistenti sui settori occidentali” della città durante la notte, “in rapida estensione da Ovest a Est ai restanti settori” in mattinata, mentre nel pomeriggio saranno “maggiormente interessati i settori orientali“. Precipitazioni sparse in serata, più probabili a ridosso dei rilievi alpini. Durante l’evento sono attesi “venti con raffiche che possono raggiungere i 35-60 km/h“.
Intanto, alle prime ore di questa mattina si sarebbero già registrati “30mm di pioggia nella parte nord della città, e più di 80mm a Paderno Dugnano e Seveso, meno per ora a Monza con 20mm“, ha scritto l’assessore Granelli in un post Facebook. “In città attivo il controllo sottopassi e in quartiere Ponte Lambro alle ore 6:00 sono state posizionate le barriere mobili per precauzione, e attivato il controllo dei livelli di fognatura e Lambro, per ora ancora bassi. I temporali continueranno intensi nella mattinata. Si raccomanda la massima attenzione“.
Come sempre, infatti, in queste occasioni il consiglio della Protezione Civile è quello di fare attenzione in prossimità delle aree a rischio esondazione dei fiumi Lambro e Seveso e dei sottopassi. Non solo. Si è ricordato, inoltre, di non sostare sotto e nelle vicinanze degli alberi e nei pressi di impalcature di cantieri, dehors e tende dal momento che le forti piogge potrebbero causare eventuali crolli o cedimenti. Infine, è stato suggerito di provvedere alla messa in sicurezza di oggetti e vasi sui balconi e di tutti i manufatti che possano essere spostati dalle intemperie.
In ogni caso, il Centro operativo comunale della Protezione civile è attivo per il monitoraggio e per coordinare gli eventuali interventi in città. A Milano, inoltre, chiunque volesse essere informato sui rischi meteorologici potrà collegarsi al sistema di allerta della protezione civile.
Nelle ultime 24 ore effettuati oltre 280 interventi dai vigili del fuoco in alcune aree del Nord e del Centro Italia
Il treno bloccato nel Lecchese – Vigili del Fuoco
Maltempo sull’Italia oggi mercoledì 10 settembre. Una forte ondata di pioggiasi è abbattuta sulla Lombardia durante la notte, provocando allagamenti e danni in varie aree della regione: in particolare nel Lecchese, i vigili del fuoco sono riusciti a bloccare un treno a pochi metri da una voragine che si era aperta nei pressi della stazione di Bulciago a causa delle abbondanti piogge, che hanno eroso la massicciata.
Numerosi gli interventi anche nel territorio della provincia comasca, dove le squadre dei vigili del fuoco sono intervenute per evacuare alcune abitazioni nei comuni di Torno e Blevio, colpiti dall’esondazione di diversi torrenti montani. Diversi automobilisti sono stati soccorsi dopo essere rimasti bloccati all’interno dei propri veicoli. La Sp Lariana risulta attualmente chiusa al traffico per allagamenti e smottamenti.
Maltempo in Friuli – L’afflusso di correnti sudoccidentali in quota, che sta precedendo l’arrivo di un fronte atlantico, ha determinato dalla serata di ieri rovesci sparsi e qualche temporale anche in Friuli. Nelle ultime 12 ore le precipitazioni più significative si sono verificate sulla costa, in particolare nei dintorni della foce del Tagliamento fra Lignano Sabbiadoro e Bibione, dove sono stati registrati fino a 70 mm di pioggia, fra 30 e 50 mm i cumulati sulla Bassa pianura udinese e nell’Isontino. Sulle altre zone le piogge sono state più attenuate, a parte Gemona del Friuli dove sono caduti 40 mm circa. E’ presente vento moderato dai quadranti orientali sulla costa, da sud o sudovest in quota (30-40 km/h)
Nelle prossime ore i modelli matematici confermano la persistenza dell’afflusso di correnti meridionali molto umide e instabili fino a stasera, con piogge intermittenti da abbondanti a intense, anche temporalesche su tutta la regione. Saranno possibili temporali anche forti e piogge molto intense stazionarie, più probabili sulla costa e sulla bassa pianura e in genere su tutta la fascia orientale. Sulla costa inizialmente soffierà vento dai quadranti orientali in genere moderato, nelle ore centrali girerà da sud, divenendo anche sostenuto, nel pomeriggio infine ruoterà da sudovest. Possibili mareggiate specie fra Lignano e Grado. In serata cessazione delle precipitazioni su pianura e costa, residue piogge sulla zona montana, localmente abbondanti. Nel corso della notte non si sono registrate segnalazioni dal territorio regionale. A partire dalle 6 di stamattina stanno arrivando alla SOR segnalazioni di allagamenti a Lignano Sabbiadoro a causa delle piogge che stanno interessando l’area. Al 112 dopo le 6 sono arrivate 8 chiamate per allagamenti da Lignano Sabbiadoro, Latisana e Bibione.
Maltempo, 280 interventi vigili del fuoco in poche ore – Nelle ultime 24 ore effettuati 280 interventi dai vigili del fuoco in alcune aree del Nord e del Centro Italia, tra Lazio, Liguria, Toscana e Lombardia. Sono state 100 le richieste di soccorso gestite dalla sala operativa del Comando di Roma ed effettuate nella notte dai vigili del fuoco a causa del maltempo: Bracciano, Sacrofano, Montelibretti, Castelli Romani e parte del litorale romano le zone maggiormente colpite. Squadre al lavoro per la rimozione di alberi e rami caduti, danni d’acqua, la messa in sicurezza di insegne e pali pericolanti. Dalle 3.15, a seguito di avverse condizioni meteo che hanno causato anche l’esondazione di alcuni torrenti, sono stati effettuati nel comasco 40 interventi: nei comuni di Blevio e Torno evacuate 19 persone da strutture allagate o danneggiate (foto). Più di 15 le operazioni svolte nella notte a Lecco, dove uno smottamento ha interrotto un tratto della locale linea ferroviaria.
Pioggia e vento anche in Toscana nelle province di Massa Carrara (30 interventi) e Livorno (60): maggiori criticità sull’Isola d’Elba, dove una frana ha comportato l’interruzione della viabilità in loc. Forno, isolando temporaneamente circa 200 abitanti. Maltempo anche a La Spezia, 40 gli interventi svolti per prosciugamenti, la messa in sicurezza di alberi pericolanti e il soccorso ad automobilisti in difficoltà nei sottopassi allagati.
Maltempo Bergamo, numerosi allagamenti. A Dalmine chiuso per due ore il sottopassaggio della statale. A Verdellino serve la scala per arrivare in stazione
I temporali sono cominciati nella notte causando diversi disagi in tutta la provincia. Le previsioni per il resto della giornata
I primi scrosci sono iniziati alle 2 e da allora sulla Bergamasca si è scatenata una serie di temporali, e prima delle 8 erano già caduti 45 millimetri di pioggia con un’intensità massima di 84 millimetri intorno alle 5.30. In valle alle 9 erano caduti 89 millimetri, con il massimo di intensità a 129, nella Bassa 40 millimetri ma poco prima delle 8 l’intensità era di 203.
A Dalmine è stato chiuso alle 7.30 per allagamento il sottopassaggio della Tangenziale Sud che conduce all’autostrada, con il traffico deviato in superficie sulla 525, dove si sono create lunghe code. Sul posto polizia locale e carabinieri. Alle 9.15 è stato possibile riaprire la carreggiata in direzione Stezzano e un quarto d’ora dopo anche quella verso Villa d’Almè.
Maltempo a Bergamo, il sottopassaggio di Dalmine chiuso per allagamento
A Bergamo ci sono stati grossi problemi fra le 7.15 e le 8, con allagamenti nei sottopassaggi di Colognola, via delle Valli, Valtesse e via dei Caniana, dove i tombini non riuscivano ad assorbire le forti piogge e dove i tecnici sono intervenuti per liberarli dagli intasamenti. Per lo stesso motivo è rimasta allagata per molto tempo via Goisis,riempita dalla pioggia che scendeva dalla Maresana. Con il cessare della pioggia i problemi sono rientrati ovunque. A Verdello chiuso per allagamento il sottopasso di via don Minzoni, lo stesso per quello del centro commerciale Francesca è chiuso; si può accedere dagli svincoli laterali e per quello di via Morletta.
Verdello, il sottopassaggio di via don Minzoni
A Verdellino, proprio per l‘allagamento del sottopassaggio vicino alla stazione, è stato necessario mettere una scaletta per permettere ai pendolari che si trovano dal lato opposto dei binari, di riuscire ad arrivare alla banchina ferroviaria. Sulla linea Bergamo-Milano sono stati segnalati ritardi. A Brignano vigili del fuoco in azione in via Galliari per garage allagati. Disagi per allagamenti sono segnalati in diverse strade provinciali.
La scaletta per arrivare alla stazione da Verdellino
Secondo le previsionila pioggia dovrebbe concedere una tregua in tarda mattinata con il sole che dovrebbe spuntare attorno a mezzogiorno, ma con il ritorno della pioggia in serata.
Il Centro Funzionale Monitoraggio Rischi Naturali di Regione Lombardia ha emanato l’allerta meteo gialla per temporali e per rischio idrogeologico sulla zona di Bergamo. La Protezione Civile e la Polizia Locale di Begamo sono operative per il monitoraggio continuo del territorio cittadino. Il Centro Funzionale nella mattinata di oggi analizzerà i nuovi scenari previsionali a disposizione e rivaluterà i codici colore di allerta validi dalla seconda parte della giornata.
Durante l’allerta meteo, si invita a porre particolare attenzione alle aree in prossimità di sottopassi, argini e ponti, strade con forte pendenza e, in generale, alle zone più basse rispetto al territorio circostante. Inoltre, si ricorda di non sostare sotto e nelle vicinanze degli alberi e nei pressi di impalcature dei cantieri, dehors e tende; è importante inoltre provvedere alla messa in sicurezza di oggetti e vasi sui balconi e di tutti i manufatti che potrebbero essere spostati dalle intemperie.
Danni anche a Massa e Carrara. Mercoledì allerta arancione
Strade e scantinati allagati, persone salite sui tetti delle case o bloccate in auto e poi messe in salvo, sottopassi ferroviari completamente sott’acqua, crolli ed esondazioni.
È il bilancio di una giornata — quella di martedì 9 settembre — funestata dal maltempo in diverse aree della Toscana: le zone più colpite sono state la provincia di Massa Carrara, all’alba, e soprattutto l’Isola d’Elba, sulla quale nel pomeriggio si è abbattuta una vera e propria bomba d’acqua, in modo particolare a Portoferraio. Dove ora imperversano le polemiche.
Ma l’ondata non è ancora finita: l’allerta arancione diramata dalla sala regionale della protezione civile per rischio idrogeologico e temporali forti è in vigore fino alle 13 di mercoledì su Toscana centrale e Arcipelago, con possibili grandinate e raffiche di vento. Allerta gialla invece per rischio idrogeologico e temporali forti sul resto della regione, fino alla mezzanotte sempre di oggi.
Portoferraio è stata investita ieri da un nubifragioche ha visto cadere 60 millimetri di pioggia nel giro di mezzora, col sindaco Tiziano Nocentini costretto a lanciare un appello social in fretta e furia nel quale invitava la gente a non uscire di casa per nessun motivo. Il traffico è rimasto infatti completamente bloccato in tutte le direzioni, costringendo le squadre dei soccorritori del Comune e della protezione civile a un super lavoro. Colpita in modo particolare la zona del Carburo, quartiere già alluvionato nei mesi scorsi: sui social hanno iniziato ben presto a circolare video girati dai residenti, nei quali era possibile vedere un livello di acqua molto alta sulla provinciale che immette verso gli imbarchi dei traghetti.
Le linee telefoniche sono state interrottedopo il fortissimo nubifragio, a causa di allagamenti in uffici e negozi: segnalati anche soccorsi per recuperare chi si è trovato bloccato nei sottopassi, con alcune persone salite sui tetti delle case. Per le emergenze legate all’alluvione di ieri, il Comune invita i cittadini a contattare il numero di telefono 0565/937252.
Accese polemiche sui social da parte dei residenti per i mancati interventi di prevenzione, dopo il nubifragio dello scorso febbraio che aveva colpito la stessa zona (con tre alluvioni nel giro di sette mesi, compresa quella di ieri).
Problemi anche a Massa, dove all’alba di ieri si sono registrati allagamenti diffusi che hanno riguardato in modo particolare la zona della stazione ferroviaria, dove il sottopasso di accesso ai binari è stato completamente inondato dall’acqua e chiuso.
A Carrara — dove sono caduti in pochissime ore 138 millimetri di pioggia — nella notte fra lunedì e ieri a destare forti preoccupazioni (con tanto di telefonate ai cittadini da parte della protezione civile e del Comune) è stata la situazione del torrente Carrione, arrivato a un passo dall’esondazione poi scongiurata. Le situazioni più critiche si sono verificate nelle zone di Avenza, Marina e Fossone, dove l’acqua ha invaso scantinati e piani terra, sollevando l’asfalto in più punti. Allagamenti anche nella zona dello stadio e di Battilana, dove sono fuoriusciti diversi canali: frane e piccoli smottamenti si sono verificate a Fontia, Gragnana, Castelpoggio e Miseglia, dove a cedere è stata una porzione del muro della ex scuola elementare.
Buie e Cittanova travolte da piogge torrenziali. La sensazione era quella di trovarsi in un territorio tagliato in più isole, senza collegamenti sicuri
La zona sportiva di Buie trasformata in un lago. – Foto: ERIKA BARNABA
Martedì, le prime luci dell’alba hanno portato con sé un nuovo incubo d’acqua e fulmini.La costa istriana, già provata da precipitazioni eccezionali solo pochi giorni prima, è stata nuovamente travolta da un’ondata di maltempo che ha scaricato in poche ore quasi 100 litri di pioggia per metro quadrato. Torrenti di pioggia hanno travolto i territori di Buie, Umago, Cittanova, Momiano e Verteneglio, sommergendo strade, piazze e campagne.Le arterie principali sono diventate fiumi in piena, i collegamenti interrotti da frane, smottamenti e alberi abbattuti, mentre i Vigili del fuoco e la polizia lottavano senza sosta per garantire la sicurezza. Uno scenario apocalittico, in cui l’acqua divorava l’asfalto e si insinuava nelle abitazioni. La popolazione osservava impotente, stretta tra la paura e l’incredulità per un territorio che, nel giro di poche ore, sembrava essersi trasformato in un’immensa laguna.
Strade e traffico paralizzati – Questa nuova ondata di maltempo ha scaricato quantità record di pioggia in poche ore. In soli 60 minuti, a Umago sono caduti 98 millimetri, a Buie 108 millimetri, mentre Cittanova ha registrato addirittura 120 millimetri, segnando uno dei picchi pluviometrici più intensi dell’anno. Numerosi ingressi verso Buie sono stati chiusi, in quanto le strade principali e secondarie sono state sommerse dall’acqua o invase da detriti. Le forti correnti hanno travolto marciapiedi e carreggiate, superando spesso le protezioni e le barriere stradali, creando veri e propri fiumi in piena. In alcuni tratti, sono stati registrati smottamenti e cadute di alberi, che ha reso la viabilità estremamente pericolosa. Le abitazioni al piano terra sono state invase dall’acqua, causando danni materiali e strutturali ancora non quantificabili. I Vigili del fuoco lavoravano senza sosta per eliminare l’acqua davanti alle palazzine e liberare le strade più critiche. Le strade principali e i collegamenti con le periferie sono trasformati in torrenti impetuosi con l’asfalto che è spesso invisibile sotto l’acqua e il rischio di incidenti è altissimo. La situazione rimane drammatica e altamente instabile, con le autorità che invitano i cittadini a evitare di recarsi nelle zone sopra indicate almeno fino al miglioramento delle condizioni meteorologiche. Le immagini arrivate dalle strade raccontano delle città sospese tra il silenzio inquietante e la furia dell’acqua.
I Vigili del fuoco pompano l’acqua dai seminterrati delle palazzine. – Foto: ERIKA BARNABA
Situazione critica – Cittanova è stata la località più colpita. La cittadina si è svegliata paralizzata, cantine e piani terra allagati, strade ridotte a torrenti e il traffico in tilt. La pioggia incessante ha sommerso soprattutto le zone più basse della località, trasformando strade e parcheggi in specchi d’acqua impetuosa. La polizia locale è intervenuta immediatamente, posizionando pattuglie per impedire il passaggio degli automobilisti e limitare i rischi. L’acqua, che scorreva veloce tra le vie, poteva nascondere buche e tombini sollevati facendo sì che ogni errore si potesse trasformare in tragedia. Anche a Cittanova i Vigili del fuoco erano impegnati a eliminare l’acqua accumulata davanti alle palazzine per cercare di limitare i danni agli edifici e alle abitazioni. Il comandante dei Vigili del fuoco regionali, Dino Kozlevac, ha confermato che la situazione è stata particolarmente critica. “A Cittanova abbiamo ricevuto il numero più alto di chiamate di soccorso. Le squadre locali sono state immediatamente rinforzate con unità da Rovigno, Parenzo e Pinguente. Tutte le forze disponibili erano sul campo. A preoccupare non sono solo i danni immediati agli edifici, ma anche le infrastrutture, come la strada tra Verteneglio e Fiorini, che è stata completamente sommersa, diventando impraticabile a causa di una vera e propria colata d’acqua”, ha concluso.
Arteria principale fuori uso – La strada di Verteneglio, arteria principale che collega Cittanova e Buie con le località periferiche, è diventata un vero e proprio pericolo pubblico. In molti tratti l’asfalto è risultato scomparso, la carreggiata trasformata in fiumi impetuosi. Era impossibile distinguere il percorso. La strada appariva come un confine insormontabile, un simbolo della forza devastante del maltempo che ha paralizzato l’Istria settentrionale. Buie, pur trovandosi in posizione sopraelevata, non è stata risparmiata dagli effetti del maltempo. La cittadina, che domina l’entroterra istriano, ha visto scorrere veri e propri torrenti lungo i vicoli del centro storico. Come nelle altre località, pure qui nelle campagne, i vigneti e gli oliveti hanno subito danni a causa del ruscellamento e della violenza delle piogge.
I vigneti sott’acqua. – Foto: ERIKA BARNABA
Paura e incertezza per il futuro – Diversi agricoltori lamentano la perdita di terreni erosi e colture compromesse. Le strade che collegano Buie alla costa sono state rese difficilmente percorribili: gravi i problemi di mobilità e isolate temporaneamente alcune frazioni. A Buiela mattina si è aperta con uno scenario quasi irreale. Le strade che collegano i diversi quartieri al centro città sono state spezzate da frane e smottamenti. Dal rione di Stazione per ore non è stato possibile raggiungere il centro, bloccato da due grossi cedimenti, uno tra il distributore di benzina e il semaforo, l’altro poco più in alto, lungo la strada alta che costeggia la zona sportiva, anche questa completamente sommersa dall’acqua: vi spuntavano appena le traverse nel campo di calcio. I flussi di traffico, già rallentati dalla pioggia battente, si sono così completamente interrotti. A complicare ulteriormente la situazione, il fatto che anche le vie verso la costa sono rimaste impraticabili e i lavoratori che all’alba tentavano di dirigersi verso Cittanova sono stati costretti a invertire la marcia, fermati dalle forze dell’ordine lungo il tratto di Verteneglio, dove l’acqua ha trasformato la carreggiata in un canale fangoso e ingovernabile. La sensazione, per chi si muoveva tra queste strade, era quella di trovarsi in una città tagliata in più isole, senza collegamenti sicuri, con il territorio frammentato da frane, allagamenti e smottamenti improvvisi. Ma la preoccupazione più grande si è concentrata sulla zona di Rudine, dove l’acqua non si limitava a invadere le strade, ma premeva sulle fondamenta stesse della città. Il muro di contenimento che sorregge il campo sportivo in cemento ha iniziato a mostrare crepe profonde, dalle quali sgorgava un getto continuo e inquietante. Come detto ieri, la pressione dell’acqua “è tale da far temere il peggio, che l’intera barriera possa cedere di colpo”, riversando terra e detriti sulle palazzine sottostanti. Gli abitanti osservavano con ansia, scambiandosi sguardi carichi di paura. “Ogni goccia che cade ci fa tremare”, mormora una residente della zona, “perché pensiamo oramai che basti poco per far crollare tutto”. A Buie, come nel resto dell’Istria settentrionale, non è solo l’acqua ad aver invaso le case e le strade, ma pure l’incertezza, la fragilità di un territorio che sembra non riuscire più a difendersi.
Strade sommerse a Cittanova. – Foto: ERIKA BARNABA
Quartieri in emergenza – A Umago la Protezione civile ha ricevuto oltre 30 segnalazioni di allagamenti in poche ore. I quartieri residenziali sono i più colpiti, con abitazioni sommerse da acqua e fango. La situazione ha raggiunto livelli critici. La pressione dell’acqua ha sollevato tombini e chiusini, rendendo estremamente pericoloso percorrere qualsiasi strada, anche a piedi. Le immagini arrivate dalle zone più colpite mostrano automobili sommerse fino ai paraurti e strade dove la corrente scorre impetuosa, trasformando la città in un labirinto d’acqua. “È come se avessimo vissuto due alluvioni in una sola settimana. Non abbiamo nemmeno avuto il tempo di ripulire le cantine dall’ultima volta, e già siamo di nuovo sott’acqua”, racconta un residente della zona di Monterol. Le squadre di soccorso hanno lavorato senza sosta con pompe idrauliche per svuotare scantinati e rimuovere l’acqua dalle strade, mentre i cittadini hanno tentato di proteggere le proprie case con sacchi di sabbia.
Un «treno» di tempeste – A Momiano, il maltempo ha fatto traboccare la fontana principale, trasformando la vicina strada viabile in un piccolo lago e impedendo il passaggio di veicoli e pedoni. Altri tratti sono stati sommersi, costringendo a interventi per recuperare i mezzi rimasti intrappolati nell’acqua e liberare le vie principali. Secondo i meteorologi di Istramet, il fenomeno registrato è quello del cosiddetto “oborinski vlak” (un treno di precipitazioni) che continua a colpire lo stesso territorio. Questo spiega perché, a distanza di pochi giorni, Cittanova e Umago, siano state travolte due volte di seguito. La violenza del maltempo non si è limitata alle piogge: in sole due ore sono stati registrati quasi 2000 fulmini, che hanno illuminato il cielo istriano come in un continuo bombardamento elettrico.
Nel territorio momianese. – Foto: ERIKA BARNABA
La voce delle istituzioni – Il DHMZ (Istituto meteorologico statale) ha emesso un’allerta, invitando la popolazione alla prudenza. “Il nord Adriatico rimarrà instabile ancora per tutta la giornata di martedì e mercoledì”, spiegano gli esperti. Sul piano operativo, la Protezione civile ha ribadito la necessità di segnalare tempestivamente ogni emergenza, mentre i comuni colpiti hanno allestito punti di supporto per le famiglie con case allagate. Le previsioni indicano che la situazione potrebbe migliorare solo da giovedì, con il ritorno del sole e di temperature più alte. Ma la tregua potrebbe essere breve in quanto già da venerdì sera nuove piogge sono possibili sulle aree settentrionali, mentre nel weekend non si escludono altri rovesci localizzati nell’entroterra. L’Istria settentrionale conferma ancora una volta la sua vulnerabilità ai fenomeni meteorologici estremi. Tra case allagate, strade interrotte, raccolti agricoli compromessi e un turismo che vive giornate di incertezza, l’emergenza mette in luce l’urgenza di piani di prevenzione più robusti.
In visita anche Boris Miletić – A visitare le aree colpite dal maltempo e dalle inondazioni è stato ieri mattina anche ilpresidente della Regione istriana, Boris Miletić, assieme alla vicepresidente regionale Gordana Antić,la quale ricopre pure la funzione di capo del Servizio della Protezione civile della Regione istriana. Nell’occasioneMiletićha incontrato il sindaco di Cittanova, Anteo Milos, come pure i rappresentanti della Protezione civilee degli altri servizi pubblici di emergenza presenti in quel momento nell’area. “Purtroppo, come molte altre parti dell’Istria, anche Cittanova è stata duramente colpita dal maltempo verificatosi oggi. Gli addetti ai servizi cittadini competenti sono già sul campo. La priorità è assicurare ai cittadini la necessaria assistenza, la pulizia delle strade, come pure gli interventi urgenti nelle aree in cui si sono verificati i danni più gravi”, ha dichiarato il presidente della Regione istriana. Le abbondanti precipitazioni hanno portato all’intorbidimento delle acque della rete di approvvigionamento idrico, allo sversamento delle acque di scarico, alle inondazioni delle parti inferiori della città, ma anche ai danni a una parte dell’infrastruttura stradale. Nel ringraziare tutti coloro che sono intervenuti, Boris Miletić e Gordana Antić hanno voluto invitare la cittadinanza ad attenersi alle istruzioni degli uffici pubblici competenti e ad astenersi dai viaggi che non sono indispensabili. Come si legge nello stesso comunicato stampa della Regione, le Città di Cittanova e Buie inviteranno i cittadini danneggiati a rivolgersi agli uffici cittadini delle due autonomie locali per un (eventuale) risarcimento.
La città è stata colpita da un violento nubifragio nella serata di martedì 2 settembre, intorno alle ore 19
TRIESTE– Nubifragio a Trieste, oltre 100 richieste di aiuto. La città è stata colpita da un violento nubifragio nella serata di martedì 2 settembre, intorno alle ore 19. In poco tempo, la sala operativa del comando provinciale dei vigili del fuoco di Trieste ha ricevuto più di cento richieste di intervento, segnalazioni che hanno messo in evidenza la gravità della situazione data dal maltempo che si è abbattuto sul Friuli Venezia Giulia.
Le chiamate riguardavano persone bloccate all’interno delle proprie autovetture lungo strade completamente allagate, scantinati e negozi invasi dall’acqua, alloggi e fosse di ascensori sommersi, tombini saltati, alberi e muri crollati, piccoli smottamenti e persino ascensori bloccati con persone intrappolate all’interno.
Gli interventi – Il comando giuliano ha subito inviato tutte le squadre disponibili. Inoltre, a partire dalle ore 20, è stato disposto iltrattenimento in servizio straordinario di una ventina di unità dei Vigili del fuoco che avevano appena terminato il turno diurno, al fine di fronteggiare l’emergenza.
Tra le 19 e le 22.30,i pompieri sono riusciti a portare a termine circa 40 interventi di soccorso. Le squadre operative sul territorio erano nove, affiancate anche da un contingente giunto in supporto dal comando di Gorizia. Tuttavia, una settantina di richieste restavano ancora in coda, classificate come differibili, ovvero a priorità minore rispetto agli interventi più urgenti.
La sala operativa del Nue 112 ha continuato a girare le chiamate al comando dei Vigili del fuoco, che si è trovato a gestire un quadro particolarmente complesso e in rapida evoluzione.
Le autorità raccomandano alla cittadinanza di utilizzare i numeri di emergenza esclusivamente in caso di reale pericolo, evitando di intasare le linee con richieste di sole informazioni. Inoltre, viene ribadito l’invito a non mettersi alla guida lungo strade allagate, una condotta che mette a serio rischio la propria incolumità e quella dei soccorritori.
La perturbazione che sta già colpendo il Nord si estenderà anche alle regioni centrali e in parte al meridione. Il bollettino
Quella di martedì 2 settembre sarà una giornata difficile sul fronte meteo. Tuttta colpa di una saccatura di origine nord-atlantica che sta già colpendo il Nord, ma che nelle prossime ore scenderà di latitutine. La protezione civile ha diramato un bollettino di allerta che prevede, apartire dalle prime ore del mattino, allerta arancione su settori di Veneto e Lombardia e gialla sull’intero territorio di Friuli Venezia Giulia, Provincia Autonoma di Bolzano, Veneto, Emilia-Romagna e su parte di Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana, Lazio, Molise e Campania.
L’allerta meteo di martedì 2 settembre 2025
I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.
L’allerta in Toscana, Emilia-Romagna, Lazio e Campania – Nel Lazio l’allerta scatterà dal primo mattino di martedìe sarà valida per le successive 9-12 ore, mentre in Campania il bollettino di criticità gialla avrà durata dalle 9 di martedì fino alla mezzanotte. In Toscana, spiega la protezione civile locale, i fenomeni partiranno dalle zone di nord-ovest per poi estendersi a quasi tutto il resto della regione. Il bollettino di criticità gialle resterà in vigore dalle 21 di lunedì alle 12 di martedì.
In Emilia-Romagna l’allerta durerà fino alla mezzanotte di martedì 2 settembre. La protezione civile locale fa sapere che “sono previsti temporali, anche di forte intensità, con possibili effetti e danni associati, più probabili sul settore emiliano della Regione e più localizzati sulla Romagna. Inoltre, si prevedono venti di burrasca moderata (62-74 Km/h), da sud-ovest, con rinforzi e raffiche di intensità superiore sull’Appennino centroorientale. Le precipitazioni previste sui rilievi potranno generare localizzati fenomeni franosi, ruscellamenti lungo i versanti e rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici nei tratti montani dei corsi d’acqua“.
In Lombardia previsti forti temporali – Anche a Milano e in parte della Lombardia l’allerta inizierà alle 18 di oggi e terminerà alla mezzanotte di martedì. Il Comune ha inviato i cittadini a non sostare nelle aree verdi, nei parchi e nelle zone alberate, oltre che sotto e nei pressi di impalcature di cantieri, dehors e tende. “Le precipitazioni – si legge nel comunicato della protezione civile – saranno per lo più concentrate nelle ore notturne e in mattinata, ma proseguiranno anche nella seconda parte. Il carattere delle precipitazioni sarà prevalentemente temporalesco, in un primo momento sui settori orientali e successivamente su quelli centrali e occidentali. La possibilità di innesco dei fenomeni è più alta sulla fascia prealpina ma il flusso in quota proveniente da Nord potrebbe tendere poi a trascinarli verso Sud“.
Anche in Veneto precipitazioni molto intense con locali grandinate – Per quanto riguarda il Veneto la protezione civile spiega che “sono previste delle fasi di instabilità, intervallate da pause, con precipitazioni da sparse a diffuse (specie sui settori centro settentrionali) a prevalente carattere di rovescio e temporale, localmente forti. Una prima fase è prevista tra la serata di lunedì e la mattinata di martedì con fenomeni più diffusi sui settori centro settentrionali, seguita da una seconda fase tra il pomeriggio e la serata di martedì con precipitazioni più irregolari“.
In entrambe le fasi, si legge, “saranno possibili fenomeni localmente intensi (forti rovesci, locali grandinate, forti raffiche)”. Inoltre, soprattutto sulle zone centro orientali tra Prealpi e costa centro settentrionale, “saranno possibili rovesci/temporali ripetuti o piuttosto stazionari, che potranno dar luogo a quantitativi di pioggia abbondanti o localmente molto abbondanti“.
Si gonfiano i torrenti, Il Comune entrta in fase di “preallarme”. Martedì chiusi parchi, ville e cimiteri pubblici
Giornata di pesante maltempo in Liguria, dove Arpal Liguria aveva emesso un’ allerta gialla per temporali: sul centro ponente regionale (Zone B e D) dalle 14:00 di oggi fino alle 6:00 di domani, martedì 2 settembre;sul levante della regione (Zone C ed E) dalle 18:00 di oggi fino alle 13:00 di domani.
Nubifragi e allagamenti hanno colpito soprattutto il savonese e la città di Genova, in particolare il ponente cittadino. – Nel pomeriggio un nubifragio si è abbattuto nella zona del Savonese e ha fatto esondare un affluente del torrente Quiliano, nell’omonimo Comune: il rio Ciaso.Nella zona si segnalano gravi disagi alla viabilità.
Segnalati anche allagamenti in carreggiata sulla A6, sulla Torino Savona.
Poi il temporale si è spostato sul Ponente di Genova in particolare nell’interno, con Branega e Leira a rischio esondazione a Voltri. Mele si sono sfiorati i cento millimetri di pioggia tra le 17 e le 18.
Il presidente del Municipio Ponente Matteo Frulio sta eseguendo sopralluoghi in prima persona insieme alla croce rossa. “Siamo in una situazione di pre allerta sul Leira, consigliamo di stare lontano dalle zone potenzialmente allagabili – dichiara – Sul Cerusa, invece, sembra che il livello di pre allerta stia scendendo“. Anche le zone collinari sono a rischio allagamento. Problemi anche per quanto riguarda la viabilità ferroviaria: sulla linea Genova-Acqui terme è stata sospesa la circolazione tra Borzoli e Campo Ligure per allagamenti. I tecnici di Rfi sono al lavoro per risolvere la situazione.
Chiusi i ponti sui corsi d’acquaaVoltri. “La decisione è stata presa al fine di garantire la sicurezza pubblica e prevenire situazioni di pericolo legate al possibile straripamento dei corsi d’acqua. Si raccomanda alla popolazione la massima prudenza, evitando spostamenti non necessari nelle aree a rischio e attenendosi scrupolosamente alle indicazioni fornite dalle autorità competenti. Eventuali aggiornamenti verranno diffusi attraverso i canali ufficiali del Comune di Genova“.
E dopo le 20 un intenso nubifragio si è abbattuto sulla città di Genova. “A causa delle criticità al suolo il comune di Genova ha dichiarato la fase operativa di preallarme“. Lo comunica sulle sue pagine social la Protezione Civile di Genova, in relazione al “forte temporale in atto in zona Sestri, Cornigliano e Sampierdarena” con un “innalzamento idrometrico rivi Sestri Ponente e Fegino“.
La Protezione Civile inoltre segnala che è stata “superata la soglia di allarme del torrente Leiro a Voltri“, invitando la popolazione ad “allontanarsi e mettersi in sicurezzà, invitando a “evitare spostamenti per possibili esondazioni in zona Voltri e Prà“. A Voltri inoltre possibili esondazioni anche del Branega.
Il Coc ha disposto, per la giornata di martedì, la chiusura diparchi (chiusa pertanto anche la biblioteca Lercari), ville, giardini e cimiteri. Restano aperti regolarmente mercati e impianti sportivi.
Immagini eloquenti ma che rappresentano solo uno spaccato delle criticità che si stanno registrando in molte zone del Nord e centro Italia alle prese con la forte ondata di maltempo
Immagini Tgr Lombardia
La forte ondata di maltempo che sta interessando l’Italia ha già lasciato dietro di sé danni importanti. Come si vedono in queste immagini del Tgr Lombardia registrate nel Pavese, una tromba d’aria ha completamente devastato il parco fotovoltaico di Verretto. L’impianto, 12.496 pannelli posati su di una superficie di 12 ettari appartenenti alla ex Cava Coppa, produceva 4.000.000 di Kwh/anno.
Foto della protezione civile Lungavilla
Immagini eloquenti, ma che rappresentano solo uno spaccato delle criticità che si stanno registrando in molte zone del Nord e centro Italia con allagamenti, alberi pericolanti o abbattuti dalle forti raffiche di vento.
Particolarmente colpiti nelle ultime ore lo Spezzino e la costa toscana tra Viareggio e Massa, ma anche il Parmense. Criticità nelle aree interne tra Lombardia e Veneto dove piove da due giorni: 25 persone sono state evacuate dalle proprie casea Baveno, nel Verbano, a causa di due frane. In provincia di Brescia le raffiche di vento associate a un localedownbursthanno abbattuto alberi secolari.
A Riva del Garda un fulmine ha colpito una palazzina provocando danni alla condotta del gas portando all’evacuazione di nove famiglie.