Migliaia di agricoltori a Bruxelles contro i tagli alla Pac e l’accordo Ue-Mercosur. La protesta è stata segnata da tensioni e scontri con la polizia
Foto per gentile concessione di Ophelie Monhonval
Centinaia di trattori e migliaia di agricoltori hanno invaso oggi Bruxelles per una grande mobilitazione europea contro i tagli alla Politica agricola comune (Pac) e contro gli accordi di libero scambiotra Unione europea e Mercosur. Alla protesta hanno partecipato circa 7.300-8.000 manifestanti e un migliaio di mezzi agricoli provenienti da diversi Paesi Ue, mentre nella capitale belga era in corso il vertice dei capi di Stato e di governo.
Le ragioni della protesta – In prima linea per l’Italia Coldiretti, Confagricoltura, Cia-Agricoltori Italiani, Copa-Cogeca e numerose associazioni di produttori e lavoratori del settore. Il corteo è partito in mattinata dal quartiere di Schaerbeek, a nord di Bruxelles, per poi dirigersi verso il quartiere europeo.
“Siamo a Bruxelles con migliaia di agricoltori per ribadire la centralità dell’agricoltura e dell’agroalimentare nel prossimo bilancio europeo – ha dichiarato Ettore Prandini, presidente di Coldiretti – La scelta della Commissione guidata da Ursula von der Leyen è invece quella di tagliare 90 miliardi al settore, con effetti pesantissimi anche per l’Italia”.
Al centro delle contestazioni anche l’accordo Ue-Mercosur: “Siamo favorevoli all’internazionalizzazione, ma servono regole eque – ha aggiunto Prandini – Non è accettabile importare prodotti che non rispettano gli stessi standard imposti agli agricoltori europei“.
Gli scontri con la polizia e il blocco delle strade – La manifestazione avrebbe dovuto concludersi a Place du Luxembourg, davanti al Parlamento europeo, con un punto stampa. La tappa è però stata annullata dagli organizzatori dopo che la piazza è diventata teatro di scontri tra alcuni gruppi violenti e le forze dell’ordine, con vetrine danneggiate e incendi. Gli agricoltori hanno deciso di allontanarsi per non essere associati agli atti di violenza.
🚨 UN TRACTEUR FORCE LE BARRAGE POLICIER À BRUXELLES !
La tension monte devant les institutions européennes où agriculteurs majoritairement belges et français sont mobilisés.
Nel corso della giornata la tensione è salita nel quartiere europeo: la polizia è intervenuta con idranti e fumogeni, mentre da parte dei manifestanti sono stati lanciati oggetti, ortaggi e petardi. Centinaia di trattori hanno occupato “Rue de la Loi” e le strade attorno alle istituzioni europee; secondo l’emittente belga Rtbf, circa 400 mezzi si sono poi diretti verso il raccordo per bloccare la circolazione in direzione della provincia dello Hainaut.
La posizione del governo italiano – E in serata è arrivata anche la posizione del governo sull’accordo contestato: “Il governo italiano, come già dichiarato in Parlamento dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e ‘ribadito anche al presidente del Brasile‘ Inacio Lula da Silva, è “pronto” a sottoscrivere l’accordo commerciale tra l’Ue e il Mercosur “non appena verranno fornite le risposte necessarie agli agricoltori, che dipendono dalle decisioni della Commissione Europea e possono essere definite in tempi brevi” riporta una nota di Palazzo Chigi.
La città non ha visto così tanta neve all’inizio della stagione dal 2018, ha detto il National Weather Service
Una forte nevicata ha colpito New York City e l’intera area del Nord-Est degli Stati Uniti, portando la prima significativa neve dell’inverno dopo un periodo di freddo intenso. Le precipitazioni sono state diffuse e, seppur non eccezionali come in altre regioni, hanno creato scenari invernali molto suggestivi nei quartieri della città. Nel cuore di Manhattan, nei parchi come Central Park, sono caduti quasi 3 cm di neve, mentre alcune zone di Staten Island e Long Island hanno visto accumuli superiori a 18 cm, rendendo questa nevicata una delle più precoci e consistenti dal 2018, secondo il National Weather Service.
Molti residenti hanno approfittato della neve per passeggiate, per portare i cani al parco o semplicemente per scattare foto nelle strade imbiancate, trasformando la Grande Mela in un quadro invernale.
Non sono mancati però i disagi.L’impatto sul traffico è stato pesante: aeroporti come LaGuardia, JFK e Newark hanno registrato ritardi fino a sei ore e cancellazioni, complicando i viaggi nel periodo di feste.
Era in corso una celebrazione della festività ebraica di Hanukkah. Due uomini sono stati fermati, la matrice dell’attacco non è ancora stata confermata
Immagini diffuse sui social
Una cinquantina di spari sono stati esplosi contro la folla nella Bondi Beach di Sydney, la spiaggia più famosa d’Australia. Ad aprire il fuoco sarebbero stati due uomini scesi da un veicolo a Campbell Parade, scrivono i media australiani.
Gli agenti del Nuovo Galles del Sud hanno risposto con una massiccia operazione e poco dopo è stato confermato il fermo di due sospettati, mentre i primi bilanci parlano di almeno 10 morti e numerosi feriti.
La polizia: “Mettetevi al riparo”. Era in corso una festa per Hanukkah – “Vi preghiamo di condividere il nostro messaggio affinché tutti evitino la zona di Bondi Beach mentre l’intervento continua”, ha avvisato la polizia. “Stiamo ancora chiedendo alle persone nella zona di mettersi al riparo finché non saremo in grado di determinare cosa sta succedendo“.
Lingua originale: inglese. Traduzione di Google .I terroristi hanno aperto il fuoco sulle persone durante le celebrazioni di Hanukkah in Australia Una sparatoria è avvenuta a Bondi Beach, a Sydney. Testimoni hanno riferito di aver udito fino a 50 colpi d’arma da fuoco, secondo il Sydney Morning Herald. La polizia ha arrestato due sospettati e l’operazione è ancora in corso. Un testimone oculare ha dichiarato di aver visto decine di feriti e una grande quantità di sangue. Secondo le prime informazioni, la sparatoria è avvenuta durante le celebrazioni di Hanukkah. La notizia è stata riportata dal Daily Mail e dal Jerusalem Post. Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha confermato una “grave minaccia alla sicurezza” a Bondi Beach. Il numero delle vittime non è stato ancora reso noto ufficialmente.
⚡️ Terrorists opened fire on people during Hanukkah celebrations in Australia
A shooting occurred at Bondi Beach in Sydney. Witnesses reported hearing up to 50 shots, according to The Sydney Morning Herald.
Nella spiaggia era in corso una celebrazione della festività ebraica di Hanukkah, che ha inizio oggi, 14 dicembre.
“La comunità ebraica è sotto shock. C’erano 2mila membri della comunità che celebravano Hanukkah e accendevano insieme la prima candela a Bondi Beach. Siamo in stato di massima allerta“, ha affermato Jeremy Leibler, presidente della Federazione sionista d’Australia. Tuttavia il legame della festività con l’attentato non è stato ancora confermato dalle autorità.
Il sindaco di Providence, Rhode Island, afferma che il “tiratore” è ancora in libertà, mentre le autorità avviano una caccia all’uomo su larga scala
I primi soccorritori del Dipartimento dei Vigili del Fuoco di Providence manovrano una barella vuota vicino al luogo di una sparatoria di massa nel campus della Brown University a Providence, Rhode Island. Fotografia: Bing Guan/AFP/Getty Images
Almeno due persone sono state uccise e altre nove sono rimaste gravemente ferite in una sparatoria avvenuta sabato alla Brown University di Providence, nel Rhode Island ; il sospettato è ancora in libertà, ore dopo l’emissione del primo ordine di rifugio sul posto.
La polizia si è sparsa per tutto il campus e in un quartiere benestante ricco di storiche e signorili case in mattoni, perquisendo gli edifici accademici, i cortili e i portici per ore fino a tarda notte, dopo che la sparatoria era stata segnalata per la prima volta nel pomeriggio.
Il vice capo della polizia di Providence, Timothy O’Hara, ha dichiarato che il sospettato era “un uomo vestito di nero“. Si ritiene che il sospettato sia uscito dall’edificio del campus Barus and Holley, dove è avvenuta la sparatoria in Hope Street. O’Hara ha affermato che le autorità stanno “utilizzando ogni risorsa possibile per trovare il sospettato”.
La polizia ha diffuso sabato sera il filmato dell’uomo sospettato di essere l’autore della sparatoria, aggiungendo che alcuni testimoni hanno riferito che l’uomo, che potrebbe avere circa 30 anni, potrebbe aver indossato una maschera mimetica.
La rettrice dell’università, Christina Paxson, ha confermato che le 10 persone colpite erano studenti, compresi i due uccisi. Un’altra persona è rimasta ferita dai frammenti della sparatoria, hanno dichiarato le autorità.
Inizialmente le autorità avevano dichiarato che un sospettato era in custodia, prima di affermare che in realtà non era così e che era in corso una caccia all’uomo.
Il sindaco di Providence, Brett Smiley, ha dichiarato alla CNN che le porte dell’edificio di ingegneria e fisica erano aperte perché lì si stavano svolgendo molti esami finali. “In base a quanto abbiamo sentito dai funzionari della Brown, chiunque avrebbe potuto accedere all’edificio in quel momento“, ha affermato.
“Manca una settimana e mezza a Natale. Oggi due persone sono morte e altre otto sono in ospedale“, aveva detto Smiley in precedenza. “Quindi, pregate per queste famiglie“.
La Brown University si trova a College Hill a Providence, capitale dello stato del Rhode Island. L’università conta centinaia di edifici, tra cui aule, laboratori e dormitori.
Il governatore del Rhode Island Daniel McKee ha affermato che “l’impensabile è accaduto“.
“Questo è il giorno che tutti sperano non accada mai, e invece è successo“, ha detto Paxson ai giornalisti.
“Sappiamo che la nostra comunità vuole risposte e le forniremo il prima possibile. Per ora, sappiate che stiamo facendo tutto il possibile per garantire la sicurezza della nostra comunità e abbiamo mobilitato il nostro supporto per gli studenti e le loro famiglie“, ha affermato Paxson.
La ricerca del sospettato è stata ostacolata in parte dal fatto che il centro di Providence era affollato di acquirenti natalizi e migliaia di persone che partecipavano ai concerti, hanno riferito i media locali. Le forze dell’ordine federali e la polizia delle città e dei paesi limitrofi stavano collaborando alle ricerche, hanno affermato i funzionari. Secondo quanto riportato dai notiziari locali, i locali in tutta la città stavano rafforzando la sicurezza.
In un discorso ai giornalisti alla Casa Bianca, Donald Trump ha affermato di essere stato “completamente informato” sulla situazione.
“Che cosa terribile. E tutto ciò che possiamo fare in questo momento è pregare per le vittime e per coloro che sembrano essere rimasti gravemente feriti”, ha detto. “Vi informeremo più tardi su cosa sta succedendo. È una vergogna. È una vergogna. Pregate e basta“.
Il procuratore generale degli Stati Uniti Pam Bondiha dichiarato a Xche gli agenti dell’FBI e dell’ATF “sono sulla scena della tragica sparatoria alla Brown University nel Rhode Island. Pregate per tutti i coinvolti“.
L’incidente è stato segnalato nei pressi dell’edificio Barus and Holley, un edificio di sette piani che ospita il dipartimento di ingegneria e fisica, secondo il sito web dell’istituto. Comprende 117 laboratori, 150 uffici, 15 aule e 29 laboratori.
Chiang-Heng Chien, studente della Brown, ha raccontato ai media locali che stava lavorando in un laboratorio con altri tre studenti quando ha visto il testo sulla sparatoria a un isolato di distanza. Hanno aspettato sotto i banchi per circa due ore, ha detto.
Alex Bruce, studente senior di biochimica alla Brown, stava lavorando a un progetto di ricerca finale nel suo dormitorio proprio di fronte all’edificio quando, poco dopo le 16:00, ha sentito le sirene all’esterno e ha ricevuto un messaggio su un tiratore attivo.
“Sono qui dentro e sto solo tremando“, ha detto, guardando attraverso la finestra una mezza dozzina di agenti armati in assetto tattico circondare il suo dormitorio. Ha detto di temere per un amico che credeva si trovasse all’interno dell’edificio di ingegneria in quel momento.
Secondo il suo sito web, l’università della Ivy League è un istituto privato senza scopo di lucro con circa 7.300 studenti universitari e poco più di 3.000 studenti laureati.
Sabato è stato il secondo giorno di esami finali del semestre autunnale.
È stato necessario l’intervento di oltre 100 vigili del fuoco per fermare il flusso di greggio che fuoriusciva a causa di una perdita. Secondo la Pck, azienda proprietaria della raffineria, non ci sono elementi che possano far pensare a un sabotaggio
Le immagini postate sui social dal quotidiano Berliner-Zeitung
Possibile disastro ambientale in Germania. Oltre 200mila litri di petrolio sono fuoriusciti dall’oleodotto del Brandeburgo dopo un incidente avvenuto nella serata di ieri, mercoledì 10 dicembre, alla stazione della conduttura di Gramzow. Sul posto sono intervenuti circa 100 vigili del fuoco e 25 dipendenti della raffineria Pck, proprietaria dell’oleodotto, che hanno iniziato le operazioni per bloccare il flusso. Per raccogliere il petrolio sono utilizzati speciali veicoli aspiranti.
L’incidente all’oleodotto – Come riferito da Alexander Trenn,capo dei vigili del fuoco di Schwedt, il greggio sarebbe uscito a causa di una piccola perdita a una pressione di circa 20 bar nella stazione di pompaggio. Secondo quanto riferito dall’azienda non vi sono elementi che fanno pensare a una causa esterna, ma adesso il vero problema riguarda la questione ambientale. Dai primi accertamenti sembra che nelle ore precedenti lo sversamento erano in corso lavori di costruzione nell’area dell’oleodotto. Serviranno ulteriori accertamenti per definire la causa e l’entità del danno: “Non ci sono elementi riconducibili a un sabotaggio – ha detto il portavoce della Pck -. Sembra che l’incidente sia stato causato dai lavori preparatori per un test di sicurezza previsto per domani. In questa fase si può escludere un’influenza esterna deliberata“.
Lingua originale: tedesco. Traduzione di Google Si è verificata una fuoriuscita di petrolio nei pressi della raffineria PCK di Schwedt a seguito di un incidente. Si segnala la fuoriuscita di oltre 200.000 litri di petrolio. Video: Vigili del Fuoco Volontari di Schwedt
Nahe der PCK-Raffinerie in Schwedt kommt es nach einer Havarie zu einem Austritt von Erdöl. Mehr als 200.000 Liter Öl sollen ausgetreten sein. Video: Ortsfeuerwehr Schwedt https://t.co/IylQIPBsDTpic.twitter.com/RfTvv2IbPS
La raffineria sorge vicino al confine con la Polonia ed è di proprietà di Rosneft Deutschland, una filiale locale del colosso petrolifero russo, ma è gestita tramite amministrazione fiduciaria dal governo tedesco. L’Uckermark, la zona del Land in cui è accaduto il fatto, è il luogo in cui è cresciuta l’ex cancelliera Angela Merkel, che spesso ci torna in vacanza.
Possibile disastro ambientale – Dopo la messa in sicurezza dell’area, le autorità dovranno quantificare l’impatto ambientale. L’incubo è quello di un possibile disastro ambientale, anche se il capo dei vigili del fuoco ha escluso la contaminazione del suolo e delle falde acquifere: “Per fortuna i terreni agricoli circostanti erano molto bagnati dalla pioggia, quindi il petrolio, essendo più leggero dell’acqua, galleggia sostanzialmente in superficie e non è penetrato in profondità nel terreno. Per questo motivo, al momento riteniamo improbabile una contaminazione diffusa delle falde acquifere”.
Lingua originale: tedesco. Traduzione di Google Oleodotto vicino a Schwedt/Oder: oleodotto PCK danneggiato nella regione dell’Uckermark Märkische Onlinezeitung MOZ.de+ Un oleodotto proveniente da Rostock, appartenente alla raffineria di petrolio PCK di Schwedt, ha subito una rottura durante i lavori. Un’enorme colonna di petrolio si è sollevata in aria. I primi dati. 📸 Un oleodotto vicino a Gramzow, nella regione dell’Uckermark, ha subito una rottura. Il petrolio si è schizzato in aria in una fontana alta circa dieci-dodici metri.
Un agente di polizia di Chicago è stato colpito da un proiettile e altre due persone sono rimaste ferite nella zona sud della città nella notte di domenica. Gli agenti sono stati chiamati a seguito di una lite in un’abitazione e stavano cercando di sedare una rissa tra due uomini, quando l’arma dell’aggressore ha sparato colpendo l’agente al giubbotto e la vittima. Un secondo agente ha quindi risposto al fuoco, colpendo il sospetto e ferendo accidentalmente la vittima. Tutti e tre sono stati portati in ospedale e l’agente è stato dimesso, secondo quanto riportato dall’emittente. La squadra investigativa del dipartimento di polizia e l’Ufficio civile per la responsabilità della polizia stanno indagando.
Arrestato un funzionario di Kish e un dipendente della società organizzatrice. Il velo sta dividendo il paese: il presidente Pezeshkian è su posizioni più aperte, mentre il capo della magistratura iraniana chiede approccio più rigoroso
Due tra i principali organizzatori di una maratona cui hanno partecipato anche donne che non indossavano il velo “sono stati arrestati in Iran sulla base di un mandato“. A darne l’annuncio è stata l’agenzia Mizan, citando il potere giudiziario iraniano. “Una delle persone arrestate è un funzionario della zona franca di Kish“, nel sud del paese, dove si è svolta la maratona, “e l’altro lavora per l’impresa privata organizzatrice della competizione” che si è svolta ieri, ha reso noto la stessa fonte. “Indecenza“. E’ questa l’accusa mossa dalle autorità iraniane ai due arrestati per aver permesso che donne gareggiassero senza velo. Secondo i media iraniani, sono stati più di 5.000 i partecipanti alla maratona che si è svolta a Kish ieri mattina, con diverse gare riservate alle donne.
Nella Repubblica Islamica vige l’obbligo per le donne di indossare il velo in pubblico. “E’ stato indecente il modo in cui si è svolto l’evento“, ritengono dalla Procura di Kish, secondo l’agenzia Mizan. Ed è stato avviato un “procedimento penale” nei confronti degli organizzatori, precisa l’agenzia sollecitando misure “incisive, deterrenti e intransigenti“. L’agenzia Tasnim critica “l’assenza totale di controllo e il mancato rispetto del codice di abbigliamento da parte di un numero significativo di partecipanti“.
Il velo divide la classe politica in Iran, dove non mancano donne che scelgono di non indossarlo, soprattutto nella capitale Teheran. Per il presidente Massoud Pezeshkian non si può costringere nessuno a portare l’hijab. Nei giorni scorsi più della metà dei deputati ha accusato i giudici di non far rispettare la legge. Il capo della magistratura, Gholamhossein Mohseni Ejei, ha chiesto un approccio più rigoroso. Nell’ultimo mese sono stati chiusi diversi locali e ristoranti per il mancato rispetto dell’obbligo del velo, ma ci sono anche stati concerti e altri eventi che hanno accolto donne che non indossavano il velo.
Colpi di pistola a Stockton durante una festa di famiglia, riunitasi per un compleanno. Tra le vittime ci sarebbero anche dei bambini. Il killer non è stato ancora individuato
Quattro persone sono morte in una sparatoria vicino a Stockton, in California.Sull’episodio indaga l’ufficio dello sceriffo della contea di San Joaquin. Una decina i feriti, trasportati negli ospedali locali. La portavoce dell’ufficio dello sceriffo Heather Brent ha confermato il decesso di quattro persone e ha riferito che tra le vittime ci sarebbero anche dei minori. I colpi di pistola sono estati esplosi in un locale dove una famiglia stava probabilmente festeggiando un compleanno. I feriti sono stati portati in ospedale. Non si conoscono altri dettagli né su chi abbia aperto il fuoco né sulle condizioni delle persone coinvolte. Secondo gli inquirenti potrebbe trattarsi di un attacco mirato.
30 novembre 2025
Sparatoria durante la festa di compleanno di una bambina: 4 morti in California
Tra le vittime ci sarebbero anche dei minorenni. L’aggressore è in fuga. Non è chiaro il motivo della violenza, ma si ipotizza che si tratti di un raid mirato
Una festa di compleanno si è tramutata in tragedia a Stockton, in California. Quattro persone sono state uccise e ci sono almeno una decina di feriti, dei quali non si conoscono le condizioni. La portavoce dell’ufficio dello sceriffo, Heather Brent, ha confermato la notizia spiegando che tra le vittime ci sarebbero anche dei minorenni. Chi ha sparato è in fuga.
Sparatoria durante la festa di compleanno: 4 morti in California – Quello avvenuto a Stockton potrebbe essere un agguato vero e proprio e non un episodio di violenza “generico“. “Le prime indicazioni suggeriscono che potrebbe trattarsi di un raid mirato e gli investigatori stanno esplorando tutte le possibilità“, quanto dichiarato alla stampa.
❗️⚠️🇺🇲 – BREAKING: 19 Shot, 4 Dead at Children’s Party. Location is banquet hall on Lucille and Thornton in Stockton, California.
On November 29, 2025, a mass shooting erupted at a banquet hall in the 1900 block of Lucille Avenue near Thornton Road in South Stockton,… pic.twitter.com/zYDebHcJ6P
Lingua originale: inglese. Traduzione Google ULTIMA ORA: 19 colpi d’arma da fuoco e 4 morti a una festa per bambini. L’incidente è avvenuto nella sala banchetti all’angolo tra Lucille e Thornton a Stockton, California. Il 29 novembre 2025, una sparatoria di massa scoppiò in una sala per banchetti nel isolato 1900 di Lucille Avenue, vicino a Thornton Road a South Stockton, in California, mandando in fumo una festa per bambini e trasformando la zona in quella che i testimoni definirono una “zona di guerra attiva”. L’ufficio dello sceriffo ha descritto la situazione come attiva, con strade chiuse e un forte avvertimento ai residenti di tenersi alla larga mentre gli agenti mettono in sicurezza la zona. Le agenzie vicine, tra cui la polizia dell’Università del Pacifico (UOP), la California Highway Patrol (CHP) e la Delta Water Authority, stanno fornendo supporto durante l’indagine in corso. Il sospettato è ancora latitante e le autorità non hanno ancora rilasciato dettagli sul movente o sul numero degli attentatori coinvolti. I primi referti degli scanner indicavano fino a 19 vittime, ma le autorità stanno lavorando per verificare queste cifre.
“Esortiamo chiunque abbia informazioni, filmati o sia stato testimone di qualsiasi parte di questo incidente a contattare immediatamente l’ufficio dello sceriffo della contea di San Joaquin“, l’appello della polizia.
Il governatore della California Gavin Newsom, ha riferito il suo ufficio in un post sui social, è stato informato della sparatoria.
>>@CAGovernor Gavin Newsom has been briefed on the horrific shooting in Stockton.
The Governor’s Office of Emergency Services (@Cal_OES) is monitoring this evolving situation and coordinating with local law enforcement.
Lingua originale: inglese. Traduzione di Google > > @CAGovernor Gavin Newsom è stato informato sulla terribile sparatoria di Stockton. L’Ufficio del governatore per i servizi di emergenza (@Cal_OE) sta monitorando l’evoluzione della situazione e coordinandosi con le forze dell’ordine locali.
Una militare della Guardia Nazionale statunitense, Sarah Beckstrom,è morta per le ferite subite nell’attacco di mercoledì a Washington DC, vicino alla Casa Bianca. Lo ha detto il presidente Donald Trump dalla sua residenza di Mar-a-Lago. Nell’attacco, per cui la polizia ha arrestato un uomo afghano di 29 anni, era stato ferito anche un altro agente della Guardia Nazionale, il più importante corpo di riservisti dell’esercito statunitense.
Secondo quanto riferito dalla polizia, in passato l’uomo sospettato dell’attacco era stato membro di una forza paramilitare afghana che collaborava con gli Stati Uniti. Non sono chiare le ragioni per cui avrebbe sparato contro i militari. Trump aveva definito l’attacco un «atto di terrorismo», e il capo dell’agenzia federale che si occupa di immigrazione e cittadinanza aveva detto che su ordine dell’amministrazione l’agenzia riesaminerà legreen card (i permessi di residenza permanente) delle persone immigrate provenienti da 19 paesi considerati «di interesse», tra cui Afghanistan, Cuba, Haiti, Iran, Somalia e Venezuela. Durante l’annuncio trasmesso da Mar-a-Lago, rispondendo a una domanda dei giornalisti sull’ipotesi che una richiesta d’asilo del sospettato fosse stata accolta ad aprile, Trump aveva detto: «Ora li faremo uscire tutti».
26 novembre 2025
Sparatoria vicino alla Casa Bianca, colpiti due soldati della Guardia Nazionale
Trump: “Animale che ha sparato pagherà”. Il presidente ha chiesto che altri 500 militari vengano dispiegati a Washington
Il luogo della sparatoria (Afp)
Sparatoria oggi a Washington, a pochi isolati dalla Casa Bianca, dove due soldati della Guardia Nazionale sono stati raggiunti da colpi d’arma da fuoco. Un sospetto è in custodia ed è ricoverato in ospedale.
Il direttore dell’Fbi Kash Patel ha riferito ai giornalisti che i due membri della Guardia Nazionale versano in condizioni critiche. Sarebbero stati colpiti alla testa, hanno riferito due funzionari statunitensi informati sulle indagini e citati dalla Nbc. La sparatoria, ha poi spiegato Patel nel corso di una conferenza stampa, sarà oggetto di indagine a livello federale e sarà trattata come un’aggressione a un agente delle forze dell’ordine. L’Fbi condurrà le indagini, ha precisato.
“E’ con grande dolore che possiamo confermare che entrambi i membri della Guardia Nazionale della West Virginia, colpiti oggi a Washington DC, sono deceduti a causa delle ferite riportate“, aveva scritto in precedenza su X il governatore della West Virginia, Patrick Morrisey, salvo poi aggiungere poco dopo che sulle loro condizioni c’erano ”notizie contrastanti”.
Morrisey ha inviato più di 300 membri della Guardia Nazionale della West Virginia a Washington DC ad agosto, per supportare l'”emergenza di sicurezza pubblica” di Donald Trump. Ciò ha comportato l’invio di centinaia di soldati della Guardia Nazionale nella capitale e l’assunzione del controllo del dipartimento di polizia di Washington per un mese.Trump: “Animale che ha sparato pagherà“
‘‘L’animale che ha sparato è gravemente ferito”, ha scritto Trump sul suo Truth Social, “pagherà un prezzo molto alto”.
Il presidente americano ha chiesto che altri 500 soldati della Guardia Nazionale vengano dispiegati a Washington DC. Lo ha dichiarato il capo del Pentagono Pete Hegseth, annunciando che presenterà la richiesta al Segretario dell’Esercito. “Questo non farà che rafforzare la nostra determinazione a garantire che Washington DC sia sicura e bella“, ha affermato Hegseth.
Intanto il Dipartimento di Giustizia ha chiesto alla corte d’appello federale di sospendere d’urgenza l’ordinanza emessa la scorsa settimana dal giudice Jia Cobb con cui si chiedeva di rimuovere la Guardia Nazionale da Washington perché considerata illegale.
La dinamica della sparatoria – L’uomo arrestato per la sparatoria si è avvicinato agli agenti prendendoli di mira e ha sparato prima a uno di loro che si trovava a pochi metri di distanza. Lo scrive la Cnn citando tre fonti delle forze dell’ordine che ricostruiscono la dinamica della sparatoria. Una delle fonti ha poi affermato che il sospettato ha successivamente sparato all’altro agente che stava cercando di nascondersi dietro la pensilina di una fermata dell’autobus. Una fonte ha riferito che il sospettato non sta collaborando con gli investigatori e che al momento dell’arresto non aveva con sé alcun documento identificativo.
Il presunto attentatore è stato colpito quattro volte, dopo aver sparato agli agenti della Guardia Nazionale, hanno riferito fonti della polizia alla Cbs confermando che il sospettato è in custodia e ricoverato in ospedale.
La polizia di Washington ha dichiarato che non ci sono altri sospettati, a parte quello attualmente in custodia. “Al momento non ci sono indicazioni che ci fossero altri sospettati. L’unico sospettato coinvolto in questo incidente è stato colpito durante lo scambio” a fuoco con gli agenti ed ‘‘è stato trasportato in ospedale per le cure del caso“, ha spiegato Jeff Carroll, vice capo esecutivo del Dipartimento di Polizia Metropolitana.
Vance: “Movente sconosciuto” – Il vicepresidente JD Vance ha parlato della sparatoria incontrando i militari a Fort Campbell, nel Kentucky, per il Ringraziamento. ”Non conosciamo ancora il movente. C’è molto che non abbiamo ancora capito”, ha detto Vance. Quello che è accaduto, ha aggiunto, “penso che sia un triste promemoria del fatto che i soldati, che siano in servizio attivo, di riserva o della Guardia Nazionale, sono la spada e lo scudo degli Stati Uniti d’America“.
‘‘E’ stato un attacco mirato’‘ contro gli agenti della Guardia Nazionale di Washington, ha dichiaratola sindaca di Washington Muriel Bowser nel corso di una conferenza stampa.
La Casa Bianca è stata riaperta per coloro che sono in possesso di ‘un pass di sicurezza’dopo essere stata messa in lockdown.
L’aeroporto nazionale Reagan ha riaperto dopo aver sospeso i voli ”per motivi di sicurezza” ma alcuni collegamenti sono ancora in ritardo. Lo ha annunciato la Federal Aviation Administration che aveva sospeso i voli allo scalo Reagan mentre un elicottero della polizia di Washington sorvolava la Casa Bianca. Circa una decina di voli in arrivo hanno sorvolato il Maryland e la Virginia per circa 30 minuti, ha precisato il Washington Post. Le norme di sicurezza introdotte dopo il mortale incidente di gennaio che ha coinvolto un jet regionale e un Black Hawk dell’esercito vicino all’aeroporto impediscono agli aerei di linea di atterrare quando ci sono elicotteri in volo nelle vicinanze.
I sì sono stati 427, un solo no. Solo due giorni fa il presidente Trump ha detto che non si sarebbe opposto alla pubblicazione di tutti i file. Ora la legge passa al Senato
Proteste negli Usa per la divulgazione dei file sul caso Epstein – (Afp)
La Camera degli Stati Uniti ha approvato oggi una legge bipartisan che impone al Dipartimento di Giustizia di rendere pubblici tutti i fascicoli relativi a Jeffrey Epstein. La misura è stata approvata con un sostegno schiacciante, ottenendo 427 voti a favore e 1 contrario (del deputato repubblicano Clay Higgins della Louisiana).
Il disegno di legge passerà ora al Senato. Se approvato, sarà inviato al presidente Donald Trump per l’approvazione e la firma definitiva.
La legge, che ha ottenuto il sostegno sia dei legislatori repubblicani che di quelli democratici, mira a garantire la piena trasparenza e giustizia nei confronti delle vittime di Epstein. I deputati repubblicani Thomas Massie e Marjorie Taylor Greene hanno tenuto oggi una conferenza stampa a Capitol Hill, esortando i loro colleghi a sostenere il disegno di legge, secondo quanto riportato dalla Cnn.
Durante la conferenza, diverse vittime degli abusi di Epstein hanno condiviso le loro storie, sottolineando la necessità di rendere pubblici i fascicoli.
Anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha espresso il suo sostegno al disegno di legge, esortando i repubblicani della Camera a sostenerlo. In una rara inversione di rotta, Trump ha pubblicamente invitato il Congresso ad approvare la misura, promettendo di firmarla se fosse arrivata sulla sua scrivania. Tuttavia, il rappresentante democratico Robert Garcia ha criticato l’amministrazione Trump per non aver reso pubblici i documenti prima.
“Quiet, quiet piggy”. “Zitta, stai zitta cicciona“. Questo l’insulto sessista, bodyshaming e pure antianimalista se si considera il termine “piggy” (“grassa come un maiale“) che Donald Trump ha rivolto ad una giornalista di Bloomberg che gli stava ponendo una domanda sul caso di Jeffrey Epstein. Secondo quanto riportato da diversi media americani, il presidente ha offeso la reporter qualche giorno fa, a bordo dell’Air Force One.
Trump stava tornando a Washington quando Catherine Lucey, la giornalista di Bloomberg insultata, gli ha chiesto perché non volesse pubblicare i documenti su Epstein. Il presidente l’ha guardata e puntandole il dito contro ha detto: “Zitta, stai zitta, cicciona“. Parlando con i giornalisti sulla pista d’atterraggio il tycoon ha continuato ad attaccare Lucey dicendo che “Bloomberg dovrebbe licenziarla“. “Piggy” è stato uno degli insulti preferiti del tycoon in passato. Durante la sua campagna presidenziale del 2016, l’ex Miss Universo Alicia Machado, che vinse il titolo a 19 anni quando Trump era comproprietario dell’organizzazione, affermò che il presidente aveva minacciato di toglierle il titolo dopo che era “ingrassata”.
La Camera Usa voterà tra le 14 e le 20 locali (le 20 e le 2 di notte in Italia) il disegno di legge per divulgare tutti i file di Epstein entro 30 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento. Lo riferisce la Cnn.
Un gruppo bipartisan di deputati e senatori americani, tra cui Marjorie Taylor Greene, ha dichiarato in una conferenza stampa fuori dal Capitol Hill che si aspetta che la sua risoluzione sui documenti del caso Jeffrey Epstein venga approvata all’unanimità dalla Camera.
Accanto ai parlamentari c’erano alcune delle vittime del finanziere pedofilo che hanno chiesto alle autorità di “smetterla di strumentalizzare la vicenda per fini politici“. Se la Camera approverà la risoluzione, il Senato voterà se inviare la misura a Donald Trump per la firma. “Non rovinate tutto al Senato“, ha detto il deputato Thomas Massie, repubblicano del Kentucky e promotore del disegno di legge.
Anche Mike Johnson sosterrà la proposta di legge per la pubblicazione dei documenti sul caso di Jeffrey Epstein. Lo ha annunciato lo stesso speaker della Camera americana ai repubblicani dopo che per mesi, seguendo le indicazioni di Donald Trump, si era opposto al voto della misura sostenendo la necessità di proteggere le vittime del finanziere pedofilo.
Almeno tre le vittime. Ipotesi malore del conducente
Diversi feriti e morti in un incidente stradale avvenuto a Stoccolma, in Svezia. Un autobus si è scontrato contro una fermata per mezzi pubblici nel centro della capitale. Sul luogo dello scontro sono arrivati i soccorsi e forze dell’ordine. “L’autobus non era in servizio e a bordo c’era solo l’autista“, ha dichiarato Mathias Häglund, comandante dei vigili del fuoco. Il conducente è stato interrogato e la causa dell’incidente potrebbe essere un suo malore, secondo fonti che hanno parlato con il quotidiano svedese Expressen. L’autista è stato arrestato e l’incidente è stato classificato come omicidio colposo aggravato. Il numero totale dei morti e dei feriti resta al momento incerto, secondo i media sarebbero tre i morti e diversi i feriti.
“Dobbiamo scoprire cosa è successo. La persona è stata arrestata e sarà interrogata. Poi vedremo se verrà rilasciata o trattenuta“, ha affermato la portavoce della polizia, Nadya Norton, citata dal quotidiano locale Svenska Dagbladet.
Il premier svedeseUlf Kristersson ha espresso il suo cordoglio alle vittime dell’incidente: “Sono stato raggiunto dalla tragica notizia che diverse persone sono morte e ferite a una fermata dell’autobus nel centro di Stoccolma. Persone che forse stavano tornando da familiari e amici o verso una tranquilla serata a casa. Non ne conosciamo ancora la causa, ma in questo momento i miei pensieri sono rivolti soprattutto alle persone colpite e ai loro familiari“, ha affermato il capo di governo in un messaggio rilanciato da Svt.
Una grave tempesta a Tenerife ha provocato tre morti e 15 feriti. Gli incidenti sono avvenuti in diverse spiagge dell’isola, mentre le Canarie sono rimaste in pre-allerta per i fenomeni costieri, con onde alte fino a quattro metri
Tre persone hanno perso la vita e altre 15 sono rimaste ferite sull’isola di Tenerife ha causa di una grave tempesta. L’arcipelago delleCanarie è rimasto in pre-allerta a causa delle cattive condizioni del mare.
Il primo incidente è avvenuto sulla spiaggia Roque de Las Bodegas, a Taganana, dove sei turisti francesi sono trascinati in acqua dopo essere stati travolti dalle onde. Fonti della polizia locale hanno confermato che le vittime sono state travolte dopo aver ignorato una boa preventiva installata nella zona. Una donna ha riportato ferite moderate ed è stata trasportata in elicottero all’ospedale universitario Nuestra Señora de la Candelaria, mentre altre quattro hanno richiesto il ricovero in ospedale e una quinta è stata curata sul posto.
Più tardi, sulla spiaggia di El Cabezo de Granadilla de Abona, nel sud dell’isola, è stato trovato il corpo senza vita di un uomo che galleggiava in mare. I bagnini e il personale del Servizio di Emergenza delle Canarie hanno effettuato manovre di rianimazione cardiopolmonare senza risultati positivi.
Si aggrava il bilancio della tragedia a Puerto de la Cruz – L’incidente più grave si è verificato sulla banchina di Puerto de la Cruz, nel nord di Tenerife, dove dieci persone sono state trascinate in acqua. Gli agenti della polizia locale e diversi membri del pubblico hanno aiutato a salvare le persone colpite.Una donna è stata trovata in arresto cardiorespiratorio e, nonostante gli sforzi del personale medico che ha inviato cinque ambulanze sul posto, ne è stato confermato il decesso.
Delle altre vittime, tre hanno riportato ferite gravi, quattro ferite moderate e due ferite minori, tutte ricoverate in diversi centri sanitari dell’isola.
Nel tardo pomeriggio, intorno alle 16:42, il Centro di coordinamento delle emergenze e della sicurezza 112 ha ricevuto un nuovo allarme: un uomo era caduto in mare nella zona di Charco del Viento, nel comune di La Guancha. Un elicottero del Governo delle Canarie ha soccorso l’uomo e lo ha evacuato fino all’elisuperficie del molo di Santa Cruz de Tenerife, dove il personale medico ha confermato il decesso a causa della gravità delle ferite riportate.
Un varón fallece tras caer al mar en la costa de La Guancha #Tenerife
Isole Canarie in pre-allerta per i fenomeni costieri – Le Isole Canarie sono in pre-allerta per fenomeni costieri da venerdì, con onde che possono raggiungere i quattro metri di altezza e venti di forza sei. Le autorità avevano avvertito del cattivo stato del mare, anche se diversi incidenti si sono verificati dopo il mancato rispetto della segnaletica preventiva installata nelle zone a rischio.
Questa tempesta in mare ha evidenziato la necessità di estrema cautela nelle zone costierequando le condizioni meteorologiche sono avverse, soprattutto a fronte degli avvisi emessi dai servizi di emergenza.
L’accordo bipartisan dovrà ora passare alla Camera e poi ottenere l’approvazione del presidente Donald Trump
E’ stato raggiunto un accordo bipartisan in Senato per mettere fine a uno shutdown record che sta paralizzando gli uffici governativi degli Stati Uniti da quaranta giorni. Un passo fondamentale è stata la votazione in Senato, con 60 favorevoli contro 40 contrari, della legge di bilancio. L’accordo dovrà passare alla Camera, dove non è chiaro se abbia il sostegno dei Democratici, e poi ottenere l’approvazione del presidente americano Donald Trump per diventare legge e riaprire gli uffici del governo.
“Sembra che ci stiamo avvicinando molto alla fine dello shutdown” del governo Usa, ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ai giornalisti dopo l’accordo raggiunto in Senato
Nell’accordo sono contenuti tre progetti di legge per finanziere alcuni Dipartimenti, come quello dell’Agricoltura fino alla fine dell’anno fiscale del prossimo autunno, e una risoluzione per finanziare il resto del governo ai livelli di spesa attuali fino al 30 gennaio. Verrà anche finanziato il Supplemental Nutrition Assistance Program fino al prossimo settembre.
Gli otto Democratici che hanno votato a favore dell’accordo sono stati Shaheen, Hassan, King e i senatori Catherine Cortez Masto, D-Nev., Dick Durbin, D-Ill., John Fetterman, D-Pa., Tim Kaine, D-Va., Jacky Rosen, D-Nev.
L’aggressione nel Cambridgeshire. Il premier Starmer: “Attacco terribile, vicini alle vittime”. Il sindaco: “Scene orribili”
Polizia inglese ad Huntingdon Station dopo l’accoltellamento in treno – Afp
Due persone sono state arrestate dopo un attacco con il coltello in un treno nel Cambridgeshire nel Regno Unito. La polizia britannica riferisce di “diverse persone” state accoltellate. “Stiamo attualmente rispondendo a un incidente su un treno diretto a Huntingdon, dove diverse persone sono state accoltellate” e portate in ospedale, ha dichiarato la Polizia dei Trasporti britannica su X, aggiungendo che “due persone sono state arrestate“.
Agenti armati sono sulla scena dell’incidente, riferisce la polizia del Cambridgeshire secondo SkyNews. “Siamo stati chiamati alle 19.39 (ora locale) con segnalazioni che più persone erano state accoltellate su un treno. Agenti armati sono intervenuti e il treno è stato fermato a Huntingdon, dove due uomini sono stati arrestati“.
I passeggeri sono poi stati accolti dalla polizia armata alla stazione di Huntingdon e scortati fuori dal treno, dove gli agenti hanno iniziato a raccogliere le dichiarazioni dei testimoni. I video postati online mostrano una forte presenza dei servizi di emergenza all’esterno della stazione, dove il treno aveva effettuato una fermata di emergenza.
La compagnia ferroviaria London North Eastern Railway (Lner) ha intanto dichiarato che tutte le sue linee ferroviarie sono state chiuse mentre i servizi di emergenza si occupavano dell’incidente alla stazione di Huntingdon. Lner, che gestisce i servizi ferroviari lungo l’Inghilterra orientale e la Scozia, ha esortato i passeggeri a non viaggiare, avvertendo di “gravi disagi“.
“Il terribile” attacco “è profondamente preoccupante. I miei pensieri sono rivolti a tutte le persone colpite e i miei ringraziamenti vanno ai servizi di emergenza per la loro risposta. Chiunque si trovi nella zona dovrebbe seguire i consigli della polizia“, le parole in un post su ‘X‘ del premier britannico Keir Starmer sull’accoltellamento.
Ilsindaco di Cambridgeshire e Peterborough, Paul Bristow, ha parlato in un post su X “di scene orribili” che gli sono state riferite.
Secondo i dati ufficiali del governo, i crimini con armi da taglio in Inghilterra e Galles sono in costante aumento dal 2011. Sebbene la Gran Bretagnaabbia uno dei controlli sulle armi da fuoco più severi al mondo, la dilagante criminalità con armi da taglio è stata definita una “crisi nazionale“ dal premier Starmer. Il suo governo laburista ha cercato di contrastare il fenomeno. Quasi 60.000 coltelli sono stati “sequestrati o consegnati” in Inghilterra e Galles nell’ambito degli sforzi governativi per dimezzare i crimini legati all’uso di coltelli. Portare un coltello in pubblico può già comportare una pena detentiva di quattro anni, e gli omicidi con coltelli sono diminuiti del 18% nell’ultimo anno.
Il testimone: “Sangue ovunque” – Alcuni passeggeri del treno dove stava avvenendo l’attacco avrebbero cercato di nascondersi nei bagni per sfuggire all’aggressione prima che il convoglio fosse fermato a Huntingdon. Un testimone, riferisce ‘The Times‘, ha parlato di un uomo con un grosso coltello e di “sangue ovunque“. “Alcune persone si sono nascoste ne bagni per sfuggire all’attacco” mentre altre sono state “calpestate da altre persone che cercavano di fuggire“.
Chris Philp, il ministro ombra degli Interni, in un post su ‘X’ ha parlato del fatto che“sembra essere un brutale attacco di massa“: “La polizia e il governo dovrebbero fornire un aggiornamento su ciò che è accaduto e su chi è stato arrestato il prima possibile“.
Grecia, sparatoria in un villaggio di Creta: 2 morti e 10 feriti
L’attacco è avvenuto poche ore dopo che un’altra casa in costruzione è stata distrutta in un’esplosione. Gli inquirenti sospettano che si tratti di attacchi tra famiglie rivali
Almeno due persone, sono rimaste uccise ed altre 10 sono state ferite in una sparatoria in un villaggio di Creta, Voriza, ad una cinquantina di chilometri dal capoluogo dell’isola greca, Iraklio. Secondo l’agenzia Ana, un gruppo di armati ha aperto il fuoco contro le case del villaggio. Una delle vittime è una donna di 50 anni. L’attacco è avvenuto poche ore dopo che un’altra casa in costruzione è stata distrutta in un’esplosione. Gli inquirenti sospettano che si tratti di attacchi tra famiglie rivali.
Secondo quanto riporta il sito Ekathimerini,le autorità temono che dopo questi attacchi possa continuare la faida tra le due famiglie,i Kargakis e i Fragiadakis, i competizione per il controllo di terre rurali.Una delle vittime della sparatoria è un membro della famiglia Kargakis, mentre secondo alcune fonti la donna sarebbe morta di infarto.
Le autorità locali confermano che diversi membri della famiglia Fragiadakis sono già noti alla polizia, con il padre e alcuni figli che sono al momento in prigione. Intanto il capo della polizia greca, Dimitris Mallios, si sta recando a Creta, insieme al capo della polizia criminale e un team di 10 agenti della divisione, in Grecia chiamata ‘l’Fbi greca‘. E sono attese anche unità dell’anti-terrorismo da Atene, per garantire la sicurezza nel villaggio dove la tensione rimane alta.Come anche all’ospedale dove i Iraklio dove sono stati ricoverati i feriti, che sono saliti a 14,compresi anche bambini, sono state dispiegate unità anti-sommossa per scongiurare altri incidenti.
Secondo i testimoni, il commando di armati, che aveva fucili Kalashnikov, sono arrivati Vorizia ed hanno iniziato a sparare all’impazzata, si ritiene migliaia di proiettili.
Rapina al Louvre di Parigi: tutto in 7 minuti, rubati i gioielli di Napoleone. Panico fra i visitatori: «Correvano e battevano contro le porte di vetro»
Rapina al Louvre, oggi: tre persone incappucciate hanno rubato nove pezzi della collezione di gioielli di Napoleone
PARIGI – Rapina e panico questa mattina al Louvre, il museo più visitato del mondo, nel cuore di Parigi. Rubati nove pezzi della collezione di gioielli di Napoleone e dell’imperatrice. Non ci sono stati feriti, ma alcuni testimoni raccontano che la polizia correva vicino alla piramide e cercava di entrare nel Louvre dalle porte laterali in vetro, ma erano chiuse a chiave e impossibili da aprire. All’interno «tutti correvano e davano colpi sulle porte vetrate per uscire». Alla fine, polizia e gendarmi sono riusciti a riportare la calma, ma ormai i banditi erano fuggiti, a bordo di scooter T-Max Yamaha in direzione dell’autostrada A6 verso Lione.
Secondo la prima ricostruzione fornita dalla radio Europe 1, tra le 9 e 30 e le 9 e 40 i banditi con il volto coperto hanno dato l’assalto al museo dal lato della Senna, dove sono in corso dei lavori. Hanno messo un montacarichi accanto a una sala della galleria di Apollo dove sono conservati gioielli, poi hanno aperto le finestre usando delle motoseghe e due uomini sono entrati, mentre un terzo è rimasto appostato fuori.
I ladri hanno rubato collana, spilla, diadema e altri gioielli di Napoleone, esposti nelle vetrine dedicate ai sovrani francesi. Secondo una fonte interna al Louvre citata dal Parisien, il famoso Régent, il diamante più grande della collezione con un peso di oltre 140 carati, non è stato sottratto. Il danno è ancora da valutare, e si teme che i gioielli vengano immediatamente smontati e che l’oro venga fuso, come era successo un mese fa con le pepite d’oro rubate al museo di Storia naturale.
La ministra della Cultura, Rachida Dati, è andata immediatamente sul posto. Il ministro dell’Interno, Laurent Nuñez, parla di una «rapina importante, sono stati rubati gioielli di inestimabile valore nel corso di un’operazione durata sette minuti». Secondo il ministro, appena nominato nel governo Lecornu dopo anni come prefetto di polizia di Parigi, si tratta «evidentemente di una banda che aveva fatto dei sopralluoghi».
Uno dei gioielli rubati sarebbe stato ritrovato all’esterno del museo. Si tratterebbe dalla corona dell’imperatrice Eugenia, che è stata gravemente danneggiata. Il ministro dell’Interno riconosce che esiste una «grande vulnerabilità nei musei francesi». «Stiamo facendo tutto il possibile per trovare i responsabili il più rapidamente possibile e sono fiducioso che ci riusciremo, usando i video di sorveglianza e incrociando i dati con casi simili, cercando di restringere le maglie della rete». Il museo resterà chiuso per tutta la giornata.
domenica 19 ottobre 2025
Rapina in pieno giorno al Louvre: rubati 9 pezzi dalla collezione di gioielli di Napoleone
Irapinatori avrebbero agito in orario di apertura, dopo l’arrivo dei primi visitatori, per poi fuggire in scooter. La ministra della Cultura sul posto insieme alla polizia
Il museo parigino del Louvre è stato rapinato nella mattinata di oggi, domenica 19 ottobre. Lo ha confermato con un post su X la ministra della Cultura francese, Rachida Dati: “Questa mattina si è verificata una rapina all’apertura al museo del Louvre. Non si sono registrati feriti. Io sono presente sul posto insieme al personale del museo e alla polizia. Le indagini sono in corso“.
Un braquage a eu lieu ce matin à l’ouverture du @MuseeLouvre. Pas de blessés à déplorer. Je suis sur place aux cotés des équipes du musée et de la police. Constatations en cours.
Sottratti i gioielli di Napoleone: “Rapinatori fuggiti in scooter” – Il complesso resterà chiuso per l’intera giornata di domenica “per motivi eccezionali“, ha comunicato il museo. Secondo il quotidiano francese Le Figaro, i rapinatori avrebbero agito tra le 9:30 e le 9:40, dopo l’arrivo dei primi visitatori.
⚠️🇫🇷 Le musée du Louvre restera fermé aujourd'hui pour raisons exceptionnelles. ∴ ⚠️🌍 The Musée du Louvre will remain closed today for exceptional reasons. pic.twitter.com/bFY1hRaW5k
Le Parisienscrive che i rapinatori avrebbero sottratto 9 pezzi dalla collezione di gioielli di Napoleone e dell’imperatrice, tra cui una collana, una spilla e un diadema, per un valore complessivo ancora da valutare.
Non risulterebbe rubato il famoso diamante Regent, il più grande della collezione con un peso di oltre 140 carati.
I malviventi, tre uomini incappucciati, secondo il quotidiano francese sarebbero riusciti a raggiungere la sala della Galleria di Apollo – dove sono custoditi i gioielli – prendendo un montacarichi all’interno del museo. Dopodiché sarebbero fuggiti a bordo di uno scooter TMax in direzione dell’autostrada A6.
“La polizia stava correndo vicino alla piramide e stava cercando di entrare nel Louvre attraverso le porte laterali di vetro, ma erano chiuse a chiave e impossibili da aprire“, racconta un testimone al quotidiano. “All’interno, tutti correvano e bussavano alle porte a vetri per uscire“.
Sono previste più di 2.700 manifestazioni negli Stati Uniti in tutti i 50 stati, mentre i manifestanti chiedono limiti al potere presidenziale
Un manifestante tiene un cartello che promuove l’imminente raduno e marcia No Kings Twin Cities a Minneapolis il 12 ottobre 2025. Fotografia: James Petermeier/Zuma Press Wire/Shutterstock
Si prevede che milioni di persone scenderanno in piazza sabato in più di 2.700 località in tutta l’America, dalle piccole città alle grandi città, per protestare contro l’ amministrazione Trump .
No Kings, la coalizione dietro la manifestazione di massa di giugno, invita nuovamente la gente a scendere in piazza per inviare il semplice messaggio che Donald Trump non è un re, contrastando quello che considerano un crescente autoritarismo.
Diverse città statunitensi hanno ora una presenza militarizzata sul territorio, la maggior parte contro la volontà dei leader locali. Trump ha promesso di reprimere il dissenso nell’ambito di una campagna di ritorsione in corso. Tuttavia, gli organizzatori affermano di aspettarsi una delle più grandi, se non la più grande, giornata di protesta nella storia degli Stati Uniti.
Migliaia di persone si uniscono alle proteste di No Kings negli Stati Uniti
Cosa sono le proteste No Kings? – Una coalizione di gruppi di sinistra sta nuovamente guidando una giornata di manifestazioni di massa in tutti gli Stati Uniti per protestare contro l’amministrazione Trump. La coalizione aveva già guidato una precedente giornata di protesta “No Kings” a giugno, richiamando milioni di persone in piazza per protestare contro il presidente lo stesso giorno in cui Trump ha tenuto una parata militare a Washington.
Le proteste sono state chiamate No Kings per sottolineare che l’America non ha governanti assoluti, un segnale in controtendenza rispetto al crescente autoritarismo di Trump.
“‘NO KINGS’ è più di un semplice slogan; è il fondamento su cui è stata costruita la nostra nazione“, afferma un sito web dedicato alle proteste, nokings.org . “Nato nelle strade, gridato da milioni di persone, portato su manifesti e cori, riecheggia dagli isolati cittadini alle piazze rurali, unendo le persone di tutto il Paese per combattere insieme la dittatura“.
Dove stanno accadendo? – Gli organizzatori affermano che sono previste oltre 2.500 proteste in tutto il Paese, nelle città più grandi e nei piccoli centri, e in tutti i 50 stati. Fa parte di un modello distribuito in cui le persone protestano nelle proprie comunità piuttosto che recarsi nei grandi centri urbani per dimostrare che il malcontento nei confronti di Trump esiste in ogni angolo degli Stati Uniti.
Per la giornata di azione del 18 ottobre, gli organizzatori hanno individuato diverse città di riferimento: Washington DC; San Francisco; San Diego; Atlanta; New York City; Houston, Texas; Honolulu; Boston; Kansas City, Missouri; Bozeman, Montana; Chicago e New Orleans.
Le proteste iniziano in orari diversi a seconda del luogo. Il sito web di No Kings contiene una mappa con i dettagli per ogni luogo.
Perché gli organizzatori chiedono ai manifestanti di indossare il giallo? – Gli organizzatori hanno chiesto ai manifestanti di No Kings di indossare il giallo per segnalare la loro unità in modo visivamente evidente e per allinearsi ad altri movimenti pro-democrazia in Ucraina, Hong Kong e Corea del Sud.
Come affermano gli organizzatori: “Il giallo è il nostro segnale comune, luminoso, audace e impossibile da ignorare, un promemoria che il potere dell’America appartiene al nostro popolo, non ai re“.
Chi ha organizzato le proteste? – Oltre 200 organizzazioni hanno aderito come partner alle proteste.
Indivisible , l’organizzazione progressista con sezioni in tutti gli Stati Uniti, è uno dei principali organizzatori. L’American Civil Liberties Union è un partner, così come l’organizzazione di advocacy Public Citizen.Sindacati come l’American Federation of Teachers e il SEIU fanno parte della coalizione. Il nuovo movimento di protesta 50501, nato all’inizio di quest’anno come appello a manifestare in tutti i 50 stati in un solo giorno, è un partner. Altri partner includono Human Rights Campaign, MoveOn, United We Dream, la League of Conservation Voters, Common Defense e altri ancora.
Home of the Brave, un gruppo affiliato al critico di Trump George Conway che si descrive come una “comunità di americani che si rifiutano di essere messi a tacere“, ha annunciato una campagna pubblicitaria da 1 milione di dollari per promuovere i raduni.
Quante persone hanno partecipato alle ultime proteste di No Kings? E quante sono previste per questo fine settimana? – Diversi milioni di persone si sono presentate alle proteste di giugno, anche se i numeri variano a seconda della fonte.
Il Crowd Counting Consortium di Harvard, che utilizza dati pubblicamente disponibili per stimare le dimensioni delle folle politiche, ha affermato che l’evento di giugno è stato “probabilmente la seconda più grande manifestazione in un solo giorno da quando Donald Trump è entrato in carica nel gennaio 2017“, seconda solo alla Marcia delle donne del 2017.
Il consorzio di Harvard ha stimato che tra i 2 e i 4,8 milioni di persone abbiano partecipato a oltre 2.150 azioni il 14 giugno, sebbene il gruppo affermi di non essere stato in grado di confermare i dati relativi al 18% dei luoghi di protesta, quasi tutti in piccole città. Si è trattato di un’affluenza significativamente maggiore rispetto alla protesta “Hands Off” di aprile, il primo grande giorno di protesta del secondo mandato di Trump.
Un’altra stima , elaborata dal giornalista di dati G. Elliott Morris della newsletter di Substack Strength in Numbers, ha calcolato un’affluenza tra i 4 e i 6 milioni. Per dare un contesto, la Marcia delle Donne del 2017 ha attirato una partecipazione stimata tra i 3,3 e i 5,6 milioni di persone.
Finora, il 2025 ha visto “molte più proteste” rispetto allo stesso periodo del 2017, ha osservato il consorzio.
Gli organizzatori prevedono che milioni di persone parteciperanno alle proteste del 18 ottobre. Sono state accettate più località per ospitare eventi rispetto alla giornata di mobilitazione di giugno, e gli organizzatori si aspettano di vedere un numero complessivo di persone in piazza maggiore rispetto a giugno.
Perché proprio ora? Quali sono i messaggi degli organizzatori? – La coalizione No Kings ha citato i “crescenti eccessi autoritari e la corruzione” di Trump come motivazione delle proteste, tra cui l’aumento delle deportazioni, lo smantellamento dell’assistenza sanitaria, la manipolazione delle mappe elettorali e la svendita delle famiglie per i miliardari.
Il movimento si descrive come pro-democrazia e pro-lavoratori e rifiuta la “politica dell’uomo forte“, promettendo di lottare finché “non otterremo la rappresentanza che meritiamo“.
La coalizione sta evidenziando quelle che considera alcune delle principali preoccupazioni riguardo alla seconda amministrazione Trump: Trump sta usando i soldi dei contribuenti per accaparrarsi il potere, inviando le forze federali a prendere il controllo delle città degli Stati Uniti; Trump ha affermato di voler ottenere un terzo mandato e “si sta già comportando come un monarca“; l’amministrazione Trump ha portato il suo programma troppo oltre, sfidando i tribunali e tagliando i servizi, mentre deporta persone senza un giusto processo.
“Che siate indignati per gli attacchi ai diritti civili, i costi alle stelle, i rapimenti e le sparizioni, la distruzione dei servizi essenziali o l’attacco alla libertà di parola, questo momento è per voi“, si legge sul sito web di No Kings . “Che siate in lotta da anni o che siate semplicemente stufi e pronti ad agire, questo momento è per voi”.
L’obiettivo è quello di “costruire un rifiuto nazionale massiccio, visibile e non violento di questa crisi” e dimostrare che la maggior parte delle persone sta agendo per fermare Trump.
Cosa hanno detto finora Trump e il partito repubblicano sulle proteste? – Lo stesso Trump non si è pronunciato sulle proteste del 18 ottobre. Dopo quelle di giugno, però, ha dichiarato: “Non mi sento un re, devo attraversare l’inferno per far approvare le cose”.
Altri importanti esponenti repubblicani hanno attribuito alle proteste la responsabilità di aver prolungato la chiusura del governo, definendole antiamericane. Alcuni membri del gabinetto di Trump hanno ribadito infondate affermazioni secondo cui i democratici non accetteranno un accordo di bilancio per mantenere aperto il governo, per timore di reazioni negative da parte della loro base alle proteste.
“‘No Kings’ significa niente stipendi, niente stipendi e niente governo“, ha affermato il Segretario al Tesoro, Scott Bessent. Sean Duffy, Segretario ai Trasporti, ha affermato che non sono i leader democratici a gestire la situazione al Senato, ma i manifestanti. Ha anche ripetuto un ritornello comune e falso: i manifestanti vengono pagati.
Leah Greenberg, co-fondatrice di Indivisible, ha scritto su Bluesky riguardo ai commenti di Duffy: “Ecco cosa succede quando perdi completamente il controllo del messaggio e ti fai prendere dal panico“.
Il presidente della Camera, Mike Johnson, ha affermato che le proteste saranno animate dall'”ala pro-Hamas” dei democratici e dal “popolo antifa“.
“Stanno uscendo tutti“, ha detto Johnson. “Alcuni democratici della Camera stanno vendendo magliette per l’evento, e ci hanno detto che non potranno riaprire il governo prima di quel comizio perché non possono affrontare la loro base rabbiosa. Voglio dire, questa è una cosa seria che danneggia persone reali… Sono al di là delle parole”.
Anche Tom Emmer, membro del Congresso del Minnesota, ha definito le proteste “una manifestazione di odio per l’America” e ha affermato che i democratici erano in debito con “l’ala terroristica del loro partito“.
La coalizione No Kings ha affermato che Johnson stava “finendo le scuse per tenere chiuso il governo” e ha deciso di attaccare “milioni di americani che si stanno unendo pacificamente per dire che l’America appartiene al suo popolo, non ai re“.
Cos’è la regola del 3,5% in caso di protesta? – Quest’anno, organizzatori e manifestanti si sono ripetutamente basati su ricerche che dimostravano che se il 3,5% della popolazione protesta in modo non violento contro un regime, il regime stesso fallirà. Questa teoria è stata soprannominata la “regola del 3,5%”.
Le politologhe Erica Chenoweth e Maria Stephan hanno creato un database di campagne di resistenza civile dal 1900 al 2006, analizzando se i movimenti non violenti o violenti avessero maggiori probabilità di successo e se ci fosse un punto di svolta in termini di dimensioni affinché le proteste espellessero effettivamente il partito o la persona al potere. I risultati hanno mostrato che le campagne non violente erano spesso molto più grandi e avevano il doppio delle probabilità di successo rispetto ai movimenti violenti. Erano più rappresentative della popolazione e, hanno scoperto, una partecipazione attiva e sostenuta del 3,5% di una popolazione significava il successo di un movimento, con pochissime eccezioni specifiche.
Negli Stati Uniti, il 3,5% della popolazione rappresenterebbe più di 11 milioni di persone. Finora, queste giornate di mobilitazione di massa non hanno raggiunto questa soglia, sebbene non sia un numero magico. Chenoweth ha osservato nel 2020 che la cifra era una “statistica descrittiva” derivata da movimenti storici, “non necessariamente prescrittiva“, il che significa che non è necessariamente una garanzia per organizzarsi, come alcuni stanno esplicitamente facendo ora.
Anche se il numero esatto non è magico, i principi fondamentali alla base della statistica sono veri: una resistenza prolungata, di massa e non violenta può rovesciare i governi.
Esistono piani di sicurezza? – Le proteste del 18 ottobre giungono mentre Trump sta reprimendo il dissenso, prendendo di mira gli immigrati che hanno partecipato alle proteste e attaccando i pilastri della società civile che ritiene ostacolino il suo programma. Si verificano anche in un contesto di crescenti episodi di violenza politica.
In risposta alle domande sulla presenza di funzionari addetti all’immigrazione nei luoghi delle proteste, il vicesegretario per la sicurezza interna Tricia McLaughlin ha dichiarato: “Come ogni giorno, le forze dell’ordine del DHS faranno rispettare le leggi della nostra nazione“.
In Texas, il governatore Greg Abbott ha dichiarato che dispiegherà le truppe della guardia nazionale ad Austin, la capitale, anche se ci saranno proteste in città e paesi in tutto lo stato.
La coalizione No Kings è impegnata in azioni non violente. Sul suo sito web, la coalizione afferma di aspettarsi che tutti i partecipanti alle proteste “cerchino di ridurre qualsiasi potenziale scontro con coloro che non sono d’accordo con i nostri valori e di agire nel rispetto della legge durante questi eventi“.
Il gruppo ha visto decine di migliaia di partecipanti partecipare a chiamate di pianificazione della sicurezza. Gli eventi saranno dotati di responsabili della sicurezza e di addetti alla sicurezza che garantiranno che i partecipanti possano esercitare i propri diritti in sicurezza.
La coalizione ha anche affermato che distribuirà delle tessere o dei codici “conosci i tuoi diritti” da scaricare, in modo che i partecipanti sappiano come difendersi in caso di problemi.
Rajoelina ha accusato i militari dopo che ieri un contingente di soldati si è unito alle migliaia di giovani manifestanti antigovernativi che avrebbe dovuto fermare nella capitale Antananarivo
Luis TATO / AFP – Andry Rajoelina
AGI – Il presidente malgascio Andry Rajoelina ha accusato i militari di golpe, dopo che ieri un contingente di soldati si è unito alle migliaia di giovani manifestanti antigovernativi che avrebbe dovuto fermare nella capitale Antananarivo.
“La presidenza della Repubblica desidera informare la nazione e la comunità internazionale che un tentativo di prendere il potere illegalmente e con la forza, contrario alla Costituzione e ai principi democratici, è attualmente in corso sul territorio nazionale“, si legge in una dichiarazione di Rajoelina.
I militari della base di Soanierana, alla periferia della capitale, avevano invitato ieri all’ammutinamento di fronte al perdurare dell’ondata di proteste contro l’esecutivo iniziate il 25 settembre. “Uniamo le forze, militari, gendarmi e polizia, e rifiutiamo di essere pagati per sparare ai nostri amici, ai nostri fratelli e alle nostre sorelle“, hanno dichiarato i soldati in un video diffuso sabato mattina.
Madagascar, ministro Esercito accetta nomina ribelli per capo forze armate: cosa succede
Esercito si schiera con le proteste. Il presidente: “Tentativo di golpe”
Madagascar, soldati si schierano con i manifestanti nelle proteste anti governo ad Antananarivo – Afp
Il ministro delle Forze armate del Madagascar ha riconosciuto come nuovo capo dell’esercito un ufficiale scelto da un contingente militare schierato con i manifestanti che chiedono le dimissioni del presidente Andry Rajoelina.
Il generale Demosthene Pikulas è stato insediato come capo di Stato maggiore dell’esercito durante una cerimonia presso il quartier generale dell’esercito, alla quale ha partecipato anche il ministro delle forze armate, ManantsoaDeramasinjaka Rakotoarivelo. Pikulas è stato scelto dall’unità ammutinata Capsat, che ieri si è unita ai manifestanti. “Gli dò la mia benedizione“, ha dichiarato il ministro.
Cosa è successo – Rajoelina aveva denunciato che nel Paese era “in corso un tentativo di prendere il potere in modo illegale e con la forza, contro la Costituzione e ai principi democratici”, dopo che ieri un contingente di militari ha preso parte alla protesta contro il governo insieme a migliaia di persone ad Antananarivo.
Le unità delle forze speciali Capsat ribelli – che ieri si erano schierati con i manifestanti alla guida di mezzi blindati e sventolando bandiere del Madagascar e chiesto alle forze di sicurezza di “rifiutare gli ordini di aprire il fuoco contro i nostri amici, i nostri fratelli e le nostre sorelle” – avevano nel frattempo annunciato la loro intenzione di assumere il controllo delle forze militari
“D’ora in poi tutti gli ordini alle forze armate partiranno dal quartier generale del Capsat” a Soanierana, a sud di Antananarivo. hanno reso noto le unità in una dichiarazione video. Erano stati i militari di Capsat a portare al potere il Presidente in carica, e ora contestato, con un golpe nel 2009.
Le proteste – Le proteste organizzate dalla generazione Z sono iniziate lo scorso 25 settembre, in un primo momento per protestare contro i tagli dei rifornimento di acqua ed elettricità e poi contro l’intero sistema. A nulla è servita la decisione del presidente della scorsa settimana di licenziare il governo.
Farnesina – La Farnesina e l’Ambasciata d’Italia a Pretoria monitorano intanto la situazione in Madagascar, dove un contingente dell’esercito è insorto contro il governo, si legge in un tweet della Farnesina. Il ministro Antonio Tajani è informato e ne segue l’evoluzione. Per qualsiasi emergenza o segnalazione, si richiede di contattare l’Ambasciata italiana al numero +27 827815972 o l’Unità di Crisi, al numero+39 0636225 o via mail a unita.crisi@esteri.it.
Quattro persone sono state uccise in un attacco a Leland, mentre due sono state uccise a Heidelberg, durante un terzo attacco a Rolling Fork
Amici e familiari delle vittime di una sparatoria avvenuta sabato nel centro di Leland, Mississippi. Fotografia: Katie Adkins/AP
Secondo quanto riferito sabato da alcuni funzionari locali, sei persone sono state uccise e altre 18 sono rimaste ferite in tre sparatorie separate avvenute durante i festeggiamenti per il ritorno a casa della squadra di football di una scuola superiore nelMississippi .
L’incidente più mortale è avvenuto intorno a mezzanotte di venerdì a Leland, dove quattro persone sono morte, ha dichiarato sabato mattina John Lee, sindaco della cittadina nella contea di Washington, nel Mississippioccidentale . Almeno 16 persone sono rimaste ferite nell’incidente, quattro delle quali in condizioni critiche sono state trasportate in elicottero a Jackson, la capitale dello stato, e altre 12 sono state curate negli ospedali locali.
Lee ha affermato che l’attacco è avvenuto in una strada principale di Leland, dove si era radunata una folla dopo la partita di ritorno a casa della scuola superiore cittadina contro la scuola superiore di Charleston.
Sono stati confermati pochi dettagli, ma i media locali hanno riferito che il senatore dello Stato Derrick Simmons ha affermato che la sparatoria è avvenuta durante un raduno dopo la partita.
Leland, Mississippi, dopo una sparatoria mortale. Fotografia: Katie Adkins/AP
Simmons ha inoltre affermato che quattro persone sono state trasportate in elicottero al centro medico dell’Università del Mississippi a Jackson in condizioni critiche. Non sono stati nominati i sospettati né sono stati resi noti dettagli, ma sabato pomeriggio nessuno era in custodia in relazione alla sparatoria.
Secondo quanto riportato dai media locali, l’ufficio investigativo del Mississippi sta conducendo un’inchiesta.
Circa 320 km a sud-est, a Heidelberg, un’altra cittadina del Mississippi, sabato la polizia stava indagando su una sparatoria avvenuta durante il weekend di ritorno a casa della scuola locale, in cui sono morte due persone. Successivamente, è emersa la notizia di una terza sparatoria, avvenuta venerdì sera, presso la South Delta High School di Rolling Fork, a sole 65 km a sud di Leland, nel delta del Mississippi, nella contea di Sharkey.
In una dichiarazione pubblicata su Facebook , l’ufficio dello sceriffo della contea di Sharkey ha affermato di aver arrestato e incriminato due individui in relazione alla sparatoria di Rolling Fork, in cui i notiziari locali hanno riferito che due persone sono rimaste ferite.
Leland è una piccola città nella contea di Washington, Mississippi, con una popolazione di circa 3.800 abitanti nel 2023, secondo Data USA .
Un membro dello staff del dipartimento di polizia di Leland, che non ha fornito il suo nome, ha dichiarato in una nota che l’incidente è ancora sotto inchiesta e ha rifiutato di fornire ulteriori dettagli.
I nomi delle vittime non sono ancora stati resi noti.
La scena della sparatoria mortale di venerdì a Leland, Mississippi, ripresa sabato. Fotografia: Katie Adkins/AP
“Voglio solo esprimere le nostre condoglianze alle famiglie delle vittime e a tutti coloro che sono in cura“, ha detto Lee, sindaco di Leland. “Dobbiamo pregare per la nostra città“.
Nel frattempo, il capo della polizia di Heidelberg, Cornell White, parlando della sparatoria avvenuta durante l’evento scolastico nella contea di Jasper, ha dichiarato che due persone sono state uccise. Si è rifiutato di specificare se le vittime fossero studenti o di fornire ulteriori informazioni sull’incidente.
“Al momento abbiamo ancora un argomento in discussione, ma non posso fornire dettagli specifici“, ha detto White sabato mattina.
Un diciottenne è ricercato per essere interrogato in relazione alla sparatoriaavvenuta lì, ha affermato l’ufficio dello sceriffo della contea di Jasper in una nota.
Agenti delle forze dell’ordine sorvegliano un cancello all’esterno dell’impianto di produzione di esplosivi militari Accurate Energetic Systems, dopo un’esplosione avvenuta nella struttura a Bucksnort, Tennessee, Stati Uniti, il 10 ottobre 2025, in un’immagine fissa tratta da un video. WKRN, affiliata ABC, tramite REUTERS
Reuters – Gli investigatori non si aspettano di trovare sopravvissuti sulla scena della massiccia esplosione avvenuta in un’azienda di esplosivi militari del Tennessee, che ha causato la scomparsa di 18 persone, hanno dichiarato sabato le autorità. L’esplosione, avvertita a chilometri di distanza, ha raso al suolo un edificio nella sede centrale di Accurate Energetic Systems, che si estende su 1.300 acri (5 chilometri quadrati), nelle prime ore di venerdì mattina a Bucksnort, a circa un’ora di macchina a ovest di Nashville.
“Più di 300 persone hanno attraversato quasi ogni centimetro quadrato di questa struttura e, al momento, non abbiamo recuperato alcun sopravvissuto“, ha detto ai giornalisti lo sceriffo della contea di Humphreys, Chris Davis. “È una grande perdita per le nostre comunità“.
Le autorità non hanno fornito un bilancio preciso delle vittime, ma in precedenza avevano dichiarato che 18 persone risultavano disperse. Davis ha confermato che l’operazione era passata dal salvataggio al recupero e che gli investigatori avrebbero utilizzato il test del DNA per confermare l’identità delle vittime. Gli investigatori, tra cui agenti dell’FBI e del Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives, stanno ancora lavorando per determinare la causa dell’esplosione, hanno affermato le autorità. La presenza di esplosivi e altri ordigni nella proprietà ha reso complicate le ricerche sulla scena. In una dichiarazione rilasciata venerdì, l’azienda ha ringraziato i primi soccorritori, ma non ha indicato una possibile causa.
“I nostri pensieri e le nostre preghiere sono rivolti alle famiglie, ai colleghi e ai membri della comunità colpiti da questo incidente“, ha affermato l’azienda. Secondo il sito web dell’azienda,Accurate Energetic Systemssviluppa, produce e immagazzina esplosivi per i mercati “militare, aerospaziale e delle demolizioni commerciali“. La sede centrale comprende otto edifici produttivi e un laboratorio di qualità. Secondo quanto riportato dalle notizie locali, nel 2014 una piccola esplosione di munizioni nello stabilimento ha ucciso una persona e ne ha ferite altre tre.
La leader dell’opposizione venezuelana dedica il premio al presidente Usa che replica: “L’ho aiutata nel suo cammino. Hanno bisogno di aiuto nel suo Paese”
Federico PARRA / AFP – A Caracas un cartellone pubblicitario accusa i leader dell’opposizione (da sinistra a destra) Leopoldo Lopez, Maria Corina Machado e Juan Guaido, per le sanzioni statunitensi imposte al Paese
AGI – Scambio di complimenti ieri tra Maria Corina Machado e Donald Trump. L’attivista premio Nobel per la Pace ha dedicato il riconoscimento ai Venezuelani e al presidente americano che a sua volta ha elogiato la donna incoraggiandola nel suo percorso.
“Questo riconoscimento della lotta di tutti i venezuelani è uno stimolo per portare a termine il nostro compito: conquistare la libertà – ha scritto la leader dell’opposizione venezuelana su X -. Siamo alle soglie della vittoria e oggi più che mai contiamo sul Presidente Trump, sul popolo degli Stati Uniti, sui popoli dell’America Latina e sulle nazioni democratiche del mondo come nostri principali alleati per raggiungere la libertà e la democrazia. “Dedico questo premio al popolo sofferente del Venezuela e al Presidente Trump per il suo decisivo sostegno alla nostra causa!”, ha poi aggiunto.
La telefonata di congratulazioni e il “vero” vincitore – Trump ha chiamato Machado per congratularsi del suo Nobel per la Pace per poi riferire ai cronisti che è stata la leader dell’opposizione venezuelana a telefonargli per dirgli che avrebbe dovuto essere lui a vincere il riconoscimento.
Trump: “L’ho aiutata nel suo cammino” – “La persona che ha vinto il Premio Nobel mi ha chiamato – ha detto Trump incontrando i giornalisti nello Studio Ovale – e mi ha detto che lo stava accettando in mio onore perché lo avrei davvero meritato. Non le ho risposto ‘e allora dallo a me’ – ha scherzato il presidente degli Stati Uniti -. Si può anche dire che il Nobel è stato assegnato per il 2024. Io stavo correndo per le elezioni nel 2024 – ha osservato ancora Trump -, sono felice perché ho salvato milioni di vite“. Machado, ha detto ancora Trump, “è stata molto carina. L’ho aiutata nel suo cammino. Hanno bisogno di molto aiuto in Venezuela”.
L’amministrazione Trump avvia i licenziamenti durante la chiusura del governo
I licenziamenti colpiscono il Tesoro, l’HHS, il Commercio, l’Istruzione e la Sicurezza Nazionale
Un giudice federale esaminerà la causa sindacale contro i licenziamenti durante la chiusura
Si dice che siano stati colpiti più di 4.200 lavoratori
WASHINGTON, 10 ottobre (Reuters) – Venerdì il presidente Donald Trump ha incolpato i democratici per la sua decisione di licenziare migliaia di dipendenti in tutto il governo degli Stati Uniti, dando seguito alla sua minaccia di tagliare la forza lavoro federale durante lachiusura del governo .
Sono in corso tagli di posti di lavoro presso il Dipartimento del Tesoro, l’agenzia sanitaria statunitense, l’Internal Revenue Service e i dipartimenti dell’istruzione, del commercio e la divisione di sicurezza informatica della Sicurezza Nazionale, hanno affermato i portavoce, ma l’entità totale dei licenziamenti non è stata immediatamente chiara.
Circa 300.000 dipendenti civili federali erano già pronti a lasciare il lavoro quest’anno a causa di una campagna di riduzione del personale avviata all’inizio dell’anno da Trump.
“Sono stati loro a dare inizio a questa cosa“, ha detto Trump ai giornalisti durante un evento nello Studio Ovale, definendo i tagli di posti di lavoro “orientati ai democratici“.
I repubblicani di Trump detengono la maggioranza in entrambe le camere del Congresso, ma hanno bisogno dei voti democratici al Senato degli Stati Uniti per approvare qualsiasi misura che possa finanziare il governo.
I democratici resistono all’estensione dei sussidi per l’assicurazione sanitaria, sostenendo che i costi sanitari aumenteranno drasticamente per molti dei24 milioni di americani che beneficiano della copertura sanitaria tramite l’Affordable Care Act.
Trump ha ripetutamente minacciato di licenziare i dipendenti federali durante la fase di stallo dello shutdown, al suo decimo giorno venerdì, e ha lasciato intendere che la sua amministrazione punterà principalmente contro le parti del governo sostenute dai democratici.
Trump ha anche ordinato il congelamento di almeno 28 miliardi di dollari in fondi infrastrutturali per New York, California e Illinois, tutti stati in cui risiedono consistenti elettori democratici e critici dell’amministrazione.
Il Dipartimento di Giustizia ha dichiarato in un documento depositato in tribunale che più di 4.200 dipendenti federali hanno ricevuto avvisi di licenziamento da sette agenzie, tra cui più di 1.400 presso il Dipartimento del Tesoro e almeno 1.100 presso il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani.
I DEMOCRATICI DICONO CHE NON SI CEDERANNO – I democratici hanno affermato che non cederanno alle tattiche di pressione di Trump.
“Finché i repubblicani non faranno sul serio, la responsabilità sarà loro: ogni posto di lavoro perso, ogni famiglia ferita, ogni servizio distrutto è dovuto alle loro decisioni“, ha affermato il leader democratico del Senato Chuck Schumer.
Sponsored Content – I sindacati che rappresentano i dipendenti federali hanno intentato causa per fermare i licenziamenti, sostenendo che sarebbero illegali durante la chiusura.Venerdì, in un documento depositato in tribunale, l’amministrazione ha affermato che la richiesta dei sindacati dovrebbe essere respinta perché non hanno il diritto legale di citare in giudizio le decisioni sul personale federale.Il caso dovrebbe essere esaminato da un giudice federale il 15 ottobre.
Per legge, il governo è tenuto a dare ai lavoratori un preavviso di 60 giorni prima di qualsiasi licenziamento, anche se tale preavviso può essere ridotto a 30 giorni.
Alcuni repubblicani si sono opposti ai licenziamenti, tra cui la senatrice Susan Collins, presidente della commissione per gli stanziamenti del Senato.
“Indipendentemente dal fatto che i dipendenti federali abbiano lavorato senza stipendio o siano stati sospesi, il loro lavoro è estremamente importante per servire il pubblico“, ha affermato Collins in una nota.
ATTACCO AI LAVORATORI IN CASO DI CONGEDO – In precedenza, il direttore del bilancio della Casa Bianca, Russell Vought, aveva scritto sui social media che “i RIF erano iniziati“, riferendosi alle cosiddette riduzioni di personale. Un portavoce dell’ufficio bilancio ha definito i tagli “sostanziali“, senza fornire ulteriori dettagli.
L’annuncio è arrivato lo stesso giorno in cui molti dipendenti federali avrebbero dovuto ricevere una riduzione degli stipendi , che non includeva la retribuzione per i giorni trascorsi dall’inizio dello shutdown. Centinaia di migliaia di persone hanno ricevuto l’ordine di non presentarsi al lavoro , mentre ad altri è stato intimato di continuare a lavorare senza stipendio. I 2 milioni di soldati in servizio attivo del Paese perderanno completamente lo stipendio del 15 ottobre se lo shutdown non verrà risolto prima di allora.
I dipendenti di diverse divisioni del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani hanno ricevuto avvisi di licenziamento, ha affermato il direttore delle comunicazioni Andrew Nixon. I 78.000 dipendenti dell’agenzia, che si estende su una vasta area, monitorano le epidemie, finanziano la ricerca medica e svolgono una vasta gamma di altre mansioni legate alla salute.
Nixon ha affermato che i licenziamenti erano mirati al personale dell’agenzia a cui era stato intimato di non lavorare, ma non ha fornito ulteriori dettagli. Circa il 41% del personale dell’agenzia è stato messo in congedo.
Secondo un portavoce che ha chiesto di rimanere anonimo, sono iniziati i licenziamenti anche presso il Dipartimento del Tesoro.
Un rappresentante sindacale, Thomas Huddleston dell’American Federation of Government Employees, ha dichiarato in un documento depositato in tribunale di essere stato informato che il Tesoro stava preparando 1.300 avvisi di licenziamento. Questi licenziamenti potrebbero colpire l’Internal Revenue Service, l’agenzia delle entrate che quest’anno è stata presa di mira per drastici tagli di posti di lavoro. Circa il 46% dei 78.000 dipendenti dell’agenzia è stato messo in congedo mercoledì.
I licenziamenti sono iniziati anche presso il Dipartimento per l’edilizia abitativa e lo sviluppo urbano, ha affermato il sindacato.
I funzionari hanno anche confermato i tagli di posti di lavoro presso il Dipartimento dell’Istruzione, che Trump ha promesso di chiudere completamente, e presso il Dipartimento del Commercio, che si occupa delle previsioni meteorologiche, dei rapporti sui dati economici e di altri compiti.
Altri organi di stampa hanno segnalato licenziamenti presso l’Agenzia per la Protezione Ambientale, il Dipartimento dell’Energia e il Dipartimento degli Interni. I portavoce di queste agenzie non hanno risposto immediatamente alle richieste di commento.
Il Dipartimento per la Sicurezza Interna ha dichiarato che sono stati effettuati licenziamenti presso la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency, che si è attirata l’ira di Trump dopo le elezioni del 2020, quando il suo direttore ha dichiarato che non c’erano prove che i sistemi di voto fossero stati compromessi.Trump afferma falsamente di aver perso quelle elezioni contro il democratico Joe Biden a causa di brogli elettorali.
Secondo una fonte a conoscenza della situazione, il Dipartimento dei trasporti e la Federal Aviation Administration non sono interessati.
A cura di Ahmed Aboulenein, Marisa Taylor, Richard Cowan, David Shepardson, Courtney Rozen, David Shepardson, Nathan Layne, Daniel Wiessner, Katharine Jackson, Jack Queen e Susan Heavey; testi di Andy Sullivan e James Oliphant; revisione di Scott Malone, Alistair Bell e Edmund Klamann
Alcuni insegnanti stanno distribuendo volantini sui diritti costituzionali
I dirigenti scolastici affermano che i bambini nei quartieri degli immigrati sono ansiosi
I dati mostrano che la paura dell’ICE potrebbe tenere gli immigrati fuori dalla scuola
CHICAGO, 10 ottobre (Reuters) – In una fredda mattina fuori dalla Nash Elementary School, in un quartiere operaio di Chicago, gli insegnanti hanno accolto gli studenti con i soliti saluti e abbracci, mentre distribuivano fogli con scritte in grassetto rosso che proclamavano in lettere maiuscole: “Difendi i tuoi diritti sotto la minaccia dell’occupazione“.A quattro settimane dall’inizio dell’operazione di deportazione“Midway Blitz” del presidente Donald Trump, arresti di massa in tutta la città, che hanno coinvolto genitori e intere famiglie diretti a scuola, hanno indotto paura nelle comunità di immigrati e un atteggiamento protettivo da parte degli insegnanti, secondo i leader della città, il sindacato degli insegnanti, i genitori e i sostenitori dell’immigrazione.
Mercoledì, circa 500 soldati della Guardia Nazionale hanno iniziato a schierarsi nei pressi di Chicago, su ordine di Trump.”I miei studenti latinoamericani hanno paura di tutto“, ha detto Yaritza Santana, insegnante di scienze alla Nash Elementary. “Temono di essere semplicemente rapiti“.
PIANO DI LEZIONE: “CONOSCI I TUOI DIRITTI”
Il Dipartimento per la sicurezza interna ha dichiarato di aver arrestato 1.000 persone nell’area di Chicago dall’8 settembre, quando è iniziata la campagna di espulsione.”Le operazioni nei pressi delle scuole sono sempre più frequenti“, ha affermato l’assessore comunale Byron Sigcho-Lopez. “Hanno causato molta paura e terrore nelle scuole“.Mentre nel 2019 le scuole pubbliche di Chicago hanno designato le scuole come “spazi rifugio“, impedendo agli agenti dell’ICE di entrare senza un mandato, tale alone di protezione non si applica al tragitto da e per la scuola, lasciando gli immigrati vulnerabili agli arresti dell’ICE, affermano i sostenitori
Martedì, in un comunicato stampa, il Dipartimento per la sicurezza interna ha dichiarato che gli agenti dell’ICE non prendono di mira le scuole, ma non ha risposto a domande specifiche di Reuters.
Secondo una dozzina di interviste della Reuters con insegnanti, genitori, il sindaco della città, il presidente del sindacato degli insegnanti e i legislatori locali, la crescente presenza di agenti federali ha prodotto una serie di risposte da parte degli educatori, dalle proteste di piazza agli opuscoli “conosci i tuoi diritti” e ai piani didattici.
I volantini informano gli studenti che hanno il diritto di rimanere in silenzio e di chiedere un avvocato, nonché di negare agli ufficiali e agli agenti l’accesso alla propria abitazione senza un mandato.Il sindacato degli insegnanti sta inoltre spingendo le scuole pubbliche di Chicago per l’introduzione di opzioni di e-learning, in modo che gli studenti senza status di immigrazione legale non debbano lasciare le loro case, ha affermato Stacy Davis Gates, presidente del sindacato degli insegnanti di Chicago.
Un’insegnante parla con un genitore mentre tiene in mano volantini con la scritta “Difendi i tuoi diritti” fuori dalla Nash Elementary School, in un momento in cui l’Immigration and Customs Enforcement degli Stati Uniti è sempre più presente nell’area di Chicago, a Chicago, Illinois, Stati Uniti, il 4 settembre 2025, in questa schermata da un video. REUTERS/Eric Cox
“Le persone non dovrebbero avere paura di andare a scuola“, ha dichiarato il sindaco di Chicago Brandon Johnson in un’intervista a Reuters. “Ho fatto in modo che le nostre scuole pubbliche di Chicago e tutte le nostre istituzioni pubbliche siano molto chiare sui diritti che deteniamo e sui diritti che possiamo tutelare“.
E-LEARNING PER BAMBINI IMMIGRATI – Johnson ha affermato che l’e-learning non è la soluzione ideale, ma che avrebbe utilizzato “ogni singolo strumento” per proteggere i residenti di Chicago, compresi i tribunali e la sua autorità esecutiva in qualità di sindaco.
I pattugliamenti di alto profilo nelle zone frequentate dai turisti e gli scontri con i manifestanti, tra cui quello del 3 ottobre in cui gli agenti dell’ICE hanno lanciato gas lacrimogeni nei pressi di una scuola elementare, stanno alimentando le tensioni tra gli agenti federali e i residenti, nonché l’ansia tra gli scolari, hanno affermato gli insegnanti.
Alcuni degli insegnanti con cui ha parlato Reuters hanno dichiarato di aver visto studenti abbracciarsi, promettendosi che non sarebbero stati separati dagli ufficiali dell’immigrazione; una studentessa delle superiori con gli occhi lucidi che chiedeva al suo insegnante cosa fosse successo a un parente scomparso che si credeva si trovasse in un centro di detenzione dell’ICE; e un’aula piena di volti ansiosi durante il corso di formazione “conosci i tuoi diritti“.
Una scuola, nella periferia di Franklin Park, Illinois, è stata sottoposta a un lockdown soft dopo che Silverio Villegas Gonzalez, padre di due figli, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco dagli agenti dell’ICE dopo aver lasciato i figli all’asilo e a scuola. Alti funzionari dell’Illinois hanno chiesto un’indagine sul suo omicidio, che il DHS ha ritenuto giustificato.
“Non mentirò, temo. Ma sono anche molto arrabbiata, e questa rabbia mi alimenta“, ha detto Anna Lane, che insegna studi sociali alla Thomas Kelly Preparatory, una scuola superiore frequentata per la maggior parte da studenti latinoamericani.
Lane ha affermato di aver recentemente dedicato quasi un’ora a un corso di formazione per i suoi studenti sul tema “Conosci i tuoi diritti“.
“Non andrete da nessuna parte“, ha detto agli studenti in un’aula decorata con mappe e bandiere. “Resterete qui. Dovete solo assicurarvi di essere informati e di conoscere i vostri diritti“.
Ma la paura potrebbe tenere lontani alcuni studenti. Il numero di studenti di lingua inglese è sceso a 86.172 studenti dagli 88.807 dell’anno precedente, con un calo del 2,7%, secondo i dati sulle iscrizioni delle scuole pubbliche di Chicago., apre una nuova scheda, sebbene gli studenti di inglese costituiscano ancora circa un quarto di tutti gli studenti del CPS.
Erika Mendoza, un’immigrata messicanasenza status legale e madre single di due bambini nati negli Stati Uniti che frequentano le scuole di Chicago, è scoppiata in lacrime nella sua casa di Little Village, una delle più grandi enclave latine di Chicago, esprimendo le sue preoccupazioni riguardo all’ICE.”Ho molta paura quando si tratta di mandare le mie figlie a scuola“, ha detto Mendoza in spagnolo tramite un interprete. “Ho paura, ma è importante essere forti. Non voglio trasmettere le mie preoccupazioni alle mie figlie“.
Servizio di Heather Schlitz da Chicago. Con la collaborazione di Renee Hickman e Mary Milliken; revisione di Emily Schmall e Suzanne Goldenberg.
L’impianto è situato a sud-ovest della città di Nashville. Lo sceriffo della contea: “La deflagrazione è stata devastante”
Diverse persone sono morte in un’esplosione in un’azienda di esplosivi militari in Tennessee. Diverse abitazioni nelle vicinanze hanno avvertito l’onda d’urto. Come riporta Cnn, l’incidente è avvenuto intorno alle 7:45 ora locale e come riporta lo sceriffo della contea di Humphreys, Chris Davis, la “deflagrazione è stata devastante“. L’impianto è di proprietà di Accurate Energetic Systems Llced è situato a sud-ovest della città di Nashville. Non ci sono ancora informazioni dettagliate sul numero delle vittime e dei feriti, al momento 13 persone mancano all’appello.
“Abbiamo ancora diverse persone disperse” ha detto Davis, “possiamo confermare che alcuni lavoratori sono morti”. L’entità dei danni alla struttura non è ancora chiara, ha dichiarato David Stewart dei servizi di emergenza della contea.Diverse soccorritori sono intervenuti sul posto e sono la lavoro per valutare e contenere l’incendio, ma al momento si evita l’area più immediata per la paura di esplosioni secondarie.
I residenti nelle vicinanze dell’impianto hanno avvertito tutta la forza dell’esplosione. Uno di loro, Gentry Stover, ha raccontato ad Ap come sembrava “che la casa fosse crollata con lui dentro. Vivo molto vicino ad Accurate e circa 30 secondi dopo essermi svegliato ho capito che doveva essere stato quello”.
Secondo l’ufficio della contea, l’azienda è specializzata nella produzione di varie composizioni altamente esplosive e prodotti speciali per il Dipartimento della Difesa statunitense e per mercati industriali americani.
Esplosione in un impianto di esplosivi militari nel Tennessee: diverse persone sono morte o disperse
Numero di morti sconosciuto poiché le esplosioni secondarie hanno inizialmente impedito ai primi soccorritori di entrare nel sito
Le conseguenze di una potente esplosione che ha devastato un impianto di produzione di esplosivi militari nella contea di Hickman, nel Tennessee, il 10 ottobre 2025. Fotografia: WTVF-TV tramite AP
Una violenta esplosione avvenuta venerdì mattina in un impianto di munizioni militari del Tennesseeha causato la morte o la scomparsa di numerose persone, secondo lo sceriffo della contea, mentre i primi soccorritori hanno affermato che le esplosioni secondarie hanno inizialmente costretto i soccorritori a tenersi a distanza dal luogo dell’incendio.
La potente esplosione ha devastato l’impianto di produzione di esplosivi nella zona rurale del Tennessee venerdì mattina, facendo tremare case a chilometri di distanza e richiedendo l’intervento dei servizi di emergenza, hanno riferito le autorità e i residenti.
L’incidente è avvenuto presso la Accurate Energetic Systems, nei pressi della città di Bucksnort, circa 60 miglia a sud-ovest di Nashville , ha dichiarato l’ufficio dello sceriffo della contea di Hickman. L’agenzia ha chiesto alle persone, in un post sui social media, di evitare la zona per consentire ai soccorritori di svolgere il loro lavoro.
Ulteriori esplosioni inizialmente tenevano i soccorritori a una certa distanza, ha detto telefonicamente all’Associated Press David Stewart, tecnico di pronto soccorso della contea di Hickman.
Qualche tempo dopo, venerdì mattina, è stato possibile accedere all’area e i primi soccorritori e gli esperti di esplosivi hanno iniziato a perlustrare le macerie alla ricerca di vittime e a cercare di stabilire cosa avesse causato l’esplosione.
Ci sono state vittime e feriti a seguito dell’esplosione, ma l’agenzia di gestione delle emergenze del Tennessee non ha ancora condiviso i numeri nel primo pomeriggio di venerdì perché il dipartimento della salute dello Stato non li ha confermati, ha dichiarato telefonicamente la portavoce Kristin Coulter.
Lo sceriffo della contea di Humphreys, Chris Davis, ha dichiarato in una conferenza stampa che “al momento risultano disperse diverse persone“.
“Abbiamo alcuni defunti“, ha detto, aggiungendo: “Stiamo cercando di essere attenti alle famiglie e a questa situazione ” .
Accurate Energetic Systems, che produce e testa esplosivi e ha sede nella vicina McEwen, non ha risposto immediatamente alla nostra telefonata di venerdì mattina in cui chiedevamo un commento. La causa dell’esplosione non è ancora nota.
Il video ripreso dalla scena mostrava un campo di detriti in fiamme con fumo che si alzava nell’aria. La WTVF-TV di Nashville ha trasmesso immagini di detriti sparsi sul luogo, con veicoli danneggiati in un parcheggio. L’emittente ha affermato di aver ricevuto chiamate da persone nella zona che hanno avvertito una forte esplosione.
Gli abitanti di Lobelville, a più di 20 minuti di auto dal produttore, hanno dichiarato di aver sentito le loro case tremare e alcune persone hanno ripreso il forte boato dell’esplosione con le telecamere di casa.
L’esplosione fece svegliare Gentry Stover dal sonno.
“Pensavo che la casa fosse crollata mentre ero dentro“, ha detto all’AP per telefono. “Vivo molto vicino ad Accurate e circa 30 secondi dopo essermi svegliato ho capito che doveva essere stato quello“.
Le squadre di emergenza lavorano tra le macerie in Calle de las Hileras, nel cuore della capitale spagnola, mentre lazona resta isolata per motivi di sicurezza
A Madrid i mezzi di emergenza si sono attivati imediatamente dopo il crollo dell’edificio – EPA/NAHIA PECINA – alanews.it
Madrid, 7 ottobre 2025 – Proseguono senza sosta le operazioni di soccorso nel centro di Madrid, dove un edificio è parzialmente crollato causando al momento quattro dispersi e tre feriti. Il cedimento è avvenuto in Calle de las Hileras, una zona strategica e molto frequentata nella capitale spagnola, che è stata immediatamente isolata per garantire la sicurezza di residenti e turisti.
Il crollo dell’edificio a Madrid – L’edificio al civico 4 della Calle de las Hileras, attualmente al centro delle operazioni di soccorso, è un palazzo di cinque piani sottoposto a lavori di ristrutturazione. Secondo le prime ricostruzioni dei vigili del fuoco, il cedimento strutturale ha interessato in particolare i solai del primo piano, provocando il crollo parziale della facciata. Al momento del disastro, erano presenti operai impegnati nei lavori di ristrutturazione, cinque dei quali risultano dispersi o intrappolati sotto le macerie.
Ildelegato del Governo e prefetto di Madrid, Francisco Martin, ha confermato che sono ancora in corso le ricerche di quattro persone tra le macerie,tutti operai impegnati nel cantiere, mentre tre feriti – anch’essi lavoratori – sono stati trasferiti in ospedale, uno in condizioni gravi. Per facilitare le ricerche, sono state impiegate unità cinofile e droni, in un contesto di grande attenzione per il rischio di un crollo totale dell’edificio, come segnalato dal servizio di emergenza 112.
Zona centrale isolata e misure di sicurezza – La zona del centro di Madrid coinvolta dal crollo, compresa tra Calle Arenal, Calle Mayor e Plaza de Opera, è stata transennata con cordoni di polizia che vietano il passaggio a veicoli e pedoni. Questa area, quotidianamente affollata da migliaia di turisti, è stata evacuata per precauzione.
L’edificio, che secondo alcune testimonianze era stato recentemente acquisito da una catena alberghiera, rappresenta un punto nevralgico nel cuore della capitale, un centro politico, culturale ed economico di rilievo in Spagna, con una popolazione di oltre 3 milioni di abitanti e una vasta area metropolitana.
Le autorità mantengono alta la guardia mentre si attendono ulteriori aggiornamenti sull’identificazione delle persone coinvolte e sulla stabilità della struttura. Nel frattempo, proseguono senza sosta le delicate operazioni di soccorso e recupero tra le macerie.
Diversi voli cancellati o fatti atterrare in altre città, disagi per 3.000 passeggeri
Jason Tschepljakow / DPA / dpa Picture-Alliance via AFP – Polizia all’aeroporto di Monaco di Baviera dopo l’avvistamento di droni
L’aeroporto di Monaco di Baviera, in Germania, è stato costretto a chiudere temporaneamente ieri sera dopo una serie di avvistamenti di droni. Lo hanno riferito funzionari aeroportuali.
Diciassette voli sono stati sospesi poco dopo le 22:00, per un totale di quasi 3.000 passeggeri coinvolti. Inoltre, 15 voli in arrivo sono stati fatti atterrare a Stoccarda, Norimberga e Francoforte, e a Vienna, nella vicina Austria.
I primi avvistamenti, ricostruisce il Bild, sono stati segnalati da testimoni intorno alle 21.30. Circa un’ora dopo, i droni sono stati nuovamente avvistati, sopra l’area aeroportuale, come confermato dal portavoce della Polizia Federale, Stefan Bayer. Gli avvistamenti sono stati confermati anche dagli agenti presenti sul posto.
Tuttavia, a causa dell’oscurità,non è stato possibile fornire informazioni sul tipo e sulle dimensioni dei velivoli, ha precisato Bayer. Tra le 22:00 e mezzanotte il numero dei voli all’aeroporto di Monaco di Baviera è già limitato per tutelare la tranquillità notturna dei residenti e lo scalo è chiuso da mezzanotte alle 5. La Polizia Federale non è stata in grado di comunicare se alle 5:00 le operazioni riprenderanno regolarmente. Finora non si hanno notizie di nuove cancellazioni di voli sul sito web dell’aeroporto.
Jason Tschepljakow / DPA / dpa Picture-Alliance via AFP – Passeggeri all’aeroporto di Monaco dopo la chiusura per avvistamento droni
Tre feriti sono in gravi condizioni. L’aggressione è avvenuta nel giorno dello Yom Kippur, il più sacro del calendario religioso ebraico. Re Carlo: “Sconvolto e addolorato”. Starmer rafforza sicurezza delle sinagoghe: “Proteggeremo la comunità ebraica”
Soccorsi e forze dell’ordine sul luogo dell’attacco (Afp)
Attacco con coltello oggi 2 ottobre davanti a una sinagoga a Crumpsall, Manchester.Due persone sono mortementre altre tre persone ferite versano in gravi condizioni. L’uomo, che ha aggreditoprima con un’auto e poi con un coltello, è stato ucciso dalle forze della sicurezza intervenute, ha dichiarato la polizia di Greater Manchester parlando di presunto attacco terroristico sferrato durante lo Yom Kippur, il giorno più sacro del calendario religioso ebraico. continua a leggere
Mercoledì mattina a New York (pomeriggio in Italia) è crollataparte di un palazzo residenziale. Il crollo ha interessato tutto il fianco dell’edificio, che ha 20 piani e fa parte di un progetto di edilizia pubblica nel Bronx, un quartiere a nord di Manhattan. Non ci sono notizie di feriti e gli appartamenti non sono stati danneggiati.
In base alle prime segnalazioni ricevute dai vigili del fuoco, il crollo potrebbe essere stato causato da un’esplosione nelle conduttore del gas, che ha poi rotto un canale verticale usato per smaltire l’immondizia (il canale trasporta i rifiuti verso un impianto di incenerimento interno: era un sistema molto diffuso in passato, diventato poi meno utilizzato).
Lingua originale: inglese. Traduzione di Google APPENA ARRIVATO: la gestione delle emergenze di New York afferma che sembra che un camino/pozzo dell’inceneritore sia crollato in un grattacielo del Bronx, non sono stati segnalati feriti
Cinque case su palafitte sono crollate nell’oceano alle Outer Banks in Carolina del Nord, mentre al largo transitano gli uragani Humberto e Imelda
Cinque case su palafitte sono crollate nell’oceano alle Outer Banks in Carolina del Nord, mentre al largo transitano gli uragani Humberto e Imelda
Cinque abitazioni su palafitte sono crollate nell’oceano a Buxton, lungo le Outer Banks della Carolina del Nord, travolte dal moto ondosomentre al largo transitavano gli uragani Humberto e Imelda. Le case, già sgomberate, si trovavano a ridosso della battigia e da tempo erano minacciate dall’erosione costiera che interessa le barriere sabbiose della zona.
I crolli non hanno causato feriti,ma hanno riversato detriti e materiali in mare, spingendo le autorità a chiudere alcuni tratti di spiaggia e a invitare i visitatori a tenersi lontani. Dal 2020, sono 17 le abitazioni cadute in mare lungo il Cape Hatteras National Seashore, a testimonianza della crescente vulnerabilità di un territorio esposto a mareggiate, innalzamento del livello del mare e uragani sempre più frequenti.
E’ il primo in sette anni. Le attività amministrative non vengono rifinanziate e quindi si fermano. Possono così essere continuate solo le attività legate alla sicurezza della vita umana o alla tutela della proprietà
Congresso Usa
Da poche ore gli Stati Uniti sono entrati ufficialmente in shutdown e ora le attenzioni degli investitori sono tutte puntate sulla reazione dei mercati. Per ora i future di Wall Street viaggiano in calo ma in Asia, per la golden week, è aperta solo Tokyo, anch’essa negativa.
Si tratta della prima chiusura o “shutdown” dalla più lunga della storia – durata 35 giorni – quasi sette anni fa (avvenuta da dicembre 2018 a fine gennaio 2019, durante il primo mandato di Trump) e la quindicesima dal 1981 e fermerà il lavoro di numerosi dipartimenti e agenzie federali, colpendo centinaia di migliaia di dipendenti governativi.
Trump ha incolpato i democratici per lo stallo e ha minacciato di punire il partito e i suoi elettori con l’interruzione delle priorità dell’agenda progressista e tagli massicci nel settore pubblico. Così, “licenzieremmo molte persone che ne sarebbero gravemente colpite. E sono democratici, diventeranno democratici“, ha detto il presidente ai giornalisti nello studio ovale.
Non è bastato un tentativo in extremis dei repubblicani del Senato che avevano proposto di estendere il finanziamento attuale fino alla fine di novembre, mentre si negoziava un piano di spesa a più lungo termine, ma la proposta non ha ottenuto i voti democratici necessari, in quanto i parlamentari hanno puntato i piedi sul ripristino di spese sanitarie a favore dei ceti più deboli.
Ed è quindi rimasto lo stallo. Nonostante la maggioranza repubblicana al Senato, il partito di Trump non dispone infatti di tutti i voti necessari per approvare le leggi di bilancio. Queste richiedono 60 voti,sette in più di quelli che hanno i repubblicani.
La minaccia di Trump di nuovi tagli di posti di lavoro si aggiunge all’ansia del personale federale causata dai licenziamenti su larga scala avviati dal Dipartimento per l’efficienza governativa (Doge) dell’ex consigliere presidenziale Elon Musk. Secondo il Congressional Budget Office (CBO), 750.000 funzionari federali potrebbero trovarsi questa volta in una situazione di disoccupazione parziale, con una perdita di reddito pari a 400 milioni di dollari.
Lo shutdown non influirà invece su funzioni vitali come il servizio postale, l’esercito e i programmi di assistenza come la previdenza sociale e i buoni alimentari. Ma i lavoratori federali non riceveranno lo stipendio fino al termine della chiusura. Non solo ma secondo i calcoli degli analisti della compagnia di assicurazioni Nationwide, ogni settimana di chiusura potrebbe ridurre la crescita del PIL degli Stati Uniti di 0,2 punti percentuali.
Mercoledì 01 ottobre 2025
Giù il dollaro e nuovo record per l’oro: l’effetto dello shutdown sui mercati
L’euro passa di mano a 1,1752, in progresso dello 0,16, sul dollaro Usa a causa della mancanza di un accordo al Congresso sul bilancio. L’oro sale a 3.860,13 dollari l’oncia
Afp – Dollaro e Euro
Gli effetti dello shutdownsi fanno sentire sul dollaro e sull’oro ma con effetti opposti. Il biglietto verde si indebolisce proprio a causa della mancanza di un accordo al Congresso sul bilancio e l’euro passa di mano a 1,1752, in progresso dello 0,16, sulla divisa americana.
L’oro, invece, segna un nuovo record salendo a 3.860,13 dollari e sfiorando quota 3.900 dollari l’oncia, guidato soprattutto dalla corsa degli investitori ai beni rifugio. Anche le Borse risentono della paralisi in corso a Washington. Dopo un’apertura in calo (tranne Londra) i listini europei si sono rafforzati e ora viaggiano positivi anche se resta un certo grado di volatilità in quanto persistono i timori degli analisti per un potenziale ritardo nella pubblicazione dei dati mensili statunitensi sull’occupazione, previsti tra giovedì e venerdì.
A sostenere gli indici in particolare il comparto healthcare dopo l’accordo tra Pfizer e gli Stati Uniti in base al quale la casa farmaceutica ha accettato di ridurre i prezzi nel programma Medicaid degli Usa in cambio di sgravi tariffari. L’effetto shutdown si è ripercosso anche su Wall Street che si prepara ad aprire in territorio negativo.
I prezzi del petrolio, infine, si sono stabilizzati dopo due giorni di calo. Gli investitori stanno valutando i piani dell’OPEC+ per un aumento più consistente della produzione il mese prossimo, a fronte di dati provenienti da Stati Uniti e Asia che mostrano segnali di indebolimento della domanda.
La polizia di Monaco ha fatto sapere che non si potrà accedere all’area del festival almeno fino alle 17. In città è in corso un’operazione delle forze dell’ordine: sono state sentite delle esplosioni
La polizia tedesca per le strade di Monaco di Baviera (foto: LaPresse)
Le autorità di Monaco di Baviera (Germania) hanno chiuso l’area dell’Oktoberfest, in programma fino al 5 ottobre, a causa di un allarme bomba. “La zona del festival rimarrà chiusa almeno fino alle 17“, ha comunicato il municipio in una nota. La polizia di Monaco ha deciso di impedire l’accesso a causa “di una minaccia imprecisata di esplosivi”. In città infatti è in corso un’importante operazione della polizia e dei vigili del fuoco: secondo Bildci sarebbero state diverse esplosioni e sarebbero stati sparati anche colpi di arma da fuoco.
L’operazione in corso – “Attualmente siamo impegnati in un’operazione nella zona di Lerchenau insieme ai vigili del fuoco“, ha comunicato la polizia di Monaco sui social.Bildscrive che sarebbe stato trovato il cadavere di un uomo con ferite di arma da fuoco. La scena dell’incidente è Lerchenauer Strasse, nella zona nord di Monaco. Secondo il quotidiano tedesco, l’uomo trovato morto avrebbe riempito la casa dei suoi genitori con dell’esplosivo, le avrebbe dato fuoco per farla saltare in aria e poi si sarebbe tolto la vita. Un’altra persona risulta invece dispersa.
Il post della polizia di Monaco di Baviera (foto: X)
L’ispettore capo Thomas Schelshorn ha dichiarato a Bildche “al momento non vi è alcun pericolo per la popolazione” e “non vi è alcun collegamento con l’Oktoberfest“. Per facilitare le operazioni la polizia ha però preferito bloccare l’accesso all’Oktoberfest. Le autorità non hanno ancora confermato il ritrovamento di un cadavere. Oltre all’edificio residenziale coinvolto nell’esplosione, sono bruciate due auto parcheggiate davanti all’abitazione.
Il furgone bruciato e coperto da schiuma isolante dopo un incendio a Monaco di Baviera (foto: LaPresse)
La Farnesina ci tiene a far sapere che nessun cittadino italiano risulta coinvolto nell’esplosione. Il Consolato sta raccogliendo ulteriori informazioni dalle autorità bavaresi.
Cosa è successo – I contorni della vicenda non sono ancora chiari. L’allarme è scattato alle 4:40 del mattino: un edificio nell’area settentrionale di Monaco era in fiamme. Secondo quanto riporta Bild, un uomo è stato trovato mortocon ferite da arma da fuoco vicino al lago Lerchenauer. L’uomo, che si sarebbe tolto la vita, poco prima avrebbe dato fuoco alla casa dei genitori. Non solo, avrebbe anche disseminato trappole esplosive fuori e dentro l’abitazione. Gli artificieri sono ora sul posto per prevenire ulteriori esplosioni.
Le auto colpite dall’esplosione a Monaco di Baviera (foto: LaPresse)
La lettera minacciosa – Il sindaco di Monaco Dieter Reiter (Spd) non ha escluso che l’area del festival rimanga chiusa per tutto il giorno. Reiter durante il consiglio comunale di questa mattina ha dichiarato che “la polizia farà tutto il possibile per far perquisire l’intera Wiesn (parola in bavarese che sta a indicare l’Oktoberfest) entro le 17 di questo pomeriggio, se possibile, per garantire la sicurezza. In caso contrario, la Wiesn non aprirà affatto oggi“, ha scritto Reiter su Instagram: “Mi dispiace, non c’è altra soluzione. La sicurezza viene prima di tutto“, ha aggiunto.
Dieter Reiter, il sindaco di Monaco di Baviera, annuncia la chiusura temporanea dell’Oktoberfest (foto: Instagram)
Secondo Reiter, la chiusura è collegata al grave incendio che ha colpito la zona nord di Monaco. “Si tratta di un attentatore che minaccia l’Oktoberfest, e la polizia e il comitato di coordinamento hanno concordato all’unanimità che non possiamo correre il rischio di permettere l’ingresso” al festival. Le autorità infatti hanno trovato una lettera contenente una minaccia contro l’Oktoberfest. A scriverla sarebbe stato l’uomo trovato morto questa mattina.
La pista di Antifa – La polizia, scrive Faz(Frankfurter Allgemeine Zeitung), starebbe indagando anche su un possibile collegamento con Antifa, il movimento che raccoglie una rete di militanti di estrema sinistra. Un testo intitolato “Antifa significa attacco” è stato pubblicato sul sito web indymedia.org la mattina del 1° ottobre. Si poteva leggere: “Nelle prime ore del mattino abbiamo incendiato diverse auto di lusso nella zona nord di Monaco e fatto visita ad alcune case. Inoltre, la passeggiata mattutina di un fascista non si è conclusa particolarmente bene“.